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Club dei fotografi 17


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avatarjunior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 12:25

Cosa intendi per un certo tipo di fotografia? La staged?

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 12:30

Si usando magari contesti che non son legati necessariamente al reale.
Faccio un esempio di un'autrice che mi piaceva ai suoi inizi dove "creava" fisicamente le sue foto, ma ha preso una strada con elaborazioni che mi piacciono molto meno:

brookeshaden.com/

Questo tipo di fotografia non sta perdendo un po' di senso?
Per me è stato naturale andare sempre più in questa direzione:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=316768&l=it



avatarjunior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 12:45

Non so rispondere alla domanda, ma sulla tua galleria "Hybrid" che, ho citato pochi giorni fa in relazione a Frank Ockenfels 3, con me sfondi una porta aperta.

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 16:47

Non demonizzo in alcun modo l'uso dell'AI se, messi alle strette dai pochi (o assenti) mezzi a disposizione, si integra nel lavoro fotografico un elemento fondamentale per il funzionamento del lavoro complessivo (certo che se hai le possibilità di un Crewdson, magari non ne hai bisogno MrGreen).

Parlo chiaramente di un certo tipo di fotografia/immagine, non di cieli sostituiti MrGreen

Per chi fa foto staged/concettuali lo sbattimento della ricerca e dell'allestimento rimane comunque parte essenziale di tutto il processo creativo, sia dal punto di vista mentale che "artigianale". E lì non c'è evoluzione digitale che la possa spodestare...è una questione legata al travaglio umano, dal concepimento dell'idea fino al quagliamento del risultato.

Creare immagini interamente con l'AI, per quanto complicato sia, è un altro campionato. Non migliore o peggiore: semplicemente diverso.

Ora immagino che tu, Matteo, ti faccia questa domanda perché, da lettore di Fontcuberta, vorresti una risposta generale legata alle usanze dei tempi che cambiano :)

Ma temo non ci possa essere una risposta granitica proprio per il fatto che si tratta di processi differenti che, per quanto ibridabili, non sono per natura intercambiabili.

Credo più che altro che si vada a perdere di senso quando un'estetica rimane affossata su se stessa ed emerge ben poco di personale e distinguibile nel lavoro specifico di un autore, a prescindere da quale sia stato il processo creativo.

È pur vero che, da un punto di vista esterno, diciamo spesso che "quello che conta è il risultato".

Mi viene in mente, per esempio, il giovine e talentato Nicolas Bruno ( www.nicolasbrunophotography.com/portfolio ) che, come Oprisco, si fa un bel mazzo per costruire queste scene (ovviamente con un massiccio lavoro di assemblaggio in PS) però, per quanto segua un filo conduttore (Sleep paralysis), fa uso di quella patina "onirico-poetica" molto "social oriented" che raggiunge un certo pacchianume nei lavori che hai postato di Brooke Shaden...e che, personalmente, associo spesso a quel tipo di immagini che trovi a bizzeffe su pinterest.

Questo problema, però, penso che si possa in parte "scremare" cercando di capire se, come fruitori ed osservatori, ci stimola più l'urgenza espressiva/comunicativa rispetto al fattore puramente estetico (che il più delle volte mi lascia indifferente, pur riconoscendone la gradevolezza), anche se poi è inevitabile che quando ci troviamo davanti a un'immagine valutiamo entrambi gli aspetti.

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:13

Creare immagini interamente con l'AI, per quanto complicato sia, è un altro campionato. Non migliore o peggiore: semplicemente diverso.

[OTICINA]
Corretto: non sono foto, ma immagini; giocano in una lega meramente difforme. Sono mezzi espressivi pure quelli, circostanza che certuni - va beh, diciamo pure tanti - denegano.
[/OTICINA]

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:20

Ma il discorso non è su cosa è o non è fotografia, ma se QUEL TIPO di fotografia ha perso significato

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:28

Ha perso il significante.
È sterile, un puro esercizio di stile.
Manca la decisiva messa in scena. La partecipazione.
Come per Saudek, per i chessmen di Erwin Olaf e le principesse di Kenichi Murata.

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:31

Ha perso il significante.
È sterile, un puro esercizio di stile.

Esattamente.

E quando succede questo il rischio è che la fotografia non smuova più nulla, e rimanga confinata in un mondo che non ha più influenza sulla vita e viceversa.

Rimane, cioè, solo decoro e (al massimo) talento "innocuo".

avatarjunior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:33

Mi incuriosisce perchè mi faccio molte domande in merito e personalmente mi ha spinto ad andare in una certa direzione che non so se sia sensata, ma è "giusta" per me, ma ero curioso anche di capire come si approcciano altri anche se ammetto che forse sono insieme un po' a Rombro l'unico qui dentro che segue un certo tipo di fotografia


Quando producevo robe un pochino più concettuali mi divertivo un sacco sul campo e non era affatto facile poiché gli interventi si limitavano perlopiù a clonare via pezzi di corda o similari, oltretutto non avevo aiutanti. Adesso siamo sommersi da immagini elaborate digitalmente, non che siano migliori o peggiori semplicemente, come quasi tutto già visto, stufano e stuferanno sempre di più.

Esempio:




avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:37

È come il Corvo 2 e 3 e 4

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 17:46

In relazione a questo, semmai, la questione che più mi preme è: quanto le immagini sono ancora in grado di smuoverci qualcosa?
O meglio, essendone così saturi, quanto riesce ad essere ancora motivo di "resistenza" per chi osserva, senza che guardare rimanga solo un'abitudine prossima all'apatia?

avatarjunior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 18:03

Io guardo quasi tutto con disinteresse, mi piace molto di più guardare le foto del passato, anche recente.

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 18:17

Ho il sospetto che entro la fine di questo thread mi darò all'ippica. Anzi no, troppo faticoso, meglio il vecchio metodo divano, TV e lobotomizzazione MrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 19:03

Ma no dai
Però trovo sensato prendere atto di come le cose stanno cambiando e quindi pensare anche al nostro approccio nei confronti della fotografia

avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2025 ore 19:31

Mah.... io penso leggendovi che siate rimasti a corto di Fame.

Sembrate annoiati. Ed invece dovreste essere in caccia. Affamati e con lo stomaco che brontola.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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