| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 22:03
“ invece dopo aver guardato qualche video in italiano su youtube (cosa che faccio raramente) noto che Polyphoto è passata da "non diamo macchine da provare quasi a nessuno" a "le diamo urbi et orbi" (l'hanno data a Simone Cioè che non è sicuramente un fan del m43, anzi da quello che capisco addirittura il video è sponsorizzato, l'hanno data a Fabio Porta, pure lui vergine del sistema, in passato roba è arrivata sulla scrivania del boss). Sarebbe interessante sapere se sono richieste di Oms (come penso io) o iniziative spontanee di Polyphoto (io penso di no ma non ho la sicurezza granitica di altre volte e potrei sbagliarmi). „ Iniziative dirette di OM SYSTEM. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 22:19
“ preferirei mille volte una vintage psam che una a 3 ghiere a misure secche. „ Beh, considera che quasi tutte le macchine con le 3 ghiere a misure secche permettono una modalità d'uso dove imposti le ghiere "secche" in posizione che ti permette di usare le altre ghiere, in maniera similare ad una, che so, Z6 o questa OM-3. Ci pensavo proprio stasera, mentre gironzolavo in bici: OMS aveva in mano il design e le funzionalità delle vecchie OM: perchè non ripristinare la ghiera dei tempi sull'attacco lente? E perchè non fare altrettanto con la ghiera dei diaframmi? Così si, sarebbe stata realmente vintage. Tra l'altro credo vada molto meglio la ghiera coassiale per i tempi, piuttosto che la torretta a parte. Con la ghiera coassiale puoi cambiare tempi e diaframmi con la stessa mano, senza spostarla dal corpo della lente: velocissimo. Perchè non ripristinare, quindi, anche la funzionalità al completo dei vecchi corpi macchina? Per ora le uniche esperienze realmente vintage, intese anche come esperienza d'uso, oltre che semplice design minimalista, sembrano essere Leica, Fuji e Nikon, ma solo con ottiche Voigtlander con ghiera diaframmi. Già la ZF, usata con lenti Z moderne perde parte della possibilità di gestire i diaframmi dal corpo lente. Ho scritto " parte" perchè si può impostare le ghiera sull'obiettivo, ma non hai i valori impressi e gli scatti come era con le lenti af-d, af, ai e ai-s. |
user97509 | inviato il 06 Febbraio 2025 ore 22:22
Il mondo della fotografia (digitale) per me è diventato estremamente costoso. I produttori hanno fatto questa scelta, forse memori del fatto che prima dell'avvento del digitale, il mondo della fotografia era fatto così. Le fotocamere a pellicola, prima del crollo del muro e dell'avvento del digitale, erano costosissime. Molti altri "hobby" oggi costano infinitamente meno. Nel campo della musica si può acquistare un ottimo strumento digitale con una spesa fra i 1000 e i 2000 euro. E lì l'apprendimento è così difficile che passano parecchi anni prima di cambiare strumento. Inoltre nella musica spendi magari 1500 euro per uno strumento, e poi la spesa finsce lì. Quello è. Nella fotografia con 1500 euro ci compri solo il corpo macchina. Poi ci sono le ottiche costano cifre spropositate. Per questo io sostengo ancora le compatte. Hanno un costo più elevato che in passato - è vero - ma ... 1) spendi una volta sola 2) fanno foto e video ottimi/ eccellenti 3) costano molto meno delle macchine ad ottiche intercambiabili. 4) hanno degli zoom di qualità e possibilità favolose 5) sono facilmente portabili e leggere. Le compatte sono le vere fotocamere per gli artisti che non hanno molti mezzi. Sono strumenti di tutto rispetto. |
user97509 | inviato il 06 Febbraio 2025 ore 22:23
Rigel ... hai mai provato a fotografare nel modo che ho descritto? |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 22:35
Quando, e se uscirà in versione black, andrò a vederla di persona, devo toccare e provare, i video buoni solo per i tutorial funzioni. Il fatto della mancanza di grip è solamente una pippa mentale, iniziai con il m4/3 con la m10 e 12-40...usciranno sicuramente staffe e grip aftermarket. Display amen....mirino fa provare. Comunque il ritorno al vintage non è solo una moda, è anche un approccio diverso alla fotografia. Molti brand hanno pensato che bastasse l'estetica...cannando... l'unico che ha capito questa filosofia è Fuji, ma i costi delle loro ottiche e altre cose mi tengono lontano dal prendere una xt5. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:06
“ La ghiera tempi salta da 250 a 500. „ Vero, ma potevi mettere la ghiera dei tempi in posizione T, e cambiarli usando la ghiera posteriore, mi par di ricordare. Così la potevi usare come si usa una macchina moderna, nikon, panasonic, fuji XH e/o OMS che sia. Idem per i diaframmi: si possono regolare, a step di 1/3 alla volta, non necessariamente dalla ghiera dedicata, ma anche dalla ghiera frontale o posteriore, dipende da come le hai impostate, svincolando il controllo. Comunque anch'io ho rivisto di molto il mio modo di fotografare, passando a ML. Se con la reflex usavo sempre la modalità M, adesso mi accontento di impostare iso auto, andando in modalità diaframmi, e aggiustando l'esposizione sovra o sottoesponendo con l'apposita ghiera. |
user97509 | inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:08
Ah ecco. Nessuno me l'aveva spiegato così bene. Ho chiesto info a destra e a manca (tranne che qui su Juza ) per mesi ... e alla fine mi sono arreso. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:11
Se non erro fanno quella pubblicazione strana che si chiama manuale ma nessuno lo legge |
user97509 | inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:12
Gianluca_m, con G90 riesco a fotografare in M finalmente. Ho tenuto solo lei e un paio di compatte ma uso solo la G90. Mi sono concentrato su una sola macchina. Prima in P per imparare. Adesso in M. Non perché non sapessi fotografare in M ... ma quando cambi marchio, come dicevo, cambi tutto. Devi re-imparare da zero. Una M43 funziona in modo completamente diverso da un'APSC. Wallyb58, sono / ero un lettore assiduo e attento di manuali ma quello della Fujifilm per me è sempre stato troppo sintetico e dogmatico. Per il mio modo di vedere, al primo posto c'erano i manuali Nikon, poi i Lumix, i Pentax e i Canon quasi a parimerito. E poi i Fuji. TufkaR, gli YouTuber italiani li guardo sempre con simpatia e rispetto perché a loro modo e in buona fede fanno del loro meglio in un Paese che, pur essendo luogo di nascita di tanti grandi artisti, non ama né gli artisti né l'arte. Ma guardo volentieri anche i video di YouTuber stranieri, con i sottotitoli. In particolare la fotografa di "Micro Four Nerds" e "Matti Sulanto" mi sembrano i più interessanti nel campo M43 ... ma ce ne sono anche altri. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:37
“ ma quando cambi marchio, come dicevo, cambi tutto. Devi re-imparare da zero. Una M43 funziona in modo completamente diverso da un'APSC. „ Non so dirti. Ho provato diversi modelli di macchina: olympus, panasonic, nikon, fuji, e non ho mai avuto questo problema nel passare da uno all'altro con le impostazioni di scatto. Fondamentalmente le basi sempre quelle sono, per cui, davvero, per quanto mi riguarda che sia un sensore apsc, ff, m4/3, 1", cambia niente. Idem per l'impostazione della macchina: cambia veramente poco. Quello che cambia è l'impostazione dei menù, la distribuzione delle varie voci, le opzioni disponibili. Ma niente di così tragico. Credo che una volta che uno abbia interiorizzato il funzionamento della terna esposimetrica, beh, possa saltare da una macchina all'altra senza troppi patemi d'animo. È un po' come quando impari a guidare. Comunque si, concordo con te che il layout tradizionale, con la torretta dei tempi, sia un po' meno rapido da usare. Oh, non dimentichiamo che ci sono stati dei motivi, non solo di ergonomia, che avevano portato alla scomparsa delle macchine ora definite vintage, sostituite da altre ben più efficaci dal punto di vista dell'impostazione di scatto. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:44
“ anno quella pubblicazione strana che si chiama manuale ma nessuno lo legge „ Va detto che il manuale Fuji, come scritto da Fotofano, è abbastanza avaro di informazioni. Esempio: il modo che gli ho suggerito sembra esser stato inserito per le foto a lunga esposizione, non certo per muoversi ad 1/3 di stop. Nel manuale non viene indicato come modalità normale. Tanto che ho dei dubbi sulla correttezza del mio suggerimento, visto che ormai è passato un bel po' di tempo da quando ho usato Fuji. Su Nikon (ZF) esiste la voce 1/3 di stop, proprio per ovviare al limite indicato da Fotofano. |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:47
@Fotofano simpatica la tipa di micro f nerds la seguo anch'io, poi c'è Sulanto ma anche Robin Wong, Brian James, Marlene Hielema, Peter Forsgard che se non sbaglio è passato a fuji |
| inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:57
“ Rigel ... hai mai provato a fotografare nel modo che ho descritto? „ Ho 66 anni e fotografo da quando ne avevo 15....iniziato con Agfa Silette, Bencini...poi la prima reflex seria, Yashica FRI, come regalo per la maturità...in seguito altre Yashica, Contax, Minox, Fuji....a parte le compatte, qualsiasi reflex ha uno e un solo modo corretto per tenerla, e che è supportato da decine e decine di anni di storia fotografica e da millemila fotografi....non è che puoi inventare qualcosa di rivoluzionario a cui nessuno aveva pensato....e detto questo mi sfugge la "figata" di tenere chiuso il display....cioè, se non è girato sei OBBLIGATO a guardarlo?...poi, per carità, su certe "patologie" che si leggono sovente ho persino perso la voglia di discutere......ad esempio io oggi preferisco un evf al mirino ottico (e ho avuto/ho reflex eccellenti da quel punto di vista)....trovo una stupidaggine il pensiero "dell'analogico che ti costringeva a pensare" e quindi una scuola migliore per il fotografo (come se uno mi costringesse a scattare ad minkiam senza pensare.....di contro, il problema è che l'analogico, con la sua enorme limitazione sul numero di foto che potevi fare, non ti permetteva di "osare" e anche sbagliare....ma sbagliare è la base per permetterci di migliorare....e non solo, sovente scattando delle foto, che con la pellicola non avresti mai scattato, ti rendi poi conto dopo che sono migliori di quelle che avevi "pensato"....e anche questo è imparare. |
user97509 | inviato il 06 Febbraio 2025 ore 23:59
Gianluca_m ... Con l'APSC dopo mezzo giorno, quando cambia la luce, vado senza problrmi a cambiare gli ISO, lascio il diaframma quasi fisso e cambio i tempi. Con M43 ho dovuto cambiare completamente abitudini: devo ricordarmi di tenere gli iso più bassi possibile e punto sulla stabilizzazione abbassando i tempi il più possibile. Poi ci sono le impostazioni di menu. Per me cambia tutto da marchio a marchio. Pensa solo alla gamma dinamica crescente con gli iso di Fujifilm ... e al sistema iDynamic di Lumix o il D-lighting di Nikon ... sono correzioni digitali molto diverse fra loro. Francus, Robin Wong lo conoscevo e ogni tanto lo guardo. L'altro non lo conoscevo. Grazie per avermelo evidenziato. Rigel, io vengo da una formazione in cui l'esperienza sensoriale è molto importante. Io ho pieno rispetto per la tua esperienza e per la differenza d'età. Ciononostante la mia domanda era precisa perché, malgrado la tua vasta esperienza, se quella singola lì non l'hai provata, per almeno qualche mese, o 1 anno, non sai cosa si prova. Tu parli di "patologie" ... fai come vuoi ... A me tenere lo schermo chiuso mi dà una sensazione totalmente diversa rispetto a scattare con lo schermo aperto. Non si tratta di "patologie" ma di sensazioni. Avere come riferimento il solo mirino a me fa una differenza enorme. Un materiale solido e cieco come l'alluminio del coperchio dà una sensazione totalmente diversa dall'avere uno schermo lucido ... lo so che ci sono modi per disattivarlo ma non è lo stesso, per me almeno. Quanto all'esperienza della fotografia a pellicola come propedeutica, ti posso dire che in molte scuole professionali di fotografia insegnano agli studenti a fotografare prima con la pellicola, poi in digitale. Noi "anziani" diamo per scontata l'esperienza con pellicola. Loro no. |
| inviato il 07 Febbraio 2025 ore 10:16
per favore mantenete la discussione su toni cordiali. C'è chi guarderà la fotocamera esclusivamente come strumento per scattare le foto, e chi apprezza anche l'oggetto in sè; entrambi i punti di vista meritano rispetto. |
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