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Ottica: Esempio di recupero di Qualità d'Immagine col fotoritocco


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avatarjunior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 8:48

seguo

avatarjunior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 8:59

Il link porta ad una pagina inesistente


ho corretto, ieri sera ho scritto da smartphone... Triste

comunque, era un mio post in cui mi chiedevo se valga oggi ancora la pena, con i software di elaborazione attualmente esistenti, immobilizzare capitali consistenti in obiettivi costosissimi quando anche con quelli "buoni" alla fine si riescono a ottenere scatti finali pressoché perfetti

avatarsupporter
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:05

Oggi questo punto di vista è molto più che una semplice opinione: personalmente considero questo l'ordine attuale di importanza.

1 Sensore
2 computer: scheda video, ram, processore
3 software ai
4 obiettivo

Naturalmente anche saper maneggiare bene Photoshop e i sw di fotoritocco ha un peso notevole. Di conseguenza, oggi come oggi non ha più molto senso acquistare un 600 4 a 14000 euro.
Risultati molto simili si possono ottenere con un 200-600 a patto di saper usare a dovere gli strumenti sw di Photoshop.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:37

"....era un mio post in cui mi chiedevo se valga oggi ancora la pena.."

Io la penso esattamente come te da diversi anni, qui postai anche un confronto di stampe A3, 30 x 40 cm, una fatta con un'ottica blasonata ed una con uno zoom da quattro soldi, ma trattato come si deve in fotoritocco, e la differenza era nulla.

Oggi, in digitale il fotoritocco, semplicemente, conta più delle ottiche, mentre a pellicola le ottiche erano tutto per qualità d'immagine.

Io sono un fotoamatore, non ci devo tirare fuori il pane con la fotografia e mi piacciono le cose fatte bene, ci spendo nelle cose fatte bene (= spendo nei giocattoli).

Ho dunque anche ottiche molto buone, assieme a degli zoom che tanto buoni non sono, ma alla fine della festa, se guardo due fotografie mie, una fatta con uno Zeiss Milvus ed una fatta con il 24 - 70 o, addirittura, col 28 - 300 e trattate bene in fotoritocco, su stampa A3 sono sempre uguali, mentre su stampa A2 invece non sempre lo sono, ma in A2 ci stampo poco.

Se uno non stampa grande, e guarda le foto a monitor o posta sul web, andare a comprare ottiche blasonate e fotocamere pixellate, dal mero punto di vista tecnico, fotograficamente è del tutto inutile, sono soldi buttati via.

La roba fatta bene piace e gratifica averla, ma per certi usi, tecnicamente, son soldi buttati via.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:39

La verità sta nel mezzo secondo me: in certe condizioni uno zoom stile 200-600 fa il suo lavoro, ma ce ne sono altre dove per forza di cose serve l'f/4. Se parliamo di pura qi, sfocato e possibilità di utilizzarlo quando cala la luce non c'è zoom che tenga. Ovvio che questo significa pesi, ingombri maggiori e una fotografia che magari diventa più da appostamento ma è lo scotto da pagare quando si maneggiano certi obiettivi. L'ideale sarebbe come sempre averli entrambi MrGreen.
Lato informatico invece siamo ancora lontani da avere software capaci di emulare gli sfocati degli f/4. Le funzioni di sfocatura ai introdotte da Adobe sono anche carine per carità ma ancora lontane da essere sostitutive di ottiche ad apertura maggiore.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:40

Non si può mettere un'ordine aprioristico Claudio: se ti interessa una certa efficacia e naturalezza nello stacco, determinate prestazioni in luce difficile, ed un risultato che sia netto e preciso con il minor quantitativo possibile di interventi sw, non puoi prescindere dal mettere inesorabilmente l'obiettivo al secondo posto.
Fra l'altro se lo scenario non è banale, è un attimo che gli strumenti sw per accentuare lo sfocato sbaglino, con buona pace del deep learning. E anche se lo scenario è banale, bisogna stare attenti al pelo o alla piuma, perché non è detto che il risultato finale sia preciso al millesimo, con dettagli fini confusamente intervallati con lo sfocato. ;-)

Detto questo, f/8-f/9 su apsc è un "inizio" di diffrazione... infatti il recupero viene benissimo con dei sw che siano un minimo all'altezza (sarebbe bastato anche il DLO + maschera normale inclusi in DPP).
Qui con Photolab: postimg.cc/Y4njFzMf
Qui con DPP (DLO+unsharp): postimg.cc/8J7cmfC8
Forse mi sono scappati colori e contrasti un pelo diversi, con DPP ci ho perso un po' la mano, era tanto non lo riutilizzavo. Sorriso
Quindi, in soldoni, niente che non si possa recuperare in modo naturale, per niente artificioso. Resta inteso che, forse, per questo obiettivo e a questa focale, questi sono diaframmi un pelino proibitivi al fine di ottenere immagini su cui non si debba intervenire in qualche modo.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:51

"Lato informatico invece siamo ancora lontani da avere software capaci di emulare gli sfocati degli f/4.."

Mmmmhhhhh......

Immagino tu parli dei tele lunghi, che io non ho.

Ma io non ne sarei così categoricamente sicuro.

Andrebbe fatta una prova seria sulla ripresa degli sfocati coi tele lunghi.

Con focali normali, medie e corte, io gli sfocati li riprendo non dico sempre, ma spesso, pur avendo degli F 1,4, e nessuno si è mai accorto di nulla.

Scattare, ad esempio, ad F 1,4 su di un ritratto, a mio avviso e salvo casi eccezionali, ha poco senso, a fuoco non ci viene quasi nulla, allora scatto più chiuso, F 2 - F 2,8 - F4 e poi una spintina allo sfocato, per farlo un po' più profondo, gliela do (Filtro/Sfocatura/ Sfocatura con obiettivo/ sorgente Canale Alfa).

Mica che faccio uno sfocato da F 1,4 con F 8, ma partendo già da un buon sfocato, approfondirlo un po' non si vede, nemmeno gente esperta l'ha mai visto.

Le ottiche molto luminose a me piacciono tanto perché, con le Reflex, nel mirino è una goduria guardarci.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:56

Io la penso esattamente come te da diversi anni, qui postai anche un confronto di stampe A3, 30 x 40 cm, una fatta con un'ottica blasonata ed una con uno zoom da quattro soldi, ma trattato come si deve in fotoritocco, e la differenza era nulla.

Oggi, in digitale il fotoritocco, semplicemente, conta più delle ottiche, mentre a pellicola le ottiche erano tutto per qualità d'immagine.


Concordo Alessando.
Tra l'altro posseggo l'ottica in questione e faccio anch'io (più o meno), la stessa elaborazione che hai riportato nel post, la differenza tra il prima ed il dopo, è esattamente quella.

Oggi i moderni software implementati anche da funzioni AI, permettono di fare cose impensabili qualche lustro fa.


avatarsupporter
inviato il 03 Giugno 2024 ore 9:57

Black, ho indicato il mio ordine di importanza, naturalmente. Come ho detto più volte in varie discussioni, il fotoritocco mi rilassa e mi diverte. Certo è che per me, come per Alessandro Pollastrini, spendere 14000 euro per un 600 4 è completamente inutile. Le foto che ha postato qui lo dimostrano. Ne potrei pubblicare moltissime a dimostrazione di questo. Poi c'è la praticità: girare e inquadrare con un obiettivo di mezzo metro di lunghezza e 3 chili e più di peso è molto scomodo.
Per non parlare di 15 cm di lente anteriore: un gigantesco occhio che un rapace in avvicinamento individua già a duecento metri di distanza.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 10:23

Se uno non stampa grande, andare a comprare ottiche blasonate e fotocamere pixellate è del tutto inutile, dal mero punto di vista tecnico, fotograficamente sono soldi buttati via.


Secondo me la grande differenza fra ottiche riguarda soprattutto la resa a TA; se si vuole avere un'ottimo file di partenza con obiettivi superluminosi (f/1.2 ma anche f/1.4 per un 50mm per intenderci) bisogna rivolgersi ad ottiche moderne ed anche di prima categoria. Recuperare la perdita di risoluzione e soprattutto di contrasto (per non parlare, come hai spesso ricordato, del flare da controluce) di una foto fatta con un Nikon 50mm f/1.2 AIS per arrivare a livelli di una prodotta da un Nikon 50mm f/1.2 S è impossibile, anche con tutta la perizia ed i software disponibili.

A diaframmi chiusi le differenze si assottigliano notevolmente e quelle che rimangono si possono in parte mitigare con la PP.
Uso principalmente obiettivi vecchi (anche molto vecchi ed anche zoom) e non particolarmente rinomati, ma stando lontani (uno o massimo due stop) dalla TA e non andando a guardare gli angoli, nessuno dimostra particolari limiti di risolvenza anche su FF da 42MP, anche se i dati di risolvenza forniti dal produttore indicano una risolvenza bassissima ed incompatibile con tali risoluzioni.
Secondo me, anche se è giusto dire che una risoluzione non registrata dall'obiettivo non può essere tirata fuori da nessun software, uno sharpening mirato (cioè con raggio molto basso, intensità molto alta e soppressione della creazione di aloni) fatto con un buon RAW converter (anche senza AI quindi) può portare le frequenza molto alte, sotto al limite della visibilità (quindi con contrasto molto basso, inferiore al 10%) ad essere ben visibili.
E questo è secondo me un grande vantaggio del digitale.

Tanto per fare un esempio, questa è fatta con uno Jupiter-8, 50mm f/2, obiettivo russo in produzione dal 1948, copia dell'equivalente Zeiss Sonnar, si trova a qualche decina di euro, croppata ma non ridimensionata.





Mi sembra che anche i dettagli finissimi siano resi discretamente.

Questo è il grafico della risoluzione dell'obiettivo fornita dal costruttore (tratta da allphotolenses.com/lenses/item/c_806.html#prettyPhoto ).





Il grafico indica una risolvenza piuttosto bassa di circa 28lp/mm (sempre che sia indicata in lp/mm e non in l/mm, che sarebbe ancora più bassa) che risulterebbe largamente incompatibile con la risoluzione di 110lp/mm del sensore con la quale è stata scattata la foto. E questo, anche se il grafico penso sia a TA e la foto no, me lo spiego solo con la capacità della PP di tirare fuori ed ottimizzare veramente tutto quello che un obiettivo ha da dare.

Questo in sostanza per dire che secondo me, a parte il caso di un obiettivo difettoso, di un difetto di ripresa o di un uso al limite (TA, angoli, contro luce ecc.), ogni obiettivo decente può potenzialmente darci un'ottima immagine.


avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 10:47

Mah.

Io onestamente capisco NULLA di software di elaborazione, sia con che senza AI, sapete com'è con le diapositive queste diavolerie non si usano, ma in tanti anni di pratica sportiva, rigorosamente amatoriale, ho imparato una cosa: tu puoi anche dopare un ronzino e farlo sembrare un purosangue... poi però a me basta dopare il purosangue e il brocco torna il brocco che è
In altre parole tu puoi anche far sembrare le fotografie riprese col tuo 28-300 pari, o addirittura superiori a quelle riprese col mio 250 SuperAchromat... ma se poi le mie immagini le "tarocco" alla stessa maniera delle tue il 28-300 torna il 28-300 che è... e il Sonnar SuperAchromat torna il Sonnar SupetAchromat che è!

O mi sono perso qualcosa?

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:47

Ciao Paolo,
secondo me il linea di principio hai ragione. Facciamo l'esempio del ciclismo professionistico, a parità di doping vince sempre il più forte.

C'è un però secondo me, ed è la dimensione della stampa (o della proiezione).
Se si stampa un 50x75 cm, la differenza tra una foto ottenuta con una lente economica, ma adeguatamente elaborata, ed una serie L, anch'essa adeguatamente elaborata, io non riesco a vederla.

Su formati maggiori non ho mai fatto prove di stampa, ma è facile immaginare che più si aumenti il formato e più le differenze vengano fuori.

I confronti a schermo invece non mi interessano, per me il risultato finale è quello che vedo stampato, così come per te è la proiezione.

avatarsupporter
inviato il 03 Giugno 2024 ore 12:25

Caro Paolo, le foto d'azione beneficiano della rivoluzione digitale molto più di altri generi. Se io non scattassi foto d'azione nel 99 % dei casi, non starei certo attento a questo genere di discussioni. Tanto meno avrei indicato un ordine di importanza come questo ai dispositivi che utilizzo


1 Sensore
2 computer: scheda video, ram, processore
3 software ai
4 obiettivo.

Passo tutti i raw da 50 mega che produco in dxo pure raw o nel denoise ai di acr in 15 secondi ciascuno. Per rendere snello il lavoro dei moderni sw utilizzo un dell con 32 giga di ram e con scheda grafica da 12 giga di memoria dedicata. Concordo con l'autore del post che esiste una nutrita minoranza di fotografi che non ha ancora rilevato nella propria operatività i progressi digitali con le coordinate tecniche che vanno tenute presenti. Questi utenti del forum continuano ad utilizzare ottiche molto costose e pesanti e non spendono nulla in software né in corsi di Photoshop. È evidente, basta guardare le foto che pubblicano.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 13:15

C'è un però secondo me, ed è la dimensione della stampa (o della proiezione).


La penso anch'io così, l'immagine di un obiettivo migliore, se opportunamente trattata, manterrà comunque il vantaggio iniziale, bisogna vedere se questo vantaggio lo puoi vedere distintamente oppure no.


avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2024 ore 13:19

Grazie degli esempi Alessandro Pollastrini, sono molto interessanti. Io uso capture one, e non ho cameraraw-photoshop. Che tu sappia esistono su capture one strumenti simili a quelli che tu utilizzi?

Vorrei verificare inoltre la diffrazione su di un file che voglio stampare al meglio in formato 280cm per 140cm (scattata a f4 con sensore da 100mpx su formato 44x33mm). Ho calcolato sul simulatore che hai postato che non ci sarebbe diffrazione nemmeno con sensore full frame a 100mpx per le dimensioni di mio interesse, mi sembra un pò strano (forse ho sbagliato qualcosa).




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