| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 17:48
“ La differenza, grande o piccola che sia, si nota ingrandendo... su un 20x30 la vedi comunque poco. Certo se cominci a fare dei 40x60 o dei 50x75 il discorso cambia „ ah ecco me lo confermi quindi? ho la conoscenza teorica ma sul medio formato non ho alcuna esperienza pratica |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 18:01
@Black. ... mmmh! La multigrade non mi ha lasciato proprio un bel ricordo (non voglio dire che fosse male, però!). Se "ricominciassi", ripartirei di sicuro da carte a gradazione fisse (allora adoperavo Agfa Brovira ... non so se esista ancora!). Ciao. GL |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 18:31
non ho stampato tantissimo e non sono uno che ha fatto "fineart". Ho usato anche pellicole e carta scaduta della Agfa baritata, ho usato baritata Ilford a gradazione fissa e variabile e la politenata multigrade. Io ero molto contento del risultato. Il fatto è che la multigrade ti permette anche tecniche che non puoi attuare con la fissa: per esempio se vuoi tanti mezzi toni lievi ma mantenere in punti fondamentali i neri puoi fare più esposizioni a gradazione diversa: una breve molto contrastata per dare giusto la base nera e una molto soft per tutto il resto. |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 18:31
“ ...allora adoperavo Agfa Brovira.... „ idem, era la migliore. Riguardo le ottiche da ingrandimento di elevata qualità, tipo il Rodagon e il Componon, secondo me ha senso se si stampano ingrandimenti elevati (dove la luminosità dell'immagine proiettata cala molto), consentono di lavorare a tutta apertura o quasi ma, se si arriva a stampare fino al 30x40, secondo me si possono usare tranquillamente ottiche meno pregiate, a patto ovviamente di chiudere un po' il diaframma e, in quelle condizioni credo cambi poco o nulla. |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 18:46
Ciao a tutti al momento il medioformato lo stampo con un rodagon 105 5.6, ho anche un 80mm che usavo con l'ingranditore precedente (Durst m800) che mi pare sia pure Rodagon. Mi trovo più che bene. tuttavia concordo con quelli che mi hanno preceduto che, a meno di ingrandimenti di una certa entità, direi dal 30x40 e probabilmente ancora più dal 40 x50 in su, le differenze non siano evidenti. Se dovessi secegliere tra due proposte vedrei quello messo meglio e possibilmente a miglior prezzo. Bello il 670 color, complimenti! @Scapp, posso chiederti come fai per il 60x90? immagino usi carta in rotoli, ma poi cosa fai proietti a muro ruotando la testa dell'ingranditore? Grazie |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 18:52
ma guarda io vorrei sicuramente stare ALMENO su una delle due nelle loro versioni non economiche. mi chiedevo solo se valesse la pena comprare un APO ma la stampa del medio formato non credo sia una cosa che farò più di un paio di volte quindi non ha senso spenderci più di 250 euro per l'obiettivo e ne ho visti diversi in ottime condizioni - Componon S 80 f/4 - a quella cifra |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 19:01
In passato ho stampato parecchio, ed ho avuto occasione di provare diversi obiettivi. Componon e Rodagon generalmente si equivalgono, allora confermo che spesso si considerava leggermente superiore il Rodagon. io prenderei indifferentemente quello che trovi a meno, senza farmi troppi problemi. Considera poi che sul medio formato, dove si forza l'ingrandimento molto meno, le differenze sarebbero minime, ammesso di trovarle. Già con il 24x36, la differenza tra un top (come Rodagon o Componon), ed un obiettivo medio (4 lenti tipo Comparon), con il secondo opportunamente diaframmato, su formati non superiori al 24x30, era difficilmente rilevabile. |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 19:39
“ @Scapp, posso chiederti come fai per il 60x90? immagino usi carta in rotoli, ma poi cosa fai proietti a muro ruotando la testa dell'ingranditore? Grazie „ Ciao Teofilatto, confermo, uso carta in rotolo per quelle misure, che faccio raramente. Per l'ingranditore, non ruoto ma uso Laborator 1000/1200 o 138. Il vero problema sono le bacinelle, utilizzo delle fioriere |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 19:53
ah ecco me lo confermi quindi? ho la conoscenza teorica ma sul medio formato non ho alcuna esperienza pratica ********** ********** Eh Black... come al solito ho dimencato che stiamo parlando di medio formato! Diciamo allora che trattandosi del medio formato stampare al di sotto del 50x70/75 non ha senso... quantomeno a mio avviso. Considera però anche un'altra cosa, e cioè che adoperando delle pellicole moderne il 40x60 è davvero il minimo sindacale anche solo col formato Leica. |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 21:55
@Paolo.. sempre che si accetti la splendida grana anche se oggi è molto sotto controllo… ma in questo mondo di battaglie degli alti iso non è scontato |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 22:58
Grazie per la risposta. Scusate l'ot ma vortei approfittare ancora un attimo dell'esperienza su stampe di grandi dimensioni di Scapp Anch'io ho un 138, quindi abbassi il ripiano giusto? il mio ripiano mi pare sia largo 80 cm pertanto ipotizzo che utilizzerai un ulteriore ripiano più grande magari da sovrapporre a quello originale. Non che pensi di fare (almeno a breve) stampe così grandi, ma mi incuriosisce anche il discorso delle fioriere. Si trovano di quelle dimensioni o usi quelle più strette e immergi la carta arrotolata e la fai bagnare srotolandola gradualmente. Non so se sono stato chiaro |
| inviato il 05 Dicembre 2024 ore 23:51
@teofilatto: una tavola di compensato sottile posata sul ripiano una volta abbassato; questo per l'L138 che però non utilizzo tantissimo essendo nella mia vecchia camera oscura che frequento non tanto spesso (nella casa dei miei) e come ben sai non è che sia facile da trasportare (soprattutto ho il terrore del contrappeso che dovrei staccare per smontarlo); invece col Laborator 1000, che è la macchina che uso di più e ho qui nella mia attuale c.o. mando la testa a tutta altezza (150 cm) e monto l'80mm a volte invece del 105. stesso discorso del foglio di compensato sul ripiano. Invece quelle che ho chiamato impropriamente fioriere sono queste: www.idroponica.it/vassoio-rigido-120x120x12cm~59035.html?gad_source=1& Aggiungo, ho comunque avuto esperienza di testa ruotata e proiezione e parete, non è nulla di particolare se non fissare bene la carta che non sembra ma pesa. Più pratico, fatto col Durst d659 ma si può fare con tutti o quasi è ruotare la colonna di 180°, mettere dei pesi sul ripiano e proiettare a pavimento |
| inviato il 06 Dicembre 2024 ore 2:08
“ Bello il 670 color, complimenti! „ grazie ma complimenti al papà. l'ho scelto io ma lui aveva fatto un acquisto in un negozio di Milano famoso, dove ho anche comprato qualche articolo usato tra cui la mia prima Canon - la eos 5 - e visto che non lo voleva più e lo aveva restituito, per non chiedere indietro i soldi, mi diede disponibilità di comprare qualcosa che coprisse quella cifra. E scelsi il mio primo e unico ingranditore "serio". In realtà io avevo stampato con lui le prime foto con un durst che sarà stato degli anni '60 piccolino a condensatori che secondo me non superava il mezzo metro. si era anche un po' deformata la struttura e quindi feci il passo. è ancora qui alle mie spalle. Quando ho fatto i mobili di queta stanza ho previsto lo spazio apposta per lui. “ Considera però anche un'altra cosa, e cioè che adoperando delle pellicole moderne il 40x60 è davvero il minimo sindacale anche solo col formato Leica. „ guarda non lo metto in dubbio ma per me oggi il senso dell'analogico è il tipo di curva che si riesce ad ottenere con i toni medio bassi e il piacere tattile oltre che visivo del supporto chimico. sarà sicuramente mio limite e pigrizia perché vedo ottimi risultati in foto b&n digitali scattate con Fuji per esempio ma io non riesco ad avere la stessa sensazione di dettaglio e di varietà tonale nelle medio ombre sulle mie foto digitali convertite in bianco e nero che invece percepisco in analogico. Non ho neanche una stampante fotografica quindi l'unico modo che avrei per stampare è quello chimico e più di un A4 mi risulta difficile da gestire in termini di spazio per bacinelle ecc. Io credo che il mio amico che ha la Mamyia - gli ho trasferito l'ammorbamento tempo fa - e ha sviluppato i suoi negativi ma non ha mai potuto stamparne uno su carta chimica, sarebbe ben contento anche lui di vedere una sua foto stampata anche in un formato A4 ma chimico |
| inviato il 06 Dicembre 2024 ore 7:25
Per gigantografie si può: - proiettare a ruotando la testa di 90°parete ma è scomodo fissare la carta... - Ruotare tutto (colonna e testa) e proiettare a pavimento ponendo, ovviamente, un bel contrappeso sul piano di lavoro La seconda era quella che usavo io, credo poi che esistessero ottiche "grandangolari" ma non ho mai approfondito, visto che la soluzione a pavimento era semplice ed intuitiva. |
| inviato il 06 Dicembre 2024 ore 8:55
@Paolo.. sempre che si accetti la splendida grana anche se oggi è molto sotto controllo… ma in questo mondo di battaglie degli alti iso non è scontato? ********** ********** Ti dirò... io al contrario di te la grana non la sopporto proprio |
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