| inviato il 02 Giugno 2025 ore 16:19
"Ti stai sbagliando, perché l'intento di rendering si sceglie in base alle specifiche del prodotto usato per la profilazione dell'accoppiata stampante/carta/inchiostri." Questo lo dici tu. Jeff Schewe è un Ingegnere esperto di Color Management e, guada caso, di fotografia ed è stato uno dei guru di Adobe Photoshop e di Adobe Camera RAW, a lui si deve la progettazione sistemistica di Adobe Camera RAW ed Adobe Photoshop così come li conosciamo noi, e di tutti gli strumenti di Sharpening sia di Adobe Camera RAW che di Adobe Photoshop, impostati e messi a punto da lui e dal compianto Bruce Frazer, la parte matematica la fece lui, morto purtroppo giovane e rimpiazzato dall'attuale Eric Chan. Jeff Schewe, oltre al libro che ho citato sopra, sempre assieme al compianto Bruce Frazer, ha anche scritto un ottimo trattato sulla gestione del colore, dal RAW alla stampa, che è reperibile tra le Carte Tecniche rilasciate da Adobe stessa, sui suoi prodotti, in questo caso Photoshop e Camera RAW: "A Color Managed Raw Workflow from Camera to Final Print" www.creativeguide.com/Resources/Source%20data/Color%20managed%20RAW.pd Se leggi a pagina 9, ti dice che : "The Rendering Intent menu lets you choose a rendering intent for the conversion from the image's source space to the simulated print space. You can think of rendering intents as different ways of handling out-of-gamut colors (that is, colors that are present in the source image that the desti nation printer is incapable of reproducing). For most photographic images, the choice is between Perceptual and Relative Colorimetric, but one of the more useful aspects of the Proof Setup dia log box is that you can see what happens to the image as you choose different rendering intents Bene. Detto questo, scrivigli per favore tu, lo puoi fare da qui: jeffschewe.myportfolio.com/contact e digli che usando i programmi che ha progettato lui, si sbaglia ad usare gli Intenti di Rendering, sempre progettati da lui e da Bruce Frazer, e digli tu come li deve usare. Scrivigli prego tu che a me......... scappa da ridere. Mi ripeto: "Comunque, ciascuno lavora come gli pare, tanto poi alla fine contano solo i risultati." |
| inviato il 02 Giugno 2025 ore 19:15
“ You can think of rendering intents as different ways of handling out-of-gamut colors „ Questo è senz'altro la differenza più evidente fra i diversi intenti di rendering. Colorimetrico rispetta i colori in gamut e sposta solo quelli fuori gamut. Percettivo sposta molti colori per "far posto" a quelli fuori gamut. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 7:45
"Colorimetrico rispetta i colori in gamut e sposta solo quelli fuori gamut. Percettivo sposta molti colori per "far posto" a quelli fuori gamut." No. Non conosci nemmeno tu come funzionano gli intenti di rendering, servono a riprodurre i colori in spazi colore o gamut diversi come dimensione colorimetrica ed i colori non vengono spostati ma sostituiti. Ad esempio, l'intento colorimetrico relativo esegue una conversione dei colori tra uno spazio colore (ad esempio, Adobe RGB) ed il gamut di stampa (Profilo ICC di una stampante con determinati inchiostri ed una certa carta). Durante questa conversione, i colori che non possono essere riprodotti nello spazio/gamut di destinazione vengono "tagliati" (clipping) e sostituiti con il colore più vicino riproducibile. Occhio che questo può comportare una certa perdita di dettagli, soprattutto nelle aree più scure, ma garantisce una corrispondenza più accurata dei colori. Avendo ben presente questo, uno calibra il fotoritocco opportunamente: ogni intento funziona in modo diverso ed ogni immagine è diversa dall'altra e dunque ogni immagine da stampare va gestita in modo diverso. Detta in altre parole, stampare veramente bene a colori in digitale è difficile, lungo e complicato: ed infatti di stampe fatte veramente bene io ne vedo pochissime, anche in mostre serie a volte ci vedo errori di stampa. Ale, io sono a Lucca e se passi di qua, fatti vivo che si chiacchera di fotografia, ti faccio vedere le mie stampe, si va in città, che è fotograficamente bella, si fanno due scatti ed un aperitivo, ci si diverte: buona giornata. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 7:53
“ Durante questa conversione, i colori che non possono essere riprodotti nello spazio/gamut di destinazione vengono "tagliati" (clipping) e sostituiti con il colore più vicino riproducibile. „ Ale, è quello che intendo io… |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 8:25
Premettendo che abbiamo capito che in questo forum e nella galassia intera di fotografia e stampa fotografica ne capisce solo Pollastrini, mi chiedo cosa non si capisce quando dico che un produttore di attrezzatura per profilatura raccomanda ( quando raccomonda, vuol dire di seguire le sue linee guida ) un certo tipo di intento di rendering? Qui un articolo di Datacolor sulla gestione colore e stampa con i suoi prodotti, pagina 3 dice chiaramente ( e posso confermarlo perchè ho lo SpyderPrint ) di usare l'intento Saturazione: www.datacolor.com/spyder/downloads/Print-with-ICC-in-PS.pdf Lo stesso vale per gli altri produttori di attrezzatura di profilatura, bisogna seguire le loro linee guida e sul sito di Cone Color è consigliato il Colorimetro Relativo ( non c'è niente da fare, devi usare quello se vuoi i risultati ottimali ). Perché se poi vuoi fare diversamente, ti devi mettere a fare più prove colore e sprecare inchiostro, carta e corrente e l'utilità del profilo va a farsi benedire. Diciamo anche che il fotoamatore ha questo mito della stampa, in cui pensa che si possa avere una corrispondenza perfetta tra monitor e carta, ma sono due dispositivi di output diversi, la carta non solo per come è progettata, ma anche in base all'inchiostro utilizzato, una stampa su tela non sarà mai uguale a quella su carta fotografica lucida o su carta artistica. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 11:33
Ma sbaglio o il nostro amico aveva solo chiesto, giustamente, dove e/o come poter noleggiare uno spettrofotometro per fare una calibrazione una tantum della sua stampante? Personalmente non conosco la risposta, ho la fortuna di avere un reparto editoriale dove lavoro che dispone di uno spettrofotometro e personale capace di usarlo, ma la richiesta, dato che i profili delle stampanti cambiano molto raramente, non è campata in aria, acquistare un costoso apparecchio per una profilazione ogni tot anni è poco sensato. Poi sono felice che vengano fuori tutti questi spunti per studiare i vari argomenti più a fondo, ma, nasometricamente, direi che siamo abbastanza OT. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 14:02
“ Personalmente non conosco la risposta, ho la fortuna di avere un reparto editoriale dove lavoro che dispone di uno spettrofotometro e personale capace di usarlo, ma la richiesta, dato che i profili delle stampanti cambiano molto raramente, non è campata in aria, acquistare un costoso apparecchio per una profilazione ogni tot anni è poco sensato. „ Sai Alex che questo è un affermazione sbagliata? Perché le carte e gli inchiostri non sono sempre gli stessi, anche negli stessi lotti, tant'è che i professionisti per lavori seri, creano i profili ogni volta che devono stampare e li ricreano quando prendono un nuovo lotto. Prendere uno spettrofotometro, come xRite o Spyderprint per la creazioni di profili di stampanti può essere un buon investimento "culturale", ma fa perdere un sacco di tempo a parte non andare di prodotti molto costosi che automatizzano la lettura dei pattern ( sai che palle a sparali manualmente! ). Per me potrebbe anche aver sbagliato a impostare il driver per la stampa, si può anche cercare di capire l'errore se c'è. Comunque consiglio a tutti di leggere gli articoli su Photoactivity.it di Alberto Maccaferri, è la risorsa più completa e competente in Italiano fino ad oggi. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 15:06
Se usi sempre lo stesso inchiostro e la stessa carta il profilo resta invariato molto più a lungo che quello del monitor. Se usi varie carte e vari inchiostri, ti fai, una volta per tutte, tutte le permutazioni (dubito che un amatore usi TUTTO quello che c'è sul mercato, saranno 8 permutazioni?) e fine dei giochi. Se cambi spesso allora si, sono d'accordo con te, ha senso comprare uno spettrofotometro ed imparare ad usarlo, ma non mi pare il caso del nostro amico. Un'altra opzione è quella di trovarsi uno stampatore, vicino casa o online, prendersi i suoi profili (quelli seri li condividono) e fare qualche prova impostando la stampa per disabilitare tutte le correzioni automatiche. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 21:59
“ Se usi sempre lo stesso inchiostro e la stessa carta il profilo resta invariato molto più a lungo che quello del monitor. „ Eh no, anche in questo caso i lotti possono essere diversi e solitamente è così, quindi il profilo creato in precedenza non è più ottimale e andrebbe rifatto ( ovviamente questo vale per chi vuole ottenere il massimo). Comunque io sono dell'opinione che un fotoamatore, anche perché lo fanno tanti professionisti, potrebbe fare a meno dei profili e stampare con le opzioni tipiche del driver, come il classico Epson Vivido. In questo caso specifico è solo da capire dov'è l'errore, se impostazioni sbagliate oppure inchiostri non compatibili ( che siano scaduti mi sembra strano ). Certo, l'autore della discussione è sparito e come sempre ci si azzuffa tra di noi a chi ce l'ha più lungo |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 22:02
“ e come sempre ci si azzuffa tra di noi a chi ce l'ha più lungo „ |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 22:10
Io avevo grossi problemi di dominanti coi Marrutt proprio con P600 pur usando i loro profili. Ho fatto la mattata e ho preso la valigetta di Datacolor, non ricordo più nemmeno il nome, quella che comprende lo spettrononsocosa per leggere le patch stampate. Con quella ho aggiustato bene il tiro, poi l'eccellenza è un'altra cosa, ma almeno le dominanti si tolgono. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 22:33
Ciao a tutti! Scusatemi, rientro da un weekend lungo dove mi sono un po' " disconnesso". Innanzitutto ringrazio tutti per i commenti, effettivamente, credo che la questione per me sia proprio che uso inchiostri non originali, ma Conecolor. Quando mi ero informato qualche anno fa sembravano essere una buona alternativa e mi sono fidato, ho fatto la prova, ma senza molto successo. Ora, nel breve termine, le alternative sono: - Torno agli inchiostri originali, prendendo un nuovo set di cartucce - Provo a fare il profilo icc da un servizio (grazie Michaeldesanctis, provo a contattare Alberto Maccaferri). Se sono soddisfatto del risultato, posso pensare di investire in uno spettrofotometro per calibrare altre carte (credo che il divertimento di stampare in casa sia proprio potersi sbizzarrire con carte diverse e vedere i diversi effetti) - Cerco di capire dov'è l'errore. Inizialmente speravo che fosse questa la strada giusta, ma al momento non mi sembra di fare nulla di sbagliato (i profili icc sono quelli forniti da Conecolor per quella carta, i driver disabilitano in automatico la gestione colore da parte della stampante e il monitor calibrato dovrebbe dare un risultato per lo meno decente). Credo che andrò per la seconda opizone, è un po' più economica nel breve termine e mi permette di fare una rpova. Quello che temo è di investire per cambiare tutti gli inchiostri e poi accorgermi che il problema non è risolto. Poi, nel lungo termine, credo investirò intanto in qualche libro e poi vediamo, inizierò da quello di Jeff Schewe( grazie Alessandro per il consiglio). Spero di riuscire ad avere qualche risultato soddisfacente per mantenere alta la motivazione... |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 22:54
“ Cerco di capire dov'è l'errore. Inizialmente speravo che fosse questa la strada giusta, ma al momento non mi sembra di fare nulla di sbagliato (i profili icc sono quelli forniti da Conecolor per quella carta, i driver disabilitano in automatico la gestione colore da parte della stampante e il monitor calibrato dovrebbe dare un risultato per lo meno decente). „ Hai provato a stampare da PS? Il pannello di Lightroom è un pò scarno di opzioni, poi non si capisce da che spazio colore parte la conversione per la stampa, solitamente i profili sono ottimizzati per AdobeRGB, però Lightroom lavora in ProPhotoRGB e questo potrebbe essere troppo ampio e non masticare bene il profilo della stampante. L'articolo della Datacolor va bene anche per i profili generati da altri produttori, cambia solo l'intento di rendering in Colorimetro Relativo o Percettiva. Anche il tipo di carta e la qualità può influire sul risultato e dovrebbe essere lo stesso nella generazione del profilo, certo se la differenza è abissale il problema è altrove. Comunque Maccaferri è un professionista e saresti in ottime mani ( se riesci ad usare i ConeColor ti risparmieresti un cambio completo delle cartucce con gli originali che non sono 4 spiccioli ). |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 23:00
Apro una parentesi perché non mi convince il consiglio di DATACOLOR di usare per il suo strumento l'intento "saturazione", la cosa mi sa tanto di limiti dello strumento più che dell'ipotesì che il loro software sviluppa per questo intento, incollo sotto quello che photoshop descrive per gli intenti di rendering, nessun software può cambiare le prerogative di tali intenti, ribadisco lo strumento ha dei grossi limiti, per le fotografie si usa solo il relativo ed il percettivo, quest'ultimo non è colorimetrico ma software tipo Monaco lo fanno lavorare in maniera fantastica, senza i problemi che potrebbero portare i fuori gamut con il relativo. “ È possibile selezionare un intento di rendering quando impostate le opzioni di conversione colore per il sistema di gestione del colore, le prove colore a video e la stampa di immagini: Percettivo Mantiene le relazioni visive tra i colori in modo che siano percepiti come naturali dall'occhio umano, anche se i valori effettivi dei colori cambiano. Questo intento è ideale per le immagini fotografiche in cui sono presenti numerosi colori fuori gamma e corrisponde allo standard utilizzato nell'industria tipografica giapponese. Saturazione Tenta di riprodurre colori brillanti, a scapito però della precisione cromatica. Questo intento di rendering è indicato per la grafica aziendale, ad esempio per la realizzazione di diagrammi e grafici, in cui l'intensità dei colori ha la priorità rispetto alla precisione delle relazioni tra i colori. Colorimetrico relativo Confronta la luce più estrema dello spazio cromatico di origine con quella dello spazio di destinazione e converte tutti i colori di conseguenza. I colori fuori gamma vengono convertiti nel colore più prossimo riproducibile nello spazio cromatico di destinazione. Questo intento permette di conservare meglio i colori originali rispetto all'intento Percettivo. È lo standard utilizzato per la stampa in America del nord ed Europa. Colorimetrico assoluto Lascia invariati i colori che sono compresi all'interno del gamut di destinazione. I colori che non rientrano nel gamut vengono tagliati. Non viene effettuato alcun adeguamento dei colori al punto bianco di destinazione. Questo intento permette di mantenere la precisione cromatica a scapito delle relazioni tra i colori; è indicato per simulare l'output su un determinato dispositivo. È inoltre utile per visualizzare in anteprima il modo in cui il colore della carta influisce sui colori stampati. „ |
| inviato il 04 Giugno 2025 ore 1:22
“ Premettendo che abbiamo capito che in questo forum e nella galassia intera di fotografia e stampa fotografica ne capisce solo Pollastrini „ ahahahahah e magari ti blocca ma risponde alle discussioni dove scrive colui che ha bloccato!!! Io ti consiglierei di noleggiare o farti prestare xrite l'i1pro2 o pro3 ma soprattutto il loro software iprofiler,è lui che fa la differenza e "cucina" il profilo...fai la doppia passata con il loro righello è anche veloce e il profilo che ti crea è perfetto... se fai un a3+ mi pare stampi sulle 1500 e qualcosa tacche |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |