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trivellazioni nei nostri mari, deturpazione della natura e delle nostre coste


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avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:44

Comunque a me risulta che questo referendum, che come tutti quelli italiani è di tipo abrogativo, chieda di abrogare una legge che, allo stato attuale consente ai detentori di concessioni entro le 12 miglia dalla costa di continuare l'estrazione sul posto anche dopo la scadenza della concessione, fino all'esaurimento del materiale da estrarre.
Questo, al netto di tutte le propagande, significa che votare no permetterebbe esclusivamente di proseguire le estrazioni dove ci sono già da anni delle piattaforme installate. (che, nel caso italiano, sono per la grande maggioranza di gas naturale e non di petrolio) Non significa, quindi, consentire l'apertura di nuove installazioni entro le 12 miglia, né tantomeno dare licenza a chiunque di inquinare e "spandere petrolio" per i nostri mari. Anzi, forse la chiusura di siti estrattivi ancora con potenziale, aumentando il traffico navale per il trasporto da fuori della materia prima, otterrebbe l'effetto contrario.
Po, come sempre, tutti liberi (ovviamente) di votare quello che si ritiene meglio, ma trovo triste che chi dal mio punto di vista ha spesso ragione da vendere (chi ci tiene all'ecologia e alla salute del nostro mondo) voglia "barare" in modo così spudorato dando le informazioni volutamente sbagliate... Triste

Più in generale, comunque, concordo con chi ha scritto qualche post sopra che è inutile votare Si a questo referendum o lottare in difesa dell'ecologia e poi usare la macchina anche per andare a prendere il giornale Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:45


Per queste ragioni, secondo me, questo referendum oscilla tra l'inutile ed il dannoso.
Ciao,
Riccardo.


quotissimo.

avatarsupporter
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:50

Veramente si sta barando non publicizzando in nessuno modo il referendum in modo da non raggiungere il quorum...basta fare il confronto con altri quesiti in passato cari a chi ci governava...

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:51

Si ma come abolire i vitalizi non risolve per nulla il problema, impedire le trivellazioni vicino alle nostre coste (la nostra principale industria deve essere il turismo, un'industria altamente produttiva non un posto dove i tedeschi vengano a buon mercato) ha un grossissimo valore mediatico.

Con pure i mari e le terre inquinati l'Italia e' finita.

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:56

Veramente si sta barando non publicizzando in nessuno modo il referendum in modo da non raggiungere il quorum

Questo è purtroppo altrettanto vero, come peraltro accaduto quasi sempre negli ultimi referendum.
Rimane però il fatto che il quesito referendario, così come è posto, secondo me diventa molto poco significativo, chiunque vinca...

avatarsupporter
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:56

Comunque la mia grande domanda è:

continuano a proporci referendum per questioni tanto amplie e complesse (l'energia di una nazione) dove finiremmo comunque per votare senza raziocinio non potendo conoscere che frammentariamente l'argomento...

Mentre questioni più popolari, che magari riguardano pure la nostra sfera familiare (come le adozioni gay per dirne una) passano per mesi di sfuriate nei corridoi e camere governative senza alcun appello per noi?

Daniele

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:58

Comunque la mia grande domanda è:

continuano a proporci referendum per questioni tanto amplie e complesse (l'energia di una nazione) dove finiremmo comunque per votare senza raziocinio non potendo conoscere che frammentariamente l'argomento...

Mentre questioni più popolari, che magari riguardano pure la nostra sfera familiare (come le adozioni gay per dirne una) passano per mesi di sfuriate nei corridoi e camere governative senza alcun appello per noi?


Applausi a Daniele!! Condivido pienamente.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:58

io invece invito tutti a non andare a votare come faccio io perchè ho ancora una dignità e non mi và di essere preso per i fondelli.Quanti referedum siamo andati a votare ma poi le cose non sono cambiate?ci dimentichiamo di quello sul finanziamento pubblico ai partititi?uno fra i tanti.Questo vale anche per le politiche nazionali e locali,quanti governi abbiamo visto negli ultimi 15 anni dei più svariati colori politici?cosa è cambiato?quanto presidente di regione abbiamo cambiato senza risultati,quanti sindaci e le città hanno sempre gli stessi problemi.Basta non sè nè può più di incapaci,boriosi,mediocri.Il primo esame di coscienza dovrebbero farselo gli elettori,del resto sono loro che gli danno potere.Le elezioni,referdum sono solo un'espediente per far guadagnare qualquno,chissà chi?perchè hanno sempre un costo(stampa,propaganda,esercizio dell'ufficio del promotore di turno)

avatarsupporter
inviato il 17 Marzo 2016 ore 13:05

Daniele, in realtà se hai lettto i dati non stiamo parlando dell'energia di una nazione, la quota è marginale, piuttosto di proteggere gli interessi economici di grandi gruppi rischiando il sacrificio del litorale, molti degli argomenti portati avanti dal fronte del no sono gli stessi che nel secolo scorso hanno regalato a Genova un mostruosa acciaieria indispensabile al nostro progresso e benessere al posto di spiagge, scogliere e castelli, mezzo secolo dopo di benessere e lavoro non c'è più traccia, sono rimasti un ambiente devastato al di là di ogni speranza di recupero, decine di stabilimenti balneari chiusi e una mortalità per cancro molto maggiore della media...se vogliamo continuare così... ricordiamoci che se distruggiamo l'ambiente distruggiamo le vite e i diritti di tutti, non ci sono cose più importanti;-)

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 13:10

Ci sta occupando volutamente di fatti marginali (le coppie gay che vogliono un figlio non sono un fatto prioritario) distogliendoci dai problemi veri che sono il riassetto della nazione (lavoro, corruzione, tasse, legalita', controlli).

L'ambiente per tutti ma soprattutto per noi e' una cosa molto seria.

Per il riassetto idrogeologico aspettiamo la prossima?

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:10

Purtroppo viamo in un libro di Orwell...
Quoto sostanzialmente tutto ciò che ha scritto Caterina, aggiungo solo che NON andare a votare purtroppo è un assurdo... serve solo a dire ai nostri potenti che hanno vinto e che facciano quello che vogliono della nostra dignità. Dovremmo invece ANDARE TUTTI A VOTARE (al di là di ciò che votiamo) e far capire loro che siamo un Popolo e non il popolino. Ci stanno trattando da ignoranti e noi continuiamo a dimostrare che fanno bene.
L'ipocrisia che qualcuno a ragione descrive è molto più profonda e radicata nell'uomo di quanto siamo disposti ad ammettere, ma le nostre esigenze e le nostre comodità sono create ad hoc da un branco di manipolatori senza un briciolo di coscienza. Oltre che ipocriti siamo ignoranti... senza nessuna voglia di migliorare... purtroppo. Parlo al plurale e mi includo nel ragionamento, per evitare polemiche sterili, inutili e dannose.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:14

Un bel modo per tutelare veramente le nostre coste potrebbe essere quello di porre un freno al continuo proliferare di porti "turistici". Chilometri di spiagge sottratti ai cittadini, colate di cemento inarrestabili, servono davvero tutti quei posti barca? Vi siete mai chiesti dove finiscono i liquami delle barche?

avatarsupporter
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:42

Certo Stefano, la settimana scorsa ero in assemblea a Voltri per oppormi ad un ampliamento del porto inutile a detta persino delle ditte che ci lavorano, il volume di traffico oggi è inferiore al 50% delle attuali potenzialità e tendenzialmente è in calo, così come stiamo cercando d'evitare la cementificazione di questo scorcio www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=455528 dove dovrebbe nascere appunto l'ennesimo porticciolo a pochi km da altri già esistenti, ma sono altre facce del problema per nulla alternative alle trivellazioni, la guardia va tenuta alta su tutto vagliando ogni progetto nella sostanza senza preclusioni a prescindere, ad esempio pochi anni fa si era dato il via libera ad un progetto di Renzo Piano sul litorale Voltrese che prevedeva si opere ma anche bonifiche e riqualificazioni... ovviamente poi non è stato realizzato perchè poco conveniente economicamente ...

user20639
avatar
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:51

Speriamo vinca il SI,
lo spero per il nostro mare e per le creature.
Anche per risparmiare denaro, è praticamente certo che i danni delle trivellazioni andranno ad aumentare il debito dei nostri figli, e saranno molti di più di quello che potremmo oggi guadagnare.

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:56

Rinaldo sono con te! Sono stato a Polignano un paio di volte, una meraviglia! Ma non per questo… Sono contro le trivellazioni perché non rispecchiano lo sviluppo che voglio e come vorrei fosse la vita domani. Concordo con chi dice che il cambiamento deve essere anche il nostro, che non si può pensare di andare in macchina anche al cesso e avere 25 gradi in casa a Gennaio, ma ridurre il discorso a questo è sbagliato. Allargando il discorso anche ad altre questioni (con stesso denominatore comune) credo che siamo vittime e complici di un sistema che non cura il reale bene della comunità, spesso sacrificato sull’altare di un finto progresso utile solo agli interessi di pochi (in questo caso è un'incognita che ci sia petrolio, è un incognita che convenga estrarlo, ma è una sicurezza che qualcuno abbia interesse a trivellare). Siamo vittime perché lo subiamo, complici perché lo alimentiamo e ancor di più perché ne restiamo indifferenti.
Perciò penso che non si possa sperare che da domani, di punto in bianco, ci sia una politica responsabile. Penso che non si possa delegare ad un politico, sindaco o senatore che sia, il nostro volere e il nostro futuro. Dovremo essere noi a deciderlo. È difficile innescare questa consapevolezza, laddove succede noi conosciamo solo le versioni distorte di giornali e televisioni, ma questo è l'unico modo per cambiare rotta.



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