| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 15:33
“ Come le barzellette, se le devi spiegare è finita la magia „ se le sai capire |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 16:59
Se vogliono parlare parlano, sennò pazienza, parleranno se e quando ne avranno voglia e solo a chi starà loro simpatico. Sono contro l'accanimento didascalico, didattico e terapeutico. |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 18:40
Che poi molte volte le foto parano, più che parlare. Non è necessario dire cosa. |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 20:14
"Come le fate parlare le vostre fotografie ?" Col cervello in fase di scatto e con il cervello in fase di fotoritocco e stampa, sempre col cervello. Queste sono mie:
 Cliccare sull'immagine per vederla grande! La Primavera : foto essenziale e minimalista, perciò il messaggio arriva chiarissimo, ed il colore è essenziale, deve essere quello giusto. Se la inquadri male, viene un cesso, se sbagli il colore in fotoritocco viene un cesso.
 Cliccare sull'immagine per vederla grande! Il treno e la nebbia , idem come sopra: foto essenziale e minimalista, perciò il messaggio arriva chiarissimo, ed la gestione dei toni grigi, molto impegnativa, difficile, è essenziale, deve essere quella giusta. Se la inquadri male, viene un cesso, se sbagli il grigio, troppo scuro, o troppo chiaro, o troppo contrastato, o poco contrastato, il tutto gestito in fotoritocco, la foto viene un cesso. Il proprio cervello è l'unico attrezzo indispensabile per il fotografo, il resto, tutto il resto, conta veramente poco. |
user213929 | inviato il 28 Ottobre 2024 ore 20:52
Stupende , grazie per la condivisione |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:03
Pollax, va bene che sei un Ing. e hai dei criteri tagliati col coltello, ma parlare con o tramite una foto non vuol dire mica mostrare chiaramente quello che si sta fotografando in modo inequivocabile e didascalico...se no rimane veramente un esercizio metodico e tecnico da rincoglioniti. Prendi anche solo le tue foto postate come esempio: tu ci vedi semplicemente quello che è mostrato? Mi auguro che la tua sensibilità vada un minimo oltre l'esecuzione, il fotoritocco e la stampa, quando guardi una foto... |
user213929 | inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:10
Beh dai Rombretto , Pollastrini ha espresso anche una componente emotiva , non per forza dobbiamo liberare delle forze anticonservative che ci dilaniano da dentro per fare una foto , si è orgastico farla , ma lo è altrettanto fare una semplice foto , respirare e liberarsi dalle voci in testa con il silenzio di una nebbia o tramonto che sia |
user207727 | inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:12
Se è per questo anche i cessi parlano. |
user213929 | inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:17
Ok qua andiamo sul pregiudizio … penso invece che sia doveroso essere meno esclusivisti nel confronto ed includere più opinioni per integrare più concetti in un discorso più esteso , poi fate quello che volete … è un po' come il governo che si lamenta dei migranti e poi ci specula sopra … boh , sono perplesso , spero ci sia più tolleranza |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:19
Sì ma io non vedo traccia alcuna di reattività emotiva negli interventi del Pollax. È sempre così estremamente pragmatico e "freddo". Un ing., appunto. |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:34
Pollastrini mi è piaciuto in questa occasione, poichè sa che quelle due immagini sono di qualità e non si è nascosto dietro le frequentissime false modestie. La prima mi ha ricordato tanto Fontana. Il problema è che spesso si fotografa quello che si è già visto. Si rincorrono archetipi che anche gli altri conoscono e sanno riconoscere. Atti d'originalità nella maggior parte dei casi non vengono neanche riconosciuti, come se non facessero parte di un linguaggio comune. la solitudine nella comunicazione è quella, la fotografia rischia di restare davvero muta, di non esistere, perchè parla un dialetto tutto suo. |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:41
“ Come le fate parlare le vostre fotografie ? „ Kling AI + lip sync. Non posso postare qui, se no l'Admin mi pota. Ovviamente si scherza. |
user213929 | inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:41
Si , il suo ego si nutre di ciò, ognuno si stimola con ciò che lo soddisfa di più , anche Kandinsky con la matematica lo faceva |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:42
"Se la inquadri male, viene un cesso, se sbagli il colore in fotoritocco viene un cesso." Se pende a sinistra viene un ..... "Se la inquadri male, viene un cesso, se sbagli il grigio, troppo scuro, o troppo chiaro, o troppo contrastato, o poco contrastato, il tutto gestito in fotoritocco, la foto viene un cesso." Se pende a sinistra viene un .... Le mie fotografie non mi parlano. Stanno in silenzio e io le guardo. |
| inviato il 28 Ottobre 2024 ore 21:48
Sì Felix, ma tu hai gli occhi di un felino. Io, che li ho da fellone, pro-pendo che sia il ponte a non essere perfettamente rettilineo. Quanto a far parlare, in senso metaforico, le immagini, ne ho scattate 10.001 a circa 20 fotogrammi al secondo, così sono divenute autoesplicative, à la A. Adams (o era H. Newton?). Ma no, HCB! |
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