| inviato il 28 Settembre 2024 ore 17:37
Clauzzz, alla tua domanda rispondo che quelli che verranno a dirti che fai bellissime foto e a metterti superficialmente un pollice in su li troverai sempre, specialmente su un forum come questo che, purtroppo, come dinamiche non differisce molto da un social. Quello che voglio dirti è che, in parallelo al percorso personale, bisognerebbe anche chiedersi in che misura quello che si va a pubblicare/condividere, potrebbe essere recepito da sguardi altrui, cosa potrebbe trovarci qualcuno che non era con te a vivere quello speciale momento in quello speciale posto. Il paesaggio, ad esempio, che è ciò a cui mi sembri più avvezzo, se lo pompi a mo di cartolina patinata ed irrealistica, che va molto di moda, otterrà tendenzialmente dei consensi perché la spettacolarizzazione estetica andrà a compensare il vuoto contenutistico...e questo basta per accontentare l'occhio del fotoamatore/osservatore medio. Ora, questo non mi pare (ancora) il tuo caso, ma il punto è che se le tue foto (o di chiunque altro) sono intercambiabili con milioni di altre, le questioni da porsi sono almeno due: - A che serve pubblicare e condividere (intendo con persone che non siano amici o parenti) se non si rileva nulla di personale in quello che si fotografa? - Una volta superate quelle simboliche bressoniane 10.000 foto, in quale modo potrebbero migliorare le mie foto (se non da un punto di vista tecnico) per evitare che il primo punto si verifichi? Oppure puoi bellamente fregartene e usare la formula più gettonata "chi se ne frega, fotografo quello che mi piace e pubblico quello che mi pare". Ma in tal caso anche questo tuo thread non avrebbe nemmeno più motivo di esistere :) |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 17:42
“ non c'è assolutamente nessuna differenza tra le foto che si possono vedere sul tuo profilo e quelle di un neofita „ vero... d'altronde ho appena superato il milione (il numero non è esagerato ) Ma non sono nemmeno differenti da quelli di moltissimi professionisti che pubblicano qui. Il problema è sempre quello: 'il già visto' e nella civiltà dell'immagine in cui viviamo, vedere qualcosa di differente diventa più una questione di 'lato B' che di capacità. Infatti... avendo un temperamento da reporter (in passato più o meno producevo articoli con quel taglio) cerco (sono alla ricerca) di immagini -non artefatte o posate- che colgano un qualche aspetto della realtà. Il problema è sempre quello del 'lato B', o ti butti in un contesto 'difficile' dove -magari- potrai fare qualcosa di buono, oppure resti a guardare l'esca -come fanno i pescatori- sperando che sotto passi un pesce abbastanza affamato. Morale... un paio di terabyte di scatti all'anno ma di buoni poco o nulla. e penso che morirò -felice- così |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 17:53
Adesso finalmente iniziamo a capirci e trovare un punto di intesa oltre che di discussione in comune. Non fotografo certo per avere il pollice su di nessuno, tanto che i miei numeri parlano chiaro. Fotografo per il puro gusto di fotografare e nell'atto della fotografia inizio a vedere il paesaggio differentemente; quando, ad esempio, fotografo mia figlia, cerco di farlo di nascosto per non avere il suo sorriso pronto per l'obiettivo, ma per catturarne lo sguardo e, in un certo qual modo, i pensieri. Ho iniziato da poco a farmi la domanda che riporti "cosa potrebbe vederci qualcuno in questa foto?" e così ho iniziato a scattare sempre meno, ma solo quando possa avere per me un senso. Te lo dico con molta sincerità: se avessi avuto all'inizio questo approccio meno snobistico del tuo ultimo messaggio avrei compreso prima il tuo pensiero; ti sei posto non del tutto correttamente perché in precedenza ti sei mostrato come chi non vuol dare lezioni perché dall'altra parte c'è chi non può comprendere; adesso, invece, mi hai aiutato a capire senza dover esprimere per forza un giudizio tranciante. Ora vorrei rispondere alla tua prima domanda. Banalmente perché per alcuni c'è il gusto di farlo in un'epoca in cui bisogna condividere anche il caffè del mattino (e fortunatamente non sono tra costoro) e perché c'è il gusto di farlo per condividere un luogo o un momento con chi era/non era con te in quell'occasione. Forse da qui poi può partire la riflessione per arrivare al secondo punto relativo al miglioramento fotografico. Nel tuo percorso sei partito da subito con risultati artistici alti o hai dovuto compiere un cammino di miglioramento tecnico che fosse funzionale anche al tuo intento comunicativo? Io, quindi, ribalterei il paradigma d'ordine dei punti che metti sul tavolo: non vedrei diatesi tra i due, ma vedrei il primo come funzionale al secondo. Cosa ne pensi? |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 18:03
"Il problema è sempre quello: 'il già visto' e nella civiltà dell'immagine in cui viviamo, vedere qualcosa di differente diventa più una questione di 'lato B' che di capacità." Sono d'accordo con te e mi piace molto il tuo approccio scevro di retorica circa la tua carriera fotografica, ma credo che il focus della discussione sia diventato anche altro: si fotografa con una finalità artistica perché la fotografia ha (più o meno) questo valore. Forse qui dovremmo riflettere: ha solo questo valore? Se sì non ha senso nessuna discussione e ognuno fa poi come vuole, ma se ci comprendiamo e allarghiamo i nostri orizzonti possiamo fare più cose e aiutare chi come me è ancora alle prime armi. |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 18:09
Mi spiace se ti sono sembrato snob o strònzo, a volte non si ha nemmeno voglia di dilungarsi perché questo tipo di thread è abbastanza frequente quindi può capitare di intervenire in modo..."annoiato". Comunque non credo che ci sia da confrontarsi su quale sia il percorso "giusto", non è importante sapere come ho iniziato io. Credo che invece ci sia da riflettere su quanto hai scritto: “ Banalmente perché per alcuni c'è il gusto di farlo in un'epoca in cui bisogna condividere anche il caffè del mattino (e fortunatamente non sono tra costoro) e perché c'è il gusto di farlo per condividere un luogo o un momento con chi era/non era con te in quell'occasione. „ Questo per te è un motivo valido? Cioè "lo fanno tutti quindi mi butto pure io nella mischia indistinta"? |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 18:19
Io credo che sarebbe interessantissimo sapere come hai iniziato perché nessuno nasce già professore, ma studente. Rispondendo alla domanda: no per niente! E se scrivi questo pensando che io lo faccia, ti sei fermato a una lettura davvero superficiale. Io penso che dietro ogni cosa della vita, quindi anche nella fotografia, ci sia un percorso da fare indipendentemente dal punto di partenza di ognuno e che questo percorso possa portare poi a esiti tanto differenti quanti paragonabili nella grandezza dei risultati. Mi permetto di suggerirti che sei sei annoiato ad affrontare "l'ennesimo thread uguale agli altri", puoi anche non farlo per non dare impressioni di te che poi fanno dispiacere te e non gli altri. |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 18:37
Te lo chiedevo vista la tua risposta precedente. Personalmente non mi sono avvicinato alla fotografia perché ho deciso che volevo "fare foto". Quando ho acquistato la macchina foto era unicamente destinata a fare video a concerti. Mi sono reso conto solo dopo che tutto ciò che avevo accumulato come background culturale e di pensiero potesse trovare sfogo tramite il linguaggio fotografico. Non mi sono mai posto il problema di "imparare come si fa"...una volta apprese le nozioni basiche della macchina aspettavo (aspetto) solo che qualcosa mi scuota il cervello e in quel caso cerco il modo di realizzarlo in immagine. Sono uno che funziona più pensando "a tavolino" che andando in giro colla macchina sperando di fare qualcosa di buono. Per il resto, di foto dozzinali/ricordo che faccio per lo più col telefono ne ho a bizzeffe. Ma non mi sognerei mai di pubblicarle. Siamo in un'epoca dove veramente le immagini ci escono dalle orecchie, e ad un certo punto penso sia anche dovuta una riflessione su quale sia il proprio contributo (nel bene e nel male) quando si immettono immagini ed informazioni sul web. |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 18:42
Grazie per la risposta, lo apprezzo molto. Sono d'accordo con te che in un'epoca in cui l'edonismo da vizio sia assunto a qualità di merito da spendere nel mondo sociale e forse anche lavorativo si sia giunti a un punto che può essere considerato di svalutazione e inflazione di alcuni ambiti umani, come la fotografia ad esempio. Tuttavia, ritengo che malgrado questo "insano" punto di partenza alcuni potrebbero arrivare a farne un uso come il tuo del mezzo fotografico, ragionando e progettando. Apprezzo la tua coerenza nel dire che non condividi le tue foto "dozzinali/ricordo" perché fai un uso del mezzo social e fotografico ben differente da quello che ne fa la massa. |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 20:03
“ quando, ... fotografo mia figlia, cerco di farlo di nascosto per non avere il suo sorriso pronto per l'obiettivo, ma per catturarne lo sguardo e, in un certo qual modo, i pensieri „ perfetto... è lo stesso approccio mio con i bambini e le persone, ed a volte vengono cose buone (che non pubblico mai) |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 20:07
Discorso che condivido , chiariscimi solo il passaggio " non adeguato alle mie capacità tecniche" che si presta a fraintendimenti . |
| inviato il 28 Settembre 2024 ore 23:56
L'Olandese Volante chiarisco subito il tuo dubbio: intendevo dire che non ero, secondo me, all'altezza di essere nella mischia con i miei scatti e quindi non avevo nulla di interessante o valido da postare (sempre secondo il mio giudizio relativo ai risultati che ottenevo). Quindi non intendevo sminuire nessuno, semplicemente ammettere che non ero all'altezza anche da un punto di vista meramente tecnico, figurarsi nella comunicazione! |
| inviato il 29 Settembre 2024 ore 9:42
Ti ringrazio ; come si dice "nessuno è nato imparato" e mi piace parafrasare dicendo che "nessuno è morto finito" nel senso che non si finisce mai di apprendere e non bisogna farsi problemi come neofiti o temere di non essere all'altezza : il tempo , la pratica e la perseveranza daranno i loro risultati : buona luce a te ! |
| inviato il 29 Settembre 2024 ore 10:24
Pienamente d'accordo con te, buona luce! |
| inviato il 29 Settembre 2024 ore 19:51
La fotografia inizia sempre in tutti noi come un ricordo. Questo ricordo è il piu' delle volte rivolto verso vacanze o affetti vari ( fidanzate, figli, cani, gatti, , ecct) Queste fotografie non hanno nessun valore. Hanno solo valore per chi fa le foto. Il problema inizia quando il fotografo in questione inizia a mostrarle al pubblico : serate interminabili di diapositive sono state sostituite da immagini sui social o sui forum. Il perche' ancora adesso milioni di fotografi ogni gg pubblichino, orgogliosi, queste foto rimane un mistero (vanità? tentare di condividere una gioia che non è condivisibile? esibizionismo? moda? la nuova macchina fotografia? ). Per cui, per rispondere alla famosa frase di HCB, le prime diecimila sono le peggiori, ma se non cambi marcia (che non vuol dire cambiare camera) saranno come le altre. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 8:54
“ Clauzzz, alla tua domanda rispondo che quelli che verranno a dirti che fai bellissime foto e a metterti superficialmente un pollice in su li troverai sempre, specialmente su un forum come questo che, purtroppo, come dinamiche non differisce molto da un social. Quello che voglio dirti è che, in parallelo al percorso personale, bisognerebbe anche chiedersi in che misura quello che si va a pubblicare/condividere, potrebbe essere recepito da sguardi altrui, cosa potrebbe trovarci qualcuno che non era con te a vivere quello speciale momento in quello speciale posto. Il paesaggio, ad esempio, che è ciò a cui mi sembri più avvezzo, se lo pompi a mo di cartolina patinata ed irrealistica, che va molto di moda, otterrà tendenzialmente dei consensi perché la spettacolarizzazione estetica andrà a compensare il vuoto contenutistico...e questo basta per accontentare l'occhio del fotoamatore/osservatore medio. Ora, questo non mi pare (ancora) il tuo caso, ma il punto è che se le tue foto (o di chiunque altro) sono intercambiabili con milioni di altre, le questioni da porsi sono almeno due: - A che serve pubblicare e condividere (intendo con persone che non siano amici o parenti) se non si rileva nulla di personale in quello che si fotografa? - Una volta superate quelle simboliche bressoniane 10.000 foto, in quale modo potrebbero migliorare le mie foto (se non da un punto di vista tecnico) per evitare che il primo punto si verifichi? Oppure puoi bellamente fregartene e usare la formula più gettonata "chi se ne frega, fotografo quello che mi piace e pubblico quello che mi pare". „ Orpo...mi tocca sottoscrivere ogni parola di sto rompiballe |
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