| inviato il 06 Novembre 2024 ore 1:05
“ Se i valori avessero veramente questa progressione (a parte che mostro sacro è una dizione orrenda spesso rifiutata dagli stessi cui viene appioppata), allora il valore degli analfabeti, per quanti ce ne sono, supererebbe di gran lunga quello di tutti gli altri, M.S. inclusi. Anzi, togliamo pure i condizionali, perchè in effetti questo „ A parte che in questo preciso caso non mi fossilizzerei sull'utilizzo di un vocabolo sgradito, perchè se così fosse in tutti gli scambi in un forum e gli svariati utenti, staremmo freschi e non se ne uscirebbe più... (anche perchè così, per fare la classica metafora, è come se di notte ci si soffermasse a rimirar il dito, perdendosi la costellazione di Orione indicata). Comunque nella fattispecie puoi cambiare tranquillamente il termine "mostro sacro" a te sgradito, e sostituirlo con "massimo esponente" e nulla cambierebbe, detto anche se non mi sarei aspettato di dover ricorrere a questo tipo di precisazioni. (anche Vasco Rossi potrebbe rifiutare il termine di essere "un mito", mentre è così per tantissimi suoi fans, e quindi come lui vede se stesso potrebbe non essere così significativo a fronte di una considerazione generale, ad es.). Inoltre non relegherei il concetto ad una sorta di campionato a punti, come hai invece fatto tu, perchè non è quello il punto ed anzi ci ha ben poco a che fare. Apprendo comunque che dal tuo punto di vista, preferiresti decine e decine di apprezzamenti su di un tuo ipotetico libro fotografico, raccolti tra gli avventori del mercato di frutta e verdura settimanale, o del pesce e ad una fiera di ambulanti, come pure alla sagra di turno... Mentre io mi terrei ben stretto un unico e circostanziato apprezzamento di tale Sebastiao Salgado su di un mio libro di reportage, tanto per fare un esempio. Ma non è una disputa, e saremmo entrambi ugualmente contenti così, ciascuno con i propri estimatori. Comunque l'autorevolezza per te sembrerebbe essere considerato proprio un optional. Vuoi mettere quella di tante massaie con quella di uno del gotha fotografico. Ci manca solo che non ti vada a genio ora il termina gotha, e siamo a posto. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 1:25
Pollastrini piccolissimo appunto: Ernst è il nome proprio di Haas, e non Ernest. Quello è Hemingway. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 1:44
“ ...ma su come gli utenti vari si pongono di fronte ad una fotografia. In questo, altri sono stati più esaustivi, Pollastrini in primis. „ Analizzandola dettagliatamente (sempre) e approfonditamente (in quest'ultimo aspetto solo quando meritevole) partendo inanzitutto dall'inquadratura, e poi la composizione, per poi valutarne i contenuti sia estetici, che i concettuali eventualmente espressi. Infine valutando se ha quell'ultimo ingrediente che è il vero plus, ovvero la "magia" (o quel certo senso di "magico" che esprime) che spesso ne determina l'unicità e che fa la differenza da tantissime altre foto del genere che invece ne sono prive. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 4:57
"..ovvero la "magia" che spesso ne determina l'unicità.." Di magico non c'è nulla, mai, nelle fotografie: quella che tu chiami "magia" è solo l'intelligenza del bravo fotografo che è capace di trasmetterti il messaggio che lui vuole trasmettere all'osservatore in modo semplice, chiaro ed immediato. La sua intelligenza e la sua padronanza della cultura fotografica, artistica e tecnica, gli permette di utilizzare mezzi diversi, che lui sceglie volta per volta, per fare, letteralmente fare, produrre, la fotografia più bella, ossia la scelta della scena e/o il soggetto, mai futili, eliminare gli elementi di disturbo con l'inquadratura appropriata, scegliere e controllare la luce che lo inquadra, appropriata in direzione, quantità e colore, scegliere la PdC giusta, con giusto compromesso di nitido e sfocato, di luce ed ombra, etc. Tutto questo richiede una conoscenza approfondita anche della psicologia umana, su come attirare l'attenzione dell'osservatore in modo positivo: - attrae più l'attenzione il chiaro o lo scuro, quando, e perché? - come dare il senso di profondità, in distanza, ad una scena utilizzando solo la luce, ossia che cosa noi percepiamo vicino e che cosa percepiamo lontano solo guardando dei toni chiari e dei toni scuri, e.....perché? - tra lo sfocato ed il nitido, quale attrae più l'attenzione, perché e quando? - quali sensazioni suscitano i diversi colori e perché? - meglio la foto minimalista oppure una foto complicata? - quello che non serve in immagine, dà noia, è negativo, oppure può essere anche neutro, irrilevante? E....perché? - i rapporti geometrici, la distribuzione delle masse in immagine, quale dà la sensazione di equilibrio, di gradevolezza, e perché? Quando è bene rompere gli equilibri e perché? E così via, c'è tanto altro Non c'è nulla di magico per realizzare una bella fotografia, assolutamente nulla, è tutto noto, è tutto controllabile ed è tutto misurabile. Il problema del fotografo è di dosare bene i vari elementi, e chi osserva quella fotografia, capisce se li ha dosati bene o male solo se è in grado di farlo E per essere in grado di farlo, l'osservatore necessita di cultura artistica, di cultura psicologica e di bravura fotografica tecnica (saper distinguere tra stampa buona e mediocre, etc): quando uno le padroneggia tutte , è in grado di giudicare a fondo una fotografia, mentre se non le padroneggia tutte, se è carente anche solo in una componente, no, non lo può fare. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 5:42
Quindi ogni volta che osservi una foto, se tu ti adoperassi per riscontrare a come risponde alla sfilza di interrogativi che hai stilato qui sopra, sarebbe un'operazione di un'assurdità indicibile... E se nel caso ti trovassi ad applicarlo ogni qualvolta visitando un'esposizione di 200/300 foto, alla fine saresti buono per un ricovero alla neuro per aver trasformato quello che dovrebbe essere un puro piacere, in una fonte di stress inenerrabile. “ Di magico non c'è nulla, mai, nelle fotografie: quella che tu chiami "magia" è solo l'intelligenza del bravo fotografo che è capace di trasmetterti il messaggio che lui vuole trasmettere all'osservatore in modo semplice, chiaro ed immediato „ Sei completamente fuori strada, ma di brutto. In genere non amo mai le citazioni, ma in questo caso devo confessare che ho preso a prestito e fatto mio, un ben noto pensiero di tale Elliot Erwitt, col quale sono totalmente d'accordo. A precisa domanda (esiste il video, basta cercare) su quali sono le caratteristiche che una buona o meglio "grande" foto dovrebbe avere ha risposto che i parametri di valutazione sono semplicemente tre: 1) La composizione 2) Il contenuto 3) la magia Peccato che non sia più in vita, altrimenti avresti potuto notificargli queste tue che ho qui quotato, dicendogli che in tutta a sua inimitabile carriera durata oltre 70 anni e nonostante la sua colossale e inimitabile produzione, la militanza e presidenza alla Magnum, in realtà di fotografia non ha capito un tubo. Firmato Alessandro Pollastrini da Juza Forum (perdonerai, non conoscendo la tua città di provenienza da associare). In primis dovresti eliminare totalmente il tormentone, luogo comune stra-abusato, infarcito e infilato in ogni dove come se fosse il vero must e chiave universale di tutto... Mentre è un abbaglio collettivo colossale... Ovvero il famigerato "messaggio" che la foto o l'autore vuole trasmettere. Davvero non se ne può più! La stragrande maggioranza dei settori fotografici restituiscono e sono passate alla storia foto che sostanzialmente non ne hanno, di questi famigerati messaggi. A parte il reportage, la fotografia "concettuale", la pubblicità e poco altro. I paesaggi di Adams o di Fontana di quali fantomatici messaggi sarebbero portatori? Come i nudi di Newton, la moda di Avedon, gli still-life di Penn, i ritratti di Baley, gli animali di Lanting, tutta la produzione di Giacomelli e i relativi settori, il mondo dell'arte e degli artisti di Mulas ... Di quali arcani messaggi sarebbero mai autori e portatori? Ma di che stiamo parlando!!! I messaggi molto meglio andarli a ricercare nelle spiagge, dentro le bottiglie. Evitiamo di enunciare cose come se fossero consolidate e universli verità, quando sono nient'altro che le personalissime opinioni di chi le enuncia. O meglio ancora, autentiche baggianate. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 6:12
Trovo interessante questo passaggio: "Quando ci troviamo di fronte a una fotografia dovremmo sapere chi è l'autore, se l'immagine ha un titolo e se la produzione è avvenuta su committenza oppure è stata prodotta per necessità personale del fotografo. Stabilire anche il periodo storico in cui è stata prodotta sarà utile ad assegnarle un valore coerente allo stesso. Questo ci serve ad avere un quadro generale di base che serve da punto di partenza per?una interpretazione più accurata." Se ho tutte queste informazioni preventive non ho bisogno neppure di guardarla una fotografia perché so già tutto! Se una fotografia parla beh... parla a tutti, e questa è la più grande capacità dell'autore, altrimenti hai voglia ad accusare gli altri di non essere in grado (per ignoranza o per svogliatezza o per superficialità) di capire ciò che TU vuoi dire LORO! | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 6:20
Certamente... Per lui stesso e per gli altri analfabeti. Poi esitono le scale di questi valori, 1, 10, 100, 1000. Ovviamente quella del primo o dell'ultimo passante stimabile in 1, con quella di un mostro sacro stiamo sul 1000. ********** ************ Mica tanto giusto! Se tu autore sei capace di parlare, o hai qualcosa da dire, sei capace di farlo sia all'inclita che al volgo... altrimenti ti chiudi nella tua torre d'avorio e tanto piacere al caz2o! | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 6:32
Infine valutando se ha quell'ultimo ingrediente che è il vero plus, ovvero la "magia" (o quel certo senso di "magico" che esprime) che spesso ne determina l'unicità e che fa la differenza da tantissime altre foto del genere che invece ne sono prive. ********** ********** Beh questo nella vulgata comune è facilissimo, oserei dire facilerrimo... basta aver ripreso la fotografia a f 1,2 | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 6:37
“ Mica tanto giusto! Se tu autore sei capace di parlare, o hai qualcosa da dire, sei capace di farlo sia all'inclita che al volgo... altrimenti ti chiudi nella tua torre d'avorio e tanto piacere al caz2o! „ Beh, ma il punto non era prettamente quello, ma un altro. La frase in oggetto: “ se una foto è presentata pubblicamente, al mondo, tutte le letture hanno valore, anche quelle degli analfabeti. „ E' scritto "letture" di tutti gli osservatori, ovvero le opinioni conseguenti che per ciascuno ne possono derivare, avere e poi enunciare. Col mio esempio numerico ho sottolineato la differenza che può avere ogni opinione, della valenza che ha a seconda della competenza ed autorevolezza di chi la esprime. Cosa e aspetto determinante che l'utente con quella frase sembra completamente non considerare. In altre parole sembra essere sostenitore che uno vale uno, ma in questo caso non è assolutamente così. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 6:43
Tutto quello che vuoi e anche di più, ma il concetto espresso da Ooo non è mica sbagliato! Poi suamo d'accordo sul fatto che un ipotetico giudizio dato Sgarbi conti più del mio... ma non mi pare che sia questo il punto. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 7:45
Remeber perdona, ma i tre punti da te citati 1) composizione 2) contenuto 3) magia Contengono ognuno un mondo. Ognuno andrebbe esploso nel proprio significato. Onestamente il buon Pollastrini con i suoi pittoreschi modi di fare non ha fatto altro che "spiegare" nel dettaglio cosa si intende per: composizione, contenuto e magia. Certo non è stato esaustivo perché, e pure giustamente, ha proseguito con un ecc. Il problema e non capire che quei 3 punti siano solo dei contenuti. Che un punto saldo sia la composizione? E grazie al razzo! Ma cos'è la composizione? Vedi parte dei messaggi di Pollastrini. E la stessa cosa vale per gli altri due punti. Per quanto vale la magia, io faccio grafica di mestiere, quella si forma da se quando tutti gli altri elementi sono al posto giusto, quindi non è altro che la somma del tutto, quando il tutto è messo nel modo più "perfetto" possibile. P.s. perdonatemi il "più perfetto" | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 7:59
@Ooo ho parlato di linguaggio perché se ne parla, ma ho aggiunto universale, potenzialmente comprensibile a tutti. Ovviamente gli addetti ai lavori hanno un approccio diverso e possono andare più in profondità. Ma concordo sul fatto che dovrebbe essere più universale e comprensibile possibile. | 
user207727 | inviato il 06 Novembre 2024 ore 8:44
Io non sono nessuno. Ma molte mie foto le ho fatte vedere, in passato, a mia mamma. Che di fotografia non sa niente. O ad amici. Per me è molto importante sapere cosa arriva loro delle mie foto. Certamente le loro non sono letture tecniche però i pareri sono comunque interessanti, soprattutto per le foto in po' più "concettuali" o criptiche. Ovvio che ad una lettura di portfolio ti verrà fatta un'analisi molto più approfondita e tecnica ed imparerai qualcosa ma anche il parere del semplice volgo ritengo sia molto interessante. Ti dà una misura di quanto semplicemente tu ti stia esprimendo. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 8:54
"di tale Elliot Erwitt,....la magia" Occhio che con quell'idee lì a te ti vendono il Colosseo, o la Torre di Pisa, o le Mura di Lucca, gli Scogli di Calafuria, etc, quello che ti piace di più, tranquillo che qualche furbo te lo vende. Ma uno che con la fotografia ci mangia e ci tira avanti la famiglia, ci fa i soldi, secondo te, viene a svelarti tutti i suoi segretucci di lavoro? Sarebbe, semplicemente, scemo, idi ota, cre tino, quello che vuoi, scegli tu, ed ovviamente non lo fa, nessun professionista lo fa. Anzi, il suo segretuccio se lo ingigantisce facendo ricorso a cose che fanno colpo sul popolino ignorante, tipo la magia o altro, il sofflato sottile dell'arte, l'anima che viene fuori dalla fotocamera, etc, di modo che il popolino venga sempre più non solo rincoglionito, ma gli paghi anche di più le sue "creazioni", che alla fine sono sempre e solo delle stupide fotografie fatte con degli stupidi trabiccoli. Mahhh....... Roba da non credere, adesso esiste anche la "magia" in Fotografia. Ci manca solo un Babbo Natale Fotografo ed una Befana Modella che fanno foto porno, fenomenali, arrapantissime, addirittura "magiche", e siamo quasi al completo, solo quasi, con quei cervelli lì non si sa mai. | 
| inviato il 06 Novembre 2024 ore 9:08
“ Posso dire che quell'articolo della Munari è scritto in un italiano PESSIMO? „ verissimo, più che pessimo, direi. sembra un collage di pezzi tradotti automaticamente... |
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