| inviato il 29 Aprile 2014 ore 16:42
“ E per conoscenza non c'è bisogno di tanta profondità, basta avere la sensazione dell' evoluzione che c'è stata, i temi che si sono sviluppati „ vabbè. se tu questa la chiami "conoscenza", allora ci sta pure il tuo discorso “ Che poi è un ragionamento superfluo perchè un appassionato di estetica e di rappresentazioni del pensiero e delle emozioni umane, ha un minimo di curiosità di sapere cosa hanno "visto" gli altri. „ concordo sul principio, ma ritengo che il processo virtuoso si inneschi più raramente di quanto si possa presupporre | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 17:00
Lo dico con tutta umiltà: Mi piace il genere "street photography". Da circa un anno vivo la mia vita fotografica solo pensando a questo genere. Non basta solo fotografare. Per capire se una nostro foto è di valore o una schifezza, è necessario farsi una cultura. Da quando ho iniziato a studiare le foto di grandi maestri come Webb, Gilden, e tanti altri, mi rendo conto dell'abisso che c'è tra un mio scatto e un loro scatto... Ma attenzione, anche loro fanno foto brutte. Scattano moltissimo, ma hanno una grande capacita critica che deriva dal confronto! Le foto più importanti non sono quelle che mostriamo. Sono quelle che non mostriamo! | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 19:45
non la vogliamo chiamare conoscenza, chiamiamola nozione. “ concordo sul principio, ma ritengo che il processo virtuoso si inneschi più raramente di quanto si possa presupporre „ . Non so. Come si fa a non apprezzare la pittura se si apprezza la fotografia Personalmente ho letto questo: www.libreriauniversitaria.it/arti-visive-protagonisti-movimenti-trienn veloce ed essenziale | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 20:28
Premetto che io sono ignorantissimo sull'argomento delle classificazioni e vorrei porvi una domanda a voi che ve ne intendete per ridurre la mia ignoranza ma che differenza c'è tra street e ad esempio reportage "sociale" ? | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 20:56
L'arroganza è una delle cose su cui sono meno propenso ad esser tollerante .... e lo sono in genere per natura. .... considerando il numero di opinioni possibili sul pianeta terra anche questa, come la mia o di qualunque altro, vale circa 0,000000000142857. Un saluto Paolo ... cusufai | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 21:10
“ ma che differenza c'è tra street e ad esempio reportage "sociale" ? „ forse in questo testo che ti ricopio puoi trovare la risposta: Street photography vs documentary photography Street photography and documentary photography are two very similar genres of photography that often overlap while having distinct individual qualities. Street photography has the ability to document while documentary has the definite intention of recording history. Documentary photography can be candid, but street photography is defined by its candidness. Street photography produces ironic amusement while documentary provides emotional intensity. The language of street photography is subtle and not as loud and outspoken as documentary photography often is. In the 19th century, the peak of street photography, most photographers were naïve to the fact that they were "documenting" history. As street photographers they had no definite intentions or goals beyond the production of a candid print. Documentary style is defined by its premeditated message and intention of documenting particular events in history. The documentary approach includes aspects of journalism, art, education, sociology and history. In documentary's social investigation, often the images are intended to pave way to social change. Documentary's underlying motives complicate its ability to give a clear, impartial vision of the world. Street Photography is disinterested in its nature, allowing it to deliver a true depiction of the world. Street photographs are mirror images of society, displaying "unmanipulated" scenes, with usually unaware subjects. | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 21:12
@bergamini ma scusa tu con le belle foto che fai , da dove ti viene la passione per i reportage dell'asia? Mc curry o in generale il national geographic non ti condiziona proprio? | 
| inviato il 29 Aprile 2014 ore 22:34
Davide grazie mille!! Finalmente ho capito le differenze di "definizione" tra le due | 
| inviato il 30 Aprile 2014 ore 14:46
Un discorso che vale per ogni genere, allora non esiste più la fotografia di reportage, quella di ritratto, quella di paesaggio e via di questo passo; sul fatto che poi si vedano milioni di foto di presunta street, insignificanti e prive di contenuto, non posso che essere d'accordo. Ciao | 
user39791 | inviato il 30 Aprile 2014 ore 15:03
“ Chi fa fotografia di strada (e non fotografie anche per la strada), mi si passi l'arroganza, non è un fotografo. " „ Per me non lo è che scrive queste minchiate. | 
| inviato il 01 Maggio 2014 ore 9:29
Bhe.. Un eccessivo marketing c'è eccome... L'articolo è vero! | 
user43980 | inviato il 01 Maggio 2014 ore 10:11
Scusami ma questa è una sua opinione personale e di qualcun altro che la pensa come lui e non la condivido affatto. Vogliamo fare anche la rivoluzione dei termini? Facciamola ma con che cosa la sostituiamo? Intanto diciamo che Bresson col suo cogliere l'attimo ha rappresentato e tramandato a noi come si viveva e quale era il pensiero della società del passato. Le foto di Bresson li capisce anche chi non ha studiato. Quindi un' immagine vale un libro di mille pagine e di mille parole soprattutto se scritte da uno corrotto cioè pagato dal committente e se parliamo degli intellettuali di casa nostra la maggior parte sono di questo tipo. Io sono un grande ammiratore di Henry Cartier Bresson un fotografo intelligentemente ironico. Io la chiamerò per il resto della mia vita Street Photography. Ciao. Franco | 
| inviato il 01 Maggio 2014 ore 11:52
Concordo col termine inglese di street photography. È evidente che però si sia sfruttato all'ennesima potenza includendo di tutto, modernamente parlando, all'interno, mercificando il settore... E vendendo di tutto purché spacciato come adatto allo scopo... In questo come in altri settori/campi sia chiaro . Al pari, sotto questo aspetto consumistico e visione , vedo molto male il mercato che castra talune potenzialità elettroniche di dslr al solo scopo di guadagnare di più vendendo di più. In questa visione, credo, se traduciamo dall'inglese all'italiano il termine con fotografia di strada ecc ecc o fotografia "fatta a casa" o "fatta in strada" ecco che si connotano aspetti differenti... Se poi si continua a chiamarla street photography in senso assolutamente tradizionale e si continua nella scuola tradizionale non credo che il problema, se di problema si parla, sussista..., sempre a mio modo di vedere. | 
| inviato il 01 Maggio 2014 ore 11:58
Vorrei aggiungere una battuta, spero spiritosa.... Se compro da un negozio di "pasta fresca" un kg. di "pasta fatta casa" lo è tale , e realmente, il prodotto acquistato.....?  | 
user39791 | inviato il 01 Maggio 2014 ore 13:29
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