| inviato il 10 Marzo 2025 ore 13:54
X Iacopini Ovviamente non tralasciamo anche l'intelligenza degli unicorni rosa di cui sei un profondo conoscitore. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 13:57
“ Sono abbastanza certo che non si deve parlare di intelligenza ma di vari tipi di intelligenze che, nel loro insieme, formano una intelligenza di specie „ In base a questo assunto, e a ciò che comporta, oserei sospettare di come le api siano più intelligenti dell'omo sapiens. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 14:24
l'unica differenza, al momento, tra un'intelligenza "naturale" e una artificiale, a parte ovviamente il supporto su cui funziona, è che alle AI il tipo di input da analizzare e gli score da massimizzare vengono dati dal programmatore. Negli esseri viventi, gli input sono quelli dei sensi e lo score è definito chimicamente e modificato dall'ambiente, cosa che con le AI non avviene, per scelta. Sul fatto che l'intelligenza umana sia "libera", spontenea, creativa ecc, rendendo ogni uomo singolo e speciale...gli psicologi e soprattutto i profilatori avrebbero qualcosa da ridire. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 17:30
Domanda da un miliardo di dollari |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 18:33
Io credo che senza porci la domanda sul "perché" sia sorta l'intelligenza nel sistema biologico, non si arriverà mai a definire cosa sia. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 18:41
“ Sul fatto che l'intelligenza umana sia "libera", spontenea, creativa ecc, rendendo ogni uomo singolo e speciale...gli psicologi e soprattutto i profilatori avrebbero qualcosa da ridire. „ A parte che gli psicologi che ho conosciuto (e quando insegnavo ne ho conosciuti anche di abbastanza noti) non sono mai riusciti a risolvere un solo problema specifico che gli venisse chiesto di affrontare (sarà un caso, non ne dubito, ma la statistica...) è ovvio che nemmeno l'intelligenza umana sia "libera" in senso assoluto, perché sarebbe inutile, ovvero, darebbe risposte non pertinenti alle necessità. Il fatto che all'AI gli input vengano dati dal programmatore non è una cosa tanto banale, perché significa che l'AI, di suo, non avrebbe motivazioni per essere intelligente; ovvero, un'AI non sarebbe mai nata in modo spontaneo. E' su questa cosa che dovremmo ragionare per tentare di definire cosa sia l'intelligenza. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 18:59
L'intelligenza non esiste più, ho visto ora ad un quiz in TV tra due opzioni cosa è stato trovato in cima ad un 8000 : un pacco di spaghetti o un messaggio di una civiltà aliena. Risposta dico la più strana è stato trovato un pacco di spaghetti. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 19:21
“ ....nemmeno l'intelligenza umana sia "libera" in senso assoluto, perché sarebbe inutile, ovvero, darebbe risposte non pertinenti alle necessità. „ Necessita' = parola magica. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 19:51
L'intelligenza umana è un sistema complesso le cui molteplici componenti possono, a volte, essere quasi del tutto disaccoppiate. Tali componenti sono funzioni non semplici sia dei sensi umani sia del contesto in cui l'uomo si sviluppa raggiungendo, non sempre, la maturità. Ad esempio: la intelligenza matematica, in genere, si sviluppa con la osservazione e con un apprendimento che richiede metodo e contesti favorevoli, la intelligenza musicale convive spesso con la intelligenza matematica ma non necessariamente la esalta, la intelligenza politica si sviluppa e convive spesso con la formazione sociale, religiosa e filosofica, etc, etc... |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 21:14
Sull'ultima ho sempre nutrito dubbi |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 23:07
Vedo che è difficile parlare di qualcosa che forse non esiste |
| inviato il 11 Marzo 2025 ore 0:48
Se ci limitassimo alla "prove" recenti di intelligenza politica forse dovremmo dubitare che la stessa esista, ma ,fortunatamente , nella nostra storia abbiamo avuto esempi di intelligenza politica di assoluta ammirazione, penso ad esempio a Federico II che ha saputo integrare popoli diversi per cultura, costumi, tradizioni, religioni, etc.. all'interno di una visione politica forte e condivisa. Non è il solo esempio possibile e sono certo che conosciate gli altri mirabili esempi che possono sostenerne la esistenza della stessa. La intelligenza politica è l'ultima della terna di esempi di componenti della intelligenza umana che ho ricordato e non volevo essere affatto esaustivo. Ci sono tanti etc.. . |
| inviato il 11 Marzo 2025 ore 9:30
“ Il fatto che all'AI gli input vengano dati dal programmatore „ mi sono spiegato male: per input intendevo più che altro i "canali" di input, non tanto le informazioni. Ad esempio: testo trasmesso tramite una interfaccia web, piuttosto che immagini acquisite direttamente o inviate, vocali ecc. Una AI "relegata" a riconoscere le targhe di un cancello di un albergo, ovviamente non potrà fare nulla di più di quello e nemmeno potrà mai decidere di fare altro, perchè l'input sarà sempre e solo quella telecamera e l'output richiesto il numero di targa. Così come un chatgpt non potrà mai decidere di fare qualcosa di diverso dal rispondere alle domande. Ma perchè è una AI al servizio di un programma. E' il programma che comanda. Ma una AI è tranquillamente in grado di prendere decisioni autonome finalizzate ad aumentare il proprio score. Tanto quanto fa un cervello umano, il cui score è definito dalla chimica: evitare il dolore e ricercare il piacere. |
| inviato il 11 Marzo 2025 ore 11:54
“ Così come un chatgpt non potrà mai decidere di fare qualcosa di diverso dal rispondere alle domande. Ma perchè è una AI al servizio di un programma. E' il programma che comanda. Ma una AI è tranquillamente in grado di prendere decisioni autonome finalizzate ad aumentare il proprio score. „ Avevo capito benissimo che non ti riferivi alle informazioni in quanto tali. Forse, però, non ti rendi conto che questo significa che un uomo del Paleolitico, che "funzionasse" nel medesimo modo, potrebbe prendere decisioni autonome finalizzate a migliorare le tecniche di "raccolta" di semi e frutti, ma non potrebbe mai inventare attrezzi agricoli finalizzati a "seminare" per aumentare il numero di piante, perché gli mancherebbe l'input per elaborare anche le informazioni che non riguardano la semplice raccolta, ma la coltivazione della pianta (un po' come se chatgpt si mettesse autonomamente a scrivere romanzi anziché limitarsi a fornire informazioni su romanzi già scritti). Eppure è evidente che, sia l'uomo del Paleolitico che chatgpt, avrebbero accesso anche a informazioni che esulano dall'attività portata avanti fino a quel punto; forse l'intelligenza non è l'abilità di aumentare il proprio score, ma il fatto di possedere contemporaneamente sia questa abilità che quella di creare "volontariamente" il programma di controllo necessario a cambiare (o ampliare) gli ambiti di applicazione. |
| inviato il 11 Marzo 2025 ore 11:58
“ Vedo che è difficile parlare di qualcosa che forse non esiste „ Come sarebbe a dire che non esiste? E allora come la mettiamo con quella Legge di natura secondo cui l'intelligenza complessiva è una costante, ma purtroppo è la quantità di esseri umani su cui distribuirla che aumenta progressivamente? |
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