| inviato il 10 Luglio 2024 ore 13:14
Io credo che fino ad un certo punto.. il valore dell'arte è da considerarsi congruo.....per tanti aspetti già elencati da molti.... Oltre e solo un modo per creare valori ....da usare all'occorenza C'è anche da pagare tutti quelli che lavorano nell' ambiente...naturalmente non sono contrario al fatto che persone vivano di questo. Dove mettere ll'asticella?.......bel problema |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 22:31
Un collega mi racconto' di come, se non fosse stato per un grave infortunio al meeting di Cagliari, al posto di Mennea sarebbe stato convocato lui come velocista in nazionale, ed avrebbe vinto la medaglia d'oro olimpica. Nella corsa e' comunque relativamente facile stabilire dei valori, generalmente in base all'ordine con cui i partecipanti alla gara tagliano il traguardo. Nell'arte e' un po' piu' difficile. Tuttavia un valore verra' attribuito all'opera. Mi pare ovvio che questo non e' assolutamente detto debba corrispondere al valore pecuniario di vendita ad un asta. In tutti i campi ma proprio tutti esiste un valore reale, comunque possa essere stabilito, ed un valore di mercato. Perche" nell'arte o piu' specificamente nella fotografia, non dovrebbe funzionare cosi ? Mi stupisco che ci si possa stupire ! |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:00
“ @Simone Rota In tutti i campi ma proprio tutti esiste un valore reale, comunque possa essere stabilito, ed un valore di mercato. Perche" nell'arte o piu' specificamente nella fotografia, non dovrebbe funzionare cosi ? Mi stupisco che ci si possa stupire ! „ Fintanto si tengono i due piani separati funziona bene, qualche controversia potrebbe nascere quando si tenta di far passare l'assunto " costa molto quindi è GRANDE ARTE " come un incontrovertibile dato di fatto. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:05
Ettore, la cosa triste è che, da quello che si legge, sembra che per alcuni l'arte (o "quella roba lì"), sia solo un termine che indica un mercato, un business, un affare per gente "eletta" e nient'altro. Ecco, è questo "nient'altro" la cosa più preoccupante e scoraggiante. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:09
"Nient'altro" è l' ignoranza. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:19
Eh... |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:22
“ @Rombro Ettore, la cosa triste è che, da quello che si legge, sembra che per alcuni l'arte (o "quella roba lì"), sia solo un termine che indica un mercato, un business, un affare per gente "eletta" e nient'altro. Ecco, è questo "nient'altro" la cosa più preoccupante e scoraggiante. „ Riuscire a trasformare "nient'altro" in qualcos'altro di senso compiuto è la sfida. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:27
Ma quello dipende dalla testa di ognuno. Se ti aspetti che qualcuno venga a spiegarti quello che non senti o non comprendi, stai fresco... |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:38
“ @Rombro Ma quello dipende dalla testa di ognuno. Se ti aspetti che qualcuno venga a spiegarti quello che non senti o non comprendi, stai fresco... „ Invece di spiegare cose vecchie nel solito, pedissiquo, modo, perchè non raccotare cose nuove in maniera ancora da inventare? |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:38
Intanto qui si parla di mercato dell'arte, potrà sembrare un ossimoro ma è da molti anni, secoli diciamo necessario (il mercato) per permettere all'arte di progredire. Il meccanismo su cui si basa questo mercato è difficile da comprendere a noi non collezionisti. Quanto vale economicamente un opera? Quanto il mercato è disposto a pagarla ovviamente. Perché il mercato la paga quella cifra, alta o bassa che sia? Per mille motivi, per piacere personale, per ostentazione, per speculazione, per mecenatismo, per fare colpo sulla persona che vogliamo conquistare , tutto è lecito per quanto mi riguarda… Non mi sento di sparare ad alzo zero contro chi paga milioni di euro per una fotografia, anche se alcune di queste proprio non le capisco. Facendo un parallelo con l'arte contemporanea, ho avuto la fortuna di vedere dal vivo: lo squalo di Hierst, il cuore di Jeff Koons, alcune opere di Cattelan, i multiforme di Rothko, le stampe grandissime di Gursky e devo dire che non ho avuto dubbi nel pensare di trovarmi di fronte a delle opere d'arte, interessanti e di valore. Che poi se un autore viene promosso da Gagosian o sponsorizzato da Curti (in questo caso un fotografo) avrà un valore di mercato superiore, dobbiamo farcene una ragione. Il mondo funziona anche in questo modo. Io però non ricordo artisti famosi, come quelli citati prima, non innovativi, privi di talento non degni di essere riconosciuti. Semmai vedo il contrario, ci sono tanti artisti bravi non quotati per il loro valore. Immagino che questo sia dovuto ad una dimensione del mercato non sufficientemente elevata da voler aumentare il numero di artisti riconosciuti. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:44
Ettore...la vita la viviamo al presente (per modo di dire), per usare il cervello basterebbe concentrarsi su questo. Non deve succedere un miracolo per far sì che accada (anche se sembrerebbe che sia tutto unammerda irreversibile). Se ti aspetti che si inventi qualcosa di totalmente nuovo, forse fai prima a dedicarti ad altro. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:52
"costa molto quindi è GRANDE ARTE" *********** Riferendomi alle 10 fotografie piu' pagate, elencate nel blog di Munari..si tratta di opere di alto livello. Poi il fatto che qualche ricca persona abbia versato cifre astronomiche per non dire folli, se non avvalora le foto nemmeno le puo' sminuire... |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:52
“ @Rombro Ettore...la vita la viviamo al presente (per modo di dire), per usare il cervello basterebbe concentrarsi su questo. Non deve succedere un miracolo per far sì che accada (anche se sembrerebbe che sia tutto unammerda irreversibile). Se ti aspetti che si inventi qualcosa di totalmente nuovo, forse fai prima a dedicarti ad altro . „ Anche ad altro. |
| inviato il 11 Luglio 2024 ore 11:12
Mi pare che il tema fosse il mercato dell'arte e le sue astronomiche valutazioni. E non vale solo per la fotografia, ovviamente. Certo, non è un argomento di enorme interesse, ma se si va fuori tema la maestra ( Ardouin) ci bacchetta. |
| inviato il 11 Luglio 2024 ore 11:35
Non ho mai comprato foto, solo qualche libro con foto. Però ho comprato diversi quadri e i miei genitori, nonni eccetera hanno sempre comprato opere d'arte. Niente di particolarmente costoso, ma abbastanza per vedere che il mercato dell'arte è pilotato da riccastri, pseudo-intellettuali e neoricchi ignoranti, particolarmente nell'arte moderna. Purtroppo gli abili parolai (gli inteletttualih) hanno un effetto deleterio anche su alcuni non ricchi. Uno non può permettersi questo o quello, è invidioso di chi può e allora si attacca alla kulturah che è gratis. Vuoi mettere la soddisfazione di chiamare "inioranteh" l'odiato privilegiato? |
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