| inviato il 16 Agosto 2024 ore 7:37
La cosa più narcisista che c'è qui sai qual è? La foto del tuo oscilloscopio. Non è indicato V/div e lette così quelle due onde quadre non evidenziano alcuna amplificazione. Se sono 5kHz, credo che tu stia leggendo a 40us e probabilmente per valutare la risposta in frequenza fai una FFT a occhio basandoti sulla lettura di una sonda a quanto dici non compensata bene (complimenti per la vista, io sono miope e presbite ma non preside). Come tu ben saprai le frequenze più alte le trovi proprio sul gradino, ed lì che dovresti andare a vedere anche a 1us (se l'oscilloscopio ce la fa) com'è l'uscita dell'amplificatore. Immagino che il segnale tu l'abbia iniettato all'ingresso dell'apparecchio e che tu abbia effettuato la lettura all'uscita, diversamente se hai testato solo un pezzo del circuito attendo con ansia il responso del test complessivo. Hai utilizzato un carico solo resistivo da 8ohm? Ma il volume l'hai sparato a manetta? Sai meglio di me che il carico nell'audio è induttivo, quindi un resistore da 8ohm non è proprio il meglio. PS Prima di sparare il volume a manetta, assicurati che il resistore possa dissipare tutta la potenza che intendi erogare. Tipicamente quelli piccini sono da un quarto di watt, quelli un po' più robusti arrivano a 1W. Se poi hai a casa dei resistori corazzati e dissipati da 100W allora buon divertimento. La mia è solo invidia. Si, è vero non sono scafato ma sono antipatico. Tu però sei simpatica e in gamba. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 8:40
“ la cosa più narcisista che c'è qui sai qual è? La foto del tuo oscilloscopio. „ Sbagliato, se fosse narcisista avrebbe tutto ciò che hai scritto più altro, ma è solo un'immagine per argomentare, rozzamente, e su una piattaforma che si occupa di altro, come spesso da oggetti apparentemente insignificanti si tirino fuori buone prestazioni. Fabio ha argomentato, meglio di me, a cosa serva lo slew rate in un amplificatore per segnali audio. Alcune delle resistenze corazzate, su radiatori, che uso per le mie "prove"
 So che un diffusore acustico è un carico complesso e non un resistivo puro, ma per le prove non posso usare diffusori reali, che in ogni caso non fornirebbero indicazioni generalizzabili, ma solo riferibili all'accoppiata ampli + diffusori in prova. Più in la ti metto le immagini del resto dell'attrezzatura che uso, adesso ho il pupo che sta mangiando i croccantini dei gatti e devo lasciarti. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:02
A mio parere ti servirebbero dei buoni altoparlanti, magari ficcati in una bella cassa ed i tappi per le orecchie. Se hai un generatore di forme d'onda, andrei di sinusodi e varierei la frequenza. Sovrapporrei in e out sull'oscilloscopio e valuterei la risposta in frequenza. Nei datasheet dei componenti, anche di quelli antichi, per i parametri di cui parli ci sono i valori calcolati dai produttori. Questi riportano sovente anche le condizioni di test che hanno generato quei risultati, proprio perché un setup assoluto non esiste. Le condizioni di utilizzo reali sono sempre quelle più severe. La teoria l'abbiamo studiata a scuola, la pratica è molto ma molto più complessa. Se hai pazienza poi ti racconto le assurdità di fantaelettronica che ho vissute in prima persona. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:23
Continui ad esser narcisista Ho degli ottimi diffusori, realizzati da un ex ingegnere della RCF, ma non servirebbero a nulla di più, tranne che a far casino, rispetto a dei carichi resistivi, come ti ho già scritto, rappresenterebbero solamente loro + l'ampli in prova, con un ampli diverso si otterrebbero risultati diversi, in meglio o in peggio. I carichi resistivi sono l'unico modo, oggettivo, per provare un amplificatore, certamente non esaustivo, ma che si presta a comparazioni, non per nulla tutti i produttori usano tali carichi per quantificare le prestazioni dei loro amplificatori, nessuno fa mai rifrimento a diffusori reali, non avrebbero alcun significato. Io sono un igegnere elettrico, non elettronico, mi affido prevalentemente alla pratica nel lavorare, a scopo di passatempo, su apparati audio. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:35
Sono antipatico, non narcisista. Parlo dei produttori di componenti elettronici non di amplificatori audio completi. Con un resistore hai un risultato ripetibile, ma che è limitato ad un caso non reale. Dovrai sempre trasporre nel mondo reale il tuo risultato, a quel punto meglio usare il mondo reale come test. Mettici almeno un induttore. Se vuoi te lo presto io e vedrai che con una sinusoide i risultati saranno ben interpretabili. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:35
@Julia perché vista la modesta potenza di quell'ampli non passi ad una tensione di alimentazione regolata? Costa meno di trasf+cond....tanto l'alettatura è piccola per quel dato di targa dichiarato giusto un esempio facile dell'importanza della ignota teoria: voglio diminuire la sensibilità di un amplificatore (ampiezza del valore in ingresso che provoca la pot. max) approccio pratico: agisco sulla catena di retroazione dimezzando il guadagno, facile no? caspita autoscilla ora. E mo'? E perché? conoscendo la teoria si indaga prima di farlo. A voi, se volete, rispondere su cosa succede e come si trova il limite inferiore (che non è esercizio meramente accademico) (non ti infastidisco più, però dovresti scriverlo un post su come si fanno gli ampli, un po' di teoria fa sempre bene, soprattutto a chi non l'ha capita - senza alcun riferimento a persone qui presenti ; ammiro questi tuoi recuperi di vecchi arnesi) |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:57
Fabio vorrei tenerlo quanto più possibile vicino alle condizioni originali, altrimenti poi finisco, come sempre, per stravolgerlo completamente, tipo introduzione di un controllo di vbe, alimentazione duale, finali per esclusivo uso audio... e non sarebbe più Orione ma Julione. Riguardo i post sulla progettazione di un ampli audio, sai che non sono brava ad esporre, e poi bisognerebbe coinvolgere di nuovo Jacopo Pasqualotto, Salt... Ho il lavoro, un bimbo di 11 mesi che ruba il cibo alle gatte, inghiotte gomme del rivestimento della D610, avrei pochissimo tempo da dedicare ad un 3D sulla progettazione di ampli audio. Per chi è interessato c'è Douglas Self e le sue pubblicazioni. P.S. H o realizzato un ampli audio, di quelli diy che vendono su Amazon per pochi €, già senza modifiche suona veramente bene, con qualche piccolo accorgimento, transistor del differenziale di ingresso, driver e finali, selezionati, ma non tanto + o - 20% , condensatori di piccola capacità in polistirene invece che in ceramica, abbassato il guadagno, un buon alimentatore, ed altre cosette e va magnificamente. Più in la posto qualche immagine e schema elettrico |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:04
@Julia. “ sai che non sono brava ad esporre „ non è vero sei bravissima Ma capisco, penso che occuparsi del bimbo sia il modo migliore e più bello di usare il proprio tempo. ricordo quella pubblicazione ne ho una copia. Ne parlammo quando eri solo Julia (sempre che io non ricordi male) buone cose |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:33
“ non è vero sei bravissima „ Adulatore, comunque sei più bravo tu, facciamo così, tu apri il 3d ed io collaboro “ penso che occuparsi del bimbo sia il modo migliore e più bello di usare il proprio tempo. „ Oddio, cambiare pannolini a ripetizione ed inseguirlo quando si infila dappertutto, è più veloce delle gatte a... gattonare, non è proprio il massimo, però passa tutto quando lo vedi addormentato, peccato che dorma solo di giorno Sono quella Julia, ho cambiato nick perché ho scoperto che è una grappa, ed io sono astemia. @ Vangogh. Non ti considero antipatico, te lo avrei scritto, come di altri ho scritto che sono teste di ca..., coglio... stron... possono confermartelo in molti. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:42
Mi ritengo quasi adulato. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 12:19
“ approccio pratico: agisco sulla catena di retroazione dimezzando il guadagno, facile no? caspita autoscilla ora. E mo'? E perché? „ Vediamo se mi ricordo, più o meno dovrebbe essere così : Alcuni amplificatori già senza carico tendono ad autoscillare, ciò è dovuto a induttanze e capacità parassite nei pressi degli stadi di uscita. Tali induttanze e capacità a frequenze molto alte, possono generare un circuito accordato, che causa uno slittamento della fase tra l'ingresso e l'uscita dell'amplificatore, dato che alle alte frequenze gli amplificatori hanno un margine di fase ( lo slittamento tra la fase e 180°) piuttosto basso, uno slittamento di pochi gradi nella fase per una riduzione del feedback, già più basso alle alte frequenze, potrebbe portare l'ampli ad autoscillare. Solitamente, ma vi sono delle eccezioni, e dipende dalla riduzione del feedback, una rete di zobel elimina il problema, personalmente la uso sempre, anche se al posto del resistore di 10 ohm classico, ne uso uno intorno a 2,7-3,3 ohm |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 11:59
Touche |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 12:38
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| inviato il 20 Agosto 2024 ore 10:35
Ho letto. Non ci ho capito nulla. Anzi no..mi ricorda il videogioco Pong. |
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