| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 21:22
Comunque Mauro, quello che intendi tu è la curva di risoluzione MTF che si trovano nei test, ad esempio di "photozone.de" dove, in genere, c'è un picco di "resa" su valori di diaframmi di due stop inferiori alla massima apertura della lente. Prima e dopo questo picco la risoluzione è ovviamente inferiore. Ora, per rispondere alla tua domanda, escludiamo un attimo i puri test e analizziamo la situazione reale delle fotografie. Per mia esperienza, chiudendo molto il diaframma (senza arrivare ad essere cosi chiuso da risultare in diffrazione), non si perde altrettanta qualità rispetto a quanta se ne guadagna chiudendolo quegli stop per arrivare a questo "picco" di risoluzione. Quindi in sostanza, una lente molto aperta (F/1.4 ad esempio), risulta essere molto piu versatile rispetto ad una meno luminosa, perchè il diaframma lo puoi sempre chiudere, ma non lo puoi aprire oltre il valore massimo. Ti ho fatto una sintesi terra-terra di quello che credo volessi sapere. |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 21:29
“ Comunque Mauro, quello che intendi tu è la curva di risoluzione MTF che si trovano nei test, ad esempio di "photozone.de" dove, in genere, c'è un picco di "resa" su valori di diaframmi di due stop inferiori alla massima apertura della lente. „ Si infatti anche io parlavo di nitidezza sulla chiusura dei due stop (circa), non diffrazione.. ovviamente non tutte le ottiche; si parla in senso generico. |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 21:30
La diffrazione è un fenomeno ottico complesso che dipende da tantissimi fattori. Generalizzare in questo modo è indecoroso. Dipende certo anche dalla lente, ma non nel modo semplice paventato qui. Gli effetti della diffrazione dipendono infatti dalle dimensioni ASSOLUTE del foro del diaframma, e questo vuol dire che due lenti di diversa focale, al medesimo F stop, saranno afflitti da diversa diffrazione. Ma questi effetti dipendono anche da altro, come ad esempio, dalla distanza del diaframma dal piano pellicola. Diaframmi molto vicini al piano pellicola amplificano meno gli effetti della diffrazione. Dipendono poi certamente anche dal sensore, come è stato detto. Quindi generalizzare il tutto e soprattutto confonderlo con altri effetti che non c'entrano nulla quali ad esempio la distorsione o la nitidezza ai diversi diaframmi dovuta alla bontà del progetto ottico mi sembra veramente pressapochistico. |
user46130 | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 21:35
La risposta è in Ansel Adams - La Fotocamera. Lui scattava paesaggi con il banco ottico, e credeva che la massima nitidezza possibile si ottenesse con la lente chiusa a f/64. Filiberto ha da poco aperto un topic su di lui. |
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