| inviato il 30 Settembre 2025 ore 15:27
Filtro tutta la vita , concordo al100 % . |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 15:36
Sulla questione della protezione del filtro vi sarebbe da discutere. Il vetro del filtro è molto meno robusto della lente frontale, per cui in caso di urto è facile che vada in frantumi, e che i frammenti graffino la lente frontale. Dove un filtro protettivo (inutile spendere per la funzione uv, a meno di avere una fotocamera a pellicola) può tornare utile è - ad esempio - per: - protezione dallo sfregamento della lente frontale contro altri oggetti - protezione da sporco difficile da pulire, come ad esempio fango, sabbia e altro: se finissero sulla lente frontale, la pulizia sarebbe molto più critica, in quanto si potrebbe rigare o danneggiare il rivestimento antiriflesso. Ovviamente, dipende molto dall'uso che si fa dell'attrezzatura. Sui superteleobiettivi o sulle ottiche ultragrandangolari spesso non è possibile montare filtri frontali, per cui ci si deve adattare. Se l'ottica ha un paraluce sufficientemente lungo, questo fornisce già una buona protezione, in molti casi. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 15:54
oggetto che colpisce in pieno la lente e sfonda l'uv è abbastanza difficile non so cosa potrebbe essere tipo un tappo di spumante non so un sassolino che parte dalla ruota di un'auto (non credo sfonda il filtro) se ti cade la lente su un rialzo del terreno di faccia ... li o hai il paraluce che magari tisalva o filtro o no il danno è significativo. c'è la più pericolosa casistica di sabbia schizzi spruzzi ecc ecc ... su una delle tante discussioni online leggevo di un matrimonialista dove la truccatrice della sposa per sbaglio gli ha spruzzato la lacca sulla lente ... non si sa mai quale schifo possa finire sul fronte della lente ... |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 15:55
unica che non ho il filtro è la GM 14mm per ovvie ragioni (non li può montare) però è anche una lente che si usa poco ... |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 16:53
“ Il vetro del filtro è molto meno robusto della lente frontale, per cui in caso di urto è facile che vada in frantumi, e che i frammenti graffino la lente frontale. „ Se l'urto è forte al punto di rompere il filtro è abbastanza forte da procurare un grave danno alla lente frontale, magari non la spacca ma la segna profondamente o la scheggia e quindi sarebbe comunque da cambiare, per urti del genere non credo ci sia protezione che tenga. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 17:17
Per gli urti 'forti' solo il paraluce montato che riduce la probabilità che arrivi a colpire la lente |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 17:21
“ Per gli urti 'forti' solo il paraluce montato che riduce la probabilità che arrivi a colpire la lente „ Se è davvero forte, al punto di rompere un buon filtro neanche il paraluce basterebbe (forse quelli a bicchiere di lunghi tele), personalmente non ho mai considerato l'uso del filtro protector un sostituto del paraluce ma ho sempre pensato che debbano viaggiare insieme, sempre montati. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 17:50
io uso sempre il filtro , il paraluce qualche volta me lo scordo , anche se cerco di montarlo sempre. se l'obiettivo cade il paraluce magari evita che la lente ti prenda un sassetto sul pavimento ... pensa ti cade dove c'è un pò di ghiaia... oppure un oggetto che non arriva perpendicolare ma obliquo e sbatte di lato sul paraurti invece di andare dritto sulla lente sicuramente la cosa migliore è montarli entrambi |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 18:15
L'argomento di questo topic è quello di confutare il luogo comune,attraverso una semplice dimostrazione,che TUTTI i filtri UV degradano in qualche modo l'immagine. Anzi,possono anche migliorarla,seppur lievemente,come nell'immagine che ho postato (se poi non riuscite a vedere differenze allora quello è un altro discorso,io non penso di avere i superpoteri ottici) Discorso AF per me è la stessa cosa,con i filtri economici (ma comunque di marca,mai acquistato ciofeche) ho avuto problemi mentre con quelli di pregio nessuno. Quindi,per la mia esperienza,le cose vanno di pari passo. Unico punto debole secondo me potrebbe rimanere il controluce diretto Sul fatto se protegga abbastanza o meno ecc sono stati spesi capitoli interi qui sul forum,direi che la questione è stata trattata abbondantemente |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 18:30
“ L'argomento di questo topic è quello di confutare il luogo comune,attraverso una semplice dimostrazione,che TUTTI i filtri UV degradano in qualche modo l'immagine. „ Ho chiesto per anni a chi sosteneva che i filtri, anche quelli buoni, degradano la qualità dell'obiettivo di dimostrarlo con un test anche nessuno lo ha mai fatto dimostrando implicitamente che filtri di buon livello non degradano la qualità, ora arrivi tu e fai il test contrario! E alla fine dimostri quello che tutti noi sostenevamo in teoria. Ottimo lavoro. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 18:41
@Loris “ mi chiedevo se potessi dirmi qualche modello/marca che monti abitualmente „ Non sono così competente da poter consigliare questo o quello con trattamento nanocristal ecc... Posso solo dire che nella mia vita (ormai è una vita che giro con la fotocamera) ho impiegato di tutto. I primi tempi 'giravano' i filtri Cineamex privi di qualunque trattamento antiriflesso e dalla qualità... Booooh???? Poi sono passato ai B+W per una ragione semplicissima: se fotografavi con l'Ektachrome era una costante avere foto con una marcata dominante blu, e mi occorreva qualcosa che correggesse questo. Scoprii i KR (1,5-3-6) di B+W -filtri ambrati che in pratica svolgevano al funzione di uno skylight- che riuscivano ad ovviare benissimo ai problemi di temperatura cromatica. I B+W KR sono stati la mia costante per 20 anni. I filtri UV manco erano da nominare, per me erano inutili, mi serviva qualcosa di più efficace: un KR 1,5 anche accoppiato ad un polarizzatore (sempre B+W) Poi è arrivato il digitale ed i filtri ambrati creavano immagini troppo calde (indipendentemente dal bilanciamento del bianco -provare per credere-) ed allora sono passato agli UV. Che marchi... alla fine, per me una sicurezza sono comunque e sempre i B+W. E qui mi rifaccio a quello che ha scritto @Hbd “ Per il discorso autofocus la cosa è ancora più critica. Infatti, anche un problema di flare che a occhio non si nota, potrebbe disturbare le letture dell'autofocus, in quanto genera dei riflessi problematici sul sensore autofocus (quando si generano riflessi, questi si muovono tra lenti e sensore/specchio). Su questo le reflex potrebbero soffrire maggiormente delle mirrorless, per come è strutturato l'autofocus. „ Qui faccio 'outing': sono sempre stato un paladino della assoluta neutralità dei filtri sulla qualità dell'immagine e... fintanto che il filtro anteposto è di una qualità decente, questo è vero (ho trovato anche filtri 'fetenti') Un'altra cosa invece sono i polarizzatori: La scoperta è recentissima:nikon Z7 con Z 24-120 f4 S, con polarizzatore -CPL- 'Giotto'. Nelle foto ad infinito avevo una qualità sui dettagli non buona, e davo la colpa alla turbolenza atmosferica, avevo una specie di doppia immagine percepibile sui bordi dei soggetti Ho fatto una prova: ho tolto il polarizzatore e la lente -a infinito- ha cambiato radicalmente carattere passando da una resa sullo scarso ad una resa ottima (scarso-->ottima!) guardate qui il 'disastro' e cercate di capire da soli qual'è la foto col CPL (non è difficile ) e considerate che ho alcune immagini col CPL che sono anche peggiori sebbene il tempo di scatto sia intorno a 1/1500
 Il bello è che ho avuto problemi analoghi con un polarizzatore hoya su nikon Z 24-200 sempre su Z7 mentre la stessa lente/filto sulla ZF-c non aveva nessun problema. Morale: temo che andrò a spendere molto per cambiare una buona parte dei miei polarizzatori (per me il CPL è un must) Dovrò fare molte prove e penso che userò solo B+W Nota: quella nella foto è la capanna Regina Margherita (m. Rosa) presa dal rif. Barbaferrero |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 19:13
Le differenze di resa, anche nei casi migliori, si notno solo in controluce pieno e nemmeno sempre. Ai fini della protezione lente è firse più valido io paraluce rigido (se si rompere il vetro del filtro è sicuro anche il danno alla lente frontale). Personalmente monto il filtro solo se piove o se fotografo in situazioni rischiose e in genere solo su alcune lenti. Sulla x100v lo tengo sempre montato perché serve a rendere resistente a polvere umidità anche la macchina |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 20:35
“ (se si rompere il vetro del filtro è sicuro anche il danno alla lente frontale) „ Dipende, a me si ruppe il filtro, dopo una caduta, del 70-200 VR II ma la lente si salvò comunque come ho detto prima la cosa migliore è l'abbinata filtro paraluce anche perché il paraluce è indispensabile su qualunque ottica. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 21:01
Avevo un hoya su un canon 70-200, addirittura eliminava anche qualche riflesso in più per via del suo trattamento molto forte. Un po' complicato da pulire. Basta comprare filtri di qualità, in tutti i casi, ND, Cpl ecc. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 21:13
“ L'argomento di questo topic è quello di confutare il luogo comune,attraverso una semplice dimostrazione,che TUTTI i filtri UV degradano in qualche modo l'immagine. „ E' facile identificare un aspetto che sicuramente peggiora, con l'aggiunta di un filtro uv. Specificamente, ogni ottica ha una trasmittanza, che ovviamente si riduce - in una certa misura - con l'aggiunta di un filtro (che non ha trasmittanza del 100%). Per quanto piccola possa essere la differenza, è non nulla. Potrei avere miglioramenti sotto qualche altro aspetto, in una certa misura? A priori non si può escludere, ma non è dato sapere quale possa essere (si veda (*)). La qualità d'immagine è legata a molti aspetti, e non è detto che peggiorino tutti. Inoltre, a volte si cerca un oggettivo peggioramento ottico, sotto determinati aspetti, al fine di ottenere certi effetti. Ad esempio, potrei voler deliberatamente ridurre la trasmittanza dell'ottica, usando dei filtri nd, così da sottoesporre l'immagine a parità di impostazioni di scatto. Il filtro uv, su una fotocamera a pellicola, sicuramente migliora la qualità d'immagine sotto un aspetto: blocca i raggi uv, che possono avere effetti spiacevoli per certi tipi di fotografie (non per tutti, e un'eccezione è l'astrofotografia). In generale, si torna al discorso che facevo inizialmente. (*) Tecnicamente, sto aggiungendo un elemento ottico a uno schema ottico esistente. Come il tutto si comporti non è dato saperlo: si possono solo fare prove caso per caso, ma entrano in gioco non solo l'ottica, ma anche la fotocamera e la scena fotografata. Sicuramente il filtro mi aggiunge due superfici riflettenti in più (due per lente), come fonte di riflessi rispetto alle altre superfici riflettenti (lenti e sensore). Questo rende maggiormente problematica la gestione di flare e ghosting, visto che lo schema ottico lavora fuori specifica. Il flare/ghosting è sempre negativo? Dipende. Ho esempi di foto in cui, per via di un leggero flare dell'ottica, venivano meglio illuminate alcune aree sottoesposte della foto, e il risultato finale era apprezzabile. In altri casi è problematico, e non solo per la qualità d'immagine: anche se lo schema ottico riesce a sopprimere i riflessi in modo tale che nella foto non siano molto visibili, potrebbero comunque disturbare l'autofocus. Attenzione che controluce non implica fotografare avendo il sole nell'inquadratura: potrei, ad esempio, fotografare dei soggetti sull'acqua, e avere dei riflessi sulla superficie della stessa. Infine, se si scatta in jpeg è da valutare quali impostazioni siano attive. Ad esempio le fotocamere Canon degli ultimi 15 anni hanno una funzione attiva di default, che analizza la foto, e attua delle correzioni selettive sull'esposizione, così da intervenire sul contrasto e sull'esposizione. Questo rende difficile fare valutazioni, dato che può bastare anche solo cambiare leggermente l'inquadratura per avere un risultato diverso, a seconda del tipo di scena fotografata. |
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