| inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:34
Tutta ... teoria ... la PDC non esiste, o meglio si riduce a 1 piano focale, è una convenzione che dipende da tutti i fattori che vanno dal sensore alla dimensione in stampa. va bene le definizioni, ma nella realtà delle ottiche attuali DOVE la trovi la scala per mettere a fuoco a Hyp o a infinito ? (quelle che vedi non sono usabili). Nella fotografia notturna la messa a fuoco all'infinito si fa usando delle luci ausiliarie (es la luna o oggetti distanti) e poi passando in MF. Se fotografi le stelle in una notte senza luna sono cavoli ... si usano oggetti distanti se possibile o luci ausiliarie temporanee. Per quello che vuoi fare tu l'Hyp non è adatta, devi focheggiare fisicamente il cielo stellato ! |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:56
La storia che per mettere a fuoco le stelle non bisognava usare la messa a fuoco su infinito la avevo sentita pure io in un seminario di fotografia di architettura (va beh..era fuori tema, ma è stato detto). Per l'iperfocale ti han già detto bene ed è poco adatta per le stelle. Io nelle mie poche prove ho notato (con un 20mm NikonAFD) che su infinito le stelle non sono a fuoco. Ho fatto delle prove ad iso molto alti per vedere l'inquadratura nel display in moto chiaro, poi ho fatto prove di messa a fuoco verificandole. Alla fine mettendo a fuoco qualcosa di molto lontano e passando poi in manuale ho ottenuto il risultato. in definitiva seppur per un inezia la ghiera di messa a fuoco non era a fondo scala. Credo che comunque la difficoltà dipenda molto dalle ottiche più o meno moderne nate per l'AF. |
user80653 | inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:15
@ Gr8wings Hai un modo molto sbrigativo di scattare foto notturne! Tieni però presente che ci sono altre persone che utilizzano obiettivi dotati della classica e tradizionale ghiera di messa a fuoco, con tanto di precisa scala della profondità di campo e fermo a fine rotazione nel punto di infinito. La messa a fuoco e la profondità di campo sono concetti un po' più scientifici di quelli che tu intendi. |
user80653 | inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:58
“ La vera messa a fuoco su infinito non è facilissima da trovare: è normale che la posizione non coincida nè con il fondo scala della ghiera, nè col riferimento marcato sull'obiettivo. „ Soprattutto se ci riferiamo ai vecchi obiettivi manuali dell'era analogica, quello che dice Gabriele è in gran parte vero. Le incisioni delle distanze sul barilotto sono molto approssimative e il punto di fine rotazione si trova sempre un po' oltre il riferimento dell'infinito. Questa "abbondanza" di rotazione serve a compensare le dilatazioni che subisce il metallo del barilotto e il gruppo ottico quando, esposti al sole, diventano troppo caldi e scombinano la focheggiatura. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 21:31
Purtroppo questo significa anche che, sugli astri, la messa a fuoco si può fare solo per tentativi successivi. Su quelli che ritengono che la distanza di messa a fuoco sulle stelle non equivalga a infinito: mi chiedo se pensano anche che ci siano differenze di maf tra stelle e pianeti. O tra stelle. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 0:04
“ Su quelli che ritengono che la distanza di messa a fuoco sulle stelle non equivalga a infinito: mi chiedo se pensano anche che ci siano differenze di maf tra stelle e pianeti. O tra stelle. „ L' avevo già scritto sopra, il concetto di infinito non c' entra ! Semplicemente quasi tutti gli obiettivi, a fondo regolazione, vanno oltre l' infinito per motivi di tolleranze di costruzione e per permettere la dilatazione tra materiali diversi (alluminio e vetro ad esempio). Tanto per fare un esempio, sul mio 16-35 f/4 , con una temperatura di circa 10° (sera d' estate in montagna) , la messa a fuoco (in manuale) delle stelle è a 3-4 mm dal fondo corsa dell' obiettivo. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 0:41
ragazzi ma il liveview in 10x no ? dico questo perchè ci sono lenti che a fondo scala sfocato l'infinito e bisogna quindi indietreggiare di pochi mm, altri che mettono a fuoco l'infinito proprio a fine corsa. poi scusate, ma infinito che significa? un palazzo a 20km di distanza? una montagna a 300km di distanza? la luna a 380mila km di distanza? gli astri a miliardi km di distanza? morale, visto che ogni obiettivo è una costruzione meccanica e quindi non perfetta come lo è un valore su una tabella, finchè avremo gli occhi per vedere, ripeto... un bel 10x in liveview ? un conto invece è lo schema dell'iperfocale per avere i due range di valore a fuoco tra il punto a e il punto b. che dite? vi ritorna? |
user46920 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 6:21
“ ho visto diversi post sull'argomento, ma no ho ancora trovato una risposta chiara e convincente (o forse sono io che ancora non ho capito MrGreen ). „ non è un argomento facile, perché necessita di alcune conoscenze di base. L'Iperfocale è una distanza determinata con un calcolo semplificato (esistono app che facilitano il compito). L'iperfocalizzazione sussiste soltanto nel momento che l'ottica viene focalizzata a quella distanza ed è una tecnica per sfruttare la massima pdc possibilie, in base alla focale e al diaframma utilizzato. PS: Ilcentaurorosso: “ Si parla "di grosso modo" perchè vale sempre la regola che la zona a fuoco si estende prima e dopo il piano di messa a fuoco (circa 1/3 prima e 2/3 dopo). „ ti prego, questa minchiata dei terzi, non si può più sentire fai un favore a tutti ... cancellala !!! (ma davvero - e io cancellerò questo pezzo di PS) .. please |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 7:34
“ L' avevo già scritto sopra, il concetto di infinito non c' entra ! Semplicemente quasi tutti gli obiettivi, a fondo regolazione, vanno oltre l' infinito per motivi di tolleranze di costruzione e per permettere la dilatazione tra materiali diversi (alluminio e vetro ad esempio). Tanto per fare un esempio, sul mio 16-35 f/4 , con una temperatura di circa 10° (sera d' estate in montagna) , la messa a fuoco (in manuale) delle stelle è a 3-4 mm dal fondo corsa dell' obiettivo. „ Giusto. Un tempo tutte le ottiche avevano il fondo-scala all'infinito, è stato sempre così finchè queste focheggiavano spostando in avanti ed indietro tutto il gruppo ottico. Con l'avvento degli IF (internal fucousing) e RF (rear fucousing), anche a maf manuale, i costruttori hanno generalmente dovuto abbandonare questo fine corsa fisso all'infinito perché, come dicevi tu, le variazioni di temperatura influivano sul punto di fuoco. Questo accade perché le lenti interne si spostano di pochissimo per focheggiare. |
user46920 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 8:22
“ ragazzi ma il liveview in 10x no ? „ quotone !!! se voglio a fuoco una stella o la Luna, metterò a fuoco possibilmente quella stella o la Luna !!! non capisco tutta la pappardella di discorsi intorno a questo concetto |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 8:55
Concordo: ora che c'è, il live view a 10x è probabilmente il metodo più veloce e va bene per tutti gli astri. Molti penseranno che una stella a 4 anni luce richieda una regolazione diversa rispetto a una stella a 150 anni luce. Ma probabilmente non hanno mai fatto la prova. Per restare sul tipo di foto delle Gallerie, aggiungo che la maf può fare molta differenza se il soggetto è la luna: luminoso e pieno di dettaglio. Le stelle non hanno dettaglio e appaiono puntiformi anche con ingrandimento spinto. Inoltre, data la scarsa luminosità apparente, nelle foto senza montatura equatoriale sono sempre un po' mosse. Ma spesso non è un grande danno, soprattutto per chi le mette sullo sfondo con doppia esposizione. L'astrofotografia vera e propria è un'altra cosa. |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 18:32
Oggi ho avuto modo di provare la maf ad infinito Vs iperfocale. Col focus peaking alla fine ho notato che maf coincideva nel 90% dei casi nella zona dell infinito. Domani posto un paio di scatti |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 19:28
Grande!!!aspetto gli scatti!! |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 19:53
Ora sono al pc prima col cellulare. Ho scattato volutamente i primi 3 o 4 scatti ad infinito ed a 0,85 mt (cosi come riportato da DOF). La messa a fuoco con XT1+Tokina 11-16Nikon con distanza 0,85 cannata in pieno. Ora, non so se il fatto di aver adattato una lente con un adattatore (che notoriamente non è precisissimo...) possa aver influito nel test, ma sinceramente continuo ad usare ma maf ad infinito+focus peaking. |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 23:13
infatti..... gran parte dipende da quanto ingrandisci la tua immagine |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |