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Guida operativa per la profilazione di una stampante usando ArgyllCMS


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 17:32

Dopo alcuni test
...........

Volevo appunto chiederti se avevi fatto qualche stampa di prova e le tue impressioni, in fondo tutti i calcoli devono poi confrontarsi con la pratica cioè le stampe che ne escono, non ho la tua competenza tecnica (neanche lontanamente), è però un po' che mi cimento in questo campo e ho cercato di attingere alle altrui esperienze, Argyll per sentito dire è un potente software per altro gratuito e sempre per sentito dire a patto di sapersi districare nell'utilizzo ha dei difetti nel rendere naturali soprattutto gli incarnati, li rende rossi, anche Photoactivity che lo decantava così tanto non lo utilizza più per i profili che vende, io avevo acquistato un profilo che mi era stato fornito in due versioni, una sviluppata con Argyll, l'altra con Binuscan, io gli ho preferito la seconda al tempo.

Un gran software per sviluppare i profili è Monacoprofiler, non è più in vendita ma è fantastico soprattutto con l'intento percettivo.

Dopo questa divagazione aspetto con interesse gli sviluppi dei tuoi test. Sorriso


avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 17:55

Raamiel ti allego un link che può essere interessante per l'argomento gamut mapping:

www.photoactivity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1688&whichpage=2

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 20:08

Mmm strana sta cosa degli incarnati; bisognerebbe vedere bene nel dettaglio. Perché spesso sono esperienze riportate da persone che non hanno una stampante linearizzata, o addirittura un monitor non calibrato.
Un viraggio rosso sugli incarnati può avere diverse origini; il monitor non calibrato o profilato a dovere, o con strumento non preciso; linearizzazione assente o non perfetta che comporta un TIL che poi va a cambiare la saturazione; profilo della stampante non perfetto, fatto con poche patch o con strumento non preciso.

Insomma quel rosso sugli incarnati può venire fuori da tutta la catena.
Per fare le cose per bene bisognerebbe prima linearizzare la stampante; procedere alla profilazione in più fasi, per affinare sempre di più il processo e poi implementare le curve di calibrazione nel profilo stampante. Questo nel caso si usi una stampante tramite driver e non tramite RIP.
E servirebbe anche uno strumento con i controcosi....già l'i1pro per la profilazione di alta precisione non va più bene e si dovrebbe passare a robe tipo il Barbieri Spectro Swing RT.

Cmq non credere che la mia competenza sia tanto superiore alla tua MrGreen potresti restarne deluso.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 20:27

Mmm strana sta cosa degli incarnati; bisognerebbe vedere bene nel dettaglio. Perché spesso sono esperienze riportate da persone che non hanno una stampante linearizzata, o addirittura un monitor non calibrato.


Ti parlo di gente che stampa anche a livello professionale, non prenderei mai in considerazione opinioni di persone non referenziate, persone che hanno provato personalmente strumenti e software, il profilo acquistato di cui ti parlavo era appunto sviluppato da una caratterizzazione fatta con un Barbieri, credimi ma l'i1pro nei risultati pratici ha poco da invidiare ad un barbieri, i software che sviluppano il profilo invece hanno un grande peso, a parità di dati che vengono dati in pasto ogni software ha un suo algoritmo e i risultati cambiano di parecchio.

Hai fatto delle stampe con il profilo canned e il profilo ad hoc? Hai dei miglioramenti con quello ad hoc? Alla fine che conta è quello.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 21:31

Nulla di serio in realtà.... gli inchiostri ormai sono oltre la data di scadenza.
Quando li cambierò dovrò rifare tutto il procedimento; per adesso sono solo esperimenti... adesso mi addentrerò nella calibrazione. Spero di uscirne vivo MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 23:47

gli inchiostri ormai sono oltre la data di scadenza.


Quello non è un problema, anzi è proprio in questo caso che trova un senso il profilo ad hoc, il quale descriverebbe ogni piccola alterazione che possono aver subito gli inchiostri e sfornerebbe comunque ottime stampe, per la cronaca sulla mia Epson 3880 sto usando inchiostri scaduti nel 2012, problemi ZEROMrGreen, le cartucce Canon nemmeno ce l'hanno la data di scadenza scritta sulla confezione.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2015 ore 23:58

Sì è vero per il profilo....ma non per la linearizzazione. In più gli inchiostri scaduti potrebbero avere variazioni di densità...
Ho una certa inerzia a fare tutto il processo per poi doverlo ripetere al cambio di cartucce MrGreenMrGreen

Intanto voglio capire altre cose e provare anche altri software.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2015 ore 0:15

Ti capisco, è da quando ho lo strumento e i software che mi sto divertendo.Sorriso

Non ti preoccupare per le cartucce, hanno una notevole costanza, la 3880 avendo cartucce da 80 ml a 40 euro circa permette di sbizzarrirsi un po' di più con i test.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2015 ore 0:33

E' vero... come al solito ci dovevo pensare prima e prendere quella, o magari anche qualcosa di superiore.
Ma la prima volta ti frena sempre l'incognita del non sapere bene cosa stai facendo; dovessi comprare ora la stampante mi cercherei un plotter decente... l'A3+ è piccolo, stampare da soli è divertente e gratificante, ma il formato è insufficiente.

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2015 ore 22:31

Dopo aver letto per la TERZA volta il target da 1575 patch questo è il risultato del profcheck:
Profilecheck complete, errors(CIEDE2000): max. = 1.277395, avg. = 0.312543, RMS = 0.362060

N.B.= Non so se è normale, ma sia partendo da ProPhoto che da AdobeRGB il risultato è lo stesso....
N.B.2= La carta è la Ilford Galerie Prestige Smooth Pearl Paper da 290gsm

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2015 ore 23:42

Non dovevi per forza rileggerlo tutto MrGreen potevi limitarti alle patch con DeltaE anomalo.
E' perfettamente normale che quei valori siano identici per ogni combinazione; in quel computo non c'entra nulla il gamut mapping. Il DeltaE di proofcheck è calcolato tra le coordinate del target lette dallo spettrofotometro e le coordinate colorimetriche predette del profilo; si tratta quindi di un confronto colorimetrico.
Il gamut mapping si applica agli intenti percettivo e saturazione, che sono intenti NON colorimetrici.

I valori che hai ottenuto sono eccellenti comunque.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 12:33

domanda: che stampante stai profilando? te lo chiedo perché sto provando delle calibrazioni sulla epson 4800, volevo provare ad usarla a pieno gamut, per adesso ho sempre usato il fogra x lavoro, ma per qualche foto personale volevo provare a sfruttare tutti i colori possibili, ma noto che il profilo generato è di poco + ampio del fogra... cioè è sicuramente meglio, ma rispetto all'srgb è molto meno esteso. ti risulta?

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 13:02


Non dovevi per forza rileggerlo tutto;potevi limitarti alle patch con DeltaE anomalo.

Ho preferito fare una cosa più lunga, ma pulita piuttosto che cercare/sostituire numeri.
Confrontando con l'utility ColorSync i profili (quello Ilford e quello ricavato con Argyll) si nota che:
- Quello Ilford è più liscio (meno spigoloso)
- Quello creato con Argyll è più ampio (anche se di poco)
Proverò a fare 2 stampe usando i due profili per vedere se e quanta differenza si nota: che immagine test conviene usare ?

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 13:49

Proverò a fare 2 stampe usando i due profili per vedere se e quanta differenza si nota:


E'lì che bisogna arrivare, stampare e vedere i risultati, può andare bene anche una tua foto.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2015 ore 14:12

Un gamut più ampio non significa che sia migliore; conta la precisione del profilo nel descrivere la periferica reale.
Io ho riscontrato un notevole incremento della precisione colorimetrica nel profilo che ho fatto con Argyll, del resto il profilo canned è fatto solo con 288 patch, che sono ben poche per un profilo a tabella.
In più nei profili che ho creato io sono presenti anche gli intenti non colorimetrici, percettivo e saturazione, con implementato il gamut mapping.

Con una immagine come questa:



la differenza è abissale; con il profilo canned potevo solo fare un relativo e il risultato era un forte clipping e appiattimento dei rossi, mentre con il profilo creato da me posso usare il percettivo e conservare molto meglio i gradienti.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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