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la complessità non sta nello scatto ma nel pensiero


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avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 12:13

la complessità non sta nello scatto ma nel pensiero


Giusto, ma a me viene meglio pensare che la difficoltà , più che la complessità stia nel pensiero: una foto può anche essere semplicissima ma estremamente indovinata e comunicativa, oltre che ben fatta. La complessità ci vuole quando ci vuole ma non è indispensabile.
E ovviamente semplice non vuol dire banale o buttato lì come viene viene.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 12:48

Assolutamente vero

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 13:24

Condivido, ma purtroppo siamo di fronte a strati geologici non comunicanti, con poca permeabilità.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 13:34

Il fotografo che si mette in fila e sgomita ( perche' sgomitano davvero) per fare una foto da uno spot delle crete senesi, o da un uno spot in Islanda con aurora boreale dietro a un monte, o a Castagneto Carducci durante la fioritura, o un faro in Bretagna con cavalletto e tempo lungo, cosa pensa di questa foto?





Perche' la risposta a questa domanda è la linea di demarcazione, che purtroppo dando ragione a Arconudo, divide due mondi in modo netto.





avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 13:46

Prendo un lavoro dove l'autrice rispetto ad altri ha giocato molto anche con l'estetica, poi seguendo autori come Ruff é diventata più minimale
tarynsimon.com/works/innocents/#3

Quello che rende questa serie di ritratti un lavoro davvero potente non é la messa in scena ma il perché quelle persone sono riprese proprio lì e il perché ogni foto si chiama con il nome del soggetto ritratto

avatarjunior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 13:50

cosa pensa di questa foto?
mi fa venire in mente Giovanni Chiaramonte, foto stupenda (non so di chi sia) impregnata di vicende umane, quel proiettore dentro la 127 è pronto a far salpare sulla vela una visualizzatore di immagini, un viaggio incorniciato dall' orizzonte del mare, una realtà dentro altre realtà...

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:09







OT.
@Lastprince
Metto a confronto due opere d'arte, una fotografia e una collezione di 32 dipinti su tela in acrilico.
Non per mettere a confronto la fotografia e la pittura, ma per confrontare due scuole di pensiero nell'arte.
Dove nella riproduzione delle lattine della zuppa Worrol ha voluto chiaramente provocare una riflessione, ovvero che l'arte deve essere a portata di "tutti" ed essere "consumata". La stessa cosa la fece con i dipinti di Marylin Monroe, di Elvis Presley e dei vari personaggi famosi della politica, del cinema, dello spettacolo. Oltre che anche con grandi opere del passato come l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci e i capolavori di Piero della Francesca.

L'opera delle 32 lattine di zuppa (il 9 luglio 1962) divenne il manifesto della nuova corrente artistica della "Pop Art".

Questo per dire che anche due ere geologiche diverse fanno parte dello stesso mondo, vanno prese come diverse ma sempre nello stesso universo, che è l'Arte.

Fine OT si continua coi paesaggi...




avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:22

Leggendo l'OT di Ivo, mi è venuto in mente "La trasfigurazione del banale" di Arthur Danto che magari, a qualche scettico profano (leggasi "l'arte contemporanea non la capisco ergo è fuffa"), potrebbe scrostare un pochino la vernice cerebrale MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:28

La pop art é nata anche spinta da una necessità, il mondo stava cambiando e la creatività e certa innovazione non era più solo legata ai movimenti artistici ma il traino é passato a chi faceva pubblicità, marketing e ai creativi legati non all'arte ma all'industria.
Se vogliamo semplificare all'osso ci furono in risposta 2 principali movimenti ossia la pop art che sfruttava il linguaggio della pubblicità o comunque dei creativi al di fuori dell'arte accettandone e in un certo senso subirdinando l'arte alla pubblicità ma creando una nuova nicchia, e l'arte concettuale dove si prendeva una strada differente ma che in un certo senso ha reso l'arte contemporanea più "difficile" e in alcuni casi inutilmente elitaria.
Ma molto pochi credo abbiano letto e studiato davvero la pop art, i suoi esponenti e la sua genesi, anche parlando di autori americani più conosciuti tutti si rifanno alle Marylin o alle zuppe e non a autori come Robert Rauschenberg per esempio che sono uno dei punti cardine del movimento
Ma tutto questo non centra con il titolo del topic che é legato al fatto che per fare un'ottima foto occorre prima pensarla e magari avere scatti che sono banali da eseguire ma che compongono un lavoro importante per molti motivi in particolare il motivo per cui sono stati scattati.
Il confronto che fa la camporesi con basilico sul paesaggio urbano é il tema della discussione

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 16:15

No andiamo avanti in tema

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 9:56

Come al solito si guarda il dito e non la luna,
la PopArt non era il tema del concetto, ma il come si possano vedere cose diverse anche se distanti fra loro e che appartengono allo stesso mondo/universo che è l'Arte.

Per quanto riguarda il tema del 3D
Ma tutto questo non centra con il titolo del topic che é legato al fatto che per fare un'ottima foto occorre prima pensarla e magari avere scatti che sono banali da eseguire ma che compongono un lavoro importante per molti motivi in particolare il motivo per cui sono stati scattati .

Questa frase è già la conclusione.

Buona Luce a Tutti.

user207727
avatar
inviato il 16 Settembre 2024 ore 12:20

Che senso ha riempire i social di foto che sono tutte uguali
il senso è proprio quello. C'è un grande desiderio di fare vedere cose già viste. Un po' a testimonianza del fatto che non siamo rimasti indietro, che anche noi siamo stati in quel posto iconico, che non siamo da meno a nessuno. Un po' come la ripetizione infinita di una battuta che la fa divenire tormentone e finisce per far ridere perché è tale e non per il senso che ha la cosa.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2024 ore 9:16

Un po' a testimonianza del fatto che non siamo rimasti indietro, che anche noi siamo stati in quel posto iconico, che non siamo da meno a nessuno

Ecco perchè trovo spesso ipocr.ita chi dice che scatta per se stesso e poi condivide, non è così .non stai scattando per te .sai che mostrerai quello scatto

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2024 ore 12:15





Mi fa pensare a due cose, probabilmente banali allo stesso modo.
La prima: che cacchio stanno guardando?
la seconda: nonostante sembra stia accadendo qualcosa di interessante c'è uno che se ne sbatte

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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