| inviato il 11 Marzo 2014 ore 14:58
E si Tiamat, la Contax e' veramente un sistema fantastico! E' un vero peccato che sia stato abbandonato. Io ho modificato parecchio la mia Hassy 503 per avere lenti con l'otturatore centrale, un buon pentaprisma e un winder/scatto piacevole, pero' la Contax mi tenta tantissimo per l'operativita' e per quelle lenti che nei ritratti sono veramente uniche. Il digitale poi per me non e' un problema perche' MF e GF li scatto rigorosamente a pellicola, praticamente solo BN e li stampo in camera oscura. |
| inviato il 11 Marzo 2014 ore 15:01
Eh marinaio...quella contax non mi era sfuggita e sopratutto le ottiche zeiss... le resisto ancora per questioni economiche , ma mi sa che alla fine cederò! La userei sia per il b/n che con pellicola, sento che prima di avventurarmi nel reportage vorrei farci qualche ritratto e un po' di architettura per conoscere il mezzo! Grazie a tutti per i consigli! |
| inviato il 11 Marzo 2014 ore 15:09
Però Marinaio riguardavo i prezzi , ed è decisamente fuori budget |
| inviato il 11 Marzo 2014 ore 15:16
Avendole tutte e due insieme (Contax 645 e Mamiya DF), posso dire per esperienza personale che: - scatto più dolce, ammortizzato e silenzioso nella Contax. - AF più veloce nella DF in modalità "velocità" (che qualche volta sgarra), precisione e velocità simile in modalità "precisione" della DF. In scarsa luce la DF si perde di meno ed é più sicura. - Esposimetro siamo lì. Entrambi un po' rozzi rispetto alla crème delle DSLR, ma essendo abituato all'altrettanto rozza ponderata centrale della Leica M9p, nessun problema. Preferisco tra l'altro analizzare io la scena piano piano. - Mirino di dimensioni simili tra le due, un po' più scuro nella Contax ma piano di fuoco che spicca un po' meglio. Le cose migliorano con il vetrino Mamiya per fuoco manuale, che resta comunque un po' più luminoso. - Durata batteria INFINITAMENTE superiore nel corpo Mamiya se usato con l'accumulatore opzionale agli ioni di litio che prende il posto delle 6 AA (dato per 10'000 scatti, e ci credo, visto che l'ho caricato UNA volta in sei mesi in cui l'ho avuto ). - Contax ha il mirino a pozzetto opzionale che é eccellente e permette di avere un corpo più compatto e leggero e un utilizzo diverso (può piacere o meno, per me che porto gli occhiali é comodissimo). Con il mirino a pozzetto la misurazione luce é solo spot. - Ergonomia decisamente di diversa impostazione: Mamiya permette di avere le funzioni personalizzate ed ha un approccio più moderno (pulsanti + rotella, LCD informativo, ecc.), Contax più essenziale e con tutti i comandi monofunzione distinti, tramite ghiera. Diaframma sulle ottiche Contax da me apprezzatissimo. - Robustezza, materiali, costruzione simili. - Dimensioni simili con mirino. Contax più compatta con pozzetto. - Peso simile con mirino. Contax sensibilmente più leggera con pozzetto. - Integrazione con dorsi digitali migliore Mamiya: si comandano le funzioni del corpo tramite dorso, lunghe esposizioni oltre 30 secondi fattibili senza accessori esterni. - pulsante posteriore che in entrambe si può usare per attivare l'AF (modalità che io uso), troppo piccolo nella DF, più adatto ad un uso "casuale" di regolazione piuttosto che a un utilizzo costante per l'autofocus: dopo un po' fa male il pollice (tasto di gomma con bordo in rilievo di plastica) e il tasto dà la sensazione di non essere robustissimo. Il tasto della Contax é un normale tasto di plastica, un po' più grandino e comodo. Per le lenti, appena mi arriva il dorso per Contax vi saprò dire. Tendenzialmente non mi interessa particolarmente il dettaglio fino ai bordi estremi, ma soprattutto l'effetto 3D, lo sfuocato e la tenuta in controluce. Ah, un'ultima cosa giusto per precisione e per dimostrare che non sono un fanboy del medioformato (mai stato per alcun marchio o tecnologia peraltro). Mettendo agli occhi contemporanemente Contax645 o Mamiya DF in uno, e Canon 1DSII o D600 nell'altro, a livello di grandezza del mirino siamo lì (ovviamente cambia il rapporto tra i lati). Quindi in questo caso, con queste due 645, da sfatare il mito del "gigantesco mirino delle medio formato": le differenze ci sono ma non sono così trascendentali. Se poi si usano vetrini per sensori 48x36 o 44x33, allora le 24x36 buona hanno un mirino generalmente più grandino. Usando il pozzetto della Contax invece le cose cambiano e di molto: guardando direttamente o mettendo l'occhio sull'ingranditore centrale ribaltabile, si ha una visione molto naturale (ci sono molti meno passaggi: si guarda direttamente il vetrino di messa a fuoco) e grandissima della scena. Il tutto é definitissimo e molto contrastato, quasi a guardare direttamente dentro la lente. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 14:45
“ Paco ha ragione, vai direttamente su sul GF „ Marinaio ti sta dicendo di andare al Grande Fratello |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 14:51
“ Quindi in questo caso, con queste due 645, da sfatare il mito del "gigantesco mirino delle medio formato": „ Mattia, però francamente io quando metto l'occhio nel mirino della MamiyaZD vedo una differenza notevole con quello della 6D e mi sembra anche parecchio più grande di quello della mia ex 1dsII anche se in questo caso, posso solo fare un confronto con il ricordo che ho perchè l'ho venduta. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 15:21
Guarda la cosa stupisce anche me, perché tra l'altro facendo due calcoli (corpo, ingrandimento, percentuale copertura, grandezza immagine mirino): Mistero... Stasera riprovo per bene e aggiorno Edit: eliminato un delirante calcolo con basi sbagliate |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 15:32
Se può interessarti per 350 euro vendo la mia Mamiya M 645 1000S con obiettivo secor 80 mm F/1.9, pentaprisma PD "S", mirino a cappuccio "S" (pozzetto), portarullo. All'acquirente regalo anche adattatore per utilizzare il secor su canon. Se interessato contattami in MP oppure angelotilaro@libero.it Ciao |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 15:38
Certo, chiaro! Però la grandezza del prisma non é sempre sinonimo di grandezza mirino ecc. Per esempio guarda i prismi delle Olympus OM, piccolissimi e però con un'immagine gigantesca. Oppure anche quello della D600, che incorpora anche un flash ed é più piccolo di quello della 1DsII, senza flash, a parità di altre variabili del mirino. L'altra variabile da tener presente é anche la luminosità, ma su questa influisce pesantemente il vetrino. Tra l'altro nella tua Mamiya ZD22 c'é un pentaprisma (e bello grosso ), mentre nei mirini delle 645 stile la Contax o la Hasselblad H1 c'é un sistema di specchi: più compatto, ma che potrebbe generare distorsioni/deterioramento verso i bordi. Non so se la Mamiya 645DF ha un prisma, ma presumo vista la forma che abbia anch'essa gli specchi. Comunque qui c'é qualcosa di strano. Devo verificare per bene, il dubbio mi attanaglia |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 16:12
Tra l'altro n°2, mi son reso conto di aver commesso un errore madornale nei miei calcoli del post sopra. L'ingrandimento é riferito generalmente rispetto alla realtà, tipicamente su 24x36 con un 50mm a infinito. Un oggetto visto attraverso un mirino 90% é grande il 90% dello stesso oggetto visto a occhio nudo. A questo punto, se si vogliono comparare l'ingrandimento tra il 645 e il 24x36 si deve tener presente la focale normale per ogni formato, quindi 80mm su 645. Ma ancora non sappiamo nulla della grandezza del mirino. Comunque per tagliare la testa al toro, stasera provo a fotografare il mirino della D600 e quello della Contax 645 e vediamo cosa salta fuori |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 16:40
Io uso da tempo una rolleicord Vb.....meravigliosa! Da poco ho preso un hasselblad 500CM con 80 e 50....devo ancora prenderci confidenza ma solo guardando i 4 rulli che ho sviluppato devo dire che è eccezionale... Autofocus e priorità diaframmi a me non interessano, non vedo la necessità di aver la priorità dei diaframmi...quando devo fotografare, misuro la luce in più punti con un esposimetro esterno e poi scatto; così mi faccio un'idea su come esporre se voglio fotografare all'ombra o alla luce per esempio. Invece per le foto "meditative" misuro la luce in punti particolari e poi scatto. La messa a fuoco a volte può essere comodo l'AF (soprattutto per i soggetti in movimento) ma non ho mai trovato limitazioni con il fuoco manuale, anzi a volte è più preciso. (sarà che uso il fuoco manuale su "quasi" tutte le mie macchina). per assaggiare l'analogico in medioformato di STRACONSIGLIO una rolleicord poca spesa, tantissima resa! |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 16:51
Beh, se uno non ha la necessità di avere esposimetro integrato e relativa priorità di diaframma, se non ha bisogno dell'autofocus, se gli basta una sola focale e non ha velleità digitali, una Rolleicord o Rolleiflex sono sicuramente corpi splendidi e l'approccio minimalista e veramente diverso rispetto "al solito" può anche essere un toccasana e stimolare la creatività! Un'alternativa altrettando spartana e minimal (non nelle dimensioni...) trovo sia la Fuji Gw690III, che sforna negativi 6x9 con veramente un look spettacolare e con una marea di informazione. Ce l'ho e ogni tanto la uso, ma tra i difetti trovo che abbia una costruzione che sembra da macchina usa e getta e uno scatto che sembra una trappola per topi (essì che dovrebbe essere silenziosa e morbida, visto il solo leaf shutter...). Il 90/3.5 però é fantastico e il telemetro molto grande e preciso. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 19:54
Una curiosità, quanto costa un dorso digitale da mettere su una Mamyia? |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 21:29
Un leaf aptus 22 (sensore dalsa 48x36 22MP) lo trovi usato, ad aspettare l'occasione giusta, sui 2'500-3'000 Euro. Un Phase One P25 (sensore kodak 49x37 22MP) a qualcosa di più. Son dorsi di 10 anni fa, ma fanno ancora il loro lavoro egregiamente. La loro età si vede soprattutto nell'interfaccia, non tanto nella qualità del file. Lascerei stare invece dorsi con sensore piccolo, se non i recentissimi: non vale la pena. Poi ovvio ci sono molte altre opzioni, fino a 40'000 Euro. |
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