| inviato il 06 Luglio 2016 ore 8:43
@MattewX @Yoctox secondo me non è tanto un discorso di meglio o peggio il vinile non è meglio del digitale, è diverso, come dicevo prima il digitale si impone perché più "portabile" ed economico in termini di produzione industriale che sia qualitativamente meglio in termini di prestazioni, è un dettaglio, che non ha niente a che vedere con la sua diffusione l'mp3 è il supporto più diffuso ma qualitativamente è scarso il digitale sulla fotografia rende tutto più semplice e di conseguenza si diffonde la qualità poi, il più delle volte, interessa a pochi |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 8:54
Gli interessi economici guidano il mercato. Non c'entra il meglio o peggio. Semplicemente cosa fa guadagnare di più chi produce e sviluppa nuove tecnologie o semplicemente per ripagare investimenti. E tutto si riporta allindustria bellica ed aerospaziale. È un discorso molto più complesso e decisamente OT. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 9:10
“ IMO lavorare con la pellicola implica, in questo momento, affrontare costi troppo elevati, sia per i materiali sensibili sia per i chimici. „ “ Se io avessi i soldi scatterei sempre in analogico, purtroppo ormai è un lusso... „ Sinceramente non vi capisco... Si spendono centinaia se non migliaia di euro per cambiare il corpo macchina digitale ogni 3-4 anni in media... una spesa che consentirebbe di scattare, sviluppare e stampare centinaia di rullini b/n, 35mm. Passando al medio formato, poi, la pellicola ha una notevolissima convenienza economica. Dove stanno i costi, addirittura "di lusso", non riesco proprio a vederlo. Anzi, si: nelle diapositive a colori, quelle hanno costi notevoli. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 9:35
Assolutamente non ha senso! Se ogni tanto vuoi fare un rullino ok, ma scattare solo in analogico nel 2016 non ha nessun senso e nessun vantaggio! Almeno questo è quello che penso io... |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 10:49
“ Dove stanno i costi, addirittura "di lusso", non riesco proprio a vederlo. Anzi, si: nelle diapositive a colori, quelle hanno costi notevoli. „ beh diciamo che se uno tiene i ritmi di scatto che ha col digitale con la pellicola tempo 1 mese è rovinato, altro che corpo pro ogni 2/3anni Mi ricordo che un rullino mi durava mesi, per fare uno scatto ci pensavo molto, ma molto prima di fare clic... adesso se non fai minimo 100 scatti al minuto ti perdi l'attimo... in sostanza la pellicola adesso è uno spreco, magari divertente se si stampa in b/n e si fa tutto da soli è un bel passatempo, ma se poi uno vuole pure digitalizzare i file è quasi follia, non più passione... diventa un lavoro. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 11:20
“ beh diciamo che se uno tiene i ritmi di scatto che ha col digitale con la pellicola tempo 1 mese è rovinato, altro che corpo pro ogni 2/3anni „ Beh, sì... ma a pellicola si scatta di meno, molto di meno. Sia per una questione economica, sia per una questione di possibilità, nel senso che finiti i rullini che hai nello zaino, hai finito anche di scattare, quindi lo scatto è più pensato. Però non hai messo dentro la stampa... e solitamente è qui che casca l'asino. Un qualunque ingranditore da 50-100€ può arrivare a stampare anche 30x40, il mio pagato 300€ (completo di tutto, tranne carta e chimico) arriva in tutta scioltezza a 50x60 e può andare oltre (ma i miei fogli per ora si fermano lì). “ Mi ricordo che un rullino mi durava mesi, per fare uno scatto ci pensavo molto, ma molto prima di fare clic... adesso se non fai minimo 100 scatti al minuto ti perdi l'attimo...Sorriso „ Beh dai, ci sono anche le vie di mezzo... io solitamente faccio fuori 1-2-3 rullini ad escursione (bobinati da me, 30 click di bobinatrice -> 26-27-28 fotogrammi ognuno. Non dico che sono tutte belle, ma la parcentuale di "interessanti", mettiamola così, sul totale è decisamente più alta rispetto a quando scatto in digitale, nonostante faccia spesso bracketing. “ in sostanza la pellicola adesso è uno spreco, magari divertente se si stampa in b/n e si fa tutto da soli è un bel passatempo, ma se poi uno vuole pure digitalizzare i file è quasi follia, non più passione... diventa un lavoro. „ La pellicola per me ha senso se si fa tutto il processo, sviluppo e stampa a ingranditore o sviluppo e proiezione. Digitalizzare? Io lo faccio comunque, ma solo a scopo di catalogo, non postproduco né tratto in alcun modo le scansioni. Scattare a pellicola con il solo scopo di digitalizzare e godersi gli scatti in digitale per me non ha senso... si fa prima a scattare direttamente in digitale. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 11:36
“ Scattare a pellicola con il solo scopo di digitalizzare e godersi gli scatti in digitale per me non ha senso... si fa prima a scattare direttamente in digitale. „ si il senso è questo, ma se fai tutto in casa allora è divertente, soprattutto la stampa da ingranditore, la stampa digitale x esempio non mi trasmette niente, mentre con lo sviluppo chimico mi divertivo. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 11:44
“ si il senso è questo, ma se fai tutto in casa allora è divertente, soprattutto la stampa da ingranditore, la stampa digitale x esempio non mi trasmette niente, mentre con lo sviluppo chimico mi divertivo. „ Esatto... Per me la fotografia è un hobby, quindi i primissimi posti sono occupati da soddisfazione e divertimento personali, che per me hanno il loro massimo nella fotografia analogica a tutto tondo. Se fosse un lavoro, andrei di digitale senza pensarci, a meno di non volere esplicitamente usare l'analogico come un plus alla prestazione o per workshop, ecc ecc... |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 12:07
Dire che le foto digitali non sono serie non ha senso alcuno e lo dimostri proprio tu (Conte intendo) con i tuoi ritratti. La Leica monochrom è probabilmente una risposta ai tuoi dubbi. Quanto allo sviluppo, entrambi, l'analogico ed il digitale, richiedono competenza e studio. Non mi sentirei più autista al volante di una Jaguar MK IV di mezzo secolo fa per una sua ipotetica maggiore serietà. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 12:55
Però guidare una testarossa che non ha neanche il ABS è un po più difficile che guidare una gallardo. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 12:56
Diciamo che un bravo pilota guida bene qualsiasi mezzo vedi rossi |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 13:56
Si - se la scelta è finalizzata alle tue necessità espressive ed al tuo gusto personale No - se pensi alla qualità tecnica delle immagini Alla fine, come sempre peraltro, prima di ogni cosa dipende dalla pellicola. E visto che esistono ancora delle emulsioni capaci di una risoluzione inavvicinabile anche da parte dei sensori da 250 mega prossimi venturi sarei portato a ritenere la tua affermazione come alquanto velleitaria. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 14:03
“ "si il senso è questo, ma se fai tutto in casa allora è divertente, soprattutto la stampa da ingranditore, la stampa digitale x esempio non mi trasmette niente, mentre con lo sviluppo chimico mi divertivo. „ Husqy dì la verità, anche scegliere le carte migliori e stampare sulle ultime proposte inkjet di Epson (p600/800) e Canon (pro1000), ti fa divertire. In modo diverso ma secondo me l'emozione quando esce fuori lo stampato c'è ancora... E hai dietro potenzialità di agire sul workflow praticamente infinite e con try&see no cost! Dai che oggi ci si può divertire e non poco come una volta. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 14:04
“ E visto che esistono ancora delle emulsioni capaci di una risoluzione inavvicinabile anche da parte dei sensori da 250 mega prossimi venturi sarei portato a ritenere la tua affermazione come alquanto velleitaria. „ 250mpx??? su pellicola??? manco su banco ottico... “ Husqy dì la verità, anche scegliere le carte migliori e stampare sulle ultime proposte inkjet di Epson (p600/800) e Canon (pro1000), ti fa divertire. „ beh io stampo praticamente tutti i giorni e molto per lavoro, onestamente sono stampe che consegno al cliente e il più delle volte gli do un occhio di sfuggita, questo perché quando le hai viste e lavorate a monitor in stampa digitale non hai la sorpresa che ti dà la stampa di un negativo, dove vedi comparire l'immagine quasi per magia... o forse è solo perché sono troppo abituato al digitale e ho ricordi vaghi della pellicola e allora sembra tutto + bello e particolare, magari per qualcuno che ha lavorato con gli sviluppi era routine |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 14:14
Sinceramente non vi capisco... Si spendono centinaia se non migliaia di euro per cambiare il corpo macchina digitale ogni 3-4 anni in media... una spesa che consentirebbe di scattare, sviluppare e stampare centinaia di rullini b/n, 35mm. Passando al medio formato, poi, la pellicola ha una notevolissima convenienza economica. Dove stanno i costi, addirittura "di lusso", non riesco proprio a vederlo. Anzi, si: nelle diapositive a colori, quelle hanno costi notevoli . Purtroppo è così dal momento che per riavere 36 fotogrammi di Velvia 50 si spende da un minimo di 20 euro, che è quello che spendo io ... ma va pure detto che per certi versi io sono quasi un privilegiato, a 28 se non addirittura 30 euro. E lasciamo perdere le diapositive Bianco & Nero ... |
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