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Metamerismo: 5Ds vs 5Ds r


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avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 11:38

nella foto del tuo bimbo, per me è grigio

p.s. chiaramente dipende dal video, magari in stampa hai un altro risultato rispetto a quello che vedo io,
ma per me così è + bilanciato/corretto





rispetto al tuo



avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 11:39

La 6D ha più metamerismo di una 1DsmkIII, ma finché non le profili entrambe non puoi sapere quanto questa differenza sia dovuta al metamerismo o ai profili sballati.
Il fatto che sulla 1DsmkIII trovi sempre dei colori che sono più piacevoli non significa che il profilo sia perfetto....

Anche la D810 ha un indice di metamerismo decisamente migliore della 6D, ma i profili di base facevano pietà.

Del resto i profili Adobe inseriti in CameraRAW sono costruiti per replicare (al meglio) i picture style del produttore, non sono colorimetrici, non sono fatti per avere corrispondenza cromatica, proprio se ne fregano della precisione.
Credo che solo il camera neutral sia costruito per avere una corrispondenza colorimetrica, ma non essendo fatto sulla tua fotocamera e sulle tue ottiche, spesso e volentieri porta più problemi che altro.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 16:17

A me vengono in mente 2 ipotesi.

Una è l'ultima di raamiel. I profili di Adobe non potendo essere giusti con tutti gli obiettivi sono intenzionalmente... sbagliati in un modo che appare genericamente ruffiano un po' - anche se diverso - con tutte le ottiche. Evidentemente il gioco riesce per timbri cromatici semplici (e dirò poi cosa intendo) mentre mostra la corda con quelli critici.

Faccio un esempio che a me sembra appropriato anche sr potrebbe non esserlo.

La stessa cosa accadeva in hifi quando, nella ricerca del timbro neutro di alcuni componenti, si realizzava un timbro caratteristico che era intenzionalmente colorato. Si preferiva fornire qualcosa che, ad un pubblico non specialistico, apparisse gradevole. Ma proprio l'espediente usato impediva o rendeva molto difficile poi ottenere un timbro davvero neutro.

L' espediente più usato dagli inglesi era la coloratura - leggera enfasi - dei 2k 5k hz che rendeva frizzante (ancorché senza "aria") la gamma alta. Era un timbro che rendeva bene gli strumenti antichi che sono un riferimento decisivo per il campione di ascolto anglosassone.

Alcuni costruttori italici emiliani invece preferivano caratterizzare i loro componenti con una enfasi della gamma media: ed anche questo ci sta con il campione di ascolto del posto che è normalmente appassionato di lirica.

Entrambi i tipi di coloratura suonano credibili nel pop (che è poco esigente visto che il suo riferimento è il suono amplificato negli stadi , tutta quantità e distorsione e zero qualità) ed anche nel jazz, i cui cultori sono però molto più esigenti. Dove cadeva l'asino? E soprattutto perché?

La resa era credibile con tutti gli strumenti a fiato ed anche con le voci mentre cadeva con gli strumenti ad arco, ed in particolare con il quartetto in cui la timbrica era messa alla prova su tutta l'estensione in tutti i registri.

Che caratteristiche diverse hanno fiati ed archi?
I fiati hanno uno spettro più... continuo e convesso: gli armonici più intensi sono relativamente contigui. Ecco perché una colorazione modesta viene percepita spesso con un effetto wow - o al limite "presenza" - piuttosto che come un qualcosa di distorto: l'intervento sui quei timbri non fa salti.

Cosa diversa è lo spettro degli archi in cui c'è una preponderenza di fondamentale e seconda armonica poi un relativo vuoto e quindi una presenza relativamente consistente di frequenze molto alte, prodotte dall'effetto di martellamento che l'arco fa strisciando sulla corda. Quindi uno spettro direi più... discontinuo e... concavo, in cui una colorazione aggiunta squilibria facilmente il timbro dando la sensazione del falso (effetto... "zanzara" del violoncello e impossibilità di distinguere viola violoncello e violino quando suonano nello stesso registro).

Mi viene in mente che qualcosa di simile potrebbe accadere anche con i profili... "colorati" standard, che in genere se la cavano sufficientemente quando prevalgono i verdi ed i blu ma vanno in crisi quando il timbro colore da riprodurre è più complesso, come nell'incarnato che dovrebbe vedere una buona realizzazione dei toni rosati che sono sostanzialmente magenta, cioè misti di rosso e blu radiazioni non contigue, e che evidentemente mal sopporta l'enfasi del verde che snatura il delicato equilibrio dei magenta negli incarnati.

In sostanza: per i colori critici la colorazione è dannosa. L'unica soluzione è una timbrica sana.

Quello dei profili standard che appare giusto o anche bello con ogni probabilità è falso.
I colori sono giusti se l'incarnato è giusto.

Per quello che intuisco un buon controllo del canale del verde probabilmente attraverso il filtro sul sensore è la chiave per avere un margine di regolazione sufficiente nell'operazione di profilatura della macchina. Temo che i sensori Canon delle più diffuse avrebbero scarsi margini e notevoli difficoltà nell'ottenere un buon risultato.

L'altra ipotesi, meno intetessante, la dirò se è il caso.

Paolo

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 16:44

Paolo,

il tuo riferimento alla coloratura in musica è molto interessante. Davvero.

Gracias ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 16:46

Adobe dichiara in modo esplicito che i profili di base sono la replica dei picture style dei produttori di fotocamere.
Canon, Nikon, Sony, ecc.. forniscono dei profili di caratterizzazione che non sono colorimetrici, finalizzati solo a dare una interpretazione artistica dei dati raw per produrre un risultato piacevole, non preciso.

Il profilo che creiamo con un target invece è colorimetrico (se lo facciamo bene) e ci restituisce i colori più fedeli possibili alla realtà, nei limiti hardware ovviamente.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:21

Il mio paragone è sensato sotto questo aspetto perché i produttori di componenti elettronici per hifi non sanno quali altri elementi costutuiscono la catena in cui suonerà il loro. È proprio in questa ottica che, dovendo scegliere il più neutro possibile finiscono con il fornire invece una intenzionale coloritura: la logica sembra essere "perso per perso l'obiettivo fedeltà, la resa la faccio... ruffiana".

Condivido con Paco rispetto a te la sensazione che il giallino di risulta dei Canon non sia legato ad un errore casuale di profilatura quanto piuttosto ad un errore sistematico. Le cui cause sarebbero da capire.

Mi distinguo da Paco in quanto la mia 5d 2 sui monitor che mi sono capitati produce esiti molto diversi a seconda se il raw è sviluppato in dpp o lightroom. Dpp è di gran lunga meno problematico. Lightroom invece col giallino ed il nocciolino ci va giù pesante. E le correzioni (tentate in tutti modi eccettuato quello colorimetrico) non le ho trovate: l'incarnato che tira fuori dpp dalla stessa foto io non riesco ad ottenerlo.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:25

Provato a profilare le fotocamere?

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:27

Io non faccio il laboratorista di stampa, che ha bisogno di risultati concreti e ripetibili.

Non ho bisogno della fedeltà assoluta colororimetrica, ammesso che lo sia. Mi basta un equilibrio cromatico credibile a mio giudizio.

Se dici che il modo di ottenerlo c'è di sicuro mi sorprende il fatto che, a dispetto di milioni di tentativi, anche solo per caso io non sia riuscito nell'intento.

Mi sembra poco... casuale.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:31

La correzione che apporta un profilo è impossibile da replicare manualmente, troppo complessa.
Tu procedi per tentativi e il tuo feedback è iterativo su di un monitor e i tuoi sensi; non c'è storia con una profilazione che passa da numeri certi.

La profilazione .icc poi è totalmente fuori dalla portata di una qualsiasi post-produzione manuale.

Se vuoi aprire la foto e trovare colori bilanciati e neutrali su cui dopo puoi applicare la tua post-produzione, l'unica strada è la profilazione.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:33

Però i colori tre sono!

Se ci metti il bilanciamento ambra-blu e quello verde-magenta siamo a 5 regoli.

Dovrei almeno occasionalmente avere la sensazione di avvicinarmici: ed invece ho la sensazione che i colori giusti... manchino alle regolazioni.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:38

In che senso i colori sono tre? I primari sono tre....
Il profilo agisce con continuità su tutto il gamut di caratterizzazione, non è mica semplicemente un guadagno sui canali RGB.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:38

Macusque

Grazie a te.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:43

Ramiel.

Certo. Ma i pixel del monitor sono di 3 colori. Complesso che sia l'equilibrio, la direzione intrapresa dovrebbe comunque essere evidente.

Farei la profilatura solo per il gusto di capire quale sia la correzione necessaria!!

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:49

No... hanno tre primari; il monitor è una periferica RGB.

Ogni monitor ha i suoi primari, ma non li puoi chiamare colori.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 17:51

Dici che la correzione apportata dal profilo è impossibile da realizzare manualmente.

Ma perché è molto difficile oppure perché il programma di profilatura accede a regolazioni non disponibili all'utente?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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