| inviato il 28 Gennaio 2014 ore 0:51
“ secondo me ti stai fissando troppo su questa storia ;-) „ Juza, lo so che la tua affermazione è ironica ... perlomeno credo! perché sei il primo a sapere che non bisogna limitarsi, nel commentare una foto, a dire solo ed esclusivamente "mi piace" o fare complimenti d'impulso, anche se ognuno è libero di farlo. Io sul tuo forum ci sto perché, tra l'altro, trovo molti post che vanno oltre il "mi piace", e questo è l'aspetto migliore per me. Quella che tu vedi come una fissazione, in realtà è nata dalla convinzione che lo spirito che dovrebbe animare qualunque componente di questa comunità è quello basato sulla lealtà, che qui la maggior parte dei componenti ha. Quindi se su una foto pubblicata mi viene un dubbio, sono portato a dire la mia, anche sbagliando. Ognuno è libero di fare tutti i PP che vuole, quello che conta è il risultato finale, ma se gli viene chiesto su cosa è successo in PP, io trovo più giusto dire la verità, adesso sto parlando in generale ed è solo la mia opinione che non pretendo che gli altri condividano. ...... e poi ... ho aperto questo posto, per affrontare un problema che potrebbe interessare molti come me, e anche per fare qualcosa di diverso dal pubblicare una foto ed avere complimenti. Ho voluto Intavolare questo discussione dal punto di vista della ripresa perché non la ritengo di secondo ordine, e anche perché mi piace. Se poi devo chiudere la discussione basta che me lo dici, non ci sono problemi, il forum è tuo. “ comunque la lunghezza è fortemente influenzata anche dalla lunghezza focale, con un tele sono molto più apparenti che con una focale corta... p „ Adesso va meglio, grazie per il contributo. È chiaro che la lunghezza focale influisce sull'ingrandimento della scia, ma puoi prendere come unità di misura di riferimento le dimensioni degli elementi, di misura conosciuta, che si trovano in prossimità della scia, oppure come giustamente dice Wolf puoi prendere le dimensioni dell'elemento stesso come unità di misura. Più in generale credo si possa prendere lo spessore, se lo conosci, dell'oggetto che lascia la scia, un chicco di grandine sarà max 1 cm o 2 tranne casi eccezionali, il riso sarà 0,5 cm Grazie anche a te Wolf per il contributo. Fabio a te ti rispondo domani, adesso è tardi e me ne vado a dormire. Buonanotte a tutti. |
| inviato il 28 Gennaio 2014 ore 20:55
“ Il vento non rallenta. Il vento rallenterebbe solo se ci fosse una corrente ascendente, che di fatto andrebbe a creare maggiore attrito. Il vento che arriva di lato, accelera i chicchi perché aggiunge una componente laterale. La velocità è la risultante delle due. „ Non è detto, il vento può favorire o rallentare, tutto dipende dalla sua direzione e dal verso. Se la direzione ha un angolo minore di 90° rispetto alla verticale contando da sotto, la velocità di caduta diminuisce. Se invece l'angolo parte da 90° in su, la velocità aumenta. Riferendoci alla foto in oggetto si vede che la direzione della grandine/pioggia è inclinata di circa 45° rispetto alla verticale, da ciò si può dedurre che la direzione del vento è circa 90° rispetto alla verticale cioè orizzontale. Calcolando la risultante, come dici tu, tra la velocità di caduta (11 m/sec) della grandine e ipotizzando 11 m/sec anche per la velocità del vento, la risultante dovrebbe essere 11 m/sec x 1,41 = 15,51 m/sec. Moltiplicando per 1/250 di sec, otteniamo una scia di 6,2 cm. Se poi c'era un mezzo uragano con vento di 100 Km/h ( 27,78 m/sec) otterresti una risultante di 29,88 m/sec e quindi un scia di 11,9 cm con direzione quasi orizzontale. Solo nel caso di un uragano con venti di 400 Km/h avresti una scia di 44,7 cm, ma non mi pare sia il nostro caso. Poi a seconda della distanza dall'obiettivo si può avere una misura apparente diversa, quindi andiamo al secondo punto. “ Seconda cosa, come pui calcolare la distanza della macchina dalla goccia/chicco? Potrebbe essere a pochi cm come a metri di distanza. „ Guardando la foto! Se la scia sta o pochi centimetri o fotografi con un tele aumenta anche lo spessore della scia non solo la lunghezza. Nel caso specifico non si vedono scie a meno di 10 m. Detto ciò, fai le tue deduzioni. Da parte mia ho fatto delle considerazioni che potrebbero essere anche sbagliate, ma non voglio insistere perché poi Juza dice che mi sto fissando. Fossi Juza però, aprirei un nuovo tema della settimana dal titolo #SciePioggiaGrandine, con relativo Hashtag. Ciao a tutti. |
| inviato il 05 Febbraio 2014 ore 12:13
Ciao Mario. Apporto anche la mia opinione, al netto di quanto già specificato da juza, ovvero per quel che vale.... :) Confermo certamente i calcoli fatti da chi mi ha preceduto. comprese le valutazioni del vento. aggiungo però una cosa che, a mio avviso, poco considerata nel topic. ovvero che la lunghezza calcolata è in effetti quella reale.... ma in fotografie come quelle di esempio la lunghezza misurabile è relativa! relativa rispetto al soggetto inquadrato! mi spiego meglio.... l'unico modo che abbiamo per misurare la scia del chicco di riso ad esempio, è confrontandola con un elemento noto, come può essere, con le dovute approssimazioni, la lunghezza del dito mignolo o del naso. Quello che non sappiamo invece, l'informazione sulla profondità! e qui viene il bello! infatti entrambe le immagini sono fatte con tele spinti. probabilmente con lunghezze focali vicine ai 300mm. cosa succede quindi? succede che, a parità di lunghezza della scia di 4 cm (ipotesi), e fuoco a 10 metri di distanza (ipotesi dello scatto degli sposi). i chicchi che cadono tra il soggetto ed la fotocamera avranno scie apparentemente più lunghe. mentre quelli oltre i soggetti, avranno scie apparentemente più corte. A titolo di esempio, prendendo sempre la foto degli sposi, è evidente che i due chicchi fra i volti hanno una scia apparentemente corta perchè molto più indietro rispetto ai soggetti. Guardando invece sulla destra dell'inquadratura, si notano scie lunghissime! sanche dalle dimensioni delle stesse si evince la maggiore vicinanza rispetto all'obiettivo. Per assurdo, se qualcuno avesse lanciato riso ad un metro dal fotografo, la sia avrebbe coperto l'intera inquadratura... Infatti la loro lunghezza apparente aumenta quadraticamente (circa) con l'avvicinarsi all'ottica. non ho fatto calcoli precisi, ma più o meno ci siamo.... QUindi, riepilogando, una volta calcolata la velocità di caduta e quindi stabilito il tempo di posa, occorre, per essere pignolissimi!!! calcolare la lunghezza focale da utilizzare e proporzionarla alla distanza di messa a fuoco. Buona giornata a tutti! |
| inviato il 05 Febbraio 2014 ore 20:07
Ciao Daniele, la tua opinione? vale e come! ...... come vale l'opinione di chiunque si confronta dimostrando le proprie tesi. Solo alcune precisazioni, dopo aver sottolineato che ritengo la discussione e il confronto la linfa di un forum. “ aggiungo però una cosa che, a mio avviso, poco considerata nel topic. ovvero che la lunghezza calcolata è in effetti quella reale.... „ Sono pienamente d'accordo, la scia REALE o si trova a un metro dalla fotocamera o a 50 m, a parità di velocità di caduta e di tempo di esposizione, è sempre della stessa lunghezza. Mentre quella apparente è dovuta all'effetto prospettico registrato dal sensore e dalla focale. Questo significa che se un oggetto passa molto vicino alla fotocamera risulterà di lunghezza maggiore, ma sarà maggiore, come ho già affermato, anche lo spessore, ed è proprio lo spessore che ci può far determinare la distanza della fotocamera. Oppure come ho già detto e confermato da Daniele (quoto me stesso) “ È chiaro che la lunghezza focale influisce sull'ingrandimento della scia, ma puoi prendere come unità di misura di riferimento le dimensioni degli elementi, di misura conosciuta, che si trovano in prossimità della scia, oppure come giustamente dice Wolf puoi prendere le dimensioni dell'elemento stesso come unità di misura. „ sarà la misura di un elemento di riferimento conosciuto a farci fare il raffronto. Ritornando alle foto oggetto della discussione, quella del riso ha delle scie più lunghe e di maggior spessore sulla destra, che in questo caso potrebbe essere il riso effettivamente lanciato. Mentre il dubbio potrebbe venire guardando a sinistra dove si hanno delle scie troppo uniformi a mo' di trama con spessore apparente di piccole dimensioni e quindi abbastanza vicine agli sposi che sono elementi di misure note e ci possono far calcolare la lunghezza reale, che appunto sembra eccessiva rapportata a un 1/320 di sec. Nel caso della foto del faro, non troviamo scie di spessore elevato, ma solo scie relativamente lontane dalla fotocamera e più vicine al faro che è il nostro elemento di misura. Anche in questo caso la misura delle scie sembrerebbe eccessiva se rapportata a 1/250 di sec. Concludo ribadendo che ritengo questa discussione solo un confronto di punti di vista senza voler sminuire il valore delle foto citate ad esempio perché poi quello che conta è l'effetto ottenuto che può piacere o non a seconda dei gusti. Per me al primo posto rimane sempre la lealtà e il coraggio di esprimere il proprio punto di vista, anche sbagliando. Grazie Daniele per il tuo contributo e ciao a tutti. Ps: a proposito di prospettiva, non vorrei sbagliarmi perché è un lontano ricordo, mi sembra che la prospettiva, a parità di distanza dal soggetto, non è influenzata dalla focale, con diversa focale cambierebbe solo l'ingrandimento. Quindi la prospettiva dipende esclusivamente dalla distanza fotocamera - soggetto. |
| inviato il 04 Aprile 2016 ore 16:39
Ciao Mario secondo me puoi allestire un banco di prova dove stimare, con una certa accuratezza i range di velocità dei chicchi di riso. Per la pioggia più o meno varrà lo stesso. Butto giù questo banco di prova: treppiede, macchia fotografica, un banco, del riso, un righello posto verticalmente. Facendo varie prove, facendo cadere il riso in prossimità del righello dovresti essere in grado, tramite varie foto a calcolare i tempi giusti e la velocità media verticale di caduta del riso. Le relazioni fisiche in gioco sono semplici: S = V x T (spazio = velocità x tempo). V = S / T Il tempo di scatto lo fissi tu, lo spazio lo dovresti dedurre mettendo la zona di fuoco dove casca il riso vicino al righello. facendo ad es. una decina di prove, e facendo la media dei risultati dovresti potere arrivare ad una certa accuratezza. Diciamo che ci vuole solo un po' di pazienza. Ovviamente è una semplificazione del problema, l'equazione completa del moto è S(t)= S0+ V*t+ A*t^2/2 Stai ipotizzando che l'accelerazione del chicco sia nulla nella finestra di osservazione, il che è lecito. La posizione iniziale la calcoli in relativo al righello. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 17:22
Giusto Giuseppe, la prova si potrebbe fare ed appena ho un po' di tempo la farò, potresti farla anche tu però! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |