| inviato il 20 Settembre 2013 ore 12:20
io ci sono stato e devo dire che il capanno è molto ben fatto: basso sul pelo dell'acqua, feritoie consone, ben mimetizzato. 70 euro sono una bella cifra ... però forse se si pensa che il capanno è in realtà una barca su cui è stato allestito il capanno vero e proprio (cioè il capanno non è sulla terra ferma), penso che solo questo fatto faccia lievitare il prezzo di costruzione, poi è estremamente ben fatto, posizionato in modo ottimale per gli scatti del mattino, è nel bel mezzo di un'area privata (il consorzio della bonifica è un ente privato) e soprattutto c'è una persona che ti preleva al museo delle valli, ti porta con la sua auto per 15' all'interno della bonifica per arrivare all'attracco, si prende un'imbarcazione elettrica, si fanno circa 30' di navigazione fino al capanno nel bel mezzo della valle, e poi quando lo chiami ti viene a prendere .... mi sembra un discreto servizio. poi è vero che 70 euro sono tanti in termini assoluti per fotografare da un capanno, ma in questo caso sapendo bene cosa c'è dietro e come sono fatte le cose forse sono più comprensibili. mi hanno fatto sempre lo scontrino. poi si può scegliere di andare a fotografare altrove, senza pagare, come faccio anch'io quasi sempre. ciao riccardo PS non ho nessun tornaconto dalla gestione del capanno ;-) |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 12:33
Ben vengano le aree protette e tutelate a pagamento, pago volentieri il biglietto d'ingresso. Più gente in oasi = più tutela per gli animali. Ci sono già poche zone di rifugio.... Io cerco di pensare a 360° senza guardare esclusivamente il mio orticello... Un saluto a tutti |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 12:42
Spiego meglio perche ho detto zoo, e evidente che non mi riferissi alle gabbie. Quando fotografo animali (o meglio, ci provo), faccio quasi sempre in sacco di km a piedi (anche una ventina) con parecchi kg sulle spalle ( 15 e rotti) caldo asfissiante o pioggia di varia entita. Gli appostamenti poi sono a terra con rete mimetica addosso per ore, con altissima probabilita di incontri troppo ravvicinati con una succulenta varieta di serpenti che vanno dal molto velenoso al potenzialmente letale, ovviamente spesso e volentieri non si porta a casa nulla, pero quando arriva lo scatto buono la gioa e totale. Per questo dico che per me post I come quello sono come uno zoo |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 12:46
Davide Rosa stai paragonando l'Indonesia con l'Italia?? ho capito bene? |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 12:48
Se il servizio è quello descritto da "Rivus1970" 70 euro sono giusti. Del resto il nostro è un hobby che, se si vuole dei risultati, ha dei costi piuttosto elevati. Per avifauna, credo si debba andare su FF+ 400/500 mm, e siamo già oltre i 10000 euro, quindi se una si può permettere questa cifra cosa vuoi che siano 70 euro, se poi si fa a livello professionistico credo ci sia anche un ritorno. |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:17
Davide Rosa, se dovessi mettere da parte 1 euro ogni volta che torno da un' oasi senza scatti avrei già preso un 24-105 L Oasi non è sinonimo di scatti sicuri e pappa pronta; fa caldo anche in oasi, si portano kg sulle spalle e si fanno chilometri. |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:18
@Maurizio non capisco cosa intendi, in che sense paragono I due paesi? |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:26
Quando si decide di far pagare per un servizio questo deve essere adeguato.....All'Oasi di Torrile ci sarò stato 3/4 volte ed ogni volta l'ho trovata sempre più fatiscente...Per contro hanno raddoppiato il biglietto (da 5 a 10 Euro) e lo scontrino me lo hanno fatto una volta sola. I 70 Euro, a fronte di quanto spiegato da Rivus, hanno già più senso, ma io forse li spenderei per TUTTA la giornata e non solo per mezza. Concordo che tra Caccia Fotografica ed Oasi Naturalistica ci sia un abisso, a favore della prima, come soddisfazione/gratificazione nel "catturare" gli animali nel loro habitat. |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:33
“ Concordo che tra Caccia Fotografica ed Oasi Naturalistica ci sia un abisso, a favore della prima, come soddisfazione/gratificazione nel "catturare" gli animali nel loro habitat. „ Mah, non sono completamente d'accordo. La realtà e' che in Italia gli animali temono l'uomo, qui c'è distinzione tra " caccia fotografica" e oasi/parchi in generale. Se si fa caccia fotografica c'è più soddisfazione, e' ed più figo....peccato che quando si va all'estero gli animali se ne fregano dell'uomo e ti stanno a 6 metri senza capanno...e senza rete mimetica.. A Texel le beccacce di mare ti arrivano a 2 metri.... |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:36
@Davide: nel senso che stai parlando della tua esperienza fotografica in Indonesia, ma in Italia, almeno dalle mie parti la situazione è diversa, a parte che non ci sono serpenti velenosi, è improponibile fare una ventina di km a piedi, più che altro perchè da me se vuoi trovare animali devi andare in zone collinari/montagnose, e camminare in salita non è affatto come camminare in piano, per di più con 16 kg sulle spalle (anche a me tra capanno, treppiedi, fotocamera + tele viene quel peso). anche in piano comunque venti km li fai in 4 ore se va bene. In ogni caso in Indonesia la densità di animali è indubbiamente superiore, dici tu stesso che rischi di incontrare serpenti, io al massimo se mi sdraio a terra dalle mie parti incontro insetti, quindi farai anche meno fatica a incontrare animali liberi in natura. comunque sono d'accordo che c'è differenza tra andare in oasi e cercarseli da solo, ma c'è anche molta differenza tra oasi e zoo @Fabio1980: si ma ci sono oasi e oasi, se vai a oasi come quella di Torrile è impossibile tornare a casa senza scatti, mentre invece dalle mie parti c'è l'oasi delle foppe e l'oasi di cesano maderno ad esempio che sono meno frequentate, sia da animali che da persone, e a volte si rischia di fare un giro a vuoto, però l'ingresso è gratuito. la differenza secondo me è appunto questa, in teoria pagando si ha una garanzia maggiore di portare a casa dei buoni scatti, o almeno la si dovrebbe avere |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:42
Vieni qui java e potrai constatare di persona quanto to stiano vicini gli animali, visto e consider a to che per l'indonesiano medio qualsiasi cosa si muova va assolutamente uccisa o alla meglio catturata e venduta. Non abito a Papua o in Kalimantan dove e spesso vero cio che dici, poi non sto dicendo che io so no e chi va in riserva no, soltanto che oasi come quella in oggetto per me sono come zoo o se preferite hotel 5 stelle visit i capanni galleggianti e tutte le comodita, io non ci troverei nessuna soddisfazione |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 13:53
Maurizio ora ho Caputo, come dicevo prima qui in Indonesia la situazione per gli animali e drammatica oltre ogni immaginazione soprattutto qui a java, in Borneo il governo ha da poco dato concessioni a paesi come Australia e Cina per diboscare migliaia di ettari di foresta primaria a scopo estrattivo, a Papua la polizia e l'esercito uccidono regolarmente gli appartenenti all's tribu che vogliono fermare la distruzione del loro territorio. Tranne nelle zone piu remote gli animal I so no difficilissimi da incontrare purtroppo non e piu I'll paradiso che era, come mi raccontano gli anziani dei villaggi, solo 50 anni fa |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 14:01
“ I 70 Euro, a fronte di quanto spiegato da Rivus, hanno già più senso, ma io forse li spenderei per TUTTA la giornata e non solo per mezza. „ Puoi rimanere anche tutta la giornata, ti accordi sull'ora del "prelievo", almeno a me è capitato così. |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 14:16
Emmemme dissento. Il lavoro dei volontari in associazioni no profit come la lipu è determinante ed impensabile poterlo sostituire con un lavoro retribuito. Se entrano i concetti di business in questi ambiti è la fine. Mi spiego meglio. Sono socio lipu, e come tanti altri soci versiamo una quota che serve per le spese che sostiene l'associazione. Poi c'è l'8%. Raccolgono soldi anche durante gli eventi. Trovo persino giusto che in alcune oasi come torrile sia richiesta una quota di ingrasso. Poi appunto ci sono i volontari. Vi prego non trasformiamo in business anche questo genere di associazioni e attività se no è davvero la fine. Salut |
| inviato il 20 Settembre 2013 ore 14:23
Rivus, ritengo che la tua risposta sia esaustiva e giustifichi ampiamente il prezzo richiesto. Inviterei però a non confondore questo genere di attività con realtà come la lipu. Salut |
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