| inviato il 21 Aprile 2016 ore 20:13
“ Ma lo fanno perchè non sanno che sono stati inventati i computers o solo perchè gli piace stare chiusi al buio in solitudine ?!! „ Probabilmente non hanno la corrente elettrica in casa, quindi niente pc, niente photoshop e di notte niente illuminazione elettrica Accidenti, sto finendo la candela dell'ingranditore, un attimo che ne cerco una di ricambio, eh... |
user92930 | inviato il 21 Aprile 2016 ore 20:25
Non hanno la corrente elettrica ?!!! E le batterie della fotocamera analogica come le ricaricano ?!!!!! |
| inviato il 21 Aprile 2016 ore 20:42
Paragonando le macchine fotografiche alle auto, una macchina sportiva commerciale oggi gira al Nurburgring con tempi simili ad una formula uno di 40 anni fa. Una qualsiasi auto moderna, anche la peggiore delle utilitarie coreane offre più sicurezza di top di gamma di qualche decennio fa. Cosa significa? Che le auto storiche sono inutili, da buttare? Assolutamente no. La soddisfazione personale di guidare il mezzo che ci piace è fondamentale, a livello di prestazione indubbiamente i mezzi moderni sono su un altro pianeta, ma sicuramente non hanno il fascino dei mezzi storici, seppure più insicuri e meno performanti. Tanto se uno è un cane a guidare lo è in tutti i casi. La ricerca della soddisfazione personale porta spesso e volentieri a fare scelte dettate dal cuore e non dalla mente. È il bello dell'essere umani. Idem per la fotografia. Se la ricerca è la soddisfazione personale la qualità dello strumento è sicuramente meno importante della gratificazione che si prova nel fare quello che ci piace. (Ovviamente dando per scontata la validità del progetto). |
| inviato il 21 Aprile 2016 ore 20:57
il discorso è caduto con una certa priorità sulla differenza tra il film, la pellicola, e il sensore digitale. c'è da notare però che non è sufficiente portare a paragone quante linee possono essere risolte da una certa pellicola per poter fare qualche paragone. la capacità di risoluzione della pellicola da sola non basta se poi la pellicola non è perfettamente piana. La Contax Ax, fotocamera che ha la caratteristica di mettere a fuoco muovendo il piano sensore su ottiche non af, e per questo è maggiormente nota, ha anche la caratteristica di aspirare la pellicola al piano pellicola per renderla il più possibile piana. Quanti utilizzatori di fotocamere a pellicola possono dire di usare una pellicola perfettamente piana al momento dello scatto? Quindi, anche se il topic ha immediatamente virato verso il confronto pellicola/sensore, c'è da fare i conti con lo strumento " fotocamera analogica " e con tutto ciò che comporta l'utilizzo della tecnologia a pellicola, che ovviamente non contempla la sola pellicola ma anche gli strumenti che la rendono fruibile. |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 8:50
Quoto Cigno. Chissà come mai....quando si fanno confronti tra stampe digitali e d analogiche la gente preferisce sempre quelle analogiche. Stesso discorso nell'audio. Anche il CD era perfetto da un punto di vista tecnico così come gli amplificatori a transistor con i loro 0.000000001% di distorsione. Ferraglia......( in gergo da noi li chiamiamo così ) Un buon Lp riprodotto con ampli a valvole fa dimenticare la precisione e ci proietta nell'emozione,nel senso di live.... Il digitale,usando toni forti, è freddo e finto ( per adesso....) |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 9:09
“ Non hanno la corrente elettrica ?!!! E le batterie della fotocamera analogica come le ricaricano ?!!!!! „ Quali batterie? Fotocamera meccanica ed esposimetro al selenio! “ Chissà come mai....quando si fanno confronti tra stampe digitali e d analogiche la gente preferisce sempre quelle analogiche. Stesso discorso nell'audio. Anche il CD era perfetto da un punto di vista tecnico così come gli amplificatori a transistor con i loro 0.000000001% di distorsione. Ferraglia......( in gergo da noi li chiamiamo così ) Un buon Lp riprodotto con ampli a valvole fa dimenticare la precisione e ci proietta nell'emozione,nel senso di live.... Il digitale,usando toni forti, è freddo e finto ( per adesso....) „ Concordo, almeno per quanto riguarda le stampe. Sull'audio non me ne intendo per nulla . “ il discorso è caduto con una certa priorità sulla differenza tra il film, la pellicola, e il sensore digitale. c'è da notare però che non è sufficiente portare a paragone quante linee possono essere risolte da una certa pellicola per poter fare qualche paragone. la capacità di risoluzione della pellicola da sola non basta se poi la pellicola non è perfettamente piana. „ Vero, purtroppo solitamente si parte da quello a discutere. Linee al mm, mpx equivalenti, ecc ecc. E un po' è triste... perchè quando si guarda una stampa ad ingranditore, tutte queste cose non contano più nulla. “ La Contax Ax, fotocamera che ha la caratteristica di mettere a fuoco muovendo il piano sensore su ottiche non af, e per questo è maggiormente nota, ha anche la caratteristica di aspirare la pellicola al piano pellicola per renderla il più possibile piana. Quanti utilizzatori di fotocamere a pellicola possono dire di usare una pellicola perfettamente piana al momento dello scatto? „ Penso che il piano aspirante si sia rivelato necessario proprio per la particolarità di quella fotocamera. I pressapellicola e le relative guide che vanno in battuta e spianano la pellicola fanno e hanno sempre fatto egregiamente il loro lavoro, e non solo su 35mm, ma anche su formati di dimensioni ben più importanti. “ Quindi, anche se il topic ha immediatamente virato verso il confronto pellicola/sensore, c'è da fare i conti con lo strumento " fotocamera analogica " e con tutto ciò che comporta l'utilizzo della tecnologia a pellicola, che ovviamente non contempla la sola pellicola ma anche gli strumenti che la rendono fruibile. „ Vero... ma dubito fortemente che uno strumento professionale in buone condizioni abbia problemi di planeità della pellicola. E comunque anche le digitali da questo punto di vista potrebbero avere problemi a causa di tolleranze di produzione non perfettamente rispettate . |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 9:24
Qualitativamente direi che la pellicola è ancora superiore e lo resterà per almeno i prossimi 5/10 anni. All'atto pratico l'analogico è superiore per comodità solo in quelle situazioni estreme dove le batterie non funzionano XD tipo polo nord! Comunque ogni tanto alla mia A1 un giro per sgranchirsi lo faccio fare! |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 9:29
io scatto sia in analogico che in digitale condivido in pieno il primo messaggio di fabiopol, nonostante sia dell'86 (quindi nato nell'era del digitale) mi sono appassionato all'analogico, ho preso qualche libro dei miei zii e iniziato a studiare, adesso, in camera oscura me la cavo, faccio solo bn ma le stampe mi soddisfano e sto iniziando questi giorni a studiare un pò più intensamente per la post, nel digitale le cose sono più complesse, aumentano i numeri, è più disordinato, le spese sono pressochè uguali (in camera oscura spendi per acidi e rulli in digitale per hard disk) i rullini hanno il grande vantaggio di essere materiali, non li perdi, non li formatti, non si rovinano (se li tieni bene ovviamente) e in genere tendi a scattare meno, più ragionato nel digitale hai il "vantaggio" di vedere cosa stai facendo subito... è vero.. ma è sempre un vantaggio? avendo iniziato con il digitale per poi passare all'analogico ad oggi non so se è un gran vantaggio, perchè si perde quell'apprendimento verso la composizione, verso l'esposizione, è meno frenetica la fotografia e più pensata, e questo poi si riporta anche sul digitale e penso possa essere solo un bene stampando da me e solo in bn con ingranditore non sono mai andato sopra il 20x30, sul bn la differenza va tutta a vantaggio della pellicola per quanto un bel bn fatto in digitale sia altrettanto bello, ma guardando molte mostre resto dell'idea che il bn pellicola sia ancora superiore. |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 10:00
“ le spese sono pressochè uguali (in camera oscura spendi per acidi e rulli in digitale per hard disk) „ Insomma, mica troppo. Con 250€ ti prendi due hdd da 3 TB (uno per backup) e, facendo una media di 40MB a file raw, ti ci stanno 75.000 scatti. Per 75.000 scatti servono poco più di 2.000 rullini da 36 pose, e dato che il più economico ni circolazione costa poco più di 2€, il conto è presto fatto. Però c'è da considerare anche che a pellicola si scatta MOLTO meno. 75.000 scatti a pellicola un amatore medio non li fa in una vita intera, in digitale c'è chi li fa in un paio d'anni. Dove l'analogico conviene (e molto) è nell'acquisto dell'attrezzatura... per dire con il prezzo di una DSLR aps-c entry level con ottica kit, ti porti a casa una medio formato pellicola di alta classe. Idem per la stampa. Una CO completa mediamente la porti a casa con 300-400€ e, stampando a pavimento o a parete, puoi stampare grande finchè vuoi. Con la mia CO da 300€ totali ho stampato ottimi 50x60 e, carta permettendo, potrei anche stampare su rulli da 1 metro di lato, l'ingranditore ci arriva senza problemi proiettando a pavimento e i negativi 6x7 sono tranquillamente all'altezza del compito. Una stampante/plotter A2 (42cm lato corto, quindi più piccolo del 50x60) ha dei costi d'acquisto elevatissimi (con 300€ ti danno la scatola, vuota), necessita di attenzioni per il mantenimento (sempre accesa, cicli di pulizia, ecc ecc ecc) e in caso di guasti i costi sono talmente elevati da rendere conveniente il cambio. Un ingranditore te lo puoi dimenticare per mesi o anni senza il minimo problema. Secondo me, se si fanno per bene i conti, il digitale risulta essere molto, molto più costoso. Vogliamo poi parlare dell'obsolescenza programmata/psicologica dell'attrezzatura digitale, che porta a spendere continuamente per "tenersi aggiornati" (non tutti, ovviamente)? |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 10:18
“ la maggior parte dei fotografi "importanti" hanno iniziato con la pellicola e poi sono riusciti nel passaggio al digitale. Esistono fotografi altrettanto importanti che hanno iniziato con il digitale e ignorano la "scuola" della pellicola? „ Si tutti quelli che si firmano "photographer" sui forum e social vari.... |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 10:39
si infatti roby, diciamo che molti si fanno il problema del costo di acidi rullini e carta io faccio in media 4-5 rulli al mese, non molti ma scatto proprio poco di mio anche col digitale gli acidi li cambio una volta l'anno (70-80€) le pellicole se le trovo compro sempre gli stock scaduti, purtroppo sulla carta c'è poco da risparmiare sul digitale si pensa che la spesa non ci sia, ma nel giro di dieci anni mi ritrovo con una decina di hard disk, monitor sempre più performanti, computer sostituiti per esigenze fotografiche, stampe 20x30 a 2-3€ l'una, software, calibratori, mouse, lettori di schede, schede... è una spesa continua ed innegabile |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 11:11
Beh oddio gli hard disk si scassano e non ci piove ma se vengono attaccati al pc solo per il backup durano un secolo. Per il resto il pc lo usi per mille cose non solo fotografia. E se prendiamo ad esame il sistema eos forse ( e dico forse) risparmi sul corpo macchina analogico, sulle ottiche no, quindi per me è molto piu dispendioso l'analogico....poi chiaramente le soddisfazioni sono ben diverse . E poi si sa che ci piace smanettare quindi la fortuna di poter avere una camera oscura ( e di saperla usare ovviamente) mi piacerebbe un sacco |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 11:17
Due appunti: non sono "acidi", almeno non tutti. L'arresto è acido (citrico o acetico), ma lo sviluppo è solitamente una base. Meglio chiamarli chimici, se si vuole parlarne in generale. È formalmente più corretto . Il secondo appunto è... evita come la peste la roba scaduta, a meno che tu voglia ottenere "effetti strani ed imprevedibili". Soprattutto le pellicole, dato che ti puoi accorgere degli effetti solo quando è troppo tardi, e indietro non si torna . I chimici è bene cambiarli quando serve. Rodinal e HC110 non diluiti sono eterni, o comunque durano anni. ID-11/D76 in polvere anche solo sono semi eterni, ma diluiti durano 1-2 mesi al massimo. L'arresto e l'imbibente sono eterni. L'arresto lo cambi quando il ph va sopra 5 (o quando l'indicatore vira di colore). Fissaggio diluito dura 1 massimo 2 mesi, meglio 1 mesetto, e comunque stampando e sviluppando si esaurisce. “ E se prendiamo ad esame il sistema eos forse ( e dico forse) risparmi sul corpo macchina analogico, sulle ottiche no, quindi per me è molto piu dispendioso l'analogico....poi chiaramente le soddisfazioni sono ben diverse MrGreen. „ Mah guarda... lo pensavo anche io inizialmente. Ma a conti fatti (e tirando dentro l'intero processo, stampa inclusa) ci sono state grosse sorprese . |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 14:50
scusa roby, è mia errata abitudine chiamarli acidi in generale, comunque, i chimici, li cambio quando vedo che l'id-11 comincia ad esser fiacchetto, lo tengo puro in 5lt e lo dilusico ad ogni "nuovo" uso le pellicole, anche molto scadute non mi hanno mai dato problemi fin'ora, non so nel tempo come si comporteranno i negativi li tengo nella camera oscura con i fogli appositi in un armadietto, temperatura costante di 15-18gradi al buio anche i più vecchi (ma non sono molto vecchi hanno 6-7 anni) sono ben conservati e vengono da pellicole che erano gia scadute anche da 4-5 anni se poi tra 25-35 anni svaniranno non lo so “ Beh oddio gli hard disk si scassano e non ci piove ma se vengono attaccati al pc solo per il backup durano un secolo. Per il resto il pc lo usi per mille cose non solo fotografia. E se prendiamo ad esame il sistema eos forse ( e dico forse) risparmi sul corpo macchina analogico, sulle ottiche no, quindi per me è molto piu dispendioso l'analogico.... „ non ci piove, ma il mio discorso era riferito che gli hard disk più che rompersi si riempono, io in genere scarico le foto in uno e poi le copio in un altro gemello... e sono gia a 8hd di foto il computer serve a tutto, ma io l'ho cambiato solo per lavorare le foto, per tutto il resto lo potevo fare anche con il vecchio, e con il vecchio ancora |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 14:52
p.s. anche con l'ingranditore ci puoi fare tante cose!  |
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