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Il bianco e nero: perché?







user53566
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inviato il 18 Febbraio 2015 ore 21:22

Alcuni mi hanno detto che è sbagliato: io quando faccio il BN metto la visualizzazione in Bn sul display e riesco meglio a capire il risultato finale come sarà.

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2015 ore 21:29

Falena, Questa volta sì che ci siamo capiti! Adams (l'ultima mostra di Modena!), Weston, Stiegliz... Leiss (su cui ho aperto un post qui). Come si può pensare la fotografia senza leggere e rileggere le loro immagini? Ma non per rimpiangerli o provare nostalgia dell'analogico. Semmai per provare a spostare su mezzi moderni qualcosa che provi a emulare, con umiltà naturalmente, la loro capacità di vedere. Solo leggendo i maestri del passato (e del presente) si possono secondo me capire le potenzialità dei nuovi mezzi di espressione. E questo è forse un altro motivo per cui il BN esercita acor oggi un grande fascino.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2015 ore 21:42

" E' vero che un ritratto in BN può non competere con uno a colori (cit @Meghisti). A meno che uno dei due fotografi non si chiami Steve McCurry."
Come sempre in fotografia non ci sono verità assolute, prima ho scritto che il bn aiuta a a far risaltare linee e forme, vero, ma Fontana in "Asfalti" ci è riuscito benissimo a colori..insomma

quello che ho espresso è il mio punto di vista che non ha assolutamente la pretesa di essere una verità assoluta per quanto concerne il ritratto, è solo il mio punto di vista e sono prontissimo a ricredermi qualora vedessi ritratti a colori che mi suscitassero le stesse emozioni del bn :)
Quanto al colore, nel paesaggio, ho citato la foto di Rizioc che a mio avviso bilancia i colori nella composizione in modo esemplare e il risultato è eccellente (sempre secondo me)

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2015 ore 21:45

Perchè il bianco e nero? Perchè, secondo me, il bianco e nero aiuta a far risaltare l'essenza delle cose e dei soggetti, evitando così di farci distrarre da colori e tinte sgargianti.
Il bianco e nero negli scatti, per così dire, concettuali o difficili - come qualcuno li ha definiti nella discussione iniziale che ha dato vita a questo nuovo gruppo nel forum - aiuta l'astrazione, ovvero ci da una mano a concentrarci di più sul messaggio, distogliendoci da ogni elemento circostante che potrebbe invece distrarci.
Inoltre, come già detto da Caterina, in bianco e nero è più facile far risaltare le linee, le forme ed i grafismi, grazie alle luci ed alle ombre che possono essere decisamente più contrastate rispetto ad una fotografia a colori.
Ovviamente questi sono tutti discorsi e pensieri in linea di massima e non in senso assoluto, perchè ci sono fotografi che riescono a fare benissimo tutto questo, ovvero a far risaltare l'essenza, le linee, le forme, i grafismi e ad astrarre, anche nelle fotografie a colori.
Quando ho cominciato a scattare, in digitale, ho inizialmente tentato le conversioni in b/n sostanzialmente per due motivi: il primo era per vedere l'effetto di uno scatto, che già mi piaceva a colori, in bianco e nero; il secondo, ahimè, per tentare di rendere più accattivante uno scatto scialbo a colori.
Ora, nonostante sia ancora ben lontana da qualsiasi traguardo fotografico, soprattutto a livello di progettualità (ne ho uno in testa ma, udite udite, sarà obbligatoriamente a colori!Eeeek!!!), tendo a scattare quasi unicamente in b/n, ovvero scatto in raw ma mantengo lo schermo della reflex su "monocromo" così che possa avere già un'idea di come verrà la conversione dello scatto ancora prima di lavorarlo in LR. Purtroppo per me sono ancora lontana dal riuscire a previsualizzare uno scatto in b/n, e non so se sarò mai capace di farlo.

user39791
avatar
inviato il 18 Febbraio 2015 ore 21:55

Purtroppo per me sono ancora lontana dal riuscire a previsualizzare uno scatto in b/n, e non so se sarò mai capace di farlo.


Questa cosa aveva senso con la pellicola dove l'uso di un filtro colorato poteva cambiare completamente la resa finale. O anche l'utilizzo di una pellicola o di un altra. Con il digitale in post ci puoi fare tutto, e sopratutto lo possono fare tutti senza possedere camere oscure situate in posti quasi sempre improbabili. Dal Raw ci puoi ottenere di tutto, ma dopo. Quando si scatta conta solo fare una buona foto.

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2015 ore 22:24

Io la foto in bianco e nero la trovo affine con il mio sentire.
Spesso è quasi un bisogno. E' come un modo per mettere
ordine; così come amo le foto con pochi elementi e/o con
pochi colori il bianco e nero rappresenta la geometria cromatica essenziale.
Semplicemente mi affascina. Ma non sono assolutamente
convinto che sia più vera di quella a colori.

Luciano

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 8:27

Questa cosa aveva senso con la pellicola dove l'uso di un filtro colorato poteva cambiare completamente la resa finale. O anche l'utilizzo di una pellicola o di un altra. Con il digitale in post ci puoi fare tutto, e sopratutto lo possono fare tutti senza possedere camere oscure situate in posti quasi sempre improbabili. Dal Raw ci puoi ottenere di tutto, ma dopo. Quando si scatta conta solo fare una buona foto.

Non sarei così sicuro della cosa: è vero che quando lavori il B&W in post, devi comunque avere tra le mani uno scatto già buono in partenza, ed è altrettanto vero che la visualizzazione a monitor già durante le riprese aiuta, ma nella fase di studio della scena devi riuscire ad immaginare il risultato della post esattamente come quando sceglievi se mettere un filtro giallo o di altro colore davanti all'obiettivo quando scattavi con pellicola.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 8:40

Comunque credo vada sottolineato il fatto che, nonostante fino a non troppi decenni fa l'utilizzo del B&W fosse praticamente obbligatorio per qualunque fotografo di qualsiasi parte del globo, la cultura dell'immagine monocromatica, intesa come opera compiuta, si è sviluppata fondamentalmente in Occidente, e questo nel corso di diversi secoli. Evidentemente, nel tempo abbiamo assegnato al disegno e al chiaroscuro dei valori, in gran parte simbolici, di cui poi abbiamo dimenticato almeno parzialmente il significato (altrimenti non saremmo qui a chiederci; "perché il bianco nero") pur continuando a percepirlo sia pure a livello "epidermico". Tuttavia non è detto che l'immagine monocromatica abbia lo stesso valore anche in altre parti del mondo, ad esempio in Cina e Giappone; mi pare che tra tutte le tecniche adatte a questo tipo di immagini solo la fotografia, probabilmente per la ragione storica di cui sopra, abbia realmente attecchito in quei paesi, ma mi domando se la valutazione culturale e simbolica sia la stessa che da noi.

user46920
avatar
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 9:13

Forse si può aggiungere che, siccome l'abitudine normale di osservazione umana è a colori, la fotografia a colori conserva meglio il sapore della documentazione, mentre la fotografia in Bianco e Nero, che è legata più strettamente con il disegno e la rappresentazione immaginifica o comunque più astratta ed artistica delle idee ... venga collegata appunto all'Arte Fotografica e quindi ad una attività anch'essa "senza tempo" !!!

Ecco forse, il motivo per cui viene utilizzata anche oggi senza troppi problemi, magari incosciamente ...

user46920
avatar
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 10:04

I colori, inconsciamente, li aggiungiamo solo dopo la nostra prima percezione, alla stregua di un immediato ma non simultaneo arrangiamento musicale?


I colori esistono e i nostri occhi li discriminano con una formula analoga alla colorimetria ufficiale (RGB) ed infatti è possibile stabilire il "Daltonismo", per cui la similitudine del RAW potrebbe non essere così lontana dalla realtà.
Nessuno si inventa i colori, nemmeno le fotocamere !!!
.. però, essendo comunque una percezione sensoriale come il gusto, la quantità di "salato" o di "amaro" o di "rosso", saranno valutabili con risultati "molto più soggettivi" o personalizzati da caso a caso, ed eventualmente "normalizzati".

... Jeronim, sulla questione "immediato", ma non "simultaneo", non riesco a coglierne l'intento Confuso

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 10:07

"Il bianco e nero: perchè? "

In una parola: perchè la fotografia di qualità a colori è più difficile e non è alla portata di tutti.

L'essenza stessa ed unica della Fotografia è il fornire un messaggio del fotografo all'osservatore, utilizzando il soggetto dell'immagine: il mondo, reale o immaginario che sia, è multiforme, e dunque il messaggio deve essere obbligatoriamente multiforme.

In certi contesti e situazioni, la fotografia in B&N fornisce messaggi più chiari e più diretti della fotografia a colori, mentre in altri contesti e situazioni, è la fotografia a colori espleta meglio quel compito, e addirittura è il solo tipo di fotografia che riesce a dare certi tipi di messaggio.

Contrariamente al passato, la tecnica oggi rende disponibile fotografia di elevato livello tecnico sia a colori che in B&N.

La fotografia in B&N è un'astrazione dalla realtà, e se uno vuole, ad esempio, rappresentare proprio la realtà, non basta.

In questo contesto, un fotografo bravo e completo oggi deve padroneggiare sia la fotografia a colori che quella in B&N e se uno non ne padroneggia bene una, non è un fotografo bravo e completo, è un fotografo di valenza limitata.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 10:13

Sintetizzando direi che il B/N toglie informazioni potenzialmente ridondanti al nostro cervello permettendo la comprensione del significato dell' immagine in maniera più immediata.
...lo so, non sono molto poetico MrGreen

avatarjunior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 11:34

A me la foto in bianco e nero ha sempre lasciato una sensazione (bella) di immaginazione: rispetto alla situazione ritratta, manca qualcosa, qualche informazione (appunto il colore) che lascia libero il nostro cervello e la nostra fantasia di immaginare un po' di più, senza fermarsi magari al primo aspetto di ciò che si osserva..
Una sorta di "mistero" da risolvere per goderne

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 12:42

Prima di tutto complimenti a Franco per il 3D molto interessante e a Falena per avermi fatto conoscere un fotografo particolarissimo.

Quando alla non facile domanda postata da Franco, leggendo i vari interventi credo che la maggioranza giustifichi l'uso del BN con la possibilità di isolare il soggetto evitando la distrazione dei colori, quasi a coglierne l'essenza.
Addirittura Franco è arrivato a supporre che si possa prima visualizzare l'immagine "RAW" e poi aggiungere i colori.

Secondo me l'uso del BN di tanti fotografi è frutto delle immagini dei decenni passati che ognuno di noi ha accumulato e poi rielabora a seconda della propria sensibilità.
Noi normalmente percepiamo la realtà a colori e il BN è un qualcosa di diverso dalla realtà che ci circonda, ha un qualcosa di diverso, di misterioso.
Chi si occupa di fotografia anche da semplice appassionato ha memorizzato moltissime delle fantastiche immagini dei fotografi del passato fatte in BN e questo stimola la sensibilità di ognuno in modo diverso.
E' un retaggio culturale che abbiamo accumulato fotto forma di immagini e di filmati che stimolano tanti ad esprimersi in BN.

Io sono molto affascinato dal BN da sempre, anche se non avevo mai fatto foto in BN fino a quando due anni fa ho visitato il campo di concentramento di Dacau. Avevo con me la reflex e per la prima volta ho pensato: queste foto le svilupperò in BN. Perche? Perchè secondo me tutte le immagini che avevo assimilato negli anni relativi a quei terribili eventi erano nella mia mente in BN ed in quel momento hanno influenzato la mia scelta.

Sì, come dice Franco, tanti, anche chi non si occupa di fotografia, davanti ad una bella foto in BN la apprezza in modo particolare, ma sono dei numeri molto esigui.
Di solito i BN sono molto apprezzati da chi è appassionato di fotografia, chi semplicemente guarda una immagine si lascia attrarre dai colori.

Infine ho una domanda a cui non ho saputo dare risposta:
come mai oggi tantissimi artisti si esprimono con foto in BN ed invece nel mondo del cinema e dei video, che come espressione artistica è vicino alla fotografia, il BN è pochissimo diffuso?

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2015 ore 13:07

del cinema e dei video, che come espressione artistica è vicino alla fotografia, il BN è pochissimo diffuso


schindler list guarda a caso è in b/n ;-)
Avendo studiato un pochino di regia cinematografica, di film in B/N moderni ce ne sono come quello citato sopra oppure "La Haine" ma ci deve essere un preciso motivo per fare questa scelta di linguaggio, e deve essere ampiamente giustificata dal soggetto o dall'idea stessa del soggetto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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