| inviato il 10 Ottobre 2015 ore 18:48
Andrea, con me sfondi un portone aperto! non parliamo poi ad esempio del Vesuvio (eh già!) tutte le migliaia di case costruite sulle sue pendici sono od erano abusive, prima di essere regolarizzate da qualche ×.....si sa che il Vesuvio è di tipo esplosivo, durante le sue eruzioni, qualcuno sa dirmi quante migliaia di vittime provocherebbe un suo risveglio? eppure sono lì, ci abitano tranquilli......ma di esempi ne possiamo portare a centinaia......il comun denominatore a queste corbellerie è sempre lui, il vil denaro......... ah...per restare vicino a casa, oltre al Mose (costato fino ad adesso i fantastiliardi di zio Paperone....), abbiamo il famoso 4° ponte sul Canal Grande, disegnato dall'immenso Santiago Calatrava, costato alla fine un sproposito (si parla di decine di milioni di euro contro i sette previsti e stanziati circa....), il suddetto si è già spostato di 5 cm lato stazione, rompendo tutti i masegni alla sua base..... reggerà? boh...... io quando ci passo mi faccio il segno della croce, non si sa mai...... |
| inviato il 10 Ottobre 2015 ore 19:47
“ Anche questo è un criterio molto opinabile. L'atteggiamento gisuto è quello di rispettare la morfologia della natura e non adattarla alle nostre speculazioni. „ Diciamo che in Valtellina è stata preponderante proprio la mancanza di pulizia dei letti dei torrenti mista a strutture probabilmente inadeguate ad un tale evento, anche se un volume tale di precipitazioni era difficile da prevedere, soprattutto alle quote dove ancora era abbondante la neve.. Chiaramente qualche "furbetto" c'era anche qua in valle intendiamoci, mica tutti santi... Per il resto concordo con te, speculazioni edilizie ed abusivismo nella "terra dei cachi" la fanno da padrona.. purtroppo Ciao Lele |
| inviato il 10 Ottobre 2015 ore 20:20
@Rcris questa storia non la conosco molto bene, mi informerò. Grazie per lo scatto.. |
| inviato il 10 Ottobre 2015 ore 20:35
Lele (e chi fosse interessato) ricordavo ci fosse un pdf di un breve libro liberamente scaricabile (per volontà di editore ed autore). Umberto Barbisan - IL CROLLO DELLA DIGA DI PIAN DEL GLENO: ERRORE TECNICO? Eccolo qua (nonostante il nome del file è in italiano): www.molare.net/disastri_simili/_files_disastri_simili/_files_gleno/Gle |
| inviato il 10 Ottobre 2015 ore 20:47
“ non parliamo poi ad esempio del Vesuvio „ La questione Vesuvio è analoga, dal punto di vista politico e giuridico, a tantissime altre sanatorie concesse agli abusivi di mezza Italia, per lo più la metà sud...E questo va detto senza ombra di razzismo o discriminazioone, solo a sottolineare il regime di clientelismo e speculazione elettorale che soprattutto in quelle aree si consuma. Le sanatorie delinquenziali per l'abusivismo sulle pendici dei vulcani, ma anche dentro alle fiumare, non ha neppure il senso di lasciare in pericolo dei malconsigliati che hanno fatto i cavoli loro in modo dissennato. Per me, a un certo punto, si potrebbero anche lasciare li e, se non vogliono andarsene, prima o poi arriva l'acqua (o la lava) a sloggiarli. Ahò, glielo dici, glielo ridici, non sentono ragioni, se ti avvicini alla casa abusiva sparano...che stiano li ad aspettare la pioggia!! Il problema è un'altro: la sanatoria di solito è a prezzi da liquidazione, e vorrei anche vedere alla fine quanti la pagano, per lo più si rateizza e poi, pagata la prima rata che blocca gli sgomberi, si smette e avanti come prima. Dopodichè si regolarizzano le costruzioni e quando arriva la catastrofe gli si devono anche pagare come nuove. Ecco cosa sono le sanatorie, sono triplici regalie in cambio di voti: si bloccano tutte le procedure di sgombero, si tramuta l'irregolarità in una sanzione che nessuno paga, si regala a degli abusivi che sanano gratis o quasi il diritto a vedersi rimborsata la costruzione abusiva a spese dei contribuenti. W l'Italia!! |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 17:28
ti ringrazio moltissimo Rcris, ho scaricato il pdf e me lo leggerò con calma. necessaria per trarre conclusioni. ma dalle prime righe lette già si capisce il motivo del crollo...... Andrea, hai toccato un altro tasto sensibilissimo, i voti di scambio...... sul fatto che speculatori edilizi costruiscano su posti "proibiti" ne abbiamo tutti i giorni esempi, pensa alle case costruite sui bacini di contenimento dei grandi fiumi, divisi da essi da un argine......o addirittura costruire dei canali artificiali facendo passare fiumi minori o torrenti, costruendoci sopra poi le case......Genova, Milano, Vicenza, ecc. ecc. ma poi le case chi le compra?? proprio come dici tu, sono in maggior parte le persone del posto (che conoscono i problemi) ad acquistare le case soggette a crolli o inondazione quando si verificano gli eventi naturali....e poi tutti a piangere...... |
| inviato il 05 Novembre 2015 ore 21:26
Mi spiace partecipare a questa discussione con un mese di ritardo ma ho visto solo ora...ciao a tutti,io avevo sette anni quando e' successo e ricordo che a scuola e in famiglia tutti erano sconvolti e ho un vago ricordo di immagini televisive e commenti luttuosi di telecronisti dell'epoca. Per questo,non appena ne ho avuto l'occasione,nel 1991,sono andato a Longarone con la famiglia per vedere con i miei occhi i resti di quella lontana tragedia. Ancora oggi parlandone con mia moglie e mia figlia(ormai trentaduenne) ci ricordiamo i brividi che scesero lungo la schiena quando ci trovammo di fronte al "posto maledetto". Quel giorno del 1991 abbiamo avuto la netta impressione che lì,in quella stretta valle il tempo si fosse fermato,e che la morte di così tanta gente innocente gridasse ancora per il dolore e l'ingiustizia di un così assurdo destino. Ringrazio tutti per aver riportato alla mia memoria un momento di vita di tanti anni fa,triste e tragico,ma proprio per questo,da non dimenticare mai! Un saluto a tutti. Simone. |
| inviato il 05 Novembre 2015 ore 22:05
ciao Simone, ti ringrazio moltissimo per la tua testimonianza! non preoccuparti per il ritardo, in confronto con gli anni passati dalla tragedia è una'inezia davvero! l'importante che queste gallerie abbiano fatto ricordare o conoscere la tragedia, un mio modesto omaggio a tutto ciò che quella maledetta notte è avvenuto...... un abbraccio, carissimo, sono convinto di avere trovato qui un altro amico! buona serata, grazie ancora per il tuo passaggio! ciauuuzz Mario |
| inviato il 05 Novembre 2015 ore 23:44
“ Un grande giornalista, Indro Montanelli, ammonì l'Italia a non fare speculazioni politiche, affermo che il progresso ha sempre preteso un tributo di sangue e le oltre tremila vittime del disastro del Vajont erano da considerare tali, un inevitabile prezzo da pagare al cammino della storia!! „ ..... il suo cinismo è lo specchio della realtà. è un prezzo inevitabile........è così che la pensano coloro che tengono in mano la grande industria. loro lo sanno dei pericoli ma fermare la produzione comporta troppe perdite economiche e nel nome del progresso questo non è ammissibile mentre eventuali perdite umane possono far parte delle statistiche. la logica dell'ILVA..........fermare quell'industria significava fermare l'Europa e nemmeno i morti e il disastro ambientale hanno potuto fermarla....l'economia vale di più perchè è il motore del progresso. idem per L' Eternit produttrice di prodotti a base di amianto triste ammetterlo ma è così. |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 0:15
ciao Fabio, mi trovi concorde in tutto, che ne dici del problemino delle Grandi Navi?? ci lavorano attorno più di 30000 persone, tra alberghi, mezzi di trasporto ecc....è quello il motivo per cui non le fermeranno mai! ma se un disgraziatissimo giorno una di esse avesse un guasto tecnico e si dirigesse dritta dritta verso la Piazza? allora si che ne vedremmo delle belle! il Vajont è stato solo il "figlio" della situazione di allora, la cecità di pochi ha provocato la tragedia...... ti ringrazio davvero molto per il tuo passaggio, un abbraccio! ciauuuzz Mario |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 11:10
Bhè Mario a Venezia si sono presi il lusso di bruciare la Fenice.......... l'eventuale danno di una nave in bacino vale la candela del giro d'affari che ci ruota attormo, lavoratori compresi. se cade un aereo tolgono i voli? no di certo...se brucia o affonda una nave.....tolgono le navi? no di certo, se deraglia un treno tolgono i treni? no di certo,se una pertoliera versa greggio per centinaia di KM causando disastri ambientali ed ecologici tolgono le petroliere? no di certo,se crolla una scuola uccidendo persone tolgono le scuole? no di certo.ecc. sarà la stessa cosa per Venezia.......... non è questione di morale od immorale è questione che il sistema scelto è questo.......e tutto il mondo viaggia su questo unico binario. ciao ps... all'umanità la "storia" non è mai servita da lezione .......poi il concetto di " ricordare" è relativamente moderno, è dei nostri tempi e non è ancora assimilato da tutte le culture. francamente credo ci vogliano ancora dei secoli di evoluzione culturale prima che sorta i suoi benefici.....ci sono ancora molte cose più urgenti che l'uomo deve risolvere...... |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 15:27
ciao Fabio! non mi ricordare quell'evento, te ne prego! è una ferita troppo grande per noi VVF....pensa che appena entrato nel corpo, nell'81, avevamo un telefono punto punto con la Fenice, bastava alzare il telefono e parlavi direttamente con i responsabili alla sicurezza del teatro....era impensabile per noi che la Fenice potesse trasformarsi in un grande fiammifero.....eppure....con l'avvento della nuova sala operativa il telefono sparì......non più necessario, secondo loro.... purtroppo quello che tu scrivi è dannatamente vero, ci vorrebbe davvero un intervento Divino per riassestare tutto...... La storia intanto continua ad esser scritta, chissà che le prossime generazioni imparino ad usarla, non come materia scolastica solamente....... un salutone, alla prossima! ciauuuuzz Mario |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 15:41
scommetto che se tu tiri una manichetta fino a Messina riesci a dar acqua agli abitanti........poveri loro.... |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 16:01
scandaloso, nel 2015, quasi 2016, avere ancora di questi problemi.......scandaloso...... |
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