| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 16:34
Raamiel: non stavo scherzando; e visto che ci siamo, un'altra domanda: se io con la d800e o d810 faccio macro e chiudo il diaframma fino ad f/10, anche perchè di più non guadagno granchè come pdc, avrò sicuramente più dettaglio rispetto ad una 24 MPX, ovviamente con una lente macro che risolve. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 17:04
Sì e no... a f/10 la diffrazione calcolata per 550nm porta già a un decadimento verso i 20Mp su FF. In tal caso il vantaggio è dato dalla mancanza del filtro AA, che a certi diaframmi e sempre inutile e dannoso. Per fare bene le macro serve il MF... |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 17:27
Quoto pienamente quanto già espresso da Mantandrea. Vi state facendo troppe SEGH*** mentali...! La D810 ha piu nitidezza della D800, la D750 è migliore della D610....caz** e mazzi ...!?!? Ma le pensate davvero tutte 'ste minkiate?! Vi state facendo lobotomizzare dalla Nikon e da tutte le sue intelligenti manovre commerciali! Se la Nikon ha deciso di togliere il filtro sulla D810 sarà stato solo per risparmiare...non per altro! Mi garberebbe prendere due "involucri" reflex identici con scritto DXXX metterci dentro due tecnologie appartenenti a 2 modelli recenti ma diversi (che ne so magari proprio D800 e D810) e poi farvi indovinare quali scatti appartengono a quale delle due!! Secondo me si riderebbe parecchio.... |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 17:40
La fisica non è una minkiata.... però non ho difficoltà a credere che per molti sia inarrivabile, evidentemente. Il teorema di campionamento Nyquist-Shannon non è un prodotto del marketing di Nikon... ne di altri. Il calcolo del cristallo a doppia birifrangenza del filtro OLPF nemmeno. Frasi come queste sono di una desolante ignoranza scientifica “ Se la Nikon ha deciso di togliere il filtro sulla D810 sarà stato solo per risparmiare...non per altro! „ L'ignoranza è una condizione, ma vantarsene è una responsabilità, offendere dalla propria ignoranza invece è una colpa. “ Per qualità di immagine secondo me ci si poteva tranquillamente fermare alla D700 „ Infatti chi scatta con una MF o con il grande formato lo fa solo per far contenti i produttori di hardware, potrebbero fare lo stesso con una D700, ma siccome sono fessi spendono cifre molto alte per comprarsi cose tipo questo :
 Mentre mari potrebbero fare la stessa identica cosa con un piccolo sigma da 200 euro... che masochisti.... |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 17:59
Raamiel: lascia perdere,torniamo a parlare seriamente; su un topic in cui eri intervenuto anche tu, mi sembrava di aver visto che f/10 fosse il limite oltre il quale la diffrazione si mangia il vantaggio di un sensore con 36MP, rispetto ad un sensore da 22MP, ma se invece ricordo male, qual'è il diaframma limite? esempio: con la sony A7R ed adattatore, poi il canon 180mm f/3,5 macro, fino a che diaframma mi posso spingere? |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 18:13
La diffrazione dipende solo dal rapporto f/stop. Un 35mm a f/10 ha la stessa diffrazione di un 200mm a f/10. Se ragioni in termini DLA (Diffraction Limited Aperture) calcoli il tutto in relazione al pixel size; il punto di DLA è il diaframma oltre il quale la diffrazione inizia ad intaccare la risolvenza nominale del sensore. Il punto DLA per un sensore da 36Mp FF calcolato su 550nm è f/8 circa. Questo significa che a partire da quel diaframma nessuna ottica per quanto buona potrà arrivare a trasmettere 36Mp. Il sensore più denso ha il limite DLA più stringente, ma non è mai peggiorativo; infatti la diffrazione è insita nel segnale in arrivo ed è la stessa a prescindere dalla densità del sensore. Se invece ragioniamo sul limite diffrattivo di una stampa di riferimento (35cm di lato osservata da 25cm di distanza) il diaframma limite è f/16 per tutto il formato FF 35mm. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 19:26
Chiaro Raamiel; l'obiettivo l'ho menzionato solo perchè credo abbia la capacità intrinseca di risolvere un sensore 36MP. |
user3834 | inviato il 22 Ottobre 2014 ore 20:11
“ Se la Nikon ha deciso di togliere il filtro sulla D810 sarà stato solo per risparmiare...non per altro! „ Peccato che non ci sia la possibilità di mettere la firma sui post... l'avrei inserita immediatamente! |
user3834 | inviato il 22 Ottobre 2014 ore 20:14
Raamiel c'è però da aggiungere una cosa, la diffrazione non è immediata e travolgente, ma aumenta esponenzialmente all'aumentare della chiusura del diaframma, quindi in realtà prima che faccia danni visibili si deve chiudere oltre il primo "limite" di inizio diffrazione. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 21:06
Giusto Blackdiamond:è proprio quello che volevo capire, e stabilire, con approssimazione, quale possa essere. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 21:25
Cerco di fare chiarezza.... Tutte le ottiche ideali sono in diffrazione appena si scostano da f/0,5 che è il limite teorico, l'andamento è questo:
 Più una ottica è luminosa più risolve in teoria, chiudendo la risolvenza teorica scende in picchiata e poi rallenta. L'area del grafico più alta di quella curva rappresenta le ottiche impossibili da realizzare, la curva stessa quelle ideali, e sotto la curva ci sono tutte le ottiche reali. La DLA è il punto dove la Fc del sensore incontra la curva DCF; questo qui per la D800E :
 Il punto è circa in f/8; ovviamente va tenuto presente che i valori cambiano al variare della lunghezza d'onda della luce usata per fare i calcoli. Oltre quel limite, per saturare il sensore ad f/13 per fare un esempio; servirebbe un ottica impossibile da costruire. Per quanto riguarda il sensore da 36Mp la diffrazione inizia a intaccare la risoluzione a partire quindi da circa f/8. Questo ovviamente non significa che di colpo fa schifo l'immagine, solo che sta iniziando a decadere il segnale sulle alte frequenze. Per quanto riguarda invece una considerazione sul quanto percettivamente incide la diffrazione va fatto riferimento a una dimensione nota, una distanza di osservazione, e un CdC stabilito a priori. Nel calcolo standard riferito a una stampa di 35cm di lato e distanza dell'osservatore medio di 25cm il limite di diffrazione è f/16 per tutti i sensori FF. Ciò vale a dire che oltre f/16 inizia il degrado immagine. E' importante stabilire bene la differenza tra il degrado del segnale, che è un termine assoluto; e il degrado percettivo, che invece è parametrico. |
user3834 | inviato il 22 Ottobre 2014 ore 21:37
Perfetto grazie. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 21:58
Ok Raamiel, ma è anche chiaro che un'ottica reale non avrà mai il massimo della risoluzione a tutta apertura, ma quando viene chiusa; l'equilibrio si avrà sui valori intorno ad f/8, perchè poi la diffrazione influisce sempre più; vedendo i test di qualche lente, sembra che il massimo della risoluzione sia sempre intorno a questi valori di diaframma,quindi la densità di un sensore FF a 36MP non sembra influire molto sulla diffrazione, e comunque parte da una risoluzione più alta; giusto? |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 22:29
“ ma è anche chiaro che un'ottica reale non avrà mai il massimo della risoluzione a tutta apertura „ non è detto.... nel caso di ottiche specialistiche che non sono molto luminose spesso si ha il massimo valore risolvente proprio a TA. Per esempio :
 Guarda i valori MTF per la distanza di messa a fuoco minima, sono migliori quelli a TA. “ la densità di un sensore FF a 36MP non sembra influire molto sulla diffrazione „ Il sensore non influisce MAI sulla diffrazione, non la genera e non la amplifica. Se la diffrazione taglia via certe frequenze il sensore non le campiona, tutto qui. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 22:49
Raamiel, io intendevo ottiche per il FF,l'esempio che hai fatto è un'ottica per MF, infatti alla fine ho tirato le conclusioni sul FF; le ottiche per il FF, perlomeno la maggior parte, danno il massimo intorno ad f/8; quindi se questo è anche il miglior compromesso per la diffrazione su un sensore da 36MP tipo D800E, con un'ottica che ha la risolvenza necessaria, dovrebbe essere l'impostazione che dà i migliori risultati, confermi? |
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