| inviato il 24 Gennaio 2016 ore 18:12
“ Risparmia la morale, non è oggetto della discussione. „ Ho letto tutta la discussione e..... qua se ne è fatta una questione morale! Per quanto riguarda la parte legislativa: Ritrarre una persona in pubblico Nessuna norma vieta questa attività; è perfettamente lecito fotografare una persona in pubblico. Per la pubblicazione della foto, però, entrano in gioco gli art. 96 e 97 della legge n. 633/41 (e successive modifiche) sul diritto d'autore: il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salvo i casi in cui la riproduzione di un'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Va però specificata una cosa: pubblicare la foto di una persona in un luogo pubblico non è possibile se la persona costituisce il soggetto della foto. Infatti, si parla negli articoli citati, di "ritratto". È quindi possibile pubblicare la foto solo se la presenza della persona è incidentale e se non si tratta di un ritratto. In caso contrario, occorre un'autorizzazione. Nel caso, invece, in cui la persona non sia visibile in volto e quindi non riconoscibile, la foto può essere pubblicata senza problemi. In tutti i casi, se una foto comprende delle persone, e la medesima non rientra nella categoria "ritratto", la foto può essere esposta o pubblicata se non reca pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona (artt. 10 Codice Civile). A questo punto visto che l'autore del tema dichiara "Il fotografo deve avere il buonsenso di rinunciare allo scatto." Se ne fa una mera discussione morale!!! |
| inviato il 17 Maggio 2016 ore 0:48
“ Se la persona ritratta non vuole essere fotografata, penso che il fotografo debba cancellare la foto, non so se sia obbligato per legge ma sicuramente è un dovere morale... il rispetto per il soggetto viene prima di tutto. „ No, non è obbligato a cancellare lo scatto. In luogo pubblico puoi fare e tenerti tutte le foto che vuoi. Discorso diverso per la pubblicazione e lo sfruttamento delle stesse. “ In tutti i casi, se una foto comprende delle persone, e la medesima non rientra nella categoria "ritratto", la foto può essere esposta o pubblicata se non reca pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona (artt. 10 Codice Civile). „ Verissimo! Tristemente c'è un esercito di frustati che vanno in piazza con l'amante e chiedono danni al fotografo per il divorzio!!! La foto street con trenta persone a una sagra di paese è pubblicabile senza permessi, sei tu che con l'amante che te ne devi stare chiuso in albergo e non girare a fare shopping!! Le uniche foto che non si possono fare sono quelle imbarazzanti (ledono il decoro) e in momenti intimi in proprietà privata (non ti possono infilare un tele attraverso la siepe e fotografarti mezzo nudo in bagno o sul bordo della tua piscina. Inoltre se sei un personaggio pubblico rilevante in luogo pubblico ti possono pubblicare tutte le foto che vogliono senza il tuo permesso!! Se fai un ritratto a Vasco al concerto non ti serve la sua liberatoria, se lo fai a pincopallino sulla panchina al parco si. Occhio alle foto con minori! Senza una liberatoria di entrambi i genitori è meglio evitare la pubblicazione! |
user80653 | inviato il 17 Maggio 2016 ore 1:45
Gli articoli di legge sono spesso di difficile interpretazione. Per rimanere all'esempio dell'uomo seduto su una panchina in un parco, come si può stabilire se la foto scattata e pubblicata è o no un ritratto? Se ho fotografato uno scorcio del parco dove si intravede in lontananza l'uomo seduto sulla panchina, penso che questo non possa essere ritenuto un ritratto. Se ho fotografato stringendo l'inquadratura sulla sola panchina con l'uomo seduto sopra, non saprei dire se questo è già un ritratto. Se ho fotografato il solo volto dell'uomo, questo è sicuramente un ritratto. La legge però non stabilisce qual'è la linea di confine al di là della quale la foto diventa un ritratto. Questa linea di confine non possiamo stabilirla noi fotografi a nostro piacimento. Un esempio: se un volto riempie il 100% dell'inquadratura è un ritratto che non può essere liberamente pubblicato. E se invece quel volto occupa solo il 50%, o il 30%, o il 10% dell'inquadratura o solo un pixel? Non credo si possa stabilire cosa è lecito pubblicare e cosa non lo è basandosi su dei valori percentuali. La legge non è chiara e, nel dubbio, penso sarebbe meglio non pubblicare. |
| inviato il 17 Maggio 2016 ore 9:12
C'è questa cosa del cogliere l'attimo, no, e io sono talmente cogl*one che un paio d'anni fa ho ritirato una mia fotografia dal concorso NG per la quale mi era stata domandata la liberatoria (suppongo potesse essere tra le immagini premiate ma non lo saprò mai con certezza...) però io la liberatoria per la ragazzina africana non ce l'avevo, nè mi è passato per la testa di produrne una fasulla. Comunque neanch'io amo particolarmente essere fotografato, io faccio storie quando a fotografarmi è mia moglie, figuriamoci questi Bresson de noartri che si incontrano di tanto in tanto in giro. Le poche volte che fotografo gente chiedo, prima, il permesso. L'ho fatto ad esempio domenica scorsa in occasione di una manifestazione dell'ENPA, c'erano un sacco di persone e io, che ero incaricato dall'Ente per immortalare l'evento, prima di scattare domandavo. Qualcuno mi ha detto sì, qualcuno mi ha detto no. Non è "la legge", è che a uno magari gli girano le balle, legge o non legge, quando si accorge che un tizio seminascosto dietro un albero sta puntando proprio lui. Qualche giorno fa me ne stavo al parco di Monza con il mio oggetto vetusto (una Hasselblad 500c ndr) sul treppiede, mi sono voltato e ho colto sul fatto, perché l'avevo tenuto d'occhio mentre si avvicinava osservandomi con cupidigia, un signore col tele che mi puntava diritto da una quindicina di metri: l'ho guardato malissimo e mi sono spostato, perché con il tele, con il tele da quella distanza non è che uno può dire "no ma io stavo fotografando il paesaggio e tu ci entri per caso". Poi ci sono tutti i cavilli del mondo, sei portante, non sei portante, sei minore, non sei minore, stai pisciando contro un albero e io rovino la tua immagine, sei a spasso con l'amante e rischi di dover rimborsare tua moglie a vita, ti stai facendo una canna, sei un agente segreto in missione, eccetera. Materia per avvocati azzeccagarbugli, purtroppo l'avvocato difficilmente ci accompagna in strada e le situazioni rischiano alle volte di degenerare. Con tutto l'amore del mondo per il genere street che pure io non pratico, ci sta che il signor X si arrabbi e ti rifili una pizza in faccia, soprattutto quando l'atteggiamento è del tipo "non solo ti fotografo ma ti pubblico pure" per cui un po' di sano buon senso da parte del fotografo non guasterebbe. |
| inviato il 17 Maggio 2016 ore 9:22
E ci sta pure la denuncia,dopo averlo rimenato. |
| inviato il 17 Maggio 2016 ore 9:45
Eh, la denuncia, la denuncia è materia per gente civile, ti denuncio! Funziona con l'impiegato di banca, con il pluripregiudicato funziona un po' meno: anche il concetto di "rimenare" in presenza di determinati soggetti diventa discutibile, dunque io direi che in linea generale sarebbe bene domandare prima o astenersi onde evitare grane e mascelle rotte. |
user80653 | inviato il 17 Maggio 2016 ore 12:32
A me pare che il nocciolo della questione non è se scattare o non scattare la foto, se chiedere o non chiedere il permesso prima di scattare, bensì se sia lecito o no pubblicare la foto (ad esempio sul web) e se la foto pubblicata abbia caratteristiche tali da farla rientrare nella categoria dei ritratti di cui parla le legge o invece sia una comune foto nella quale compare una persona. Quello che mi preoccupa non è l'eventuale scocciatura di cancellare una foto dal web perchè la persona ritratta me lo ha richiesto. Mi preoccupa che la persona ritratta possa chiedere un risarcimento danni con risvolti economici e legali che non riesco ad immaginare. Io vedo, qui su Juza, alcuni bravi autori che hanno le loro gallerie piene di ritratti rubati per strada, ritratti ravvicinati di persone anche in situazioni ridicole o imbarazzanti. Mi chiedo: cosa succede se una di queste persone domattina si sveglia male e va dritta dal suo avvocato? |
user42139 | inviato il 20 Maggio 2016 ore 14:14
Quoto Scooby |
user14286 | inviato il 20 Maggio 2016 ore 19:10
in realtà non sembra così difficile orientarsi: per la legge, un ritratto è qualunque fotografia in cui sia perfettamente riconoscibile il volto di una persona... |
user80653 | inviato il 20 Maggio 2016 ore 20:09
Veleno “ in realtà non sembra così difficile orientarsi: per la legge, un ritratto è qualunque fotografia in cui sia perfettamente riconoscibile il volto di una persona... „ A me sembra decisamente l'opposto, cioè è molto difficile orientarsi, diciamo pure impossibile. Chi stabilisce se un volto è o no riconoscibile, visto che la legge non lo stabilisce in nessun modo? In caso di noie legali non basta che il fotografo sia convinto che un volto non è riconoscibile. Bisogna anche trovare un giudice che la pensa allo stesso modo. |
user14286 | inviato il 21 Maggio 2016 ore 10:07
ossignore, ma siamo seri... a meno di non avere problemi di vista un volto o è riconoscibile o non lo è, staremo mica scherzando... |
| inviato il 21 Maggio 2016 ore 11:21
Io amo fare Street/reportage. Non pubblico a fini di lucro, posso pubblicare/ a fini culturali. Se qualcuno mi chiede di cancellare uno scatto, lo faccio, se qualcuno mi chiedesse di togliere la pubblicazione lo faccio, si chiama educazione. Evito di fotografare come soggetto principale solo minori che non siano di famiglia (ma perchè non mi piacciono come soggetto in primis, oltre ai genitori) Di tutto il resto me ne fotto, scatto e vado. |
user91269 | inviato il 12 Luglio 2017 ore 9:11
Il soggetto fotografato ha pieno diritto di richiedere la cancellazione definitiva del file ovvero di querelare il fotografo o fotoamatore che sia, che non abbia provveduto a fare firmare al soggetto una "liberatoria". Se si fotografa una piazza gremita di gente, affollata o comunque "palesemente turistica", viene meno questo diritto-dovere legato alla firma della liberatoria. Quando si fa una foto ad un estraneo, la buona pratica fotografica ma anche la diligenza media, ci portano a dire che basta chiedere al soggetto: "le posso fare una fotografia?". Trovi quello che ti dice seccamente no, ma puoi trovare anche uno a cui piace posare... Chiedere, fare una domanda, semplice, educato, diretto... Altro che scatti rubati. Senza voler smuovere mostri sacri, ma Mc Curry per fotografare Sharbat Gula, la famosa ragazza afgana, ha dovuto chiedere il permesso alla maestra; quando la rifotografò da adulta, lo chiese al marito e al fratello. Altro che "scatti rubati"... |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 10:12
“ Il soggetto fotografato ha pieno diritto di richiedere la cancellazione definitiva del file ovvero di querelare il fotografo o fotoamatore che sia, che non abbia provveduto a fare firmare al soggetto una "liberatoria". „ No, non il soggetto fotografato in ambiente pubblico non ha nessun diritto legale di chiederti la cancellazione del file/pellicola, ne può appellarsi alla legge per farti eliminare la foto. E' per pura cortesia che tu fotografo acconsenti alla cancellazione, visto che la legge non ti pone limiti a fotografare qualunque civile in un luogo pubblico per tua collezione e visione privata. Invece il fotografo non ha diritto alla pubblicazione/distribuzione della foto senza tua liberatoria del soggetto, salvo ristretti casi piuttosto rari (le mostre a scopo culturale hanno molti meno vincoli ad esempio). Ci sono foto poi che non sono mai pubblicabili anche con la liberatoria.... basta che la foto danneggi la dignità del soggetto ritratto.... visto che è una cosa soggettiva non è facile definire con precisione assoluta cosa ti permette di pubblicare/distribuire una liberatoria. |
| inviato il 12 Luglio 2017 ore 16:15
Non ho seguito il post ma rispondo alla tua domanda: Non sono tenuto a mostrarti le immagini che fotografo quindi se ti mostri arrogante ti mando a ca...e. Calcola che la maggior parte degli scatti sono da cestinare la street fatta con criterio non è poi così facile come molti pensano. Ti sfido a trovare la tua foto pubblicata ma potrebbe succedere. In ogni caso se lo scatto dovesse essere valido (parlo di primo piano) un taglio ben studiato tipo dal naso in giù Non saresti riconoscibile per cui ti pubblico rispettando la privacy. Però considerato che non mia sia piaciuto il modo in cui ti sei posto non ti riterrei degno del mio scatto e ti cestino così ti sentiresti a tuo agio. |
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