| inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:45
“ Come può portarsi dietro anche le raccolte, i libri, le presentazioni, le mappe, la storia degli sviluppi, le copie virtuali, ecc., dato che tutte queste informazioni sono salvate nel catalogo? „ Scusami, ma in prima istanza avevi fatto riferimento solo ai preset. Che restano immutati per tutti i cataloghi. Di libri, presentazioni, mappe, storie non saprei dirti. Dovrei fare qualche prova. Che comunque puoi fare anche tu. |
| inviato il 22 Settembre 2014 ore 9:17
“ Scusami, ma in prima istanza avevi fatto riferimento solo ai preset. Che restano immutati per tutti i cataloghi. „ Scusa Carlo ma perchè dovrebbero restare "immutati" per tutti i cataloghi? Partiamo da alcuni presupposti: - I preset, siano essi quelli di sviluppo, di importazione, di esportazione, di metadati, di filigrana, ecc non sono salvati all'interno delle immagini, ma sono salvati all'interno del catalogo (a voler essere precisi i preset e i template sono salvati all'interno di sottocartelle nella cartella Impostazioni di Lightroom a sua volta contenuta nella cartella madre del catalogo) - Quando creo un nuovo catalogo, (e se ho capito bene è la procedura che proponevi tu), questo nuovo catalogo è "vergine" ed è completamnete vuoto: non contiene immagini, non contiene preset di alcun tipo, non contiene raccolte, libri, ecc. D'altro canto è giusto così, immagina se uno volesse crearsi un nuovo catalogo basato su presupposti completamente nuovi, perchè mai dovrebbe trascinarsi dietro i preset o chissa cos'altro dei vecchi cataloghi Sarebbe un disastro. Ebbene, sulla base di questi presupposti, se un utente vuole spostare il suo catalogo da un hard disk a un'altro (mantenendo ovviamente tutto ciò che si è creato e personalizzato negli anni), farlo creando un nuovo catalogo da zero...non è una buona soluzione Ciao Luca |
| inviato il 22 Settembre 2014 ore 12:33
Aspetta aspetta, ho avuto un flash!! e devo rettificare parte di quanto ho appena scritto Effettivamente può "anche" essere come dici tu Carlo, dipende da un'impostazione, che personalmente non cambio mai e mi è finita nei meandri della memoria Allora, c'è un impostazione nel menu modifica - preferenze - predefiniti - memorizza predefiniti nel catalogo di Lightroom. Questa impostazione serve a decidere dove verranno salvati i predefiniti (preset). Se metto la spunta, nella cartella del catalogo verranno create una serie di sottocartelle in cui verranno salvati tutti i vari tipi di preset, al contrario, senza spunta, rimarranno salvati in una cartella condivisa di Adobe (C:/utenti/administrator/AppData/Roaming/Adobe/Lightroom ) un po' più imboscata in verità Scoperto l'arcano! Io ho la spunta e tu no! In sostanza se non metto la spunta, ogni catalogo presente nel computer corrente attingerà i preset dalla cartella condivisa, se invece la metto attingerà da una cartella interna al catalogo. In estrema sintesi si può affermare che se si lavora con un solo catalogo (come faccio io ad esempio) è (a mio avviso) più comodo mettere la spunta ed avere tutto insieme nel catalogo...tanto non ci sono altri cataloghi che devono condividere i preset, mentre se si lavora con tanti cataloghi forse è preferibile togliere la spunta. E' bene però tenere conto che quando si esporta il catalogo su un altro PC (ad esempio un portatile), i preset non si esporteranno in entrambi i casi. Senza la spunta, non lo esporterà perchè il Portatile attingerà alla "sua" cartella condivisa, con la spunta non lo esporterà...perchè è semplicemente quello che fà quell'impostazione! Però con la spunta sarà più pratico recuperare la cartella dei preset e poterla copiare "di peso" sul portatile insieme al catalogo e sarà più facile in generale "spostare" i cataloghi da PC a PC. Ok, incomprensione chiarita Tu guarda cosa succede per una spunta Tornando al punto originario, se voglio tenermi tutto il resto oltre ai preset (e cioè, raccolte, presentazioni, libri, ecc.) creare un "nuovo catalogo da zero" non mi permette di farlo , meglio esportare in un nuovo catalogo, o (imho) meglio ancora spostare semplicemente il catalogo e risincronizzarlo. Ciao Luca |
| inviato il 22 Settembre 2014 ore 21:45
;-) |
| inviato il 23 Settembre 2014 ore 11:03
Faccio una domanda sciocca. Da quanto ho capito si potrebbe avere gli stessi vantaggi e gli stessi svantaggi di entrambe le soluzioni avendo tanti cataloghi separati e poi importandoli tutti in uno unico. Da usare alla bisogna per non privarsi dei vantaggi che Lucaliuk ha enumerato. All'occorrenza, in caso di modifiche effettuate su un catalogo parziale, reimportando il catalogo modificato avrei sul catalogo unico la versione nuova? Che controindicazioni avrebbe questa strategia... suicida? Paolo |
| inviato il 23 Settembre 2014 ore 17:17
@Pdeninis “ Da quanto ho capito si potrebbe avere gli stessi vantaggi e gli stessi svantaggi di entrambe le soluzioni avendo tanti cataloghi separati e poi importandoli tutti in uno unico. Da usare alla bisogna per non privarsi dei vantaggi che Lucaliuk ha enumerato. All'occorrenza, in caso di modifiche effettuate su un catalogo parziale, reimportando il catalogo modificato avrei sul catalogo unico la versione nuova? Che controindicazioni avrebbe questa strategia... suicida? „ Personal opinion mode on Hai usato il termine corretto: "suicida"! Scusa paolo, ma perchè stare a crearsi tanti cataloghi per poi doverli unire a posteriori? Non è una complicazione inutile? Tanto vale lavorare con uno solo! Premetto che ognuno fa come vuole, ma quando si comprende bene la logica di Lightroom e se ne scoprono tutte le potenzialità, migrare verso la formula "catalogo unico" diventa "naturale" Non dico che non possa servire mai creare un'altro catalogo, ma lo si fà quando le esigenze sono specifiche e non perchè " non ci piace mischiare generi fotografici diversi tra loro ", perchè non è una motivazione "pratica". Scusa se sembro provocatorio, ma è per farmi capire meglio. Giusto per capirci, ti faccio un paio di esempi pratici in cui mi è stato utile (e ha avuto senso) creare cataloghi extra: - sono andato in vacanza qualche giorno, e non avevo finito di fare postproduzione su alcune foto e allora mi sono portato dietro il portatile. Ovviamente non mi sono portato tutto il mio "mega catalogo globale" ma ho esportato in un nuovo catalogo solo le foto da "lavorare" e ho messo catalogo e foto sul portatile. Quando sono tornato a casa, mi sono reimportato il catalogo con le modifiche fatte nel frattempo. - quando faccio un corso di Lightroom, non uso di certo il mio catalogo contenete 50.000 foto, ma ne creo uno ad hoc (contenente foto adatte a fare lezione), e lo tengo sul portatile che mi porto in aula. Ciao Luca |
| inviato il 23 Settembre 2014 ore 21:32
“ Scusa paolo, ma perchè stare a crearsi tanti cataloghi per poi doverli unire a posteriori? Non è una complicazione inutile? Tanto vale lavorare con uno solo! „ Ti rispondo subito: perché magari si è già fatto così per tutte le foto fin qui. Come hai riportato ad inizio topic, non tutti hanno questa abitudine. P. es. alcuni tutorial o videocorsi di fotografia professionale consigliano questo sistema, ed immagino che tutti i proseliti lo adottino. |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 9:10
“ perché magari si è già fatto così per tutte le foto fin qui. „ Ah ok Beh, se serve a cambiare metodo di lavoro e si conta di farlo una volta sola ... allora è inevitabile farlo “ Come hai riportato ad inizio topic, non tutti hanno questa abitudine. P. es. alcuni tutorial o videocorsi di fotografia professionale consigliano questo sistema, ed immagino che tutti i proseliti lo adottino. „ Anche lo stesso Kelby veleggia la possibilità di crearsi più di un Catalogo (anche perchè Lightroom lo permette e quindi lui è tenuto a spiegare come farlo), ma leggendo con attenzione si capisce che lo suggerisce solo quando è "realmente" necessario. Cioè? Ci sono videocorsi di fotografia professionale (magari a pagamento) che suggeriscono di crearsi un catalogo per ogni sessione fotografica? Beh, finchè uno decide di organizzarsi così per conto proprio, può fare come vuole...ma addirittura professarlo al pubblico Vorrei sapere come mi risponderebbero, questi "presunti esperti di Lightroom", se gli chiedessi: "e poi come la fai una ricerca trasversale tra "tutte" le tue foto? e come lo crei e lo aggiorni il tuo portfolio? e se vuoi fare una presentazione delle migliori foto di tutti i tuoi viaggi"? Vorrei chiarire che questa non è una "mia opinione", nel senso che, se Lightroom mette a disposizione degli strumenti (tanti strumenti) e un certo metodo di lavoro non mi permete di sfruttarli...forse c'è qualcosa che non và nel "mio" metodo di lavoro. Ciao Luca |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 9:36
Forse il motivo della presa di posizione di Simone Poletti (fotografia professionale) è che lui è principalmente uno che fa PP. Quindi non, per lavoro, un fotografo. Questo significa che lavora su foto di altri. E quindi: 1 la ricerca trasversale tra tutte le sue foto non gli è necessaria primariamente - se non quando fa i corsi!; 2 Il portfolio che potrebbe mostrare non sarebbe il suo. Siccome però lo svantaggio del sistema da lui consigliato è evidente - secondo me anche per lui - sospetto che in realtà effettui la... gestione doppia tra lavoro (cartelle separate) e storia personale (catalogo unico). L'idea di tenere grandi numeri di foto tutte nello stesso catalogo qualche... apprensione me la produce. A pelle il sistema migliore per la gestione file sembrerebbe a me che sia quello di DPP: permette di visualizzare tutte le foto salvando i dati necessari nei file stessi. Ma certo questa soluzione NON permette moltissime delle cose che Lightroom fa in più. Per me è una questione di propensione personale. Ho sempre preferito usare strumenti semplici perché sono sempre i più versatili, e perché di solito non costringono a stornare parte del tempo che è necessario al lavoro su di loro. Quelli troppo specializzati... - anacoluto - è arrivato sempre (storicamente parlando) il momento in cui il sistema è invecchiato o è stato aggiornato: a quel punto, di solito purtroppo, uno si rende conto avrebbe desiderato aver adottato la soluzione più semplice. Poi c'è da dire che, mi sembra di capire, tu lavori con lo strumento lightroom: e quindi c'è da mettere in conto, oltre al... conflitto di interesse da valutare, per lo meno una tua maggior propensione alla "complessità" che evidentemente per te, che sei esperto, non è tale. La constatazione che Perbo si comporta come te per me attenua le controindicazioni di quanto appena detto - anche se pure lui però non è uno allineato con la media delle capacità e dell'intelligenza, direi che è ben sopra il 95° percentile ! Quindi riassumendo: la prima volta sarebbe inevitabile avere le due forme di catalogo (quelle separate per cartella e quella... universale) insieme. Ti chiedevo se, secondo te, oltre che inutile e macchinoso sarebbe anche... pericoloso continuare a portare avanti le due soluzioni in parallelo. O, insomma, se il rapporto costi benefici sarebbe così ... drammatico. Grazie Paolo  |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 10:41
“ Allora, c'è un impostazione nel menu modifica - preferenze - predefiniti - memorizza predefiniti nel catalogo di Lightroom. Questa impostazione serve a decidere dove verranno salvati i predefiniti (preset). Se metto la spunta, nella cartella del catalogo verranno create una serie di sottocartelle in cui verranno salvati tutti i vari tipi di preset, al contrario, senza spunta, rimarranno salvati in una cartella condivisa di Adobe (C:/utenti/administrator/AppData/Roaming/Adobe/Lightroom Eeeek!!!) un po' più imboscata in verità :-P /QUOTE] esiste però un problema, cioè se lasci la spunta ed hai installato dei plugin questi non funzioneranno più ( vedi nik collection) se invece togli la spunta funziona tutto! „ |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 12:15
@Nico1969 “ esiste però un problema, cioè se lasci la spunta ed hai installato dei plugin questi non funzioneranno più ( vedi nik collection) se invece togli la spunta funziona tutto! „ Non ho installato la Nik collection, per cui mi fido di ciò che mi dici, ma gli altri plug in funzionano senza alcun problema. Ad esempio LR Enfuse, Wrangler metadata o l'ultimo che ho installato Show focus point, vanno che è una bellezza nonostante io abbia l'opzione "memorizza predefiniti nel catalogo di LIghtroom" attivata. Cosa intendi con "non funziona più"? Che messaggio di errore ti dà? Ciao Luca |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 12:17
Si confermo, è solo un problema d i Nik software nessun errore il plugin si vede , Lr lo da come correttamente installato e attivo ma non funziona se viene selezionato dall'elenco a discesa del clik destro " modifica in " |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 12:19
Buono a sapersi Ciao Luca |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 12:56
@Pdeninis “ Per me è una questione di propensione personale. Ho sempre preferito usare strumenti semplici perché sono sempre i più versatili, e perché di solito non costringono a stornare parte del tempo che è necessario al lavoro su di loro. Quelli troppo specializzati... - anacoluto - è arrivato sempre (storicamente parlando) il momento in cui il sistema è invecchiato o è stato aggiornato: a quel punto, di solito purtroppo, uno si rende conto avrebbe desiderato aver adottato la soluzione più semplice. Poi c'è da dire che, mi sembra di capire, tu lavori con lo strumento lightroom: e quindi c'è da mettere in conto, oltre al... conflitto di interesse da valutare, per lo meno una tua maggior propensione alla "complessità" che evidentemente per te, che sei esperto, non è tale. La constatazione che Perbo si comporta come te per me attenua le controindicazioni di quanto appena detto - anche se pure lui però non è uno allineato con la media delle capacità e dell'intelligenza, direi che è ben sopra il 95° percentile ! Confuso MrGreen „ Guarda, io ti ringrazio che mi collochi nelle posizioni più alte dei percentili di una ipotetica graduatoria dell'intelligenza ma non è proprio il caso. Semplicemente perchè lavorare con un solo catalogo E' PIU' SEMPLICE! Affermare che è più semplice lavorare con tanti cataloghi è come dire che è più semplice e pratico organizzare la propria collezione di libri fisici in 100 posti diversi sparsi per la casa piuttosto che averli tutti in ordine e organizzati, in un unica bella libreria a muro. Sbaglio? Per carità poi ognuno ha l'organizzazione mentale che preferisce...però. E anche quelli di Adobe la pensano così, perchè altrimenti non avrebbero progettato un software fatto così . In un altro topic rispondendo ad un utente ho scritto questo: “ Partiamo da una domanda tutt'altro che banale: Cos'è Lightroom? Si può, in estrema analisi e partendo dalle basi, rispondere in due punti: 1) Volendo estremizzare (e anche un po' provocatoriamente), possiamo affermare che Lightroom non è un convertitore raw, non è un software per fare postproduzione avanzata, e non è neppure un software per organizzare e classificare le foto...ma è, prima di ogni altra cosa, un "database", un database visuale che permette di fare tutte le cose che abbiamo scritto sopra e...molto molto di più. I database (in generale) sono pensati per gestire informazioni, spesso enormi quantità di informazioni, e maggiore è la quantità di informazioni da gestire maggiore sarà l'utilità nell'avere organizzate tali informazioni in un database. Se tale mole di informazioni la divido in 2, in 3, in 100, tali informazioni saranno relegate in camere stagne e non potranno più dialogare tra loro, ergo...non sto sfruttando a pieno il database per quello che può darmi. „ aggiungo, nessuno li ha obbligati (quelli di Adobe) a incasinarsi la vita con un database, se Lightroom è un database...non è per caso! e poi ancora: “ 2) Un altro chiarimento fondamentale, Lightroom non và inteso come un semplice software, bensì come un "flusso di lavoro" (al contrario di Photoshop), e se sfruttato a pieno permette di gestire completamente il lavoro di un fotografo, senza bisogno (in moltissimi casi) d'altro. Questi due concetti (il database e il flusso di lavoro) sono gli elementi fondanti della filosofia di Lightroom, senza, si chiamerebbe "Camera Raw". „ Come al solito premetto che "ognuno può usare Lightroom come meglio crede" (d'altronde c'è chi usa Excel per fare i bigliettini di Natale), però non è questione di "propensione personale", se decido di usarlo in un modo che non mi permette di sfruttarlo a pieno, e quindi se non lo sfrutto come flusso di lavoro...non sto usando Lightroom per ciò che è stato pensato. E quindi in ultima analisi, perdonami, lo stò usando male! “ Quindi riassumendo: la prima volta sarebbe inevitabile avere le due forme di catalogo (quelle separate per cartella e quella... universale) insieme. Ti chiedevo se, secondo te, oltre che inutile e macchinoso sarebbe anche... pericoloso continuare a portare avanti le due soluzioni in parallelo. O, insomma, se il rapporto costi benefici sarebbe così ... drammatico. „ direi che ho già risposto sopra Ciao Luca |
| inviato il 24 Settembre 2014 ore 13:10
“ E quindi in ultima analisi, perdonami, lo stò usando male! „ Perdonato. Non sono permaloso! La mia propensione personale però non era ad usare strumenti impropri, quanto piuttosto ad evitare quelli troppo strutturati e specializzati. Tu mi dirai che un database non è uno strumento specializzato, ma LO strumento... Ed hai ragione anche tu! Ma ti faccio un'ultima osservazione. Alla base della mia apprensione c'è anche (come vedi una serie di osservazioni tutte poco razionali) il fatto che nel passaggio alla release 5.5 ho notato un enorme appesantimento dei tempi di visualizzazione, solo poco migliorata con la ver. 5.6 che mi è sembrato un tentativo di ottimizzazione software poco riuscito. E, sopratutto, un aumento del tempo di conversione. Non ho una macchina recente (quad 6600, con 6 Gb di RAM), ma ho notato un rallentamento vistoso nel passaggio tra 5.4 e le ultime. Devo cambiare PC oppure hai notato anche tu la cosa e c'è speranza di un miglior lavoro di ottimizazione? |
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