| inviato il 06 Marzo 2025 ore 6:43
"Guglia, quel libro è un grande classico. Come grandi classici sono Sulla Fotografia, di Susan Sontag oppure Per una filosofia della fotografia di Flusser. Testi nelle bibliografie degli esami universitari da alcuni decenni... Sorriso" Sulla fotografia della Sontag è vecchio e superato dal suo seguito aggiornato alla fotografia moderna scritto anni dopo (Davanti al Dolore degli altri) in cui la stessa Sontag lo rigetta in gran parte. Infatti all'università si studia quello più recente. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 8:38
Grazie mille delle belle risposte. Questa discussione sta prendendo una piega molto interessante. Un ottimo inizio per costruire una piccola biblioteca. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 8:44
Salve l'ho letto ma come è stato già scritto non è di facile lettura Barthes è stato un saggista ecc. il suo libro, credo, più famoso è ''Frammenti di un discorso amoroso''. Buona lettura |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 8:57
“ Sulla fotografia della Sontag è vecchio e superato dal suo seguito aggiornato alla fotografia moderna scritto anni dopo (Davanti al Dolore degli altri) in cui la stessa Sontag lo rigetta in gran parte. „ Te l'ha detto ChatGPT? Sono libri scritti a venticinque anni di distanza dove evidentemente la riflessione dell'autrice si è evoluta, ma non perché rinneghi il suo precedente pensiero, ma perché la realtà è cambiata. I due testi sono uno l'evoluzione dell'altro, andrebbero letti entrambi. Non si contraddicono, si completano. Il pensiero di un'autrice come la Sontag non va a male come la mozzarella…. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:21
Avrei dovuto scaricare il Barthes in francese. Ma il mio francese è troppo lento. Allora l'ho preso in italiano. Ci ho capito poco. L'ho riscaricato in inglese per concentrarmi. Ho capito qualche cosa di più, ma non tanto. Va detto che tromboni come Heidegger e Severino non riesco a leggerli: la mia preparazione filosofica è troppo limitata. Ho letto anche la Sontag, a me sembra più comprensibile. Da quindicenne ero andato qualche volta a GS (Gioventù Studentesca), evolutasi poi in CL. Pensiero brianzolo DOC: Desio, Casatenovo. Ho provato in varie riprese a leggere don Giussani, non capisco cosa scrive, colpa mia indubbiamente. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 13:02
"Te l'ha detto ChatGPT? Sono libri scritti a venticinque anni di distanza dove evidentemente la riflessione dell'autrice si è evoluta, ma non perché rinneghi il suo precedente pensiero, ma perché la realtà è cambiata. I due testi sono uno l'evoluzione dell'altro, andrebbero letti entrambi. Non si contraddicono, si completano. Il pensiero di un'autrice come la Sontag non va a male come la mozzarella…." Il solito simpaticone che si riempie la bocca di termini moderni. No, mi basta la mia laurea in comunicazione e giornalismo. La Sontag era uno degli autori affrontati a Filosofia della comunicazione. Sulla fotografia è utile come riferimento storico dei tempi che furono quando il fotoreporter era una figura socialmente importante. Ma fa figo nominarlo e ristamparlo per metterlo sulle librerie perché ha "fotografia" nel titolo. davanti al dolore degli altri constata che ad andare "a male come la mozzarella" è l'empatia, il senso civico e critico della persona comune. Ed anche se è un testo del 2004 ha diverse osservazioni ancora attuali su come il ruolo del giornalismo e della fotografia nella società è decisamente "peggiorato" con la sua evoluzione, visto che ormai con la bulimia di immagini che abbiamo, difficilmente la società viene sensibilizzata da un servizio (sempre se questo riesce a raggiungere una larga fetta di persone, cosa non scontata). Oggi nel 2025 è meglio leggere direttamente il secondo e riservarsi di dare una letta al primo come curiosità storica, visto che larga parte del suo contenuto è stato aggiornato e "corretto" dal saggio seguente. Altro saggio non vetusto sulla fotografia è Cloning Terror di Mitchell. Oppure l'immagine condivisa di Gunthert o Un'autentica bugia: la fotografia, il vero, il falso di Smargiassi. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 14:48
Mentre lo leggi affiancaci pure un vocabolario... Comunque un gran bel mattone |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 14:49
“ Mentre lo leggi affiancaci pure un vocabolario „ Addirittura? Così mi spaventi veramente. Vabbè, arriva tra un po', vediamo che cosa esce fuori |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 14:57
Ma quale vocabolario e quale mattone ahahahah Acchiappa sto libro e leggilo senza farti paranoie. Trarrai tu le conclusioni che vuoi. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 17:22
“ Ma quale vocabolario e quale mattone ahahahah Acchiappa sto libro e leggilo senza farti paranoie. Trarrai tu le conclusioni che vuoi. „ Mi inquieta essere d'accordo con te, ma è così. Libro indispensabile. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 17:32
“ Va detto che tromboni come Heidegger e Severino non riesco a leggerli: la mia preparazione filosofica è troppo limitata. „ Heidegger è stato un trombone filonazista, ma è anche un filosofo che ha influito (oltre che sull'esistenzialismo francese, ma oggi ci interessa relativamente) su Foucault che a sua volta ha posto le basi per capire come funziona il potere sugli individui - e quest'ultimo discorso oggi resta cruciale. Detto questo un filosofo che ha influito enormemente sul mio modo di pensare è certamente Hilary Putnam che è stato come si dice un 'analitico' (quindi antitrombone) e fortemente orientato al pragmatismo (super-antitrombone). Con questo non voglio dire che capisco qualsiasi saggio di Putnam, ma sono certo che senza di lui avrei processi cognitivi diversi e in sostanza sarei più rincoglionito. “ Mi avete convinto. Arriva domani! „ Hai fatto bene. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 17:34
“ Mi inquieta essere d'accordo con te „ Questa è bella |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 17:38
Dalla Sontag a Smargiassi è un salto verso il basso che non mi sento di fare |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 18:28
Barthes va letto. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 18:32
Se se ne vuole uno semplice semplice
 Anche questo dopo non può mancare: lo leggi e di colpo tutte e pippe sui megapixel ti sembrano cretinate da bambini
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