| inviato il 07 Marzo 2025 ore 12:30
Tralascia per un attimo il contenuto... Non troverai mai una rassegna di avifauna/Astrofotografia o un manuale tecnico, perche' non avrebbe pubblico... Ma troverai eventi in cui saranno esposte fotografie astronomiche ed eventi in cui un relatore raccontera- dei suoi viaggi mostrando fotografie di assoluto livello. Visto che fai il paragone cinematografico.. A natale i cinema proiettano i cinepanettoni e non i film d'essai. Ma A Cannes e' difficile trovare Boldi e DeSica nelle loro espressioni peggiori.. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 12:35
se invece vogliamo basarci sui contenuti... Una fotografia tecnica di un manuale contiene e trasmette molte piu' informazioni e guida la crescita dello spettatore come e piu' di una fotografia artistica. Anche se in direzione e modi diversi, veicola un messaggio... ma ugualmente non la troverai ad una mostra. Perche il pubblico quando va ad una mostra sceglie ed e' predisposto ad un certo tipo di lettura ed e' refrattario ad ogni altro stimolo. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 12:41
Ma non centra Sal cosa ne pensi il pubblico, e che al natale i cinepanettoni abbiano piu' successo dei film d'essai. Centra la Cultura. E la cultura è sempre piu' ostica da digerire perche' si deve partire da una base adeguata di studio. Le " fotografie astronomiche ed eventi in cui un relatore raccontera- dei suoi viaggi mostrando fotografie di assoluto livello." sono per un piccolo circolo di appassionati al genere, ma che non ha nessun contenuto : sono bellissime foto che vengono mediamente manipolate in PP per creare immagini accattivanti ma che sono alla stessa stregua dei tramonti o della aurora boreale : bellissime forme senza nessun contenuto. Pero' ripeto, se pensi che non esistano categoria di valore nella fotografia e tutti i generi siano uguali, ti consiglio di parlarne con i curatori, i fotografi, gli insegnanti, gli storici della fotografia che selezionano i fotografi che partecipano a queste manifestazioni internazionali fotografiche. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 12:52
no non penso che siano tutti uguali. Anzi son talmente diversi che non e' possibile confrontarli. Penso invece che, all'interno di ciascuna categoria ben definita di fotografia, esista una differenza tra foto migliore e foto peggiore. Ma siamo all'interno di un recinto con solidi paletti. I curatori fanno bene attenzione a non mescolare generi, a meno questi non siano funzionali ad un percorso tematico. Proprio perche sanno che fare un minestrone di stili e generi portera' all'insoddisfazione del pubblico. Se ci concentriamo sull'astrofotografia, io non penso che difetti in cultura. In fin dei conti serve tecnica, e' vero. Ma non solo tecnica. Un fotografo di astrofotografia non e' solo uno che esce la notte per piazzare un cavalletto e fotografare quel che trova... altrimenti potremmo definire anche un fotografo street alla stessa stregua. Esce il pomeriggio e fotografa quel che trova. C'e' qualcosa di piu nell'astrofotografia , c'e' ricerca e studio. C'e' applicazione, intuizione e tentativo. Quando esci e cerchi di fotografare una nebulosa.. devi innanzitutto sapere che esiste, dove sitrova, quando la si trova, e come arrivarci tenendola allineata con il tuo occhio. Per me questa e' cultura. nel senso piu' stretto del termine. Quello piu' profondo. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:09
Infatti, a mio avviso, non è corretto valutare tutta la fotografia con i medesimi parametri. Andrebbe anche definito il concetto di contenuto. Una fotografia come Photo n. 51 di Rosalind Franklin non ha niente di artistico ma in termini di contenuto? O è una foto di serie B ? E una foto di Hubble che mostra l'universo poco dopo la sua nascita? Forse il contenuto, l'apporto alla società, il riscontro nell'opinione pubblica, le ricadute non sono universalmente valutabili secondo i medesimi parametri. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:21
“ C'e' qualcosa di piu nell'astrofotografia , c'e' ricerca e studio. C'e' applicazione, intuizione e tentativo. „ Esattamente, ma come per altri generi si finisce per giudicare solo il risultato e si tralascia quello che c'è dietro ad una ripresa... Solitamente questa sensibilità ce l'ha solo chi pratica lo stesso genere |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:31
“ Solitamente questa sensibilità ce l'ha solo chi pratica lo stesso genere „ io non l'ho mai praticata e non sono attrezzato per farla. Pero' riesco a percepire la passione dietro ad alcuni scatti. „ |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:40
Zeppo “ si tralascia quello che c'è dietro ad una ripresa... „ Quello che c'è dietro la ripresa, la fatica di svegliarsi ad orari notturni, andare in luoghi ardui, magari freddi, magari pericolosi, usare la tecnica acquisita riguardo l'attrezzatura, riguardo la ripresa,lo studio delle costellazioni, delle galassie, post produrla in maniera mirabile con software adeguati, non centra nulla con la Fotografia. La Fotografia è una stampa su un formato leggibile ( carta, vetro, metallo),e tutto quello che c'è stato prima non certifica la bonta' di essa. E vado oltre, anche la passione ... “ Pero' riesco a percepire la passione dietro ad alcuni scatti. „ ... non certifica la bonta' di una foto. E mi spiace dirlo, perche' come sempre se uno parla di un genere chi ama quel genere si trova talmente coinvolto che si offende personalmente se un'altro non lo apprezza come lui, ma non troverete nessuna foto di astrofotografia in nessuna rassegna internazionale citata. Perche' l'astrofotografia non veicola nessun messaggio, non ha nessun contenuto. Ora ripeto, non è una guerra di religione, è solo la realta' delle rassegne internazionali. Se vi piace bene, se non vi piace io non so cosa dirvi. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:44
“ io non l'ho mai praticata e non sono attrezzato per farla. Pero' riesco a percepire la passione dietro ad alcuni scatti. „ Perché hai comunque la cultura per poter apprezzare un genere, anche se non lo pratichi direttamente Credo che questo avvenga anche per altre tipologie di foto, no? |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:47
“ ... non certifica la bonta' di una foto. „ Si Last, condivido, la mia era una semplice constatazione, non una presa di posizione per il genere che pratico... Alla fine si giudica la foto, non certo quello che ci sta dietro |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 13:55
ovviamente..LastPrince ma converrai con me che alcune astrofotografie abbiano contenuti decisamente superiori a molte fotografie "artistiche" e siano il risultato di una unione tra cultura e scienza. Voglio dire, un telescopio puoi usarlo per osservare la luna mentre credi che la terra sia piatta e ferma, oppure puoi usarlo per misurare il movimento relativo dei pianeti. Oppure, puoi abbandonare il tuo telescopio ,perche troppo grezzo, immaginare l'universo utilizzando la matematica e poi tornare sul tuo telescopio per ottenere delle prove tangibili delle tue intuizioni e successivi calcoli. La fotografia, nel suo senso piu' ampio, per me e' questo. Uno strumento che permette di congelare e riprodurre una idea. Ora io penso che la tua posizione dipenda in gran parte dal fatto che chiudi la fotografia in un recinto. Consideri cioe' solo un tipo di fotografia. Entro quei paletti la tua visione e' perfetta. Funziona benissimo. Ma se quei paletti li abbattiamo e consideriamo la fotografia nel senso piu' ampio. Le cose cambiano. Arles e' indubbiamente un appuntamento importante.... MA NON E' LA FOTOGRAFIA. E' uno strumento di selezione affilato che ti permette di trovare un certo tipo di fotografia, ben presentato. Ma Se accetti di lavorare in proprio ed effettuare una laboriosa ricerca, TROVERAI FOTOGRAFI mai esposti alle rassegne internazionali ed eppure ugualmente strepitosi. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 14:01
Io resto sulla mia posizione, ci sono molte sfumature e ho molti esempi che potrei fare, ma nè faccio uno in particolare che riguarda la fotografia di sandy skoglund che immagino conosciate più o meno tutti
 lei usa la pellicola, un po' perchè ha iniziato con quel modo ed è quello che le ha portato certi risultati un po' per sottolineare il fatto che lei non ha manipolato nulla, ma ha ripreso esattamente quello che ha orchestrato. In questo caso credo che il mezzo abbia un suo significato, come in altri la scelta credo influenzi il giudizio sul risultato. Però concordo che se hai fotografato nudo d'inverno su un piede solo non interessi nessuno e non da più valore allo scatto |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 14:05
Matteo. io credo che il punto sia molto oltre la semplice difficolta' di esecuzione. Credo investa direttamente il nostro rapporto personale con la fotografia. Una sorta di selezione specializzata che operiamo inconsciamente. |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 14:09
Matteo, ottimo esempio! Foto bellissima, ma se non conoscessi l'autrice, potrei benissimo pensare che sia il frutto di AI o che i gatti siano stati aggiunti con un software 3D Quindi per poterla giudicare, in questo caso siamo costretti a specificare che è stata scattata con una macchina analogica e che non è stato aggiunto nulla in post? |
| inviato il 07 Marzo 2025 ore 14:15
@Salt, 3 cose : 1) Arles è la Fotografia : è la piu' importante rassegna fotografica del mondo. Non accettare questo, vuol dire che non esserci mai stati. E' talmente importante che la rassegna della Fotografia europea di Reggio Emilia ( probabilmente la piu' importante rassegna italiana) è decisamente ispirata ad Arles, tanto che è evidente la copi nelle didascalia, nei luoghi di esposizione. Nulla di male, ma è cosi', come dire che Wimbledon è il tempio del tennis : ci sono anche altri tornei open, ma Wimbledon è il tennis. 2) Questo non vuol dire che tutti i fotografi selezionati mi piacciano, anzi : chi mi conosce bene sa che sono piuttosto esigente, e non sto parlando di generi, ma di idee e di realizzazioni. Ricordo ancora una drammatica esposizione a Cortona on the moove dell'attività' circense : un pasticcio di PP e banalita' che era senza senso. 3) Non ho paletti ne recinti, ho solo 45 anni di rassegne, libri, mostre, che mi hanno formato : quando avevo 14 anni fotografavo tramonti, quando ne avevo 25 non capii immediatamente Ghirri ( anzi, fui sorpreso del consiglio di una amico fotografo ). Per quanto riguarda i generi ho capito che quello piu' difficile è il ritratto ( che non so fare), che la street spesso è pazienza e culo, che i matrimonialisti sono dei santi ( e ho dato anche io piu' volte), e che l'avifauna, la macro, l'astro hanno un impatto iniziale fortissimo, ma che drammaticamente finisce li, difficilmente fanno pensare. Ora direi che, non volendo annoiare nessuno, lascio continuare ad altri questa civile conversazione : penso di avere scritto gia' troppo ( spesso in modo ripetitivo). Un saluto |
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