| inviato il 16 Agosto 2016 ore 13:43
“ Chi assume posizioni categorica è solo un limitato e a rischio ignoranza crassa. „ Non so se sia peggio questo o chi tira fuori per forza la filosofia dal nulla solo per paura di prendere una posizione. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 13:45
ringrazio chi ha postato le foto, conoscevo il nome, non il fotografo, avevo visto delle stampe appese al muro in un liceo artistico della mia zona e ho pensato fossero dei tentativi di foto fatte dai ragazzi/e... sorry studierò.. promesso.. Sergio |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 13:45
Behhh Io potevo capire al Berlusca, ma da li ad apprezzarlo... E se non empatizza con una foto, allora abbandonare ogni arte figurativa??? Sembra quasi fondamentilismo ! |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 13:59
“ Le analogie con Carra sono evidenti,come è evidente che Ghirri non sia pienamente comprensibile se non "inquadrato" in quella grande stagione della pittura italiana del '900 che nasce da "valori plastici",Alberto Savinio ecc. che culminera' in europa con l'esperienza di "ritorno all'ordine" e della nuova oggettivita' nella sua corrente classica( C.Grossberg,C.Schad....) „ Concordo anche su questo. Il termine "ritorno all'ordine" in genere lo si fa derivare alla raccolta di saggi Le rappel a l'ordre di Jean Cocteau, che fu pubblicato del 1926 (per la data ho appena consultato Wikipedia - la mia memoria non arriva a tanto), per quanto contenga testi scritti negli anni precedenti (confesso di conoscerne solo alcune parti) e sanciva una tendenza in atto già da diversi anni, perlomeno dalla fine della Grande Guerra. Ricordiamo che nei tardi anni '10 Carrà si era lasciato alle spalle il futurismo, più o meno nello stesso periodo in cui Picasso abbandonava il cubismo. Anzi, se ben mi ricordo, Carrà avrebbe maturato tale abbandono già durante la guerra, cui aveva entusiasticamente partecipato come volontario ma ricavandone una crisi depressiva e un ricovero all'ospedale di Ferrara; e in tale occasione avrebbe fatto la conoscenza con De Chirico e De Pisis. Per il resto, darei anch'io per scontato che Ghirri, data la sua formazione intellettuale, conoscesse molto bene la pittura italiana del '900 (inteso sia come secolo che come corrente artistica). |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 14:02
“ Io penso che ciò che non ti colpisce oggi può farlo domani, è solo questione di cultura e apertura mentale. Senza forzature o violenza, occhio, spirito ed emozioni cambiano. Chi assume posizioni categoriche è solo un limitato e a rischio ignoranza crassa. „ “ Però non sono d'accordo sul passaggio che ho quotato. E vorrei essere chiaro: non perchè "ci vuole per forza" cultura. Ma perchè quel che ci piace o meno è ovviamente legato al nostro gusto. E il gusto è figlio della nostra cultura ed evolve con essa, intesa questa nel senso più ampio, non solo accademica. In tutti i campi, ove non si abbia alcuna conoscenza, a un approccio primo e immediato quel che colpisce è ciò che è più elementare, più familiare, più spettacolare. Ma la conoscenza, inevitabilmente, cambia le cose perchè modifica appunto il gusto, il punto di vista, le ragioni stesse per cui si apprezza qualcosa o qualcuno. Se non nella fotografia, credo sia nell'esperienza di ognuno di noi: se abbiamo grande esperienza e "storia" in qualche campo, non notiamo qualche differenza di approccio, tra noi e chi si accosta per la prima volta? Poi, detto tutto ciò, se Ghirri non piace non piace, e non è "peccato" „ Anche questo lo quoto al 200% |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 14:06
“ Ciao a tutti, guardando alcuni scatti del sopracitato fotografo, mi sono chiesto come abbiano fatto ad essere reputati così interessanti. Sicuramente sono io a non aver abbastanza cultura per capire il vero significato delle immagini. Chi mi aiuta a capirle e magari apprezzarle di più? „ "Non abbastanza" quanto? Se quella che ti manca è una conoscenza dell'arte in generale, consiglierei il libro di Gombrich, che si legge molto piacevolmente: https://www.amazon.it/storia-dellarte-Ernst-H-Gombrich/dp/0714857327 . Altrimenti, le già citate "Lezioni di fotografia" di Ghirri penso siano un buon mezzo anche per comprendere meglio l'autore: https://www.amazon.it/Lezioni-di-fotografia-Luigi-Ghirri/dp/8874623127 . |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 14:07
“ No perché voi fingete di non capire, o forse non l'avete compreso per davvero ... in ogni caso, se davvero non l'avete capito allora cerco di spiegarvelo io: guardate che quel fotografo vi sta prendendo bellamente per i fondelli! „ E' difficile che Girri ci "sta prendendo bellamente per i fondelli" (al presente) visto che è morto nel 1992. “ Opinione personale eh ... „ Meno male che l'hai specificato! |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 14:11
Hai centrato il punto, l'opera di un Ghirri non la si può comprendere se si ha presente solo il mondo della fotografia, scorporato dalle altre arti figurative, e questo vale anche per numerosi altri fotografi. Mi sento di sottoscrivere anche il consiglio dei due testi. Poi, anche dopo aver fatto le letture del caso, come ha già scritto Francesco: “ Poi, detto tutto ciò, se Ghirri non piace non piace, e non è "peccato" „ |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 15:19
gentilmente chi ha letto tali libri non sarebbe in grado di spiegare in parole povere ( sono un operaio) il motivo del perchè le foto di ghirri sono considerati dagli addetti ai lavori opere d'arte ? dico gia' da subito che la mia è curiosità non una provocazione per poi giudicarvi . Grazie |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 15:36
Ha applicato la poesia alla banale realtà, in parole molto povere. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 16:05
Per me è solo arte decadente. Un pò come l'arte moderna. Guardate un quadro di Jackson Pollock ed uno di Albrecht Durer. Non occorre "interiorizzare" per apprezzare una "buona" foto o un quadro o altra forma d'arte. Comunica ed emoziona all'istante. Comunque rispetto i gusti di tutti ma non li condivido. Un saluto |
user30328 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 16:13
Da ricordare sempre che la fama di alcune persone e' dovuta alle conoscenze che fanno durante la loro vita, alla capacita' di vendersi e spesso alle famiglie che hanno dietro. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 16:19
“ gentilmente chi ha letto tali libri non sarebbe in grado di spiegare in parole povere ( sono un operaio) il motivo del perchè le foto di ghirri sono considerati dagli addetti ai lavori opere d'arte ? „ Penso abbia scritto bene Silbre qui sopra, per esempio, ma può essere che ti dica poco o niente. Nel caso, per trovare la risposta temo non esistano scorciatoie. Quello di Gombrich indicato prima è un testo di divulgazione la cui lettura è veramente un piacere e non richiede alcuna conoscenza particolare, quindi non ci sono scuse valide per non partire da lì, se si è interessati all'argomento. |
user39791 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 16:23
Non ti so aiutare perchè ho sempre fatto fatica pure io ad apprezzarlo in toto, nel senso che apprezzo qualche sua foto ma non il suo lavoro complessivamente. Sarà un mio limite, ma è così. |
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