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Domanda per i nostalgici della pellicola


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avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 10:42

Ragazzi perdonatemi ma ho letto tante inesattezze, una dietro l'altra per le pellicole e per la loro resa/gamma dinamica.

A mio avviso non ha senso scattare a pellicola e acquisire con uno scanner a meno che non si vogliano spendere tanti, tanti soldi. Gli scanner buoni gia' in grado di leggere bene le ombre (quindi le luci nel risultato finale nei negativi o le ombre per le diapositive) sono pochi, pochissimi, professionali, calibrati e gestiti da professionisti.
Per un uso amatoriale poi non ha senso neanche come provinatura perche' la gamma dinamica degli scanner e gli ISO Range della carta sono molto diversi.

Francamente usare la pellicola ha senso solo se si decide di stampare in analogico, a mio avviso oggi soprattutto per il BN, ma questa e' una considerazione del tutto personale.

Ho letto cose relative alle caratteristiche delle pellicole da far rabbrividire.
Una pellicola avra' una determinata caratteristica solo abbinata ad un riviletore che ha grande influenza soprattutto nelle luci, la grana invece e' influenzata maggiormente dal tempo e dalla temperatura di sviluppo; ci sono poi rivelatori dalle diverse caratteristiche che servono proprio in funzione del risultato ricercato.
Ultimo aspetto fondamentale se si stampa in analogico e' la scelta della carta e del suo rivelatore da abbinare alla pellicola anche se tutti questi elementi vanno scelti a monte in base al risultato voluto.

Se nonostante tutto scegli di intraprendere questa strada, affascinante e tortuosa per certi punti di vista, ti do un consiglio spannometrico che va poi affinato se scegli di approfondire l'argomento:
per tutte le pellicole BN il valore ASA dichiarato e' sbagliato, o meglio e' in funzione dei toni medi, ma questa cosa non tiene conto di un elemento fondamentale con la pellicola e cioe' che le ombre sono registrate praticamente solo attraverso l'esposizione (i tempi di sviluppo e anche la scelta del rivelatore hanno poca influenza su questo valore) mentre i toni medi e le luci sono determinate dallo sviluppo scelto e dall'energia fornita espressa in concentrazione, temperatura, tempo di sviluppo.

Se vuoi ottenere un buon negativo BN da stampare su carta analogica (e in una certa misura anche da scannerizzare perche' tanto so che nonostante tutto sara' una delle prime cose che farai) esponi la pellicola per la meta' del suo valore nominale (se e' una 100 ASA esponila a 50, se e' 400 a 200) e sviluppa in casa gestendo i valori in base al contrasto della scena che hai ripreso . Tutto questo e' piu' facile da fare se scatti in grande formato con le lastre o in medio formato con un sistema che ti permette si scattare con piu' magazzini. Con il piccolo formato invece ti consiglio di avere a disposizione piu' rulli da caricare e scaricare a seconda delle condizioni, quasi tutte le macchine lo permettono. In mancanza di riprese fatte con questi criteri sarai costretto a sviluppare applicando valori medi di contrasto alla pellicola.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 10:54

Vai tranquillo ed impara a fare tutto da solo che è la scelta migliore in ogni caso. Per il bianconero è abbastanza semplice, per il colore ho qualche dubbio. Riguardo il problema esposizione io di solito scatto sovraesponendo di circa mezzo diaframma, ma dipende anche dalle dalle condizioni di luce e da ciò che hai in mente di ricavare. Se ti serve qualche info da incallito utente non ti fare problemi. Nelle mie gallerie troverai numerose immagini scattate a pellicola, anche molto recenti. Un saluto. Stefano

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 10:56

Sviluppare in casa e' molto semplice, l'unica accortezza e' quella di caricare la tank completamente al buio.

Ti consiglio di prendere una buona tank, jobo o patterson adatta al tuo utilizzo anche per la qualita' delle spirali. Va scelta pero' in base al formato che svilupperai e a quanto intendi scattare, possiblimente anche in funzione del rivelatore che userai maggiormente e delle diluizioni scelte.

Per i prodotti chimici tutti sviluppano, stoppano e fissano tutto; Apollino la scelta di prendere tutto ILFord perche' scatti con ILFord non ha senso; alcuni dei prodotti poi si possono sostituire con cose meno care e meno dannose per la salute; ad esempio l'acido citrico come stop sia per lo sviluppo che per la stampa e' meno caro e meno "pericoloso dell'acido acetico"; come stop l'Agefix (o FixAg come ora lo chiama la Compard che lo produce al posto dell'Agfa) e' uno dei migliori, piu' economici, facile da rigenerare se lo si vuole usare la diluizione fino a 6 mesi per sviluppi futuri.

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 11:03

Falena perdonami ma non sono per niente d'accordo, o meglio non per tutto.
La temperatura e' molto importante per il colore, sia negativi che DIA.

Con il BN praticamente tutti i rivelatori si possono usare tra 18 e 25 gradi, basta variare il tempo di sviluppo con le tabelle fornite; stop e fix devono stare entro 5 gradi dallo sviluppo possibilmente non sotto i 20 gradi.

I chimici non si differziano in base agli ASA, si differenziano in base alla curva che si vuole attribuire alla pellicola e alle caratteristiche della grana ricercata, rivelatori finegranulanti, energici o compensatori vanno scelti ad hoc.
Personalmente consigio di iniziare con 1 sola pellicola per sensibilita' e 1 solo rivelatore scelto tra quelli che meglio si prestano ad un uso generico. Meglio le pellicole classiche che le T Grain a mio avviso, ma qui di nuovo la scelta e' molto personale e va fatta anche in base al risultato scelto.

Lo sviluppo e' la fase piu' semplice da gestire, la stampa e' un po' piu' complessa e piu' esigente in termini di caretteristiche dello spazio e degli strumenti; il risultato finale dipende molto dalla qualita' del negativo; quindi la prima cosa da curare da se e' proprio lo sviluppo, un laboratorio non lo fara' mai in funzione di quello che vuoi soprattutto per la scelta del rivelatore.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 11:16

Concordo in pieno con Marinaio, ed in particolare per trattamenti abbastanza lunghi la stretta osservanza dei tempi non è critica, e lo stesso per le temperature. Piuttosto a termine lavaggio un breve passaggio nella tank con acqua e qualche goccia di imbibente che fa scivolare le macchie di calcare. Ed in fase di asciugatura, ambiente pulito e privo di correnti d'aria. Io uso un armadietto apposito.

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 11:17

Stefano per i miei test sulla sensibilita' effettiva delle pellicole mezzo stop nelle ombre non basta, nelle luci non e' importante, puoi variarle anche di molti stop con i tempi di sviluppo. Tu hai dati diversi? Mi interessa sempre molto confrontarmi su queste cose, poi chiaramente come hai scritto dipende molto da risultato cerchi e anche da come leggi la luce.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 11:20

Vabbé Marinaio, non puoi pensare che dei ragazzi nati nel digitale non provino nemmeno a scannerizzare i negativi!
Io ad esempio ho cominciato a sviluppare ma non a stampare: comincerò una volta che avrò imparato bene questa prima fase (e trovato lo spazio per un ingranditore!); per ora, senza pretese, scannerizzo per vedere come sono venuti i negativi! Anche perché se scatto con una reflex analogica oggi non ho pretese di ottenere chissà che lavoro professionale, lo faccio per divertimento, altrimenti prendo la d800, la Yashica o il banco Cambo!
in ogni caso grazie per il consiglio sui chimici, avevo preso tutto ilford anche perché c'erano i pergamini precisi per gli ilford su ciascun chimico in modo da non andare a braccio... Oggi si trova davvero poco su internet riguardo allo sviluppo se non le solite banalità (a dire la verità ho trovato un forum solo di analogico ma a volte sembrano tutti talmente esperti da farmi vergognare a far domande! Ahahaha)
tra un mesetto ho un corso all'istituto italiano di fotografia sul bianco e nero analogico, speriamo di imparare qualcosa di più!

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 11:37

Diciamo che abitualmente impiego rulli 135 di Ilford FP4 e HP5 trattate con il vecchio Rodinal alquanto energico e diluito 1+100 per FP4 (tirata a 200 ISO) e 1+50 per HP5 (400 ISO). Per sensibilità più rapide e solo per HP5 aumento i tempi. Purtroppo il Rodinal non si trova più ed oggi è sostituito da R09 One Shot che va abbastanza bene ma non è eterno, e dopo un'annetto perde efficacia. Non voglio contraddire i tuoi test, resta il fatto che non ho avvertito la necessità di sovraesporre in misura superiore, e per il recupero delle ombre impiego la tecnica delle maschere (in camera oscura) oppure le layer mask almeno su due livelli e relativi pennelli per le scansionate. In qualche caso estremo scansiono con esposizioni difformi e poi recupero con le layer mask, ma raramente e solo se necessario.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 12:22

È una cosa fantastica quando intervengono i saggi, sto cercando di seguirvi ma credetemi per chi ha una mentalità digitale appare tutto molto strano, è un mondo nuovo. Come inizio quindi sarei orientato sul B&N e svilupparlo da me. Sto imparando quindi non vogliatemene se dico cavolate. Devo comprarmi un buon manuale.
Procediamo con ordine:
Che pellicola consigliate? Ilford o altro?
Come tank ci sono Jobo o Patterson.
Di che prodotti chimici e strumenti ho bisogno?
Qualcuno potrebbe scrivere tutti i passaggi? Scusate ancora sto cercando di imparare.

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 12:29

Stefano il problema e' che poi in stampa le ombre restano chiuse, e' uno degli aspetti su cui si ha meno manovra sia nello sviluppo del negativo che in fase di stampa. Le luci sono molto piu' malleabili.

Il rodinal a 1+100 e' gia' parecchio compensatore e i tempi si allungano parecchio con conseguenze marcate sulla grana. Lo hai provato a 1+25?

Come rivelatore generico uso l'HC-110 KodaK, ce ne vuole veramente poco, se lo vuoi tenere anche piu' di 1 anno basta dividerlo in bottiglie piu' piccole riempite con poca aria e tenerlo al buio. Il concentrato e' veramente tenace.

Apolino non volevo essere scortese, scusa, e' solo che e' difficile far capire il tono con la tastiera.
Se posso dare un consiglio per iniziare a procedere con metodo con la pellicola e' proprio e' quello di:
1) Leggere l'esposizione spot in zona III, nelle ombre che devono avere dettaglio, e li che pellicola e esposizione devono essere centrate, il valore di scatto e' 2 stop sottoesposto rispetto a quel valore.
Per esporre in questo modo consiglio vivamente di considerare la pellicola almeno al 50% del suo valore nominale; e' una costante e alle volte non basta.

2) Leggere il valore delle alte luci e quindi del contrasto e sviluppare per quel valore, aggiustando l'energia di sviluppo (quindi temperatura/concentrazione/tempo) per il valore giusto.
Puo' sembrare difficile ma diventa automatico e i risultati saranno premiati.

Con i chimici si puo' rismarmiare parecchio ed avere risultati ottimi, lo stop e' uno di quelli, fotomatica ad esempio vende dell'acido citrico da sciogliere, sicuro, economico, dura tantissimo. L'agefix o fix ag e' tra gli stop piu' usati e meno costosi. Il rivelatore e' un discorso piu' complesso. Per iniziare l'HC-110 e' a mio avviso la soluzione piu' pratica ed economica e ci si fa veramente di tutto; il Rodinal pure.

Vi segnalo un articolo veramente ben fatto da una persona che in materia e' un'autorita'.
blog.analogica.it/analogica-it/2012/09/lezioni-di-fotografia-analogica

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 12:44

Gianluca questa puo' essere una minilista, metto dei link solo per darti dei riferimenti.
Hai gia scelto il formato che userai?

Materiale per lo sviluppo della pellicola in BN

1) Tank, la mia preferita e' la Jobo 1520, www.fotomatica.it/contents/it/d221_tank_jobo.html
La Jobo usa meno chimici della patterson. I rulli da 120 devi metterli uno in fila all'altro. Cerca di rimediare un po' di rulli scaduti da buttare e allenati a caricare il film sulla spirale alla luce. Quando ti senti pronto entry in camera oscura e provi con i rulli veri

2) Termometro, io ho questo, www.macodirect.de/universal-thermometerbr-p-1769.html va benissimo ed e' rapidissimo

3) Hai bisogno di almeno uno di questi per fare le soluzioni. www.macodirect.de/graduated-cylinders-500ml-p-1740.html L'ideale sarebbe averne 4 per tenere dentro i liquidi da caricare nella tank. Se vuoi risparmiare all'inizio puoi prendere 4 bottiglie dell'acqua da 1L, preparare tutti i liquidi e versarli nelle bottiglie. Puoi anche usare le stesse bottiglie per riporre le soluzioni da riutilizzare; basta schiacciarle sui lati per far uscire l'aria e tenerle al buio. Ho indicato il 500 ml per la tank jobo, andrebbero scelti in base alla tank

4) sviluppo. per cominciare ti consiglio questo. www.macodirect.de/kodak-p-299.html
E' facilissimo da preparare e da ottimi risultati . Con 1 Litro da diluire ci vai avanto per un sacco di tempo. In soluzione e' monouso, quindi non devi stoccarlo

5) Stop da diluire www.macodirect.de/compard-citrin-citrostopbr330ml-softpack-p-2196.html
In soluzione puoi stoccarlo per un sacco di tempo e riutilizzarlo. Puoi metterlo nelle bottiglietta dell'acqua senza aria dentro e al buio. Meglio ancora l'acido citrico da diluire da fotomatica
www.fotomatica.it/contents/it/d102_chimici_puri.html

6) Fix. www.macodirect.de/agfa-gevaert-liter-p-251.html
Anche lui da diluire, e' riutilizzabile per un tot di volte, meglio se ricostituito seguendo le istruzioni del bugiardino. Il concentrato dura parecchio

7) Tol. www.macodirect.de/compard-wetting-agent-brformer-ageponbr120ml-p-293.h Pure questo dura una vita, ne usi poco, va aggiunto all'aqua per l'ultimo lavaggio

8) Mollette. Puoi usare delle comunissime mollette da bucato, bisogna appenderne una o 2 in fondo per tenere il negativo steso. Ottime quelle da cancelleria per appenderle al filo, alle volte quelle da bucato non tengono bene il film.
i.ebayimg.com/t/Set-di-12-Binder-Clips-41mm-Mollette-Cancelleria-/00/s

Avventurati, avrai molte piu' soddisfazioni e dopo 2 volte che lo fai e' veramente una cavolata.

PS Hai una camera oscura o uno spazio da oscurare completamente?
Altrimenti ci sono le apposite bag da usare, non supercomode ma ti garantiscono la tenuta stagna alla luce.

Piu' tardi cerco di scrivere il processo.

A non puo' mancare un timer, con uno smartphone o un tablet pero' puoi caricare massive dev che ti da anche i tempi di sviluppo per l'accoppiata pellicola/rivelatore. In realta' va un po' modificato ma come base puo' andar bene. www.digitaltruth.com/devchart.php

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 12:46

Ma infatti non me l'ero presa, non ti preoccupare! Scusa tu se sono sembrato irritato! Comunque ti ringrazio per i consigli, mi parli di cose di cui non avevo mai nemmeno sentito parlare (anche se sono cose che vanno ben al di là delle mie esigenze e capacità attuali, ma piano piano ci arriverò)

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 12:54

Per il processo ti segnalo dei link, leggendoli e guardandoli capirai parecchie cose

www.pensando.it/wp/2009/09/fotografia/sviluppare-un-rullino-in-bianco-

www.pensando.it/wp/2009/10/fotografia/sviluppare-un-rullino-in-bianco-

www.pensando.it/wp/2010/06/fotografia/video-tutorial-come-sviluppare-u

Qui e' presentato 1 rivelatore e altre scelte personali. La cosa si puo' affinare parecchio e ci possono essere dei parametri interessanti da tenere sotto controllo

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2014 ore 14:53

Ho provato a 1+25 ed anche diluizioni inferiori alle mie abituali, ma la grana aumenta parecchio. Ben disegnata ma percepibile. Proverò con il Kodak e poi ti faccio sapere. Mi sono trovato abbastanza bene anche con i prodotti della Ornano. Ciao

avatarsupporter
inviato il 22 Aprile 2014 ore 15:14

Stefano c'e' qualcosa che non mi quadra, aumentando la concentrazione dimunuisci il tempo bagnato e quindi la grana dovrebbe essere molto meno evidente e maggior nitidezza generale. A 1+100 il rodinal dovrebbe essere gia' molto compensatore per esaurimento e i toni chiari potrebbero risentirne parecchio.

La grana pero' e' sempre meno evidente accorciando il tempo bagnato. Questo e' uno dei motivi per cui tra le altre cose per il lavaggio uso il metodo ILFord, mi permette di ridurre da 10 a 5 minuti circa il tempo riducendo di un bel po' il tempo bagnato.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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