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Ceresole Reale Parco Gran Paradiso


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avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 15:02

Per quanto conosco la zona, mi permetto un suggerimento:

Vista la lunghezza del percorso a piedi da Ceresole (Chiapili), potrebbe essere conveniente salire da Pont Valsavaranche, con meno di 400m di dislivello e circa 7 km a piedi si arriva nella zona del rifugio Savoia.

Se poi lì ci siano animali non lo so... ma la valle è ben lunga e non antropizzata

E poi un suggerimento clamorosamente off-topic (non fosse che per il luogo):
In tutti i miei giri in val d'Aosta ho visto pochissimi ungulati e tutti distanti
Ora... è vero che il mio scopo non sono gli Ungulati ma piuttosto la passeggiata, ma se proprio volete un contatto molto ravvicinato con gli stambecchi ed i camosci, suggerisco di salire sulle montagne della dorsale orobico-lariana, ed in particolare la salita al m. Legnone (dai roccoli Lorla) oppure al Pizzo dei tre Signori, oppure al rif. Benigni. In quei luoghi gli stambecchi, se non stai attento, ti calpestano (;-))
Nella mia gallery ci sono alcune immagini delle molte che ho scattato, in archivio ne ho alcune fatte addirittura col fisheye con la femmina a meno di 3 metri da me (che non pubblico perché sono brutte).

Buon divertimento

user236140
avatar
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 16:32

Se poi lì ci siano animali non lo so


D'inverno non lo so, ma in altre stagioni gli stambecchi ci sono
Ho fatto una foto con due di loro sopra la casa del guardaparco
Circa qui
45.52493144581242, 7.173819323664938

Altri posti facili per stambecchi e camosci sono Valsavarenche e Valnontey

Poi, un mio libro dice che la VdA Nord occidentale, quindi forse Lavachey, è quella che ospita numeri maggiori di cervi, ma non ho mai frequentato quella zona

avatarsupporter
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 16:42

Vi aggiorno sulla situazione dopo una settimana fotografica in zona Ceresole:
essendo già fuori stagione gli ungulati scendono leggermente ( leggermente.... non sotto i 2700 metri ) verso valle nonostante il caldo ancora persistente.
Abbiamo visto alcuni gipeti in attività di cui una coppia che lanciava le ossa sulle pietraie sul lago nero.
Molti camosci e stambecchi verso sera o la mattina presto al plontaz,( consiglio di dormire in quota ), alcuni ermellini, sia al mattino presto che al pomeriggio con un buon aiuto della Dea Fortuna per incontrarli sui sentieri. La presenza della mucche al pascolo rende difficile la permanenza delle marmotte in elevato numero sopra al Serrù. Volpi verso sera e all'alba ovunque anche in paese a Ceresole. Un paio di aquile reali al passaggio sul lago d'Agnel oltre a un nibbio reale a caccia sul vallone della valsavarenche.
Buon movimento sul lago Rosset verso sera ( piviere già partito ) e interessante presenza di ongulati al lago nero ma con appostamento. Gipeti in quota in attività di caccia.
Noi partiamo dal Savoia fino a quando è possibile, partire da Pont è piuttosto dura arrivare al plontaz, considerando che gli ungulati scendono al limite del buio.
ATTENZIONE: il sentiero, ''non ufficiale'', dal lago nero al lago Rosset è in parte crollato e particolarmente pericoloso, '''non andate'''.
Merlo acquaiolo in buona presenza prima di Ceresole sul torrente orco che garantisce scatti piacevoli insieme a ballerine gialle sempre attive.
Alla sera una bella polenta concia al rifugio le fonti a Ceresole, conclude la giornata in modo straordinario.

user236140
avatar
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 16:51

La presenza della mucche al pascolo rende difficile la permanenza delle marmotte in elevato numero sopra al Serrù.


Ecco, approfitto per chiedere di tale presenza: c'è sempre stata?

Lo chiedo perché molti anni fa siamo stati in vacanza a Ceresole in giugno e abbiamo trovato mucche solo al lago del Nivolet

Anzi, ne ho fotografata una che si faceva lo zampiluvio MrGreen

avatarsupporter
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 17:32

Se non ricordo male , da Pont Valsavaranche si arriva alla croce dell'Arolley e quindi ai Piani del Nivolet ; proseguendo dai Piani per l'appunto si arriva in Piemonte e quindi al Savoia ; la feci anni fa e ricordo che era piuttosto ripida .
Però la feci proprio perché l'anno prima (ma era in inverno !) avevo visto degli stambecchi ai piedi del sentiero , a poche centinaia di metri dall'abitato e sopra al parcheggio .
Adesso non so com'è la situazione (ormai non sono più tanto "scarpinatore" !) ma , ovviamente , il discrimine è il periodo : più facile avvistarli in basso in inverno e , come ripeto , in settimana .
Dove invece mi risulta ci siano più probabilità anche ora (ma non ne ho esperienza diretta in quanto non ci sono mai arrivato) è sopra al rifugio Pian della Ballotta .
Per chi non è pratico : il rifugio si trova sopra il lago Serru' , all'inizio il sentiero è sufficientemente semplice ma ad un certo punto si passa su un cornicione roccioso , passaggio attrezzato con fune d'acciaio ovviamente , sino ad arrivare al rifugio .
Sopra al rifugio c'è un pianoro sul quale la presenza degli stambecchi è più che probabile e abbondante.

user236140
avatar
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 20:56

Quando siamo stati in vacanza un giugno di tanti anni fa, sopra il Ballotta non abbiamo visto nulla, ma era giugno avanzato ed erano già andati oltre verso la Francia; infatti, pochi giorni prima erano sulle cenge in alto a dx del sentiero per il Ballotta

All'inizio del vallone del Nivolet, più vicino come chilometraggio da Pont, ma con meno dislivello quindi più facile dal rifugio Savoia, abbiamo visto di recente stambecchi proprio sopra il casotto del guardaparco di Pian Borgna

Ecco la foto di una piccola parte del gruppo





Ho letto che in questa zona organizzano escursioni fotografiche con guida, quindi credo siano ancora presenti in giugno, persino di sabato

user236140
avatar
inviato il 11 Ottobre 2023 ore 21:10

passaggio attrezzato con fune d'acciaio ovviamente , sino ad arrivare al rifugio


e poi, sopra il rifugio Ballotta, c'è una breve via ferrata quasi verticale
se l'ho fatta io che sono un fifone la può fare chiunque MrGreen

avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 8:17

Ciao ragazzi, cerco di rispondere a tutti.
in inverno gli ungulati scendono, è inoltre molto difficile salire in quota per la presenza di moltissima neve. non credo che da Pont, in inverno, sia facile raggiungere il vallone visto il sentiero molto ripido e da Ceresole sono circa 15 km di ciaspole. (dipende sempre dalla neve )
Il casotto di pian Borgna è un ottimo posto per incontrare camosci e stambecchi e risalendo ancora c'è un bellissimo vallone con passaggio gipeto quasi giornalmente.
Resta evidente che luglio e agosto sono da evitare sia per la gente che per il forte caldo anche in quota e gli animali si fermano all'ombra sino all'imbrunire. Da settembre gli stambecchi hanno già effettuato la muta con un pelo bellissimo, mentre in primavere lo stanno cambiano e fotograficamente non sono un bel vedere.
con un po' di pazienza e attenzione l'ermellino si vede soprattutto dopo aver individuato la sua zona di caccia vicino alla tana.
Se posso aiutarvi con altre info per quello che posso, lo faccio molto volentieri.
ciao

avatarjunior
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 9:01

Io per gli Stambecchi posso consigliare Valnontey (come qualcuno giá citava). Da lí si puó salire al rifugio Sella dove sono presenti gli stambecchi. Quest'estate durante il censimento con i guardiaparco abbiamo contati 55 maschi e una trentina di femmine. Ora con l'inizio del freddo scendono sicuramente piú a valle, se non adirittura al paese. In paese é anche molto facile incontrare camosci.

avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 11:23

dopo circa 40 anni di montagna, estiva ed invernale, l'elenco dove ho avvistato e fotografato gli stambecchi sarebbe piuttosto lungo: Valnontey, Valsavarenche, Valtournenche, Col du Leynir, Val Formazza.......ma in tutti questi anni ho vissuto anch'io, come penso anche voi tutti, un pesante cambiamento climatico e comportamentale negativo dell'uomo, che non puo' non aver pesantemente influito anche sugli animali ed in particolar modo sugli stambecchi e che ho notato io stesso nelle mie frequenti escursioni montane anche sopra i 3000m ed il loro comportamento e' cambiato tanto e' che mi e capitato, negli ultimi anni, di salire in solitaria, anche all'interno del pngp, e di non scorgerne nemmeno uno e sono a rischio estinzione; i motivi sono facilmente immaginabili per chi, come me, mastica un po' di montagna:Lo stambecco ha un corpo tozzo e compatto, un pelo scuro e molto isolante ed è in grado di accumulare uno spesso strato di grasso corporeo. Se a questo si aggiunge il fatto che non ha ghiandole sudoripare, si capisce come fisiologicamente lo stambecco abbia difficoltà ad affrontare i rialzi di temperatura
a causa dell'aumento delle temperature, gli stambecchi tendono a spostarsi a quote più elevate, restringendo sempre più l'area che occupano. Questo spostamento influirebbe anche sulla qualità dell'alimentazione.
Quando le temperature sono alte lo stambecco seleziona aree fresche, dove può evitare il rischio di surriscaldamento corporeo, ma dove però la quantità/qualità del cibo è più scarsa.
le attivita' umane come i voli degli elicotteri e l'aumento esponenziale e progressivo di occupazione di allevamenti di bovini e di caprini sempre a quote piu' ampie ed elevate.
Spiega Bruno Bassano, responsabile del servizio scientifico del Parco Nazionale del Gran Paradiso: il numero degli stambecchi si e' quasi dimezzato, all'origine c'e' il cambiamento climatico. Nevica sempre meno e la neve era un fattore di regolazione fondamentale di questa specie: ne condiziona l'accoppiamento ed il successo riproduttivo e mantiene gli habitat di prateria produttivi. Quindi, non e' certamente sicuro, come un tempo, il loro avvistamento, tranne che in primavera, per esempio, sopra Dejoz, quando si raggruppano e si concentrano per fare rifornimento di erba fresca dopo lo pseudo inverno.

user236140
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inviato il 12 Ottobre 2023 ore 11:41

l'aumento esponenziale e progressivo di occupazione di allevamenti di bovini e di caprini sempre a quote piu' ampie ed elevate.


Ecco, questo si aggiunge al problema climatico, ed è grave poiché sarebbe possibile stopparlo, in teoria

ho scovato di recente un papiro francese che spiega come in PdV esistano zone centrali vietate a qualsiasi forma di attività commerciale umana, zone più periferiche miste, e zone esterne ancora meno restrittive

Puoi chiedere a Bruno Bassano se nel PNGP esiste qualcosa di simile?

user236140
avatar
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 11:45

State dimenticando il vallone di Levionaz, altro posto ottimo per camosci e stambecchi

L'ultima volta che ci siamo stati, abbiamo visto camosci abbeverarsi, a lungo, nelle acque del torrentello Eeeek!!!
cosa che non ricordo di aver mai visto prima

E anche stambecchi cercare refrigerio (relativo) nel lato ombreggiato di un canalone

Credo che anche questi siano indici del troppo caldo


avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 14:29

si Claudio.....lo scorso anno....volevo raggiungere la cima del Timorion....che si trova a sinistra dell'Herbetet e del suo vallone....ma mi sono fermato a quota 2700m circa perche' ero troppo stanco.....salendo da Levionaz inferiore ho avvistato addirittura una felpa bianca gigantesca appoggiata sopra un cespuglio a fianco il sentiero e scendendo un gruppo di "pseudoescursionisti" alcuni dei quali a torso nudo come se fossimo in spiaggia....e, che desolazione, una ragazza che, appena arrivata, invece di ammirare il panorama e l'ambiente circostante era completamente assorta nel suo smartphone.....a breve postero' due immagini dell'Herbetet, una scattata nel 2014 ed una lo scorso anno 2022....ha perso circa il 50% del suo ghiacciaio....cosi' ad occhio.....
non so se esistano zone restrittive ma ti posso assicurare che, nonostante siano all'interno del Parco, da qualche anno, gli escursionisti possono accedere ai rifugi anche con il cane al seguito purche' al guinzaglio.....da meta' luglio a meta' agosto.....questo cosa ti dice? che impera il dio denaro....altrimenti i rifugi come possono sopravvivere? tenendo conto che ormai ad oggi stiamo diventando un grosso, enorme, "canificio" e "canimondo" come lo chiamo io....
anni fa, prima del 2014, io e mia moglie capitammo a Pont e fuori dal gabbiotto del Parco c'era un grosso manifesto che invitava gli utenti del Parco a non portare con se' cani, nemmeno al guinzaglio, in quanto era accertato che un certo numero di cuccioli di animali selvatici, ogni anno, moriva di spavento, terrorizzato, dalla presenza di cani nonostante i divieti.....ed a oggi? ah si'.....i cuccioli non vengono piu' spaventati in quanto sanno riconoscere se uno si dirige al rifugio o menoMrGreen

user236140
avatar
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 14:40

questo cosa ti dice? che impera il dio denaro....altrimenti i rifugi come possono sopravvivere?


mmm mi dice che impera solo in Italia poiché in PdV lato Haute Maurienne questo non accade
eppure, i rifugi lavorano
SIGH

avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 14:58

Purtroppo quello che dice Gianfranco è vero.
a fine settembre siamo stati in due fotografi completamente mimetizzati ed in silenzio ''vicino'' ad una tana di ermellino che ha dato il massimo della sua euforia. Dopo circa tre ore di appostamento a 2700 metri su una ripida pietraia, si avvicina ( nonostante i nostri segnali muti e con le braccia) una signora con iPad, scarpette e canottiera alla moda per fotografare a due metri uno stambecco che mangiava dietro a noi. Naturalmente l'ermellino vista la griffata wild photographer in iPad ha pensato bene di rinchiudersi in tana spaventato e sparire. Fino a qui si tollera, il parco è di tutti, ma quanto le ho chiesto che ha disturbato la nostra attesa per l'ermellino la sua risposta è stata........cos'è l'ermetino.......................?????? a questo punto abbiamo abbandonato e gettato la spugna.







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