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Quale fattore si esalta, nel ritratto, fotografando un'emozione ?


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2025 ore 16:19

Beh, ma non esiste solo scattare a tradimento per intercettare espressioni significative e anche sincere. Certamente un ritratto posato in studio fatto in dieci minuti sarà sempre artificioso, ma si può anche fotografare una persona mentre sta lavorando, o mentre gioca coi figli o in altre occasioni, tenendole compagnia magari per qualche ora e facendo un mucchio di scatti: dopo un po' la persona non farà più tanto caso al fotografo e salteranno fuori pose ed espressioni interessanti. O si può conversare mentre si fotografa, provocando il soggetto su argomenti che lo appassionano. Certo che se le foto non nascono da un qualche rapporto umano col soggetto non si può sperare in risultati davvero interessanti. Fare un ritratto non è come scattare foto a una modella.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2025 ore 19:26

Ben detto, Miopiartistica e, pensando possa non essere per tutti, fotografi come soggetti, una certa predisposizione a cogliere, in senso generico, qualcosa che faccia veramente la differenza, possa essere la qualità primeggiante in codesta situazione.
Cosa ne pensi ? Grazie mille !

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2025 ore 22:15

Beh, la bravura del fotografo ritrattista secondo me sta proprio nel saper intercettare qualcosa di significativo della persona che ritrae mantenendo allo stesso tempo il controllo della tecnica fotografica (luci, composizione eccetera eccetera). E poi essere disposti a spendere il tempo che serve: bisogna approcciare le persone in un certo modo, cercare di conoscerle un po' e di capirle, insomma instaurare un qualche rapporto e trovare il modo di costruire una buona situazione per lo shooting. Farlo professionalmente credo non sia per niente facile, dati i vincoli di tempi, luoghi e qualità richiesta, mentre lo si può fare abbastanza agevolmente con amici e parenti.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2025 ore 22:19

Miopiartistica, commento antologico che mi permetto di salvare e ti ringrazio nuovamente.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:08

Nei ritratti posati che ho eseguito, non sono mai stato interessato realmente al soggetto. Anzi, reputo più riusciti quei ritratti in cui posso più o meno identificarmi col soggetto. So che è sbagliato, che un ritratto deve far uscire fuori peculiarità del soggetto ripreso, ma a me questo interessa pochissimo.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:23

InCinoVeritas, mica poco questo aspetto che hai ben evidenziato. Indi per cui, nel tuo bel cagnone della foto profilo, vi è un po' di te ? Grazie !

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:38

Si potrebbe anche riprendere la teoria secondo cui tanto più lunga è la posa e tante più sono le emozioni che attraversa un volto . Tuttavia guardando i ritratti di quando si usavano pose molto lunghe non percepisco una grande emozione in Quei volti

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:40

Gfirmani, abbiamo qui un esempio di un ritratto lungamente esposto ? Acuta osservazione, per la quale ti ringrazio molto.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:41

Puoi guardare a titolo culturale i primi ritratti fotografici molto posati (primi del 900)
Ma tornando ai tempi nostri ti consiglio di leggere il blog di Efrem Raimondi, un ritrattista contemporaneo scomparso recentemente ma molto interessante . La ritrattistica contemporanea è ricca di suggestioni concettuali

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:46

Puoi cogliere uno scatto "naturale" anche durante uno shooting, sai quante espressioni riesci a catturare in quell'attimo in cui la persona si sta mettendo in posa, magari hai fatto una battuta e si è messa a ridere ecc... poi sta a te decidere se cercavi un sorriso o un'espressione più seria ecc.
In un'espressione è un insieme di fattori a definirla tale, difficilmente una persona sorriderà con gli occhi seri e viceversa.


avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:52

Grazie, Gfirmani: ne ero completamente ignaro e sei stato molto gentile. Mi metto subito alla ricerca.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 10:54

Grazie, Kinder74, fino ad oggi ho provato solamente con mia madre e la mia compagna ma, purtroppo, entrambe, mi dicono sempre che le faccio venire mia nonna ...

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 11:06

Parlando qualche tempo fa con un collega, mi diceva che a livello di ritratto (non in studio eh) per lui funzionava moltissimo avere la biottica, perchè ti consente di guardare e interagire col soggetto da posare e scattare senza che lo stesso abbia davanti una persona col cannone puntato contro (spero di essermi spiegato).

Dopo averci provato, senza la biottica, ma usando lo schermo snodato della r6 con il 24-70, devo ammettere che nonostante l'imprecisione dell'inquadratura (perchè la si tiene appoggiata alla pancia senza stare a guardare troppo, altrimenti si perde il senso della cosa) le espressioni colte sono tendenzialmente migliori rispetto a quelle riprese utilizzando la fotocamera normalmente.

Certo, ribadisco, se stai scattando con i flash in una situazione "ricercata" (ad esempio avere un rembrandt perfetto) non ha davvero senso. ma se stiamo "rubando", specie col tracking dell'occhio che ci mette a disposizione la tecnologia attuale, è possibile trovare delle bellissime sorprese quando si aprono le foto a casa.

Consiglio di provarci almeno una volta.

Saluti,
Franco

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 11:16

Avendolo tu fatto in modo chiaro e ben comprensibile, Franco, te ne ringrazio molto e, pure questo aspetto, mi era sfuggito. Indi per cui, a presto, per le prossime sperimentazioni !

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:10

@Feanco Pastorino

Non condivido in parte il tuo intervento. L'uso della macchina qualdiasi essa sia ad altezza “pancia “ nella ritrattistica preclude un sacco di possibilità nella scelta del punto di ripresa ..

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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