JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
“ Si, con una pellicola tirata il risultato è diverso rispetto alla stessa pellicola non tirata. „
Diciamo che il "mooolto"era di troppo ed infatti hai corretto il tiro. E l'evidente esagerazione è tipica di un figlio dell'era digitale, che si basa su nozioni apprese più sui testi che sul campo.
Se infatti avessi mai usato ad es.una TMax 400 sia al valore nominale e sia a 1600 sviluppandole nel loro rilevatore della casa, e infine stampato ingrandimenti, diciamo che non avresti mai fatto quella osservazione iniziale E pure la seconda sarebbe in buona parte ridimensionata.
“ Diciamo che il "mooolto"era di troppo ed infatti hai corretto il tiro. E l'evidente esagerazione è tipica di un figlio dell'era digitale, che si basa su nozioni apprese più sui testi che sul campo.
Se infatti avessi mai usato ad es.una TMax 400 sia al valore nominale e sia a 1600 sviluppandole nel loro rilevatore della casa, e infine stampato ingrandimenti, diciamo che non avresti mai fatto quella osservazione iniziale E pure la seconda sarebbe in buona parte ridimensionata. „
Visto che ti piace fare le pulci, rimetto il molto.
Vorrei proprio vedere queste foto e sapere come le hai esposte. Soprattutto le ombre sono proprio curioso di vedere che fine hanno fatto con una sottoesposizione di 2 stop (anche se già lo so) .
@Remenber, tu ti riferisci a esercizi tecnici sul BN che facevo alla fine anni '70 inizi '80, io mi riferivo al colore. In quegli anni sviluppare il colore non era alla portata di tutti, perché dovevi possedere un laboratorio costoso, ben attrezzato e a temperatura ipercontrollata in ogni cosa, visto che le tolleranze dei bagni si aggirava sui 0,5° C. Roba da fotoamatore ricco o laboratorio specializzato (nemmeno la maggior parte dei professionisti sviluppavano da se il colore).
In particolare, pensavo al periodo che ho usato la pellicola diapositiva dove il massimo che usavo era 400 ASA (o 27 DIN, come si diceva anche, allora). In quel periodo avevi dei limiti che ti obbligavano a strategie differenti di fare foto, se non rinunciare del tutto.
Ho iniziato a fare caccia fotografica amatoriale nel 2004 con una EOS 300 e le pellicole che montavo erano solo 400 ISO.
Per me, il digitale si è rivelato una manna che non mi fa per nulla rimpiangere i 30 anni precedenti della pellicola. Forse solo per il BN.
Capisco che il tutto possa risultare stucchevole nell'economia del topic, quando ci si ostina in un botta e risposta a due...che i più lascerebbero perdere dopo il primo post, ma visto che il thread sembra prossimo all'esaurirsi, vado con l'ultima (ma temo inutile) replica:
“ . Soprattutto le ombre sono proprio curioso di vedere che fine hanno fatto con una sottoesposizione di 2 stop (anche se già lo so) ;-) . „
Peccato che poi dimentichi di considerare, o forse non ti risulta, che si opera un sovrasviluppo più o meno del 50% in più, sull'esempio citato. A già, ma è un dettaglio irrilevante, (dato che già sai).
Dura confrontarsi in simili argomenti con chi ha dimostrato di avere esperienza prossima allo zero su ciò di cui parla. Pollo io che accetto il confronto sul tema, con chi evidentemente non ha mai scattato un rullino in vita sua. Usa e getta escluse. E la camera oscura l'ha vista al cinema:-)).
@ Giobol, ok del tuo ultimo chiarimento...ma le mie considerazioni erano in risposta al tuo post sul poter fotografare o meno, quando erano necessarie pellicole sensibili (da 800 in su). E lì non si faceva alcun cenno al tipo di pellicola.:-)
“ Peccato che poi dimentichi di considerare, o forse non ti risulta, che si opera un sovrasviluppo più o meno del 50% in più, sull'esempio citato. A già, ma è un dettaglio irrilevante, (dato che già sai). MrGreen „
Peccato che poi ti dimentichi di considerare che le ombre se ne fregano altamente del sovrasviluppo del 50% . Quello che ti va a finire in zona I o zona II (considerando la sensibilità effettiva della pellicola), lì è e lì rimane anche se sovrasviluppi del 100% . Forse dalla zona III riesci a tirare su qualcosa, tipo arrivare a zona III e 1/2 utilizzando sviluppi energici e compensatori che preservino le alte luci, tipo microphen.
“ Dura confrontarsi in simili argomenti con chi ha dimostrato di avere esperienza prossima allo zero su ciò di cui parla. Pollo io che accetto il confronto sul tema, con chi evidentemente non ha mai scattato un rullino in vita sua. Usa e getta escluse. E la camera oscura l'ha vista al cinema:-)). „
Non hai nemmeno idea di quanto tu ti stia sbagliando sul mio conto . Ma poco mi importa, pensa pure quello che ti pare. Ti invito solamente a leggere qualche libro che tratta la fotografia analogica, scoprirai tante cose nuove che è evidente che, al momento, ignori. "Il negativo" di Ansel Adams, giusto per iniziare. O semplicemente leggere le spiegazioni/lezioni di Silverprint in questo thread: www.analogica.it/rivelatore-tri-x-400-lezioni-di-fotografia-t3018.html
Poi se anche loro dicono balle, beh, alzo le mani e ti lascio nel tuo brodo.
“ @Remenber, tu ti riferisci a esercizi tecnici sul BN che facevo alla fine anni '70 inizi '80, io mi riferivo al colore. In quegli anni sviluppare il colore non era alla portata di tutti, perché dovevi possedere un laboratorio costoso, ben attrezzato e a temperatura ipercontrollata in ogni cosa, visto che le tolleranze dei bagni si aggirava sui 0,5° C. Roba da fotoamatore ricco o laboratorio specializzato (nemmeno la maggior parte dei professionisti sviluppavano da se il colore).
In particolare, pensavo al periodo che ho usato la pellicola diapositiva dove il massimo che usavo era 400 ASA (o 27 DIN, come si diceva anche, allora). In quel periodo avevi dei limiti che ti obbligavano a strategie differenti di fare foto, se non rinunciare del tutto.
Ho iniziato a fare caccia fotografica amatoriale nel 2004 con una EOS 300 e le pellicole che montavo erano solo 400 ISO. „
Già, la pellicola colore è rognosetta.
Il C41/negativo è fattibile con metodi casalinghi (e comunque se hai qualche dominante puoi, nel limite, correggerla in stampa).
E6/dia, invece, necessita come minimo di un bagno termostatato o di una sviluppatrice tipo le jobo cpa/cpe/cpp o simili. Anche perchè gli errori si pagano caro: eventuali dominanti te le devi tenere. Anche oggi le sviluppatrici sono parecchio costose, non oso immaginare un tempo...
@Roby, non ho voglia di fare indagini, ma le soluzioni che hai descritto, erano già presenti negli anni 1978-1981, gli anni che sviluppavo in casa il BN e cercando di spendere poco? Allora, si sapeva che se si voleva fare col colore ciò che facevamo col BN, più o meno, si doveva essere ricchi di soldi, passione e pazienza.
“ @Roby, non ho voglia di fare indagini, ma le soluzioni che hai descritto, erano già presenti negli anni 1978-1981, gli anni che sviluppavo in casa il BN e cercando di spendere poco? Allora, si sapeva che se si voleva fare col colore ciò che facevamo col BN, più o meno, si doveva essere ricchi di soldi, passione e pazienza. ;-) „
Eh non ne ho la minima idea, sinceramente . Manco ero nato .
Quello che ho scritto si basa sui kit attuali, in particolare i tetenal, mea culpa per non averlo specificato. Per fare due conti, (oggi) il kit c41 tetenal da 1 litro lo porti a casa a 20-25€ circa (dipende dal negozio) e ci puoi fare fino a 16 rullini (personalmente diluisco metà dei chimici, ci faccio 5/6 rullini, butto, diluisco l'altra metà, 5/6 rullini, butto). Alla fine sono 2-2,5€ di costo "vivo" per singolo rullino. Poi ai tempi anche il solo ingranditore era una spesona... oggi con 300-400-500€ porti a casa camere oscure complete di altissima qualità, cosa che ai tempi era improponibile, immagino. Missà che solo un'ottica componon/rodagon costava quella cifra lì. Oggi te la includono nella suddetta camera oscura :) .
“ Poi ai tempi anche il solo ingranditore era una spesona... oggi con 300-400-500€ porti a casa camere oscure complete di altissima qualità, cosa che ai tempi era improponibile, immagino. „
Esatto. "Ai tempi" era un hobby per semi-ricchi anche la camera oscura del BN, figuriamoci il resto. Anche solo un blasonato ingranditore Lupo non era alla portata di tutti e molti si accontentavano di "sottomarche". Si guardava tutto, dai tank agli ingranditori, dai bagni chimici alle carte. Addirittura alle pinzette che si usavano per prendere il rullino da fare asciugare o la carta da passare da una bacinella all'altra. Anche l'illuminazione della camera oscura aveva la sua importanza: meglio una lampadina rossa oppure quella giallo-verde? La giallo-verde consentiva una migliore visibilità per l'occhio umano, ma non doveva influire sul processo di stampa. Insomma, se volevi fare bene le cose, nulla andava lasciato al caso. E il papà spendeva, spendeva....
Giobol pero' nel BN ora come allora si risparmia tantissimo a sviluppare e stampare in casa se si lavora un certo numero di rulli. Certo se si scattavano 3 rulli al mese era meglio portare tutto in laboratorio di fiducia dando buone indicazioni sul contrasto voluto per ogni pellicola. Oggi di laboratori affidabili io non ne conosco piu'. La quantita' di rulli sviluppata e' talmente piccola che non mi fiderei mai di lasciarli processare in un laboratorio. F a qualche anno fa gli ingranditori usati te li tiravano dietro, oggi pero' anche questo sta cambiando e i prezzi dell'usato stanno risalendo parecchio.
Roby ha ragione sulla gestione delle ombre, sono poco influenzate dallo sviluppo e non raggiungono praticamente mai le sensibilita' nominale anche sovrasviluppate di parecchio. Ci sono pero' situazioni limite e piuttosto che predere la foto tanto vale provare, e vedere se tirando su toni medi e alte luci, poco influenzati dall'esposizione e molto piu' dallo sviluppo si riesce a ottenere qualcosa di interessante. Magari la foto e' interessante proprio in quelle zone e un contrasto elevato puo' regalare uno scatto interessante.
A dire il vero e' piuttosto raro che ci sia poca luce e poco contrasto sulla scena soprattutto con la luce artificiale, quindi in genere un negativo sottoesposto per le ombre e sovrasviluppato per le luci e' quanto di peggio si possa avere da stampare in camera oscura.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.