| inviato il 18 Settembre 2024 ore 18:30
Purtroppo gli conviene passare dal lab perché il file originale RGB che possiede ha dei colori completamente fuori gamut per la quadricromia, e se li converte diretto in Cmyk gli fa un macello. Quindi ci deve smanettare. Purtroppo il gamut del file di partenza non aiuta. Certo se potesse usare altro sofware per il testo come illustrator o meglio come andrebbe fatto professionalmente con idesign avrebbe una marcia in più il testo. p.s. difficile giudcare come è venuta la stampa da quella foto, e non ho più il file originale RGB. Comunque come ti dicevo sopra è impossibile avvicinare i colori brillanti dell'RGB come volevi all'inizio. p.p.s. ovviamente la stampa sarà completamente diversa anche in base alla carta. | 
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 4:40
Consiglio di farsi dare le impostazioni standard per il file e i profili icc dallo stampatore sulla base della macchina che stampera' il manifesto, tipo di carta, ecc... e se necessario poi modificare la grafica in modo da non avere sorprese, in particolare fuori gamut. So che questo puo' sembrare strano e "a c..o in su" per i fotografi ma fotografia e grafica a stampa sono mondi completamente differenti. Tra l'altro suppongo che lo stampatore vorra' nel file anche crocini di registro, indicazione delle abbondanze, ed eventualmente altri elementi utili. Sicuramente per la stampa tipografica in alti volumi, vorra' un file cmyk, a meno che non si tratti di stampe "una tantum" da fare su plotter, come i pannelli grafici per allestimenti espositivi, per i quali accettano anche l'rgb. PS. Mi ricordo che una volta si mandavano al service tipografico direttamente le quattro pellicole fisiche gia' retinate, una per ogni canale cmyk. Per numeri superiori a poche decine di copie, che stampavano su plotter a costi folli, Il file digitale manco lo volevano vedere. Ma era ovviamente millemila anni fa. | 
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 13:19
Nesky“ Certo se potesse usare altro sofware per il testo come illustrator o meglio come andrebbe fatto professionalmente con idesign avrebbe una marcia in più il testo. „ Ho letto con sollievo i tuoi interventi sulla necessità di convertire in CMYK e esportare in PDF per i lavori da consegnare in tipografia per stampa offset. Visto che sei esperto provo a chiederti informazioni sui PDF-X3 che mi sono stati chiesti ultimamente da uno stampatore online estero, e che non mi erano mai stati chiesti in tanti anni di lavoro in campo disco-grafico. La prima cosa che ho notato è che sono "piccoli", come se le immagini che contengono fossero state molto compresse. Poi ci sono stati problemi con certi loghi inseriti, che apparivano con un lieve riquadro bianco tutto attorno, corrispondente al riquadro del file (problema comune a quanto risulta dalle ricerche che ho fatto con Google). Infine altri problemi sui loghi, tanto che ho dovuto inserirli all'interno dell'immagine di sfondo del retro copertina. Sai dove posso trovare informazioni precise su come settare un lavoro in Illustrator o InDesign per uscire in PDF-X3, nel caso mi venisse richiesto ancora? Riccarbi “ Mi ricordo che una volta si mandavano al service tipografico direttamente le quattro pellicole fisiche gia' retinate, una per ogni canale cmyk. „ Mi ricordo, sì mi ricordo, le "progressive", e il cromista che acidava le pellicole per scurire o schiarire certi colori... altri tempi, signora mia... | 
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 15:10
Pensa mio padre negli anni 70 faceva il cromista, quando ho iniziato io a lavorare nel settore era il '99 e ancora si usavano le pellicole tipografiche e si tiravano a mano i cromaline, ne è passata di acqua sotto i ponti. Il PDFX, è uno standard molto × io tendo a non usarlo crea più problemi che altro. Di base è uno standard tipografico per cui: • X1a richiede font convertiti in curve e solo colori di quadricromia e tinte piatte (meglio se standard e non personalizzate) • X3 accetta i profili colore CMYK, RGB, LAB e gli ICC ma non le trasparenze ed è qui il tuo problema Quando vengono loghi bordati bianchi o non renderizzati bene, è perché c'è qualche trasparenza o effetto (come ad esempio ombre o bagliori) per cui va rasterizzato tutto (tranne le font). Se ti hanno richiesto un X3 è perché non vogliono avere grane girando su di te tutto il lavoro di ottimizzazione. Comunque riassumendo per un X3 ti consiglio: • Nessuna trasparenza o effetto (soprattutto se collegati a colori piatti) • Tutto in CMYK (se hai colori piatti ok ma meglio gli standard) • Se hai ad esempio psd con fondo trasparente, incorporali diretti nel fondo (una rogna ed è il brutto dell'X3) • Font meglio in curve se sono poche (non un libro ad esempio), se non le converti in curve, comunque includile tutte compresi i sottoinsiemi • Non includere ne tag, ne elementi interattivi o multimediali • Profilo colore Fogra39 (o quelli richiesto dallo stampatore) • Nessuna protezione del file (ma dovrebbe essere disabilitata la voce) Compressione dando per scontato che il file è alla dimensione naturale di stampa: Imamgini a colori e in scala di grigio: Downsampling Bicubico a 300 pixel per pollice per immagini superiori a 450 compressone, se ne potrebbe parlare ma nella maggioranza dei casi va bene Automatica JPG qualità MAX. Immagini monocromatiche Downsampling Bicubico a 1200 pixel per pollice per immagini superiori a 1800 Compressione CCITT Gruppo 4. Ma la cosa più importante rimane far si che non ci siano Trasparenze/effetti soprattuto legati a colori piatti. | 
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 15:25
Dimenticavo, se hai Acrobat pro, una volta fatto il pdf, lo apri con acrobat pro, vai negli strumenti, produzione stampe, verifica preliminare. Una volta che sei nella verifica preliminare, puoi verificare tutti potenziali problemi di font, di trasparenze, sovrastampa, profili colore ecc. Puoi dirgli lo standard in cui vuoi il pdf e lui ti dice (o dovrebbe dire) quali sono le anomalie, e tentare di fartele correggere (con poca speranza secondome) ma almeno dovresti sapere quali sono. Puoi provare a fare il PDF senza lo standard X3, e vedere quali sarebbero i problemi se fosse X3 ad esempio. | 
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 16:57
@Nesky Grazie per tutte le istruzioni, dettagliatissime. E sì, i problemi con i PDF-X3 sono sorti proprio con i loghi con fondo trasparente. Me li hanno dati in .png e li ho convertiti in PDF CMYK pensando di risolvere, ma non è stato così, infatti alla fine li ho dovuti incorporare nell'immagine. Ho fatto un test salvando come PDF-X4 e non ci sono stati quei problemi. Ma loro volevano X-3. P.S. ho iniziato a lavorare come grafico alla metà degli anni '80, il che vuol dire (oltre ai reperti che ho già citato) fotolito, pellicole lith, reprocamera, pellicole rosse e inchiostri inattinici, tavoli di montaggio con punzoni, la Linotronic e perfino la composizione a caratteri mobili... preistoria. |
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