user67391 | inviato il 06 Aprile 2016 ore 16:15
Franco le due foto delle quali hai messo il link degli sposi, sono perfette in bianco e nero, e il ragionamento della distrazione è giusto. Io amo il bianco e nero, ho iniziato cosi. E per me un ritratto è in bianco e nero, anche se non rinuncio al colore. Pccollins non esiste solo il bianco e il nero, ma una scala di gridi anche da rendere in post e in stampa. Che poi il digitale sia inferiore all'analogico, è un'altra cosa naturalmente. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 16:47
il bn se fatto bene è molto più comunicativo, il seppia si ottiene variando con gli acidi dal bn, di per se non è un colore ma immagino che fosse una battuta |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 16:48
Sono d'accordo con Daniele, ritengo però che il BN in digitale permetterebbe (e permette) grande libertà nella ricerca dei toni, per esempio potrei rendere il verde di un prato grigio/grigino o quasi nero come con un filtro rosso o al contrario bianco, come avessi sfruttato l'effetto wood (con un filtro rosso). Il problema di certi BN in digitale sono quei toni totalmente fuori contesto: a pellicola si può giocare coi filtri per cambiare la risposta ai colori della pellicola BN (o in una situazione controllata come in studio, scegliendo preventivamente i colori del soggetto) e avere sempre un BN coerente; in digitale l'ampia possibilità data dai miscelatori di colore può generare mostri, con tanto di parti che sembrano il negativo dell'immagine. Quindi sì, in definitiva chi ha lavorato con la pellicola riconosce più facilmente (si è fatto l'occhio) su quali siano i toni migliori da cercare in fase di conversione dei colori, è un piccolo vantaggio che i digitalisti puri non hanno, tiè. ANALOG IS THE FUTURE p.s. comunque la desaturazione è il male anche nel BN. p.p.s. e le stampe BN in camera oscura sono ancora nettamente superiori alle stampe in digitale. Rodete digitalisti. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 16:55
Oizirbaf, conosco quei 'mostri'! E anche quegli altri...quelle campiture nere catarifrangenti, che talvolta mi saltano fuori |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 16:55
“ p.p.s. e le stampe BN in camera oscura sono ancora nettamente superiori alle stampe in digitale. Rodete digitalisti. MrGreen ? „ straquoto |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:01
“ in digitale l'ampia possibilità data dai miscelatori di colore può generare mostri, con tanto di parti che sembrano il negativo dell'immagine. „ Purtroppo questi "mostri" sono la stragrande maggioranza dei b/n che si vedono in circolazione negli ultimi tempi . Contrasti sparati, unsharp mask a manetta, artefatti... è avvilente vedere il b/n ridotto così... e ancora più avvilente vedere il numerosissimo seguito. Più volte mi sono chiesto: "ma sono io quello che ha gusti strani?". No perchè ADORO vedere, nelle mie stampe, tutta la scala di grigi che il b/n è in grado di donare, la resa naturale e delicata... non un bianco sparafleshato O nero vantablack (e pochissimo in mezzo) con qualche artefatto qua e là e resa posticcia che sembra esserci roba appiccicata con lo sputo. Meno male che ho la possibilità di gestire in casa mia lo sviluppo della pellicola e la stampa ad ingranditore... |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:06
Anche se provengo dall'analogico ed avendo potuto all'epoca stampare sempre e solo in b/n , dipende da cosa scelgo di fare adesso , e non è un'ovvietà : alcune volte parto con le impostazioni già in b/n e tarature da me preferite, altre intervengo in post-produzione proprio perché magari vedo che un'immagine acquista molto di più in b&w che a colori. Il b/n è diciamo innaturale, perlomeno per la maggior parte di noi che vede e "ragiona" a colori, ma proprio per questo ammetto che mi riserva le maggiori sorprese, quasi a farmi pensare che se fossi più daltonico ( un po' lo sono ) troverei nuovi ed altri modi di aggirare il sasso che ho sempre davanti. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:08
Caneca: “ quelle campiture nere catarifrangenti, che talvolta mi saltano fuori „ Postproduzione selettiva sia la tua parola d'ordine, non devi mica per forza convertire l'immagine intera, anzi in digitale lo trovo controproducente: una bella serie di strategiche maschere e risolvi il problema. ... tanto anche in camera oscura usiamo maschere come avessimo tre braccia (fuck! che contorsioni a volte). YO Lesfe! |
user10035 | inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:08
Beh, visita decine di mostre, guarda parecchi libri fotografici, pratica parecchie ore di camera oscura ( quella con gli acidi ), respira e poi datti una risposta. Non è semplice ! |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:16
È nata come ripiego, poi vedendo che riuscivo ad esprimermi meglio con il BN ho fatto molta della mia produzione in BN. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:47
Fremo sempre quando leggo del BN usato come la panna in cucina (per raddrizzare un piatto sbagliato). Sono metodi d'espressione diversi, equipotenti, altrettanto difficili da padroneggiare. Ma è come dire se è meglio il francese o il tedesco... sono due lingue diverse! |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:51
“ ADORO vedere, nelle mie stampe, tutta la scala di grigi che il b/n è in grado di donare, la resa naturale e delicata... non un bianco sparafleshato O nero vantablack (e pochissimo in mezzo) con qualche artefatto qua e là e resa posticcia che sembra esserci roba appiccicata con lo sputo. „ Hai dato un calcio a Lillian Bassman neh!
 ... ma anche a Michael Ackerman
 Bruto! :) Sono stili. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:54
Quelle foto sono tutt'altra storia rispetto a quello che intendo io . Guarda qualche b/n su questo sito e capirai subito a cosa mi sono riferito |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:54
Nessuno sta chiedendo cosa sia meglio, se B/N o a colori. |
| inviato il 06 Aprile 2016 ore 17:54
Blanco e Nero e colori sono due linguaggi diversi. Come italiano e inglese. Con entrambi comunichi ma ogni lingua funziona meglio in un determinato contesto. Se sei a Londra puoi comunicare in italiano ma probabilmente riesci a trasmettere di più se parli in inglese. Così anche nella fotografia, il bn ha una drammaticità ed è molto diretto ma allo stesso tempo facile che vada a finire in banale. Prendi un libro di salgado non avrebbe la stessa forza emotiva e comunicativa se fosse a colori. Prendi mccurry il colore è parte fondamentale del suo mondo. Insomma non dire mai più che il bn è un ripiego |
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