| inviato il 28 Settembre 2014 ore 10:52
“ Personalmente apprezzo ogni forma di copia se fatta molto bene. Quindi, ben venga per i consumatori finali. Pensate un attimo a Samyang & Co. Fondamentalmente i loro obiettivi vengono prodotti da una qualche fabbrica e poi rimarchiati. Di certo questa potrebbe essere una ottima prova per Yongnuo qualora volesse entrare nel settore ottiche. Molti hanno gia' scelto i loro flash come sotituti ai piu' blasonati. Spero allora che riusciranno a produrre qualcosa che vada oltre le aspetative di ognuno di noi. „ I vetri samyang sono prodtti e progettati da samyang. Sul fisheye 8mm c'è pure un brevetto per la distorsione unica nel panorama dei fisheye e decisamente più piacevole della concorrenza. |
| inviato il 28 Settembre 2014 ore 21:49
Rientro nel polemicone cosmico dopo un po' di latitanza. Mi sembra che a tutte le considerazioni sull'opportunità di fare copie sfugga un piccolo dettaglio del caso presente: l'analogia è solo estetica, strutturalmente cambia la baionetta, il motore AF, probabilmente i materiali (come ho già detto, YN pesa un 20% in meno, probabilmente usa carbonio e leghe leggere pregiate che Canon non può permettersi...). E come dire che ai mercatini dei clandestini ti comperi le copie dei Rolex: pie illusioni!! Gli Hamilton sono copie dei Rolex, con lo stesso movimento e praticamente la stessa cassa e il 30-35% del prezzo. Quelli che girano per le spiagge sono dei rottami al quarzo che a parte il design e il nome falso,non ci azzeccano nulla. Non è che uno tira due botte col pennello da imbianchino e poi dice che ha fatto una copia della Gioconda... |
| inviato il 29 Settembre 2014 ore 0:03
Infatti. Se uno ha le capacità tecniche di fare auto strepitose farà auto strepitose marchiandole con il proprio logo. Le copie delle ferrari forse somigliano esteticamente ma... il contenuto tecnologico non si avvicina neppure. Ben venga una new entry che all'inizio risparmia qualcosa nell'analisi estetico funzionale per produrre un nuovo prodotto d'eccellenza. Altro scenario è quello che vede un settore dove la ricerca è più importante delle capacità tecniche. Si pensi alla moda. All'arte. Alle opere d'ingegno. Tutti sanno copiare un gucci. Una gioconda. Un software... chi ha investito per trovare l'abito più innovativo, per inventare una nuova tecnica pittorica o chi ha progettato un nuovo programma dev'essere tutelato perchè se così non fosse si ammazzerebbe la ricerca e l'innovazione. |
| inviato il 29 Settembre 2014 ore 20:51
"Siamo sicuri che i due cinquantini non escano dalla stessa fabbrica?" NO, CHE NON SIAMO SICURI!! PERO'...PERO'... Il mondo è...non dico pieno, ma costellato di prodotti uguali a un market-maker con marchio, prezzo e rete di distribuzione alternativi. Un esempio l'ho fatto prima: Hamilton è un marchio di proprietà di Rolex che ha prodotti pari per struttura e design a una frazione del prezzo. Diciamo che c'è un costruttore (terzista?...) che sfrutta in parallelo la proprietà intellettuale di uno sviluppatore. In questi casi, però, il regista dell'operazione è lo sviluppatore, che può avere interese a diffondere il suo prodotto in fasce di mercato più ampie ma comunque salvaguardando il prestigio e la redditività del prpodotto di prestigio. Non si da mai il caso di un produttore che arraffa tecnologia e immagine e fa volumi alla faccia della redditività e del prestigio del proprietario del progetto. L'operazione YN letta in questa chiave sarebbe plausibile solo se YN fosse controllata da Canon, che potrebbe pensare, per esempio, di fare volumi con tecnologia di seconda generazione ma comunque controllando il processo e garantendo la supremazia del marchio master. Nel caso opposto, il 50 f1,4 sarebbe l'ultima commessa che YN prenderebbe da CANON, salvo l''esercizio delle tutele che Canon si sarà certamente tenuta. |
| inviato il 29 Settembre 2014 ore 21:55
“ L'operazione YN letta in questa chiave sarebbe plausibile solo se YN fosse controllata da Canon, che potrebbe pensare, per esempio, di fare volumi con tecnologia di seconda generazione ma comunque controllando il processo e garantendo la supremazia del marchio master. Nel caso opposto, il 50 f1,4 sarebbe l'ultima commessa che YN prenderebbe da CANON, salvo l''esercizio delle tutele che Canon si sarà certamente tenuta. „ Questo spiegherebbe come mai i YN-565EX, YN-568EX ed il YN-14EX sono cloni dei corrispondenti Canon, oltretutto fatti anche per funzionare su Nikon. Però è da dimostrare. |
| inviato il 29 Settembre 2014 ore 23:46
C'è sempre l''altra ipotesi, la meno micraniosa.... Canon non c'entra niente con YN e i suoi materiali vengono costruiti in tutt'altro sito, dopodichè YN li copia. E' una ruota che gira, negli anni '60 il Giappone ha costruito una potenza industriale copiando tecnologia e design occidentale, adesso che si è portato all'avanguardia i cinesi e i coreani copiano il made in Japan. Sapete qual'è il mio terrore? Che se le cose vanno avanti di questo triste passo da qui a un po' saremo noi i prossimi, a copiare il made in China... |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 0:17
Comunque c'è una questione di fondo: chi copia danneggia l'innovazione ed il progresso tecnologico,ed andrebbe in qualche maniera ostacolato:invece il mercato globale ha distrutto qualsiasi forma di tutela dei prodotti innovativi e brevetti. |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 1:23
C'è da fare un piccolo distinguo: copiare è una cosa, contraffare un'altra. Se ci sono brevetti (e non è questo il caso, altrimenti Canon non avrebbe particolari difficoltà ad ottenere il ritiro dal mercato delle merci irregolari.) è un conto, ma oggi come oggi la conoscenza per allestire un normale schema ottico è alla portata di chiunque, quindi non si può dire che YN abbia rubato conoscenze a Canon. La capacità industriale è un'altra cosa, ma anche qui o hai un processo brevettato, o la tecnica è patrimonio comune. Sul 50 YN c'è scritto YN, non c'è contraffazione alcuna e chi lo compra sa cosa fa. Non vedo Canon danneggiata a seguito di illeciti. Se qualcuno sa fare prodotti similari di pari qualità e tecnologia ( e non è certo questo il caso) a prezzi minori, ben venga a patto che si dichiari lealmente. |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 7:10
Concordo con questo ultimo post. |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:36
Sono anche un appassionato di musica ma l' HiFi di alta qualità di certi famosi costruttori ha prezzi proibitivi. Le elettroniche Hi-Fi cinesi (per i diffusori ancora non ci siamo), copiatissime da quelle "occidentali" ( anche perché gli "occidentali" le fanno costruire in Cina ed oggi gli commettono pure il reperimento dei materiali), oggi sfornano suoni anche migliori degli originali clonati. Perfino l'assistenza è migliorata; infatti sono sempre più numerosi gli importatori europei "ufficiali" che garantiscono un luogo fisico a cui rivolgersi per eventuali riparazioni. Se ne sono resi conto perfino gli audiofili "inglesisti" incalliti. Naturalmente i prezzi sono abbondantemente inferiori ( nell'ordine del 30-35% a parità di "prestazioni"). Ma dove pensiamo che vengano fatti assemblare ( ed oggi anche "lavorare" di fino) gli obiettivi "popolari" di Canikon e di altre terze parti ? E perché mai un prodotto marcato "Cina" senza inganni non può essere qualitativamente simile QUANTO MENO a Sigma- Tamron - Tokina, ecc ecc ? |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 12:42
Se yongnuo produce un obiettivo 50mm o che sia sulle basi di schemi ottici abbastanza comuni e con caratteristiche proprie è un conto; ma se questo obiettivo è la copia spudorata del 50mm Canon,e lo schema ottico del Canon non è così comune, allora yongnuo non ha le spese di ricerca e sviluppo che deve sostenere Canon, è concorrenza sleale come minimo;vorrei dire poi che sul fatto che sia così facile ottenere il ritiro dal mercato di un brevetto copiato ho qualche dubbio; guardare le cause tra Apple e Samsung, oppure per andare molto più indietro nel tempo, il brevetto Honeywell per l'autofocus.. e ce ne sarebbero altri; bene che vada alla fine chi ha copiato paga un rimborso che sarà sempre più conveniente che investire in ricerca. E' vero che tanti anni fa furono i giapponesi a copiare, ma infatti per me chiunque sia dovrebbe essere ostacolato,cinese o giapponese o chiunque sia. Opinione personale |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 18:20
@Paolo, i brevetti non sono eterni, basta vedere quello che succede nel campo della farmacologia (25 anni). Il 50/1.4 ha più di vent'anni: www.canon.com/camera-museum/lens/ef/data/standard/ef_50_14_usm.html Comunque aggirare un brevetto non è così difficile da quello che so. Magari qualche virgola.... Le cause tra Apple e Samsung riguardano tecnologie che non hanno più di cinque anni, il 50 ne ha più di venti. A volte iniziare una causa per un prodotto simile diventa parecchio antieconomico per entrambi. Naturalmente IMHO. Giorgio B. |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 18:53
@Giorgio,appunto dicevo che di solito il danno lo subisce chi si ritrova con il prodotto copiato, perchè intentare una causa costa, ed alla fine l'eventuale risarcimento non coprirà i danni subiti; mentre invece chi copia male che vada sborserà una cifra inferiore all'investimento in ricerca..è un pò come succede qui in Italia per le cause di mancato pagamento; chi è in torto la fa quasi sempre franca. Comunque poi il cliente fa giustamente il discorso di zentropa; se trova un prodotto ad un costo minore e va bene, che gliene frega se è una copia?ma non è il cliente che deve stabilire le regole. Consideriamo che per qualsiasi impresa di quasi tutti i settori,le maggiori spese, a parte tasse e burocrazia,sono per la ricerca e sviluppo,perchè produrre costa sempre meno, specialmente in certe parti del mondo,quindi tanti fanno i furbi, o disonesti secondo me, e tanti meno furbi o più onesti, chiudono. Opinione sempre personale |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 19:08
il canon ha uno schema ottico di 8 lenti in 6 gruppi, yn 7 lenti in 6 gruppi, già questo fa decadere ogni possibile controversia di brevetti! |
| inviato il 30 Settembre 2014 ore 19:18
Echopage: se guardi un mio intervento precedente,è un presupposto che avevo già fatto, se l'obiettivo ha caratteristiche proprie, cioè diverse, in quel caso tutti i discorsi successivi, per primi i miei, decadono. |
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