| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:45
“ ma a parte questo da noi non uscirà un solo indizio questa volta „ Quotone Tutta la mia solidarietà Roberto. Mi auguro solo che questi fotografi, una volta fatti i loro scatti, passino oltre,,,permettendo alla fauna/avifauna di ritornare a vivere in tranquillità. L'alternativa è parlare con loro, ma dubito che abbiano abbastanza materia grigia per comprendere quello che potrai dirgli,,,forse usare gesti lenti e monosillabi, potrebbe aiutarli nel seguire il discorso! Comunque, anche io sono dell'idea che molti posti bisogna tutelarli evitando di divulgarne il sito esatto. Io, i miei posti, li condivido al massimo con 1 o 2 persone fidate. Stop! Per lo scatto ad ogni costo,,,se non mette in pericolo il soggetto, io ci provo! Mi sogno ancora di notte gli scatti ai gruccioni, fatti dalla cima di un dirupo. Avevo una corda sola e l'ho usata per mettere in sicurezza l'attrezzatura ,,,ma non sono andato ad infilare aste/rami/posatoi nei nidi, come ho letto anche qui su Juza |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 20:20
Frequento la fotografia da poco e capisco che, come in tante altre cose, esistono modi di porsi diametralmente opposti. Da una parte il rispetto, discrezione, silenzio, il sacrificio per raggiungere un obbiettivo e viverlo il più intensamente possibile. Dall'altra l'arroganza, il volere tutto e subito senza la minima fatica nell'andarselo a cercare. Cambio un attimo il soggetto della discussione e lo sposto alle stelle alpine, fiore ormai raro e protetto da anni. Ho avuto la fortuna di trovare qualche distesa di stelle, incredibilmente simili a prati pieni di margherite. L'imbarazzo nel camminare perchè costretto a calpestarne qualcuna. Episodi rari che conservo nel cuore e nella mente, così come conservo gelosamente i posti che ovviamente sono su sentieri difficili e fuori dalla portata del turista. Non ne parlo mai, specialmente a chi chiede. Ho visto invece che lo scambio reciproco di informazioni avviene con le persone più discrete, quando scambi qualche parola e capisci che sei sullo stesso binario. Quando l'informazione non serve a semplificare le cose ma ad arricchire di nuova conoscenza. Perchè quelle stelle non sono mie, sono nostre. Ma non devono essere di tutti. E quando scendo di quota e vedo i turisti irrispettosi dell'ambiente ne sono sempre più convinto. Claudio |
user25280 | inviato il 21 Febbraio 2015 ore 21:18
Esatto, quando mi capita di leggere utenti che scrivono "la natura é di tutti" io inorridisco al pensiero che sia "di tutti", perché tra i tutti la percentuale di coglions é maggioritaria e i coglions fanno più danni del diserbante. |
| inviato il 22 Febbraio 2015 ore 10:22
sssst...non dire niente d'accordissimo con Steff Max Pietro , fotografo e naturalista possono benissimo coincidere ma l'amore e il rispetto per la natura devono essere la cosa più importante, posso dire noi quando vediamo che in una zona buona per fotografare ci sono gia altri..andiamo via per non disturbare fotografi e animali...mi capita purtroppo sempre il contrario anzi sembra lo facciano apposta , arrivano a vedere cosa stavi(uso il passato perchè a quel punto non ci sono più neanche formiche) fotografando, ho imparato, se metto un posatoio lo devo togliere, lo metto la sera prima e poi lo tolgo quando vado via dopo che gli animali si sono spostati....da noi ci sono tanti posti "buoni" dove poter lasciare ,sarebbe la cosa migliore, un capannetto con canne o rami o teli....ma sono sicuro che lo ritroverei distrutto o occupato. l'altro anno ho cercato di proteggere un nido di occhioni con grossi rami e pietre messe in modo da non far arrivare facilmente persone a pochi mtr.....durato 2 gg, tolto tutto!! occhioni spariti uova distrutte fanc ....poi ho avuto la fortuna, grazie ad un caro amico che li ha ritrovati e mi ha indicato la zona..grazie Paolo, che loro stessi si sono avvicinati a pochissimi mtr a vedere quel mucchio di stracci buttato per terra...dalle 6.30 del mattino. non andavano via, mi avevano accettato, non avevo piu' pdc talmente erano vicini...ora non so più neanche se questo sia stato un bene o meno perchè non tutti siamo uguali, loro magari sono stati poi tratti in inganno da altri che non si sono comportati come ho fatto io, lontano dai piccoli ormai indipendenti ad aspettare immobile senza spostare neanche il tele per non spaventarli. a molentargius ci sono i cavalieri d'Italia che nidificano nei canali....in zone frequentatissime dall'uomo,bici ,runner etc, con un tele li puoi fotografare da 15 /20 mtr benissimo....noooo c'è sempre qualcuno che cerca di avvicinarli con una coolpix...guardi che non si può, li spaventa!!!....ma perchè non si fa gli affari suoi, grazie lei ha quel cannone ma io come faccio se non mi avvicino come faccio con il cellulare ...quante vv mi è successo sono sicuro che tutti Voi potreste raccontare tanti di questi episodi....invece di dire mi hanno portato, ci sono tornato subito 20 volte in una settimana, poi se ne sono andati (strano!!), ma chissenefrega tanto io li ho fotografati |
| inviato il 22 Febbraio 2015 ore 11:33
Roberto sono convinto che il tuo approccio alla fotografia naturalistica sia il più giusto ed equilibrato. Ecco perché ti invito a continuare a raccontare le tue esperienze (ovviamente censurando gli indizi che possano aiutare i fetenti...). Esperienze come la tua, e di altri di cui apprezziamo il lavoro, possono aiutare ad aumentare e migliorare la coscenza naturalistica. Certo ci vorrà pazienza, ma come altri hanno già scritto, diffendendo la cultura le cose cambieranno..... E se non cambiano.....Una bussinara... |
| inviato il 22 Febbraio 2015 ore 11:57
leggendo i pensieri di pietro, franco, roby e degli altri mi sono tornate in mente le sagge parole di un caro amico che per anni mi ha ripetuto : "non portarci nessuno nei posti..." un caro amico che peraltro, si è iscritto al forum, ha iniziato a postare ed ha subito un attacco strumentale , pretestuoso e soprattutto in malafede da alcuni utenti...dopo di che da gran signore, ha preferito ritirarsi senza entare minimamente in una polemica fine a se stessa ma la cosa peggiore che più passa il tempo più mi accorgo di quanto sano realismo ci fosse in quelle parole... Mettiamoci l'anima in pace e facciamo un pò di sana autocritica, buona parte di noi per uno scatto venderebbe anche la propria madre Sarò un pessimista ma mi sembra che per tanti di noi sia sempre più sfumato il confine che separa l'amore per la natura allo sfruttamento/distruzione della stessa ; a volte leggento i vari topic mi sembra di sentire quei cacciatori che cercano in tutti i modi di distinguersi dai bracconieri ..."però ero a tordi, mi è partita la pernice e cosa fai, non la spari ?" piuttosto che mi è partito un volo di pernici e le ho 'buttate' giù tutte...etc etc  ho conosciuto il "posto" dei pescatori proprio grazie a Pietro (deu ti du paghiri) e negli anni ho visto in azione una vera e propria "corte dei miracoli"...dai selfie con il falco alle spalle alle macchine parcheggiate nei campi coltivati, da quelle lasciate accanto ai paletti così sono il primo e le faccio mentre atterra alle coordinate della località postate su flickr piuttosto che su facebook...speriamo che tutto questo can can intorno alle aree di svernamento di questi splendidi rapaci non li costringa a spostarsi o ,ancora peggio, non porti i pescatori -quelli veri-così come già successo per il roost di gufi di palude nel parmense, infastiditi dalla presenza di troppe persone spesso assolutamente non rispettose di niente e di nessuno ad allontanare dalle peschiere i falchi... “ mi viene da ridere ci vuole rispetto e lealtà ma forse la foto e più importante di un amico che delusione „ purtroppo so benissimo e per esperienza diretta, quanto possa essere cocente la delusione causata dal comportamento scorretto di un amico... |
| inviato il 23 Febbraio 2015 ore 9:30
“ chi entra nei campi arati con l'auto per riuscire ad avvicinarli, „ Ragazzi, non so in Sardegna, ma dalle mie parti per una cosa del genere si rischia di essere presi a colpi di doppietta. E' assurdo |
| inviato il 23 Febbraio 2015 ore 9:39
“ Ragazzi, non so in Sardegna, ma dalle mie parti per una cosa del genere si rischia di essere presi a colpi di doppietta. „ Giu il contrappeso sul davanti, marcia veloce ed entri col New Holland direttamente nella macchina dell'interessato. Purtroppo se ne vedono ogni giorno di mancanze di rispetto, in ogni campo e per i motivi più diversi, tanto che a volte mi vergogno di appartenere al genere umano. |
| inviato il 25 Febbraio 2015 ore 9:27
Mi sa che sono uno dei pochi tra quelli che fa avifauna in Sardegna che ancora non ci è andato a fotografarli e mi sa tanto che ho fatto bene.. ci andrò quando non se li filerà più nessuno... sperando che qualche falco sia ancora rimasto |
| inviato il 25 Febbraio 2015 ore 11:49
“ Ragazzi, non so in Sardegna, ma dalle mie parti per una cosa del genere si rischia di essere presi a colpi di doppietta. „ il problema è che in quelle peschiere le doppiette si usano e anche bene, per sparare ai cormorani svernanti che a migliaia ogni inverno le scelgono come territorio preferito di pesca... |
| inviato il 25 Febbraio 2015 ore 12:50
Io sono andato poche volte a fotografare avifauna, e tutte le volte con un amico esperto, sia degli uccelli che dei luoghi, in modo da sapere cosa fare e come fare per cercare di fare qualche foto. Non mi azzarderei mai ad andare da solo, anche se conoscessi i posti, proprio perché mi sentirei un intruso rispetto all'habitat che vado a vedere: ci vorrebbe, in tutte le persone, quel garbo di chiedere "permesso, disturbo..?" anche quando si entra in "casa propria.." Ma questo è sicuramente chiedere troppo. Per chi fa capanni e li trova "distrutti" da altri, perché non fare qualche foto prima e dopo e poi una visita conoscitiva ad autorità di polizia o di guardia faunistica: magari si risolve poco, ma magari invece beccano quei 3 co__ioni che distruggono un nido o delle uova, e 2-300 euro di multa magari iniziano a rodere... |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 8:46
purtroppo mi sono accorto in ritardo di questo topic perchè vi avrei partecipato più che volentieri, voglio comunque esprimere il mio pensiero in maniera molto sintetica: non basta sentirsi profondamente dei fotografi ''naturalisti'' per assolvere ai propri peccati, in realtà siamo tutti peccatori, tutti indistintamente disturbiamo la natura nessuno escluso, se per primi scopriamo un posto segreto, fissatevelo bene in testa NON E' NOSTRO! ma esclusivamente e solo ... DEGLI ANIMALI CHE LO FREQUENTANO! per cui se amate veramente la natura come affermate NON ANDATECI NEANCHE VOI! Non ci sono scuse non basta nascondersi dietro banali spiegazioni: e ma... io non disturbo, io non mi avvicino, io lascio i luoghi come erano, etc etc quindi IO POSSO gli altri no, ma fate tutti un pò di autocritica per favore, io probabilmente a breve mollerò tutto, vendo o regalo la mia attrezzatura, la maniera migliore per rispettare la natura è lasciarla a se stessa, ma questo l'uomo non lo sa fare da millenni e non lo imparerà mai, purtroppo fino a che tutto avrà la sua fine |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 13:57
credo che queste vicende poco abbiano a che fare con la fotografia, naturalistica o meno. credo sia più un problema di educazione in generale. foto o non foto, al mondo, bisognerebbe sapere come comportarsi. Nella fotografia che amiamo poi c'è l'ipocrisia dilagante... tutti vogliono fotografare tutto, tutti s'inventano docenti, tutti sono animati da sani principi etici, salvo poi, non farsi alcuno scrupolo di fronte a niente e nessuno. Prima di cercare un etica nella fotografia, bisognerebbe che qualcuno la trovasse nei propri comportamenti di tutti i giorni. Non è certo non fotografando che i nostri comportamenti migliorano, credo invece che, nella fotografia, come in tutti gli altri campi dell'umano convivere, comportamenti "scorretti" vadano semplicemente stigmatizzati ed emarginati. Di "fenomeni" qua non ce ne sono sarebbe bene l'avessimo tutti ben presente quando vediamo certe immagini. |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 18:17
Per Pmaffio. Prova a fare un giro su facebook, qualsiasi argomento, e poi capisci qual' è la "rincorsa". La nostra è una società dell'apparire e dei "mi piace". |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:14
ripesco questo post, ora in questa peschiera ci faranno anche un "uòrsciop" dedicato al falco pescatore, ! Immagino la soddisfazione dei partecipanti quando capiranno che per andare li non c'è bisogno di pagare..... |
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