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Fotografare gli zoo umani


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avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:57

Black, per i like no, però se facessi il fotografo di mestiere, per campare, probabilmente si.

Il dolore delle gazzelle divorate dai leoni.

Il dolore delle foreste amazzoniche abbattute dai taglialegna.

Il dolore dei manifestanti pestati a sangue dai poliziotti.

Il dolore dei bambini che muoiono di fame.

Se la quotidianità fosse in questi tipi di dolore e la rarità fosse nei sorrisi, fotograferei sorrisi.

Come ho detto prima, se lo vedo tutti i giorni con i miei occhi non ho bisogno di vederlo in fotografia.

Forse triste e duro come pensiero, ma così è.

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 15:07

Per lavoro è diverso, purtroppo.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 15:21

Concordo con il purtroppo, il fatto è che esiste un desiderio morboso e un'innata curiosità verso l'insolito, nella nostra società insolito è il dolore della miseria perchè per quanto poveri più o meno stiamo bene. Bambini che muoiono di fame qui non ce ne sono ed abbiamo altri tipi di dolore, ma non "vendono".

Io nel mio piccolo fotografare da amatore vengo spesso colpito dai poveri per strada, poveri che sono sotto gli occhi di tutti e dunque alla pari con un lampione dal punto di vista emotivo.

Un esempio di quanto siamo assuefatti a simili immagini? www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1820786&l=it

Quelle persone sono state in quel posto tre giorni (minimo), io per fare quella foto ci ho messo tre giorni perchè per notarli e considerarli "abbastanza interessanti" da scendere di casa appositamente per fotografarli tre giorni ci ho messo.

Fa schifo? Si, assolutamente, una parte enorme di me se ne vergogna e l'unico mio riscatto sta nel non potermene mai più dimenticare.

Misera consolazione nell'impotenza.

L'immagine è propaganda d'impatto.

user26730
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 16:14

Blackdiamond,
Ognuno ha la sua visione della vita e se tu dici "mio figlio lo fotografo solo io" rispetto la tua idea pur non condividendola. Io, se un turista fotografa mio figlio senza chiedermi il permesso non mi arrabbio. Non mi fa né caldo né freddo. Però questa è la mia visione della vita.
Secondo me al giorno d'oggi si esagera su questioni etiche. Tempo fa c'era un utente che aveva pubblicato una sentenza del tribunale di Roma che vietava, e dunque puniva, la pubblicazione di foto di barboni e/o senza tetto in quanto lesiva alla loro condizione di per se già disagiata. Io ho fatto foto ai barboni per una vita e non ho mai avuto nessun intento né di deridere o ledere la loro dignità. Al contrario, le mie foto (gallerie "gente") hanno sempre avuto l'intento di mostrare una realtà che in tanti si sforzano di non vedere.
Io non credo nel modo più assoluto che pubblicare una foto di un bimbo (che sia povero o ricco, che pianga o che rida) possa essere in alcun modo nocivo al bambino stesso. Così come sono convintissimo che pubblicare una foto di un barbone non è assolutamente nocivo al barbone stesso e alla sua condizione di vita. Non vedo in che modo lo possa essere.
Come ripeto, a mio avviso oggigiorno si esagera un po' su queste questioni di etica. Anni fa a Firenze fotografai uno di quei signori che fa ritratti per strada. Era interessante l'inquadratura di lui da dietro, le mani sul foglio ed il disegno che prendeva forma e il volto della ragazza che si stava facendo fare il ritratto. Il disegnatore si è accorto che ho scattato (non mi ero affatto nascosto) e ha iniziato una sinfonia immensa di "ma come si permette!" e di "ma non si può!" e ancora "ma chi l'ha autorizzata?" etc etc. Insomma, una pippa che non finiva più! Naturalmente, per farlo contento e per non sentirlo più, gli ho fatto vedere che cancellavo la foto. Ma lui ha continuato con la sua filippica e allora gli ho detto che era proprio un poveraccio e l'ho lasciato lì con un "vaffa" e me ne sono andato. Anche quella foto che gli avevo scattato poteva essere in qualche modo lesiva a lui e alla sua persona anche se fosse stata pubblicata? Sicuramente no! Però, per la legge avrebbe ragione lui. Queste cose secondo me sono assurde e fuori da ogni reale contesto. Insomma, a mio avviso, nel 99% dei casi in cui si discute di etica riferendosi a foto fatte senza l'autorizzazione si fa solo del polverone inventandosi "lesioni morali" che non esistono.
Max

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 16:33

Max, io semplicemente la vedo in modo diverso, se per te è giusto fotografare bambini sofferenti per avere dei like su facebook o su un forum è una tua scelta, se lo fai per denunciare una situazione di disagio ben venga, solo che sono in pochi a farlo per lavoro e troppi per pura speculazione e su questi ultimi mi sento di provare profondo schifo, però non è che vado in giro a manganellarli, se uno lo trova normale... Amen, se invece qualcuno si avvicina ai miei figli per fotografarli senza il mio permesso... Vado a finire davanti ad un giudice sicuro, non c'è nessuna necessità di fotografare i miei figli senza chiedermelo, quindi è assenza di rispetto.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 16:41

Black, forse c'è un equivoco di fondo. Io sono d'accordo con te sulla povertà nel senso di sofferenza. Forse non hai seguito tutto quello che ho scritto. Lì non scatto la foto. Ma povertà e sofferenza non coincidono sempre! I bambini che ho fotografato dopo il pianto, avevano litigato per un giochino rotto, non per la fame. Come avrebbero pianto i nostri figli.
Ho scritto anche che ho fotografato anche giapponesi (e non solo) benestanti, perché è vero che ci interessa il diverso. E' una cosa normale, e non vi vedo nulla di riprovevole. Certo, sei libero di pensare egoisticamente "mio figlio lo fotografo solo io", ma trovo sbagliatissimo che se uno, solo perché lo trova bello, lo fotografasse per strada - con il dovuto rispetto ovviamente! - non posso farlo. Non gli ruba niente, non gli fa niente di male. Purtroppo la legge paranoica ti dà ragione, e credo che sia uno dei tanti sintomi del fatto che viviamo in un mondo malato, di gente chiusa in se stessa, con mille fobie e paranoie. Peccato.

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 16:51

David, bravo hai detto bene, con il dovuto rispetto! Posso chiederti una foto fatta in Cambogia, India o similari, ad un bambino per strada fatta per puro piacere o bellezza e non perché è una foto d'effetto grazie alla quale avrò autocompiacimento?

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 18:56

Ne ho linkate diverse. Certo che, scattando foto che trovo belle, ho anche autocompiacimento (cosa molto diversa dallo scattare per i like). Non vi trovo nulla di riprovevole. Poi altri si autocompiacciono facendo cose per me incomprensibili, per esempio scattare foto a modelle in pose improbabili con zero spontaneità. Ma il mondo è bello perché è vario, e lo dico perché ci credo davvero, non come frase fatta.

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 19:06

Poi altri si autocompiacciono facendo cose per me incomprensibili, per esempio scattare foto a modelle in pose improbabili con zero spontaneità.


Mi pare un esempio forzato. Non si discute di belle o brutte foto o di gusti più o meno condivisibili ma dell'opportunità o meno di postare foto di minori. Spesso bambini di pochi anni e spesso bambini fotografati (e sbattuti su siti fotografici di mezzo mondo) in paesi dove non esiste nessuna tutela per i minori. Lo dico da uno che fa solo street e che contro questo problema ci sbatte il muso tutti i giorni. Da una parte ci sta la fobia per la privacy, manco fossimo tornati all'idea che la fotografia toglie l'anima........e dall'altra la necessità (se non altro morale) di darsi un codice etico di comportamento. Credo che sarebbe sufficiente disattivare il like sulle foto ai bambini per autoregolamentare il problema, anzi ne sono certo.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 19:17

Ripeto la domanda chiave che tutti scantonano. Al di là delle leggi (a mio vedere stupide), oggettivamente, il bene che si fa a quei bambini mi pare chiaro. Il male qual è?

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 19:18

Al di là delle leggi (a mio vedere stupide), oggettivamente, il bene che si fa a quei bambini mi pare chiaro. Il male qual è?


Quale sarebbe il bene? Pagarli un dollaro per posare?

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 19:50

No. Se ne è parlato sopra. Ma lascia perdere il bene. Mi interessa il male.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 20:01

tempo fa stavo lavorando per uno spot della regione emila romagna e c'erano delle scene all'interno di un asilo.
per avere il permesso delle riprese si è dovuto smobilitare il presidente dell'universo e gli arcangeli celesti.
in quel marasma di leggi ho imparato che nemmeno il proprio genitore può fotografare suo figlio all'interno dell'area scolastica. Eeeek!!!Eeeek!!!

spero che questo piccolo esempio, simbolo di una interpretazione malata del buon senso, faccia capire l'assurdità di dove possa portare questa fobia della privacy.

praticamente si passa da società dove la pedofilia è un rituale culturale (giappone) a società in cui non si potrà abbracciare il proprio figlio in pubblico per atto oltraggioso e potenzialmente lesivo.

ragazzi, il problema è l'ignoranza e la mancanza di sana visione. è sempre quello il problema.

p.s. non c'entra molto con la questione 'sfruttamento dell'immagine dei bimbi poveri per i like' ma fa un pò riflettere su cosa il pregiudizio e il transfert di sè portino: il 'sospetto' di vinterberg.

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 20:08

Al classico bambino "da viaggio" fotografato (in lacrime o con il sorriso più o meno forzato che sia), in qualche paese disperso nel mondo la sua foto postata su qualche forum del male non gliene può fare nel senso che quel bambino continuerà ad avere problemi, o comunque a vivere un'esistenza, che non hanno nulla a che vedere con quella foto. Foto tra l'altro che lui quasi di certo non vedrà mai perchè non passerà mai le sue giornate su dei forum di fotografia. In un'ottica qualunquista in effetti male non gliene può fare. Mi piacerebbe però sapere che se fossero i padri di quei bambini a fotografare il tuo bambino (in lacrime o con il sorriso più o meno forzato che sia) per poi postare le sue foto a scopo di incetta di like sui loro forum come la penseresti tu?


Ps. Zen direi che la pedofilia sia un argomento un po diverso che sinceramente non vorrei mischiare con quello di fare una foto a un bambino per ben altri e, per fortuna, meno terribili scopi.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 20:47

da un lato hai ragione quindi discorso chiuso ma il confine (lo spauracchio) è molto labile per non dire che è sempre quello: l'abuso.
che sia psicologico, fisico, intellettuale.

comunque hai ragione, meglio non fare gran mischioni che poco servono.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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