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Addio alla fotografa Fatima Hassouna


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avatarsenior
inviato il 19 Aprile 2025 ore 20:06

Nell'epoca in cui la capacità di distruggere ha superato abbondantemente la capacità di comprendere la distruzione, non c'è più nemmeno "capacità di comprendere" qualsiasi altra cosa.


È sempre stato così, il primo esempio di genocidio, inteso non solo come massacro ma come intento di distruggere un popolo, la sua civiltà e la sua cultura, risale all'antica Grecia con il massacro di Melo, a noi più nota è la distruzione di Cartagine. Da ricordare comunque che la distruzione delle città, civiltà, conquistate era triste usanza anche nel passato.

avatarjunior
inviato il 19 Aprile 2025 ore 20:19

Uccisa, come decine di migliaia di civili inermi, dai discendenti di coloro che furono sterminati. La loro storia non gli ha insegnato nulla. Inconcepibile.
Riposa in pace ragazza.

avatarsenior
inviato il 19 Aprile 2025 ore 23:12

Ammesso che sia sempre stato così, signor Mario (e io non lo ammetto perché ritengo che negli ultimi vent'anni il digitale abbia creato un "iperuranio" dove l'umanità si è rifugiata perdendo contatto con la vita e col mondo, disumanizzandosi: la gente abita il web e non la Terra, quindi "sopporta" meglio che in passato anche il "massacro": tutta l'opposizione si riduce a petizioni su change.org: si confonde continuamente il virtuale col reale; la sofferenza e la morte, peculiarità del reale, sono categorie che il virtuale non riesce a trattare, non esistono, non le senti sulla pelle e nelle viscere... almeno finché non tocca a te), quello che la Tecnica ha consentito è l'aumento esponenziale della possibilità di distruggere.
E se "l'uomo ha creato la Tecnica e l'ha perfezionata", Goatto, il gioco ha funzionato finché l'ha dominata.
Ora è la Tecnica che domina l'Uomo, è "la macchina" che sceglie come l'uomo debba vivere e morire: anche se possiamo non rendercene conto, è la macchina che scandisce (sempre più) la nostra vita in tutte le sue manifestazioni.

avatarsenior
inviato il 19 Aprile 2025 ore 23:26

Ora è la Tecnica che domina l'Uomo, è "la macchina" che sceglie come l'uomo debba vivere e morire: anche se possiamo non rendercene conto, è la macchina che scandisce la nostra vita.


Sono d'accordo solo in parte, perché questa frase rischia di deresponsabilizzare l'essere umano.
Io credo che ai piani alti ci sia un grande controllo della "macchina", poi ci possono episodi in cui il controllo non è totale (esemplare in questo caso il Dottor Stangelove di Kubrick), ma in generale questa mancanza di empatia e comprensione del mondo è voluta da chi persegue altri obiettivi.

avatarsenior
inviato il 19 Aprile 2025 ore 23:37

Certo, Strangelove o Hal 9000...
Ovvio, che l'abbrutimento delle masse è voluto dalle élite (è più facile dominare mandrie di decerebrati che praticano il mors tua vita mea, additando di volta in volta un Goldstein da odiare o un capro da abbattere), ma il gioco è sfuggito di mano, nel senso che la vita di tutti, compresa quella dei padroni del mondo nella loro singolarità è "sacrificata", è "funzionale" alla macchina, che è perfetta, quindi "seduce", (proprio) perché non ha sentimenti.
È la macchina che decide se puoi lavorare o sei un esubero, è la macchina che decide se convenga tenerti in vita o lasciarti morire, è la macchina che decide se invadere l'Ucraina, la Groenlandia o Taiwan... Nel senso che c'è (sempre più) un calcolo, dietro una decisione, e il calcolo lo fa (sempre meglio) la macchina, ché non si lascia condizionare dal sentimento.

E scusate l'OT.

Per tornare in tema, forse per terribile paradosso, quell'obiettivo (fotografico) che Fatima Hassouna stringe, ce la rende (più) vicina, nostra, infrange quella barriera, quel confine tra virtuale e reale, quel vetro/schermo che ci separa, che ci fa vedere la guerra, le guerre, come niente più che un videogioco...

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2025 ore 8:30

Il problema è che LA TECNICA ha ucciso L'UOMO.

E se "l'uomo ha creato la Tecnica e l'ha perfezionata", Goatto, il gioco ha funzionato finché l'ha dominata.
Ora è la Tecnica che domina l'Uomo, è "la macchina" che sceglie come l'uomo debba vivere e morire: anche se possiamo non rendercene conto, è la macchina che scandisce (sempre più) la nostra vita in tutte le sue manifestazioni.


"Dazzled by the possibilities of technology, I devoted crucial years of my life to serving it. But in the end my feelings about it are highly skeptical."

- Albert Speer, architetto e ministro degli armamenti del III reich


"Dazzled by the possibilities of his own intelligence, he spent crucial years of his life divorcing it from humanity."

- The New York Times, in un articolo su Speer (e Hess).


Non impariamo mai, orrore dopo orrore.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2025 ore 12:08

Infatti dopo Auschwitz, che ha applicato il razionalismo produttivistico allo sterminio, tutto è possibile.
Se Dio non c'è (Karamazov), tutto è possibile.
Siano diventati tutti degli Eichmann in sedicesimo, che, nella compartimentazione delle competenze/conoscenze, fanno SOLO il proprio dovere, che può essere confezionare bombe, sviluppare droni per trasportarle, premere pulsanti per farle esplodere, raccontare il massacro, indignarsi (ma su Facebook) a comando, e così via.
Abbiamo tutti le mani sporche di sangue.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2025 ore 16:59

In questi giorni stavo rileggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi; nel testo Levi ribadisce più volte che ha scritto per non dimenticare, per tramandare alle future generazioni quello che è stato affinché non accada una seconda volta.
È uno dei concetti cardine del libro, forse il più bello ma anche il più ingenuo.
Primo Levi non sapeva che tutto quello che aveva appena vissuto era già accaduto altre volte.
E non poteva sapere che, appena finita la guerra, stava continuando in altre parti del mondo.
Infine il ricordare ogni giorno i lager nazisti non ha impedito la creazione di altri lager, anche oggi.
È il fallimento della ragione, della memoria, della società moderna che si crede portatrice di alti ideali.
Il sonno della ragione genera mostri diceva Goya, ma forse c'è da temere di più quando la ragione funziona perfettamente.


avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2025 ore 17:01

Abbiamo tutti le mani sporche di sangue.

È vero, a diverso titolo forse, ma è vero.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2025 ore 1:15

Si ...è vero

avatarjunior
inviato il 21 Aprile 2025 ore 18:55

Provo tanto dolore per Fatima cosa serviva fare tutto quel massacro ...soldi soldi soldi niente religione solo soldi...

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2025 ore 15:04

[offtopic]
per me comunque il problema non è la tecnica, che migliora la vita dell'uomo e lo può sollevare da tante incombenze (in primis quella del lavoro), ma il capitale a cui la tecnica è giocoforza asservita (nel nostro sistema economico, almeno), so di essere fuori moda e fuori topic, ma invito tutti voi a rifletterci.
[/offtopic]

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2025 ore 16:24

"Se Dio non c'è tutto è possibile"
Sono in completo disaccordo. Non serve Dio per essere persone perbene. E milioni di persone invece sono morte a causa del fanatismo religioso. Se continueremo a mettere Dio alla base dell'etica andremo a finire molto male. Meno fede e più igiene mentale, ecco cosa ci serve.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2025 ore 16:32

Dio è un'astrazione del pensiero umano. una creazione umana. L'attribuzione di sacro è arbitraria.
Ma Dostoevskij faceva riferimento al fatto che un'umanità che non crede in qualcosa che va oltre il quotidiano (foss'anche una superstizione primitiva, come quella religiosa), si suiciderebbe.

Però ecco citare Dostoevskji rispetto a Dio significa capire che egli stesso non aveva una posizione univoca, ma anzi dialettica.

Kirillov: E' viltà, viltà, nient'altro. La vita non è buona. E l'altro mondo non esiste. Dio non è che un fantasma generato dalla paura della morte e della sofferenza. Per essere liberi, bisogna vincere la sofferenza e il terrore, bisogna uccidersi. Allora, non ci sarà più alcun Dio e l'uomo sarà finalmente libero. Allora, si dividerà la storia in due parti: dalla scimmia all'eliminazione di Dio e dall'eliminazione di Dio..
Grigoreiev: Alla scimmia.
Kirillov: Alla divinizzazione dell'uomo. Chi osa uccidersi, quello è Dio. Nessuno ha ancora pensato a questo, io si.
Grigoreiev: Ci sono stati milioni di suicidi.
Kirillov: Mai per questo. Sempre con la paura. Mai per uccidere la paura. Chi si ucciderà per uccidere la paura, in quello stesso istante sarà Dio.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2025 ore 17:23

E milioni di persone invece sono morte a causa del fanatismo religioso. Se continueremo a mettere Dio alla base dell'etica andremo a finire molto male. Meno fede e più igiene mentale, ecco cosa ci serve.


Milioni di persone sono morte non per fanatismo religioso ma per la sete si denaro e potere.
Alla fine il succo è sempre quello, ci sono gli interessi economici che governano il mondo, poi questi interessi economici ovviamente sono bravi a nascondersi dietro i nazionalismi, dietro i fanatismi e dietro i pensieri razzisti.

Ma nazionalisti, estremisti (anche religiosi) e razzisti sono tutte facce della stessa medaglia.
Sono gli strumenti che usano coloro che vogliono arricchirsi.



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