| inviato il 01 Giugno 2014 ore 23:00
Noto che l'intervento al quale ho dato risposta è scomparso. |
| inviato il 01 Giugno 2014 ore 23:43
volevo specificare che non è detto che le uova sono state prese da un collezzionista, infatti, una volta abbandonato il nido dagli adulti le uova incustodite potrebbero benissimo essere state predate da un corvo imperiale o altra specie di comportamento simile |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 5:48
“ Noto che l'intervento al quale ho dato risposta è scomparso. „ La mia era una pura e semplice considerazione sull'opportunità che non vengano divulgate gli areali di caccia ne tanto meno le zone in cui è possibile osservare questi rapaci in libertà, ma forse detta in questo thread non mi era sembrato adeguato ed ho preferito eliminarla. Ritornando al tema qui trattato, il dato di fatto è la scomparsa delle uova, e se siano stati mangiati o meno dai corvi si può verificare, meglio se fosse già stato fatto. Certo è che si parla di un "fotografo" a mezzo stampa, e l'evento in se, in ogni caso, rappresenta un grave danno naturalistico. |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 8:21
Mah, da quel poco che si legge sull'articolo sembrerebbe proprio opera di un fotografo; altrimenti perche' tagliare gli alberi? Il passato (e il presente) e' pieno di esempi di fotografi disposti a tutto pur di fare una foto al nido dell'aquila reale, ivi comprese le reflex piazzate dentro al nido. Sulla sparizione delle uova propenderei anch'io per la predazione da parte di un corvide. Con cio' non voglio escludere che sia tutta una messinscena di un falconiere che ha rubato le uova per poi far ricadere la colpa su un fotografo ma... perche' disturbarsi a farlo? E' tanto scemo da voler riprovare il prossimo anno nello stesso settore? E poi... rischiando di essere scoperto mentre taglia gli alberi con la motosega? |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 10:48
Tutto è possibile Black e se fotografo è stato, come detto sopra, che venga perseguito come da legge fino in fondo; quelli che non apprezzo sono i processi sommari. Se consideriamo che tra tutti gli iscritti di Juza (non è la prima volta che avanzo questa considerazione) appena l' 1% fossero fotografi disposti a tutto, si avrebbero 400 scalmanati a spasso per l'Italia, ben 800 a fronte di un plausibile 2%. Certo che costituiscono un pericolo oggettivo ma che se diano per scontati altri no. Ho l'impressione che il bracconaggio venga ormai dato come componente acquisita, del paesaggio diciamo ma nell'anno produce ben altro che quanto lamentato. Ammettiamo che sul Pasubio abbia agito un fotografo, che paghi salatamente ma quante nidificazioni sono state spente sul nascere in Sicilia dai falconieri ladri di uova? Il fatto è stato sempre valutato distrattamente come notizia di cronaca e l'operato dei volontari (vedere quanto scrive Antonio Guarrera), questa la mia impressione, appena più caldamente. |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 11:34
Diamo per scontato che sia stato un "fotografo" la vicenda fa notizia per il tipo di nido (aquila) e per l'utilizzo di una motosega, ma dobbiamo comunque accettare che ci sono alcuni "fotografi naturalisti" che per portate a casa uno scatto sono disposti a qualsiasi cosa.......qualche settimana fa stavo fotografando un campo di papaveri quando ho avuto la gioia di vedere un tipo che per rendere immobili le fatfalle usava il ghiaccio spray...... |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 18:50
“ .......qualche settimana fa stavo fotografando un campo di papaveri quando ho avuto la gioia di vedere un tipo che per rendere immobili le fatfalle usava il ghiaccio spray...... „ Versione portatile dell'ormai antiquato procedere con il frigo di casa Davide ; quanto ai fotografi indisciplinati, come non darti ragione ahimè! Volano del loro scorretto procedere sono a ben vedere proprio i fora, che generano ansia di competizione; temo ne vedremo sempre di peggio e personalmente sono sicuro che siano passati sotto silenzio comportamenti non meno gravi di quello del Pasubio. p.s.: tornando ai fora, a conferma di quanto dico ci sono i periodici ringraziamenti per il raggiungimento delle x0.000 visite (non mi riferisco a nessuno sia ben chiaro ché la cosa è di per sé innocua e legittima). Per lo spray, adesso che mi ci fai pensare, guarderò con più attenzione le macro; finora avevo sempre pensato che fossero gocce di rugiada. Magari non sempre è così . |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 20:00
@Francesco, il rispetto degli animali non e' proporzionale alla loro grandezza e tanto meno alla loro bellezza. Una formica ha lo stesso diritto di vivere di un'aquila e il ''brutto'' cinghiale ha lo stesso diritto di vivere del ''bellisimo'' capriolo......te lo dice un ex cacciatore. |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 21:34
come lo sanno che è un fotografo? si è dimenticato una sd??? |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 21:53
Premesso che anche se fosse stato un fotografo non bisogna criminalizzare tutti i fotografi, io penso che è bene essere molto critici verso noi stessi, in particolare quando ci poniamo di fronte al fatto di non rispettare la natura per portare a casa lo scatto. Purtroppo è vero quello che è stato detto in precedenza sulle reflex nei nidi e sugli spray al ghiaccio.... ed anche peggio. Credo sia nostro dovere evitare comportamenti omertosi dettati da corporativismo. Se è stato un fotografo quel fotografo è un delinquente e non va difeso per difendere la categoria. Inoltre per riagganciarmi all'interessante questione dei fora che purtroppo alimentano stupida competizione e consequenzialmente maleducazione naturalistica, ritengo che siti come questo dovrebbero adottare un codice etico ben definito da portare all'attenzione di tutti e far sottoscrivere quando ci si iscrive. Però da questo punto di vista non siamo il massimo e le poche e blande raccomandazioni di Juza hanno scarsa incisività. Saluti Vincenzo |
| inviato il 02 Giugno 2014 ore 22:52
....vedi la vicenda dei gufi! |
| inviato il 03 Giugno 2014 ore 13:02
scusate se forse l'ho già scritto ma in questi casi mi viene da richiamare una canzone del film Querelle de Brest di Fassbinder dal titolo emblematico "Ogni uomo uccide ciò che ama". A volte la troppa passione ci porta a compiere azioni sconsiderate verso l'oggetto del nostro desiderio, una sorta di amore distorto. Bisognerebbe riuscire a conservare un atteggiamento lucido, razionale capace di valutare l'effetto delle nostre azioni mettendo in secondo piano, rispetto all'etica delle nostre azioni, il risultato che intendiamo raggiungere. Vedi il caso in oggetto, se si tratta di un fotografo riconosciuto dovrebbe essere bandito da tutti i forum. Indubbiamente esiste una sorta di corsa alla foto più strabiliante un riconoscimento delle nostre foto in termini di maggior numero di commenti, questa corsa è sicuramente innestata dai forum e dalle nuove tecnologie che hanno reso più facile, ad una platea sempre più vasta scattare foto alle specie. Penso che si dovrebbe rispettare un minimo di codice etico nelle foto che si postano che dovrebbe portare ad un eventuale cancellazione quando è evidente che è stato procurato un danno alle specie. Certo esiste poi l'individuazione di chi si erge a custode dell'etica e redige il codice e valuta ciò che non è etico. Se fossimo tutti attenti e coscienti, del codice non ci sarebbe bisogno, ma alla luce di quello che succede, della numerosa schiera di nuovi stregoni fotografi, della incapacità di autoregolamentarsi, mi pare che regole più stringenti sarebbero necessarie. Non invidio Juza che bene o male deve gestire questa situazione. |
| inviato il 03 Giugno 2014 ore 18:57
Cari amici io sono del posto e li conosco quasi tutti i fotografi , Pasubio lo conosco come casa mia , mà non mi sarrei mai aspettato uno scempio del genere qualsiasi persona sia stata deve vergognarsi mà sopratutto deve guardarsi le spalle e avere paura della sua ombra perchè ti troveremo grandissimo Tes... di Ca..o |
| inviato il 03 Giugno 2014 ore 19:41
Il taglio di alberi è qualcosa di surreale; c'è anche un'indagine dei carabinieri? Sono sicuro che non ci metterebbero molto a trovarlo. |
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