| inviato il 28 Aprile 2016 ore 19:25
C'è un altro piccolo problema circa il colore. Con il digitale ed ultimamente con i sensori c-mos, Il risultato globale è una foto cromaticamente povera e fredda rispetto all'analogico. Ecco che molti sopperiscono con la saturazione. Al confronto il digitale è sempre perdente come perdente è il cd rispetto all'lp. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 20:21
“ Al confronto il digitale è sempre perdente come perdente è il cd rispetto all'lp. „ su questo non c'è alcun dubbio ... mi ricordo le prime tv digitali e satellitari che sembrava avessero le immagini in penombra ....... |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 21:21
“ Al confronto il digitale è sempre perdente come perdente è il cd rispetto all'lp. „ Non sempre, anzi.. il tutto deve essere contestualizzato perchè si perdono alcune cose (per differenza di tecnologia) ma se ne acquistano altre. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 21:32
Allora diciamo globalmente. Ormai nelle fiere hi-end......girano solo più gli Lp. Un motivo ci sarà no? |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 22:51
Come promesso ecco il mio "peccato originale" www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1816302&l=it (jpg puro) www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1804758&l=it (jpg saturato) Questo è il jpg uscito fuori dalla macchina con nitidezza -2 e tutte le altre impostazioni a zero. Il raw è più definito e non sto a caricarlo solo perchè con la connessione ci metterei un sacco di tempo,ma direi che basta il jpg a rendere l'idea. Che poi forse è quasi meglio l'originale XD. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 23:20
Ok, va bene tutto, però iniziamo a spararle grosse... Esistono i profili colore, parliamo di tecnologie, possibilità e standardizzazione avanti rispetto alla pellicola. Posso creare i colori che voglio ed avere il pieno controllo su tutto. Il colore è descritto da delle variabili ben precise (tinta, saturazione e brillanza), e adesso posso deciderle pienamente e numericamente. E' fisiologia e scienza. Un colore esiste o non esiste. Il mezzo che lo riproduce può essere più o meno capace, ma non si può nemmeno pensare ad affermazioni come "i colori di tale mezzo sono poveri e freddi rispetto a quell'altro". Vuol dire che si sta sbagliando qualcosa. Con migliaia di studi e libri sulla teoria del colore questi discorsi nel 2016 non dovrebbero essere nemmeno pensati. Con gli attuali monitor puoi riprodurre sfumature di colore nemmeno pensabili su altri supporti. Anche le carte e gli inchiostri hanno subìto dei miglioramenti unici. Paragonare due tecnologie per ottenere determinati risultati sulla "quantità" e sul "tipo" di colori non ha senso. O meglio, lo avrebbe se mi paragoni una tal carta all'altra o un tal sensore all'altro in termini di spazio colore o fedeltà del profilo. Parliamo poi di discorsi come "le mie foto sono tutte naturali", e simili. Io vedo solo sensori profilati male o controllo del bianco cannato. Se per naturale intendiamo tecnicamente errato, non ha senso. Se fare un bianco errato è una scelta stilistica, ben venga. Ma sbandierarla come naturale no. Parliamo infine del vinile nelle fiere. Parliamo della differenza con la musica liquida ad alta risoluzione. Se uno sa come funziona l'orecchio umano sa anche che si tratta di scelte stilistiche, e che confrontare le due cose non ha senso. Non ha senso perché stiamo paragonando tecnologie realizzate in modo diverso, e le ultime sono state inventate proprio per ottenere cose migliori per le nostre orecchie, e fatte per mantenere un controllo infinitamente migliore sul segnale, sul suono, dalla registrazione fino all'arrivo al nostro orecchio. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 23:33
Parliamo del plasma (ne ho uno anch'io). Ha una fedeltà e un contrasto unici. Ma è un errore considerarli la panacea. Hanno un numero di sfumature riproducibili infimo, a cui spesso ovviavano con un odioso dithering. Per non parlare della luminosità massima, della risoluzione e del consumo energetico. Cose nemmeno concepibili nel 2016. Un buon monitor o un buon TV calibrato ottiene risultati ottimi se gestito bene. Non guardiamo ai profili colore "da negozio", o al contrasto zonale: tecniche per allocchi disattivabili con un telecomando. Parliamo di sfumature riproducibili, di spazio colore e di numero di stop di luce riproducibili su un determinato mezzo. Sugli LCD, grazie ai quantum-dot e alla gestione minuziosa della retroilluminazione, e sugli OLED generazione dopo generazione, stiamo assistendo ad una vera rivoluzione in tal senso, impensabile con le cellette di plasma, ed è ignobile relegarle tutte a "fenomeni da baraccone buoni per un centro commerciale". Certi monitor/TV una volta calibrati permettono cose impensabili con altre tecnologie. E per impensabili intendo come numero, quantità e fedeltà di sfumature di colore e livelli di luminosità riprodotti. Un prato è verde fosforescente perché il monitor è impostato male. Ma sapere che quel monitor è capace di riprodurre anche colori verdi fosforescenti, implica che io posso fotografare un neon verde acceso ed un prato verde pastello e riprodurli entrambi sullo stesso TV/monitor, senza problemi, ognuno con le proprie caratteristiche e con le sue proprie esatte tonalità. Un prato verde come un neon è un fenomeno da baraccone, ma non si può bollare una tecnologia semplicemente non comprendendo le potenzialità che offre e basandosi sugli errori dei profili di colore dei TV accesi in un centro commerciale. |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 8:41
Michele, francamente non ho ben capito di cosa ti stai lamentando e del perchè tanto dente avvelenato. “ Esistono i profili colore, parliamo di tecnologie, possibilità e standardizzazione avanti rispetto alla pellicola. „ qualcuno lo ha forse negato? “ e adesso posso deciderle pienamente e numericamente. E' fisiologia e scienza. Un colore esiste o non esiste. „ Il problema sul quale si discuteva non è se un colore esistesse o meno in generale, ma se esistesse o meno con le condizioni di luce dello scatto originale. “ "i colori di tale mezzo sono poveri e freddi rispetto a quell'altro". Vuol dire che si sta sbagliando qualcosa. „ Quindi secondo te la differenza fra amoled ed lcd è fantasia? Non direi visto che poi affermi " Sugli LCD, grazie ai quantum-dot e alla gestione minuziosa della retroilluminazione, e sugli OLED generazione dopo generazion". “ Un prato verde come un neon è un fenomeno da baraccone, ma non si può bollare una tecnologia semplicemente non comprendendo le potenzialità che offre e basandosi sugli errori dei profili di colore dei TV accesi in un centro commerciale. ? „ E mi pare nessuno lo abbia fatto, nessuno ha bollato niente e nemmeno detto prima era meglio. si è solo discusso sul gusto di certe scelte che scadono nel volgare. |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 9:51
“ " Esistono i profili colore, parliamo di tecnologie, possibilità e standardizzazione avanti rispetto alla pellicola." qualcuno lo ha forse negato? „ Solitamente è prassi ripetere le stesse cose ed anche vedere riproposte le stesse tematiche. Probabilmente una semplice applicazione del profilo colore risolverebbe (se non tutte) buona parte delle problematiche classiche che quotidianamente ci si trova a dover discutere |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 10:16
“ Probabilmente una semplice applicazione del profilo colore risolverebbe (se non tutte) buona parte delle problematiche classiche che quotidianamente ci si trova a dover discutere „ E di contro probabilmente uniformerebbe la produzione di immagini "uccidendo" i Ghirri e i Lachapelle... |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 10:30
“ E di contro probabilmente uniformerebbe la produzione di immagini "uccidendo" i Ghirri e i Lachapelle... „ La botte piena e la moglie ubriaca...... |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 10:37
“ Parliamo infine del vinile nelle fiere. Parliamo della differenza con la musica liquida ad alta risoluzione. Se uno sa come funziona l'orecchio umano sa anche che si tratta di scelte stilistiche, e che confrontare le due cose non ha senso. Non ha senso perché stiamo paragonando tecnologie realizzate in modo diverso, e le ultime sono state inventate proprio per ottenere cose migliori per le nostre orecchie, e fatte per mantenere un controllo infinitamente migliore sul segnale, sul suono, dalla registrazione fino all'arrivo al nostro orecchio. „ Scusate per il piccolo OT. Secondo me il confronto ci sta eccome, perchè mai non si dovrebbe confrontare un supporto per ascoltare musica con un altro? Mi sfugge... Si è sempre fatto lp/bobine/cd/dat/dvdaudio/misica liquida etc... NON SOLO le ultime, sono state inventate per ottenere cose migliori per le nostre orecchie, anche le precedenti, ma non sempre si riesce nell'intento (es. il cd). La musica liquida è ancora giovane, ha buone potenzialità, lasciamola progredire, ma si dovrà pur confrontare con i supporti che attualmente suonano bene! (lp) |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:32
Michele, sinceramente non ho capito molto neanch'io con chi/che cosa te la stai prendendo. Anche a me sembrava che la questione non fosse la possibilità che dà il digitale di avere “il pieno controllo su tutto”, ma piuttosto perché così tanti, potendo “controllare tutto”, spesso scelgono di ipersaturare. E tra l'altro qualcosa di simile vale anche per gli altri ambiti che citi. Io di TV al plasma non so una cippa; ma riguardo a CD/vinile, i cd tra le altre cose hanno un range dinamico maggiore (in soldoni: possono rendere uno spettro più ampio di differenze di intensità). È un fatto oggettivo, checché ne dicano gli amanti del vinile . Però ormai da lustri la tendenza delle masterizzazioni è di comprimere il range dinamico verso l'alto, pare perché per molti ascoltatori così la musica suona 'più forte'. Di nuovo, c'è uno strumento che ti offre più potenzialità di quello vecchio, ma poi quando si tratta di usarlo si sceglie quasi sempre soltanto l'opzione estrema. |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:35
@Efus Io comunque tra le due preferisco la foto saturata Però la versione originale è anche un po' sottoesposta, o sbaglio? Forse è questo che mi fa preferire la seconda. |
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