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Aiuto per stampa RGB cmyk etc...


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avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:00

cioè? Cosa intendi per stessa cosa?


volevo dire che se stampiamo su una macchina a stampa digitale, o inkjet o simili è sempre meglio lasciare al rip l'onere di convertire in quadricromia, se stampiamo in offset, per ovvi motivi, si deve convertire in CMYK o simularlo addirittura durante la prestampa.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:08

volevo dire che se stampiamo su una macchina a stampa digitale, o inkjet o simili è sempre meglio lasciare al rip l'onere di convertire in quadricromia, se stampiamo in offset, per ovvi motivi, si deve convertire in CMYK o simularlo addirittura durante la prestampa.

Quoto Sorriso

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:10

@Massimiliano Eleota
Non sono daccordo. O per lo meno non per quel che riguarda la stampa tipografica.
Se parliamo di stampa digitale allora va bene il file RGB senza conversione.
Ma chi si deve occupare della conversione in CYMK deve essere colui che realizza il file. Questo perchè tutta l'elaborazione svolta in PP con scelte cromatiche, gestione dei profili di stampa e relative correzioni sono tutte informazioni che devono essere sotto il totale controllo dell'utente che realizza l'elaborato. Realizzare un file in RGB senza avere la consapevolezza di cosa poi produrrà il relativo cambiamento in CYMK effettuato dalla tipografia è un rischio che non correrei mai. Non potrei mai realizzare un catalogo in RGB e darlo alla tipografia senza sapere minimamente come cambierà il mio spettro cromatico. Il problema è proprio quando il lavoro è realizzato totalmente in RGB senza controllare i colori che vanno fuori gamut. Una tipografia può anche convertire tutto l'RGB in CYMK, anche se in genere chi se ne occupa è un server di prestampa, più che la tipografia stessa, al quale arriveranno le lastre per stampare in offset. Un software come pitstop, ti blocca la realizzazione delle lastre se trova elementi in RGB nel file. La conversione in CYMK deve essere a cura di chi realizza il file, altrimenti la tipografia potrebbe non assumersi la responsabilità di eventuali sorprese in fase di stampa. Anche perchè chi realizza un file in RGB potrebbe essere tanto un principiante che proviene da "paint" o anche un esperto con poche conoscenze di prestampa.
Le tipografie stampano ancora in Offset con l'utilizzo di lastre. Poi ci sono le offset digitali come l'HP Indigo 5500. questo è il caso dove si lascia l'intervento al server, quindi lasciando il file in RGB. Ma questo è il caso delle fotografie, o fotolibri o calendari, perchè indigo ha un Rip studiato appositamente per avere uno spettro cromatico che riproduca similmente lo spettro RGB. Ma si parla di stampa fotografica digitale e non stampa offset classica. La produzione di materiale pubblicitario in grosse tirature è ancora affidata all'offset. Il digitale ha costi ancora molto alti nelle grandi tirature. Cataloghi o anche brochure e libri da 5000/20000 a salire sarebbe molto oneroso stamparlo in digitale. Quindi meglio che il grafico sappia ancora realizzare oltre ai file in RGB, anche quelli in CYMK seguendo da se, il flusso di lavoro senza demandarlo ad altri.

Ciao Fireshoot, ma non è questione di chi deve fare cosa. Quando la tipografia al grafico ha indicato il profilo con il quale sviluppare le foto basta fare CTRL+Y o CMD+Y per vedere la sooftproof di quello che più o meno salterà fuori. E aggiungo il più o meno non perché sia approssimativo, ma perché alla fine le variabili in gioco sono molte e la più importante è l'accoppiata stampatore+utente (se questo va a vedere l'avviamento). Tieni presente che a differenza di una stampa digitale, dove ragioni immagine per immagine o pagina per pagina, nell'offset lavori come minimo a ottavi, ma normalmente a sedicesimi o trentaduesimi, quindi quando regoli i calamai non vai ad influire su una singola immagine ma su una "colonna" del foglio di stampa disteso. Detto ciò, io sono lustri che stampo in RGB, convertendo in fase di stampa in CMYK al momento della stampa, e non ho mai avuto un problema, appunto perché fare CTRL+Y o convertire in RGB sono la stessa identica cosa, con la differenza che poi io quando esporto il PDF anche per il WEB, ad esempio, che è necessariamente diverso da quello per la stampa, lo esporto in RGB, giusto per fornire le immagine al meglio. Oppure per alcuni clienti facciamo una tiratura limitata in digitale dei cataloghi che servono per i distributor meeting e, ovviamente, anche da lì si parte dall'RGB per poi utilizzare il profilo della stampante su cui andremo a stampare. Con il tuo metodo lavorativo, che trovo superato da molti anni, per ottenere dei buoni risultati dovrei avere come minimo una triplice copia della stessa immagine, quando mi basta lasciarla nel formato nativo RGB ed adottare i profili di stampa su cui andrò a stampare di volta in volta, magari apportando correzioni minime se proprio è il caso.
Te poi dici che le tipografie si appoggiano ai service di prestampa. Ma questa è la storia recente. Le tipografie un po' più grosse e strutturate fanno tutto internamente, lastre e Cromalin, tutto digitale. Quelle molto piccole e poco innovative si appoggiano esternamente ai pochissimi service rimasti (e destinati all'oblio da questo punto di vista) oppure hanno adottato soluzioni più economiche ma con soluzioni più commerciali che per lavori di pregio.
Te hai accennato all'Indigo, ma quella non è stampa offset tradizionale, è un ibrido ma rimane relegato al mondo digitale, dove lo grosse tirature diventano onerose ed il processo è completamente diverso. Io quando parlo di tipografia intendo macchine Heidelberg & C. non soluzioni digitali.
Che poi tante tipografie vadano nel panico quanto gli proponi dei file con immagini RGB l'ho detto anche io, ma solo perché sono ancorate a processi lavorativi vecchi.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:26

Inoltre devi anche tenere presente di assegnare al tuo lavoro un profilo di stampa
dove attualmente il più utilizzato è Coated FOGRA27.

Aggiungo che i profili sono una cosa mentre la caratterizzazione è un'altra cosa. La caratterizzazione Fogra27 è superata da quella Fogra39 (che poi ci stiamo limitando alle carte patinate, altrimenti dovremmo parlare di altro). Callisto Romani credo che si occupi di "mettere in riga" le macchine offset, procedura tutt'altro che semplice, e sicuramente può dire la sua in questa discussione.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:29

Riaggiungo che nel processo produttivo prestampa offset, l''unico passaggio che rimpiango è il Cromalin sviluppato, a memoria me lo ricordo più attendibile con uno scostamento rispetto al prodotto finito più basso rispetto a quello digitale.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:40

Ri-Ri aggiungo che forse in un passaggio stiamo dicendo la stessa cosa. Anche io fornisco alle tipografie un PDF con immagini CMYK, ma le immagini non le converto in RGB, lo faccio fare al motore di stampa sulla base del profilo indicato al momento. Io credo di aver capito che invece te converti tutte le immagini in CMYK, ed è questo quello che considero superato come processo lavorativo. Ho interpretato bene?

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:54

Con il tuo metodo lavorativo, che trovo superato da molti anni

Questo medodo lavorativo è utilizzato dal 80% di chi produce file per tipografia offset. La realizzazione di un file è opera del grafico controllato dallo stampatore. Lavoro con molte tipografie offset e digitali e ti assicuro che il metodo lavorativo è il seguente. Che poi con l'avvento del digitale il flusso sia comunque anche diverso, si sta tutto.
Ma questa è la storia recente. Le tipografie un po' più grosse e strutturate fanno tutto internamente, lastre e Cromalin, tutto digitale.

Vero ed in quel caso ti viene comunicato che il file nativo deve essere in RGB. Ma stiamo parlando ancora di digitale.
Io quando parlo di tipografia intendo macchine Heidelberg & C. non soluzioni digitali.

E quindi se parliamo di questo sistema di stampa e non soluzioni digitali, ritorniamo a parlare di CYMK, dove il flusso di lavoro, almeno nelle offset che non siano appunto offset digitale, segue il metodo CYMK.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:59

Ho interpretato bene?

Ok allora spiego diversamente.
Io lavoro IN tipografia, stamperia offset e digitale e collaboro anche con altri server digitali per stampe di piccoli e grandi formati.
Per cui la realizzazione di un file parte dall'RGB, ma se è indirizzato a me lato tipografia come anche altre, si richiede da parte del grafico e cioè me, una conversione in CYMK al fine offset. Se è per digitale, tutto cambia ed il file non va modificato, ma richiesto al server di stampa al massimo di fornirgli il profilo colore da utilizzare nel file per velocizzare la procedura. Ma non necessariamente. Comunque in quel caso se ne occuperà il server.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 12:29

Stiamo facendo confusione secondo me. Io sto parlando esclusivamente di macchine offset e rotative.

E stiamo facendo di nuovo confusione. Ti faccio delle domande secche, così' ci capiamo. Ho l'impressione che diciamo la stessa cosa
1) Te allo stampatore dai dei PDF o l'impaginato? Se SI lo dai convertito in CMYK?
2) Se dai l'impaginato le immagini sono in RGB o in CMYK?
2) Hai un impaginato in InDesign (Xpress o altro) con all'interno delle foto. Le foto le converti in CMYK in PS o fai fare la conversione al motore di stampa di Indesing, partendo da foto RGB?

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 12:32

Tra l'altro, secondo me, stiamo annoiando gli altri utenti MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 12:44

1) Te allo stampatore dai dei PDF o l'impaginato? Se SI lo dai convertito in CMYK?

Io realizzo il PDF già impaginato, montato già per la stampa con conversione del lavoro finale in CYMK nel caso dell'offset.

2) Se dai l'impaginato le immagini sono in RGB o in CMYK?

Le immagini all'interno "saranno convertite in fase finale" con l'intero lavoro e profilo di stampa incorporato, ma in genere preferisco già avere le mie immagini con il profilo CYMK con abbinato ovviamente il profilo che corrisponderà a quello di stampa utilizzato. Tutto quello che è vettoriale come testi o immagini vector sono già in CYMK.
3) Hai un impaginato in InDesign (Xpress o altro) con all'interno delle foto. Le foto le converti in CMYK in PS o fai fare la conversione al motore di stampa di Indesing, partendo da foto RGB?

Preferisco già lavorare in CYMK come detto nel caso dell'offset. Ho il diretto controllo sul profilo. ma in qualunque caso il file finale convertito totalmente dal motore pdf non conterrà immagini in RGB se destinate all'offset.
P.S. spero di non essre nemmeno io noioso. Ma comunque fa parte di un contesto informativo. MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 12:55

A ri P.S. MrGreen
Essendo che io realizzo il file ed io stesso realizzo la "prestampa", questo è il mio flusso di lavoro. Proprio perchè lo stampatore dovrà soltanto stampare e non preoccuparsi di null'altro, tutto è a mia cura. Le immagini usciranno esattamente come da me profilate.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 13:35

Questo medodo lavorativo è utilizzato dal 80% di chi produce file per tipografia offset. La realizzazione di un file è opera del grafico controllato dallo stampatore. Lavoro con molte tipografie offset e digitali e ti assicuro che il metodo lavorativo è il seguente. Che poi con l'avvento del digitale il flusso sia comunque anche diverso, si sta tutto.

Ecco, è solo questo passaggio che considero superfluo. Per carità, essendo che te stampi in casa non cambia nulla, lo considero solo un passaggio in più, tutto qui. Se usi CTRL(CMD)+Y ottieni lo stesso risultato. Tutto il resto lo fai come il sottoscritto.
Ciao.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 13:45

Se usi CTRL(CMD)+Y ottieni lo stesso risultato
.
Questa procedura però è solo un'anteprima ma non valida al 100% nonostante sia comunque consigliata e la faccia anche io.
Il motivo è che l'anteprima CYMK è comunque visualizzata su un monitor RGB che per quanto profilato, restituisce colori luminosi e brillanti. Meglio, nel caso di numerose copie, eseguire una reale prova colori. Anche perchè nonostante l'attenzione ai profili, alle calibrazioni, le stampe variano in cromia, da periferica a periferica e dalle marche dei supporti. Poi ovviamente ognuno fa come crede. Ma basarmi solo sull'anteprima a monitor è molto azzardato. Questo ovviamente se devo affidarmi ad altri per la stampa Cool

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 14:00

Questa procedura però è solo un'anteprima ma non valida al 100% nonostante sia comunque consigliata e la faccia anche io.
Il motivo è che l'anteprima CYMK è comunque visualizzata su un monitor RGB che per quanto profilato, restituisce colori luminosi e brillanti. Meglio, nel caso di numerose copie, eseguire una reale prova colori. Anche perchè nonostante l'attenzione ai profili, alle calibrazioni, le stampe variano in cromia, da periferica a periferica e dalle marche dei supporti. Poi ovviamente ognuno fa come crede. Ma basarmi solo sull'anteprima a monitor è molto azzardato. Questo ovviamente se devo affidarmi ad altri per la stampa Cool

Ma pure io faccio le prove di stampa, ci mancherebbe. Quello che non cambia è fare la conversione da RGB in CMYK o l'anteprima in CMYK con conversione in fase di stampa per il PDF da cui poi scaturisce il Cromalin e, post correzioni, la stampa.

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