| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 20:37
Bello! |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 20:42
Il sito ha anche alcune informazioni utili per i macro come la distanza di lavoro (anche se solo ai pochi rapporto presenti), ad esempio il mio 200 che ad 1:1 diventa un 144 ha 30cm di distanza di lavoro mentre il suo successore che è a fuoco interno e si accorcia di più scende a 102 ma grazie al fatto che non allunga il barilotto ha una distanza di lavoro molto simile di 28cm. |
user264361 | inviato il 18 Ottobre 2024 ore 22:30
“ Diciamo che Ken ne racconta di tutti i colori, alle volte ci prende e qualche volta meno „  Ken, detto anche il pifferaio magico. |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 22:53
Grazie Samuel! Già aggiunto ai preferiti poi mi ci diverto |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 23:12
“ ... i Pentax li chiamano Ricoh „ Si, ignoranza ed idiozia pure. Quando Pentax era un gigante, Ricoh faceva i suoi obiettivi con innesto K (alcuni pure decenti) ma non si avvicinava nemmeno... Se sui moderni obiettivi c'è scritto "Pentax", sono Pentax. I Leica li chiama Panasonic o i Nikon li chiama Tamron? O se Blackrock si compra tutte le aziende giapponesi, li chiamerà tutti "Blackrock"? |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 23:31
Chiaro l'operato di Ricoh, i suoi corpi avevano la baionetta K, ora son passati più di 40 anni e se non ricordo male il modello era una Ricoh KR-5 che usavo assieme alle pentax come muletto, si parla di tutto manuale e la batteria solo per l'esposimetro, come poi le altre due che usavo K1000 e MX. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 7:53
Per Canon di solito soddisfo questa curiosità rintracciando le informazioni sui brevetti. Qui, ad esempio, le informazioni su luminosità e lunghezza focale reale dell'RF 28-70mm 2.8 www.canonrumors.com/canon-patent-application-canon-rf-28-70mm-f2-8-is- Va detto che, per una lente XX-YYmm, un costruttore potrebbe aver registrato diversi brevetti, e quindi non sempre si capisce quale sia lo schema ottico che è stato scelto per la lente che è stata messa in produzione. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:29
Che ti cambia sapere alla virgola la lunghezza focale? |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:35
"Ricordo che una volta lessi un test (penso di Tutti Fotografi o Progresso Fotografico) in cui uno zoom Nikon 70-200 (o simile) era risultato arrivare solo a 140mm... E' il Nikon 70 - 200 F 2,8 AFS G VRII, il mio 70 - 200 Nikon E la bidonata che la Nikon mi ha rifilato è bella grossa, io feci il conto della focale reale con la ghiera di zoom su 200 alla distanza focale minima, è risulto vile 136 mm anziché 200 mm, sono stai degli escrementi cilindrici. Qui i calcoli che feci Dalle specifiche tecniche, alla distanza di messa a fuoco all'infinito, con focale di 200 mm VR I e VRII hanno campi di vista uguali, perfettamente uguali, non solo all'unità angolare, un angolo, ma anche al minuto d'angolo, dunque stessa lunghezza focale, stesso campo di vista: con fuoco all'infinito, immagini grosse uguali sul sensore. Alla distanza focale minima, 1,5 m per il vecchio VR I ed 1,4 m per VRII, ed alla massima lunghezza focale, i due Rapporti di Riproduzione assumono i valori massimi, dato che sono ottiche zoom. Quei valori massimi Nikon li dà in forma ufficiale e sono molto diversi: VRII = 0,12x VR I = 1/6,1x = 0,164x normalizzando le distanze di messa a fuoco per fare un confronto omogeneo, va riportata la minima distanza focale allo stesso valore, è indifferente se a 1,5m oppure a 1,4 m, basta siano uguali: prendiamo 1,4 m, dove è noto il RR max del VRII. A quella distanza il RR max del VRI diviene 0,164 x 1,5: 1,4= 0,1757 A 1,4 m il RR max delle due ottiche è: RRmax VRI = 0,1757x RRmax VRII= 0,12x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: VR II/RRmax VR I = 0,12 : 0,1757= 0,6829, ossia circa il 32 % meno Se prendo 1,5 metri come distanza minima di messa fuoco comune, quella del VRI non cambia nulla: A quella distanza il RR max del VRII diviene 0,12 x 1,4: 1,5= 0,112x Quello del VRI resta 0,164x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: RRmax VR II/RRmax VR I = 0,112 : 0,164 = 0,6829, esattamente lo stesso risultato di prima, ovviamente, ossia circa il 32 % meno La situazione è molto diversa tra i due come dimensione immagine sul sensore, alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, c'è il 32% di differenza, mentre all'infinito, ed alla massima lunghezza focale, la dimensione delle immagini sul sensore erano uguali. VR II ha un rapporto di riproduzione massimo più basso del 32% di VR I, ovvero l'immagine sul sensore, a pari soggetto inquadrato, è più piccola del 32%, ovvero il VR II è meno "tele" del VRI, ed un bel po', il 32% in meno, alla minima distanza focale di 1,4 m. Dando per buono che il vecchio fosse sempre un 200 mm di focale alla minima distanza focale, il nuovo è invece un: 200 mm x 0, 6829= 136 mm Se introduciamo le tolleranze, che su ottiche civili sono del 5%, almeno per costruttori seri, e che possono essere positive, molto raramente, oppure negative, quasi sempre, si va da un nominale 136 mm ad una massima di 142 mm, a bassa probabilità, ed una minima di 130 mm, ad alta probabilità. Il VRII diviene dunque il caro, vecchio e tanto meno costoso 135 mm alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, un taglio del 30% (a buon peso) della focale massima, rispetto al VRI e fatto alla zitta: zitti zitti ti levano il 30% della focale, ma non ti abbassano il prezzo dell'ottica. Vediamo adesso il confronto con il Canon 70-200 f 2,8 IS II Dai dati della casa relativi al Canon - Distanza di messa a fuoco minima, 1,2 m: e già questa è migliore del Nikon, il che comporta che l'ottica è più flessibile operativamente. - Rapporto di riproduzione Massimo= 0,21x Facendo il confronto con il Nikon VRII, dobbiamo rinormalizzare la distanza minima di messa a fuoco ,che per il Nikkor è 1,4 m, mentre per il Canon è 1,2 m Dato che lavorare sui RRmax equivale ad usare la trigonometria, la lunghezza focale effettiva, del Canon 70-200 f 2,8 IS II è ricavabile dalla proporzione seguente, dove Ffittizia è la focale massima del Canon alla minima distanza di messa a fuoco, al netto delle correzione dovuta alla diversa distanza di messa a fuoco minima 136 : 0,12 = F: 0,21 F fittizia = 136 mm x 0,21 : 0.12 = 238 mm Giustamente è maggiore dei 200 mm nominali dato che la distanze di messa a fuoco minima è diversa dal Nikon VRII, 1,2 m contro 1,4 m , la distanza è minore ed il RRmax ci lavora in proporzione inversa. Applicando la normalizzazione della distanza minima di messa a fuoco come fattore correttivo al valore precedente di focale fittizia, troviamo finalmente la focale effettiva, vera,, F effettiva: 1,2 m : 1,4 m= 0,857 F effettiva = 227mm x 0,857= 204 mm Dipendendo dalle tolleranze, che su ottiche civili sono, ripeto sulla lunghezza focale, il 5%, la lunghezza focale massima alla minima distanza di messa a fuoco andrà da 190mm a 210 mm: dal confronto col Nikkor VRI, il Canon risulta un 204 mm, ossia nel pieno rispetto delle tolleranze, contro un nominale 136 mm del Nikkor VRII. In altre parole il Canon resta un bel 200 mm f 2,8, non taglia assolutamente nulla, salvo forse la tolleranza del 5%, ammessa, mentre il Nikkor diviene un 135 mm f 2,8, ed un 135 mm costa un 1/3 di un 200mm f 2,8 Col VRI, Nikon aveva fatto un'ottica onesta, come ha fatto Canon, mentre col VRII ha rifilato un bel “pacco” ai clienti. Comunque, per tutte le ottiche, avendone una campione che sicuramente ha lunghezza focale di targa, se guardi il RR, il rapporto di riproduzione alla minima distanza di MaF e fai due conti, la focale reale te la trovi anche da te. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |