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Negozi Sony al duty free... Che prezzacci...


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avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 10:43

Quando ho comprato in duty-free (solo in aeroporto), i commessi mi hanno chiesto passaporto e carta d'imbarco (l'acquisto viene registrato), quello che ho acquistato è stato sigillato in una busta con su la scritta duty-free gigantesca ed ha regolarmente passato la dogana senza alcun aggravio di tasse.
Ultimamente viaggio solo in EU dove i duty -free sono stati aboliti (nei viaggi intra EU), quindi non sono a conoscenza dell'ultima normativa.

Diverso è il caso di prodotti comprati in negozi normali all'estero.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 10:46

I negozi tax free stanno lì perché è una zona neutra, ogni paese ha le sue regole e chi compra può beneficiare ad esempio dell'esenzione fino ad un certo importo, non sono certo lì per incentivare l'evasione e tantomeno esistono perché qualcuno pensa di fare il furbo.

I negozi si trovano in una luogo in cui passano milioni di turisti, magari ricchi, magari la moglie di un ricco indiano chiede la macchina fotografica per fotografare roma o venezia e invece di pagare le tasse italiane la prende detassata (perché può) e al rientro pagherà quelle indiane…probabilmente molto più basse.

Detto ciò per esperienza ho trovato spesso prezzi simili a quelli che otterrei con sconto in negozio italiano, perché il prezzo è quello di listino senza l'iva.

Per inciso al duty free hai comunque dei limiti, non puoi comprare 10 bottiglie di wiskey o 100 stecche di sigarette, e gli acquisti sono segnati….registrati e tranquillamente controllati dalla finanza per quel che concerne il paese di residenza.
Se sperate di entrare con la busta deauty free con dentro 20k euro di attrezzature fotografiche….giratemi il contatto del vostro fornitore …deve essere roba buona.

Giusto per dare qualche informazione utile, in Giappone esistono negozi dove gli stranieri non pagano le tasse locali, ma..una volta in aeroporto è necessario passare da uno sportello e dichiarare che il materiale sta uscendo dal paese, e quel materiale viene comunicato alla dogana di appartenenza…

Sotto una certa cifra come si sa non si pagherà nulla.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 10:55

Diciamo che le cose sono connesse.
Basterebbe una regola banale: ad esempio che in una zona tax free appunto non paghi le tasse ma il tuo acquisto fosse registrato automaticamente per il paese di residenza indicato sul tuo documento dove poi ti arrivasse la cifra da pagare.

Insomma non stiamo parlando di fusione nucleare.
Si può fare, ma non si fa.
La realtà è che la tolleranza è ammessa nel sistema sociale attuale.

Se la regoletta si facesse improvvisamente, semplicemente, sparirebbero tanti punti vendita nelle zone tax free.

E di seguito… perché ci sono e sono tolleranti i paradisi fiscali? Qui per gli acquisti tax free(inoltre limitati) in confronto si parla di briciole. Molto sopra le nostre teste di comuni mortali ci sono movimenti finanziari con i paradisi fiscali che muovono cifre di tasse ingiustamente non pagate che non ci immaginiamo neanche.

E ancora… perché nelle città sono tollerate zone di spaccio, delinquenza ecc ecc che tutti noi cittadini vediamo senza dover esse investigatori eppure son lì.

Il sistema attuale, quindi la maggioranza di tutti noi, ammette diversi gradi di tolleranza. Nel bene e nel male (in tanti casi soprattutto nel male).
Semplicemente non c'è una volontà condivisa realmente perché le cose siano eque e giuste. Nella nostra fase storica è così.
Ci son state epoche peggiori.
Ci potrebbe essere di molto meglio rispetto ad oggi.

Ci si scontra in fondo con una cosa molto semplice: la natura umana.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 11:11

Basterebbe una regola banale: ad esempio che in una zona tax free appunto non paghi le tasse ma il tuo acquisto fosse registrato automaticamente per il paese di residenza indicato sul tuo documento dove poi ti arrivasse la cifra da pagare.

Insomma non stiamo parlando di fusione nucleare.
Si può fare, ma non si fa.


Perchè è un sistema complesso, anche se non impossibile, non necessario se le persone fossero oneste.
Il problema non è il tax free, ci sono già molte regole a riguardo, tu puoi andare in giappone e prendere una leica m11 pagarla 1000€ in meno (non in aeroporto, proprio in negozio e acquistando tax free) ma non si può pretendere che il negoziante debba comunicare all'Italia cos'hai fatto

Inoltre se al duty free compri una bottiglia di vino non devi dichiarare nulla, c'è già una distinzione fra consumabili e no , importi sotto ai quali non devi dichiarare etc

All'uscita dell'aeroporto vedi 2 corsi, nulla da dichiarare e dogana, sta a te poi

Non sto dicendo di essere un cittadino modello però mi sembra triste pensare sia necessario dover architettare sistemi particolari solo per costringere le persone a far la cosa giusta

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2025 ore 11:25

Entrare con una macchina presa al duty free è un peccato veniale... andare in giro senza assicurazione è un peccato mortale... perché se fai male a qualcuno e poi non hai i soldi per guarirlo( e potrebbero essere tantissimi.. ) hai fatto una cosa orrenda... ! Se invece una volta nella vita cerchi di risparmiare qualche centone perché non è che hai una pianta nel giardino.. la vedo più come una marachella.. I fin dei conti siamo brava gente e paghiamo tante di quelle tasse da far paura.. (molto spesso sprecate purtroppo .. ) in ogni momento del giorno..

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 11:39

tutti gli acquisti fatti - di qualunque materiale - all'interno di un aeroporto in zona duty free, non sono da dichiarare in fase di rientro in Italia in quanto la tassazione degli articoli è Di fatto esentasse a seconda delle zone di appartenenza ( esempio paesi UE ) e la garanzia di solito fornita è internazionale valida 1 anno ( o di più a seconda delle country )
per paesi extra europei ci sono delle franchigie circa 400 euro

peccato che gli store all interno degli aeroporti abbiano prezzi di listino, dove puoi avere vantaggi in caso la valuta sia favorevole ( come oggi il dollaro ) e le tasse locali (italiane) siano esagerate

la A1 mk2 si trova nei negozi ad Hong Kong sotto i 47k dollari locali circa 5K euro italiani (in Thailandia ancora meno, le fanno li dietro calde calde di fabbrica )

quelli sono un buon prezzo di acquisto e le garanzie con copertura internazionale costano circa 100$ 3anni

ma come già ricordato non sono negozi nelle aree duty free) su quelli al rientro per essere in regola dovresti dichiararle e pagarci iva + ricarico (variabile a seconda del prodotto )


L
O
L




avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 14:02

Si controllando c'è il limite di 430€ a persona come limite ...

Non so ad esempio se si viaggia in 2 si può prendere un oggetto da 860€ ad esempio.

Sulla roba fotografica prese ai DF comunque hai una garanzia riconosciuta anche a casa tua ed a cesso ai centri assistenza locali.

Se comprate in negozi esteri (non in aeroporto) la garanzia qui non è valida e non so se hai rogne con le riparazioni

Tamron hai rogne sicuro non so sulla roba Sony se almeno a pagamento te le riparano.


Non oso immaginare ad esempio cosa si trova al Duty Free di Tokyo come materiale fotografico ...

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 14:16

Non oso immaginare ad esempio cosa si trova al Duty Free di Tokyo come materiale fotografico ...


Niente, è come tutti gli altri aeroporti, solo brand di profumi vestiti etc

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 14:23

vedo che c'e' una grossa confusione...MrGreen

Se parliamo di tasse dazi ed imposte, alcuni articoli possono essere importati liberamente fino al raggiungimento di una cifra (giustificabile con fattura) che varia a seconda dell'articolo.

Alcuni generi sono contingentati in quantita', volume, o peso. Fermo restando il valore massimo importabile.

Cioe' per esempio posso importare in esenzione una stecca di sigarette, un litro di superalcolico o 5 litri di vino.. ma posso importare tanti fagioli fino al raggiungimento di un totale globale tra tutte le merci di 300 euro.

Il duty free shop e' un negozio in cui NON PAGHI LE TASSE DEL PAESE IN CUI COMPRI. Cosi' non sei costretto a pagare due volte le tasse per un bene che sara' esportato. Ma resta l'obbligo di pagarle nel paese di destinazione.


Attenzione che non ti pescano mai... ma quando ti pescano e' contrabbando. Le conseguenze immediate sono il sequestro del bene (che viene distrutto) e poi un processo penale.

Tanto per dire... l'ho raccontato gia altrove, poco tempo fa ad un controllo di dogana hanno visto l'etichetta di una officina straniera (dove ho fatto il cambio olio) applicata sull'auto. Mi hanno fatto portare le fatture delle manutenzioni degli ultimi cinque anni dei mezzi aziendali. E' finito tutto bene perche' era stato dichiarato tutto.
Ma le dogane oramai hanno accesso ad ogni informazione... fatture, manutenzioni, acquisti.
Se svegli il can che dorme, facendo trovare una traccia di una iva non pagata ed accendi un riflettore su di te, le conseguenze possono essere piuttosto dolorose.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 14:35

Salt l'ho spiegato e rispiegato. Poi ognuno faccia come vuole…..a proprio rischio.
Per altro non è che se passi una volta è andata, ti possono fermare e chiedere le ricevute ogni volta che rientri da un paese estero.
Non capita normalmente….ma se capita…

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 15:15

Non sapevo fosse un problema farsi fare una manutenzione di una vettura all'estero ... tipo fori le gomme le devi riparare o sostituire , o anche un cambio d'olio...

sul contrabbando leggevo alcune sentenze ed indicazioni occorre che le quantità di beni importati sia tale da far pensare alla rivendita.

Esempio compro la A1 ii + una ottica , mancano i presupposti per dire che non sia per uso personale e possono farti unicamente la multa per non aver dichiarato la cosa... mi beccano un 40 stecche di sigarette (che costano ben meno della A2) potrebbero legittimamente pensare che poi qualcuna me ne rivenda (non so i limiti per gli americani , ma vedevo che si compravano 4-5 stecche a testa)

se ti trovano con 6 obbiettivi tutti uguali ... magari hanno qualche sospetto ...

si legge:

In altre parole, la nuova norma prevede che:
1) il mancato pagamento di diritti di confine sia, tout court, un illecito di contrabbando, e
come tale penale,
2) il fatto diventa amministrativo solo se l'evasione si configura al di sotto della soglia di diritti evasi per euro 10.000 e in assenza di circostanze aggravanti.


la multa dal 100 per cento al 200 per cento dei diritti di confine

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 15:16

Niente, è come tutti gli altri aeroporti, solo brand di profumi vestiti etc


che tristezza ... pensavo che li ci fossero i negozi monomarca dei maggiori brand Triste

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 16:46

johnny basta andare a fare una piccola ricerca online sulle auto importate da Inghilterra e germania con MOT approssimativi. Sorriso

si parla di valori paragonabili a quelli di una buona FF con obiettivo. Ma ne hanno beccati a posteriori centinaia.

Poi e' chiaro che nessuno muore per una fotocamera sequestrata in dogana. Non e' droga. Ma le grane conseguenti sono fastidiose.


Per quanto riguarda le riparazioni fatte all'estero, certamente vanno dichiarate in dogana (se parliamo di extraeuropa) Bisognerebbe farsi fare una fattura esente tva e pagarla al transito in dogana.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 18:07

Ribadisco! Esistono delle regole…anche per il forum!
Anche a me piacerebbe prendere un Ferrari a 10k euro, non posso….quindi non lo prendo.
Non mi viene in mente di andare a derubare una banca per levarmi lo sfizio..

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 19:25

Si, comunque.. diciamo che le nuove regole sono diventate piu' restrittive. Alla fine c'e' la soglia dei diecimila euro.. che ha "stretto i cordoni" rispetto a prima.
Infatti e' relativamente facile nel commercio superare, per errore, quella soglia.

Il punto e' che c'e' anche l'articolo 96.

Tuttavia, come ora sancito dall'art. 96 (14), la valutazione del profilo del dolo da parte dell'Autorità Giudiziaria è il fattore discriminante per ricondurre la violazione alla mera rilevanza amministrativa.

Cioe'' intanto ti mandano dal giudice... e ti becchi i costi relativi..

Ma sopratutto, se dichiari che la fotocamera era gia tua, stai facendo una falsa dichiarazione di fronte a pubblico ufficiale.
Ecco il dolo.. se lui dopo, ti chiede di produrre i documenti di acquisto.. e tu non puoi farlo, la situazione precipita rapidamente.

passo dogane "difficili" piu' volte al mese. Spesso mentre aspetti i documenti passano turisti "arzilli".MrGreen
Ho visto succedere cose che voi umani... ;-) Basta davvero mezza parola maldetta e ci si ritrova in un mare di guai.

Alla fine, il gioco non vale la candela.. su duemila euro di fotocamera (comprata magari a meta' prezzo rispetto all'italia) parliamo di 500 euro di iva.. Vale la pena di rischiare?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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