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Foto inutili, belle foto e foto buone


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avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2016 ore 20:34

Cigno, il problema non è quello di voler chiudere gli occhi, semmai il contrario: è proprio perché oggi tutti sono messi nella condizione di provare a taroccare una foto che la gente si è accorta che la foto è taroccabile. Quando la cosa era appannaggio di pochi e la gente comune era costretta a fermarsi allo scatto, per poi mandare tutto al laboratorio di sviluppo, i più erano convinti che anche i professionisti si fermassero allo scatto e che sviluppo e stampa fossero solo una questione puramente chimica. Adesso che finalmente anche l'uomo della strada si è accorto che la foto viene taroccata da sempre, si cerca di operare dei distinguo (e su questo sono pienamente d'accordo, ma mi chiedo quante vecchie foto che reputiamo "oggettive" siano in realtà vecchi tarocchi).

user46920
avatar
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 1:02

[EDIT]
provo a ri-rispondere:

...i più erano convinti che anche i professionisti si fermassero allo scatto e che sviluppo e stampa fossero solo una questione puramente chimica. Adesso che finalmente anche l'uomo della strada si è accorto che la foto viene taroccata da sempre....


da come dipingi la situazione del passato però secondo me non dai o non hai un'immagine verosomigliante ... e rileggendo meglio, in effetti mi pare di aver capito che hai anche un'idea del taroccamento sicuramente diversa dalla mia.

Oggi il tarocco è all'ordine del giorno, mentre durante la pellicola era un caso sporadico e/o di quasi esclusiva del solo settore professionale (sia artistico che artigianale o industriale). Fare lo stesso "lavoro" che chiunque può fare in dieci minuti di orologio per stravolgere un'immagine al PC, con la pellicola ci volevano delle giornate intere e anche di più, solo per arrivare ad un risultato spesso nemmeno definitivo.

Però il tarocco è fondamentalmente un imbroglio, secondo me è la vera foto inutile, perché nemmeno più foto è (se non dichiarata diversamente Arte): quello che intendo per tarocco non è il semplice bilanciamento del bianco o la regolazione della luce per migliorare la visione a monitor o per la stampa.
Sto parlando di modifiche anche fini, ma di grande peso, insomma una specie di restauro totale, pitturando pixel per pixel e cancellando quelli che non vanno bene o ristrutturandoli da zero, spostando gli oggetti dove stanno meglio, lisciando la pelle delle modelle o sfocando un po' qui e un po' lì, clonando di qua e di là, pettinando per bene il prato, ripitturando le nuvole, il cielo, ecc: roba che sarebbe improponibile su pellicola anche per una azienda come la Kodak !!!
Per me il tarocco è grafica computerizzata: non è più la foto - la luce !!!

E quello che dice Gardin e che spaventa di più è proprio il fatto che "molti" non vogliono assolutamente ammettere il loro linguaggio, perché sanno benissimo che pistòlando sul PC con detrminati programmi e trasformando le immagini in disegnetti grafici , stanno completamente uscendo dal mondo fotografico, per entrare a piedi pari nel mondo della grafica e/o dell'arte grafica, ma cmq avulsa dalla fotografia (fotografia).

Prima del digitale, quando guardavamo le foto, sui libri, sui giornali, quelle dei fotografi artigiani, dei nostri amici, dei parenti e dei conoscenti, quando guardavamo le diapositive dei viaggi, delle vacanze, ecc, ecc... la condizione mentale era sempre la stessa: la fotografia normalmente riproduceva la realtà, nonostante ci fosse la consapevolezza dei fotomontaggi e degli effetti speciali.

Oggi invece, che è chiara la facilità di "scombinare e ricombinare" i pixel a piacimento anche da un "bambino", va da sé che il dubbio di fronte ad una bella foto, affiori dalla logica 2+2 ...
E' assolutamente normale che vedendo "un'immagine più che perfetta", venga fuori immediatamente quel dubbio: ma sarà vera ???

Il punto qui non è, se si poteva o meno taroccare la stampa anche in passato, il punto è che oggi sicuramente non lo riesci più a capire, se quello che vedi è un bel tarocco o una fotografia vera !!! (di quelle fatte solo con la Luce e non di quelle rifatte dopo, col PC).

... e non è nemmeno necessario stabilire ora, quello che è abbastanza per ... o insufficiente a ... la questione è più semplice: è una foto, non è più una foto.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 1:29

"foto inutili,belle foto e buone foto" parole sante",il problema è che oggi tutti sono in grado di fare una bella foto,correttamente esposta,a fuoco,tanto son perfetti gli automatismi delle compatte anche più economiche,e che per di più non costa nulla,si vede subito al pc o sul televisore.Il problema è che il 90% delle volte è una foto inutile,dozzinale,propio perchè chiunque è in grado di farla,ma,alle volte anche nò.Si rifà a casa con postoshop,cercando di copiare questo o quell'altro che ha avuto i likes sui social network o su qualche sito internet.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 14:49

@Prcollins, sono d'accordo, ma non è una novità...

"You press the button - we do the rest" è del 1888.

Cambia l'epoca, ma non cambiano le motivazioni di chi si lamenta.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 23:28

@shambolaMrGreen

avatarjunior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 0:27

Lui è veramente un grande! Ho avuto modo di vederlo in esposizione a Venezia e sono rimasto veramente "folgorato" dalle sue fotografie.
Anche se non condivido buona parte del suo modo di concepire la fotografia, concordo sulla necessità di "pensare prima di scattare"; con il digitale, tutti (o quasi) adottano l'atteggiamento ossessivo-compulsivo di scattare ad ogni costo, per lo meno all'inizio.
Alla fine però, il segreto per migliorare, anche se può sembrare un paradosso, è imparare a non scattare.

user46920
avatar
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 1:24

Ma le prime 10.000 foto ... ???

avatarjunior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 6:14

Sorriso

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 6:31

debbo dire che sono piu' le cose con cui sono daccordo con Gardin che le altre, l'aspetto che mi piace di piu' e' come suddivide le foto: inutili, belle, buone....
Altre suddivisioni servirebberero (forse) solo per i concorsi ai quali non so quanti in effetti partecipino.
Per i discorsi tecnici anche io lo ritengo un po conservatore ma del vero c'e' nel suo pensiero.
Ricordo sempre quando mi avvicinavo alla passione dell'HiFi un vecchio saggio che mi disse: attento a non diventare come quelli che dicono "senti come si sente bene" invece di "senti che bella musica".

avatarjunior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 8:10

Straquoto cigno. Per me esitono ormai due categorie di fotografi: quelli bravi a fotografare e quelli bravi a fotoritoccare. Io stesso che vengo dall'analogico ovviamente una volta mi trovavo le foto fatte cosi com'erano (belle o brutte restavano tali), adesso pur essendo negato col PC riesco a migliorare di molto le foto che faccio. Dire che il limite della macchina è parzialmente compensato dalla PP e quindi ne giustifica l'uso, non tiene conto che i limiti suddetti esistevano anche con l'analogico. Insomma trovo che le belle foto che si facevano una volta (parlo soprattutto delle mie che non potevo ritoccarle e che non riesco a ritoccarle più di tanto neanche adesso) erano più "originali".

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 8:22

Lui è un grande, e non ci piove. Per molti di noi, io per primo, scattare é avere un ricordo di un momento della nostra vita, sicuramente inutile ai più. Poi può anche capitare (raramente) che quelli come me facciano anche una bella foto o una buona foto (ancora più difficile). Si cerca di migliorare, sempre, per ottenere qualcosa di meglio. Ma non è detto che i risultati arrivino.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 8:47

Condivido il discorso di Cancellieri,. . . . . "senti che bella musica", mi rendo conto che le foto inutili sono la maggioranza di quelle in circolazione per tanti motivi: mancanza di tempo e competenza, mancanza di motivazioni, mancanza di un filo conduttore e della capacità di raccontare attraverso la poetica. Ma per migliorarsi richiede uno sforzo notevole e spesso un bravo insegnante o collega e anche un buon forum aiutano a crescere. le foto belle ma non espressamente "buone" sono un'esercizio virtuoso e comunque utile ad esprimere l'arte e l'interiorità del fotografo, quelle utili e buone fanno parte di una missione particolare, etica, sociale e altro ... ma molto personale e hanno una funzione e una collocazione diversa nel panorama culturale. Personalmente non condanno il bello a favore del buono entrambi hanno qualcosa da dire, su questo mi sembra che GBG sia stato un po severo. Parlando invece di PP la ritengo necessaria qual'ora sia fatta nello spirito di rendere in stampa la sensazione del momento dello scatto così da non stravolge nulla dei contenuti ma innalzarli.

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 9:15

è proprio questo che mi sforzo di dire, grazie Cirillo.
Entrano in ballo questioni di formazione personale che vanno al di là della tecnica e delle disponibilità tecnologiche.
Io sono un tecnico e figuriamoci se metto la tecnica in secondo piano, la ritengo utile e necessaria, migliora le cose e la qualità della vita, sempre a patto che ci sia qualcosa da migliorare.
Per qualsiasi attività umana non ripetitiva, non voglio dire artistica (troppo complicato) ma anche semplicemente creativa serve questo back ground che a volte sembra relegato in secondo piano.
Quello che è evidente e percepibile immediatamente con i sensi fisici è figlio della tecnica, delle categorizzazioni, delle mode etc.
Continuare a cogliere il senso delle cose, senza condizionamenti, è diverso.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 9:26

anch'io sono un tecnico e ovviamente ciò influisce, e proprio per uscire da una visione troppo rigida che ho cercato di colmarla con una formazione personale quanto buona non so. Sono d'accodo con il discorso di cogliere il senso delle cose .... esprimerlo come una poetica, non appiattirsi, altro chè se è diverso !

user46920
avatar
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:30

Ciccio:[...] Dire che il limite della macchina è parzialmente compensato dalla PP e quindi ne giustifica l'uso, non tiene conto che i limiti suddetti esistevano anche con l'analogico. [...]

credo che dovrebbe essere presente una bacheca-juza, dove mettere tutte quelle frasi come questa, che scritte in forma sintetica e con una struttura chiara, spiegano molto bene o nel modo migliore un concetto complesso.

Non avrei saputo dirlo meglio e comunque è un punto fondamentale (qui forse un po' ot, ma ...): la ricerca della bellezza dell'immagine spinge spesso chiunque di noi più o meno inconsapevolmente oltre il limite.

Questo riguardo alla foto bella, ma secondo me "vale" anche riguardo alla foto buona, in quanto se di foto si parla ... :
se una foto non è più nemmeno una foto, come si fa a dichiararla una "foto" buona o bella o inutile ???

Per la "mia" logica semplice del 2+2 (che è poi la stessa per tutti noi), c'è alla base qualcosa che cozzerebbe subito: è come vedere l'immagine di una moto, con sotto in didascalia la scritta: "quattro ruote motrici" ... Eeeek!!!

;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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