| inviato il 30 Maggio 2024 ore 8:57
“ NON è banding ma posterizzazione ed è causata da un'eccessiva compressione del file jpg „ Esatto! In realtà purtroppo con gradienti di quel tipo spesso nel jpeg compare... e c'è poco da fare, anche usando la miglior qualità e minor compressione possibile del jpeg, la posterizzazione coi gradienti tenui e uniformi è sempre in agguato. Sfondi e cielo sono terribili in questo. Anche qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4102425 non mi è riuscito, pur smandruppando in tutti i modi possibili e immaginabili fra conversione e salvataggio del jpeg, di evitare un po' di posterizzazione nel cielo, se ci fate caso si vede, su in alto a destra... Mentre invece qui me ne aspettavo a manciate: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4379262 ma non mi sembra ce ne sia di evidentissima... Ma la cosa che consola è che in stampa... PUFF, non si vedrebbe più! |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:14
In un'area così scura come lo sfondo della foto "incriminata" il banding è sempre in agguato (in questo caso banding e posterizzazione sono sinomimi). Sicuramente nel caso in oggetto dipende dalla compressione jpg. Ma per esperienza può anche presentarsi con immagini non compresse se si è ecceduto in postproduzione (in particolare se si è lavorato incrementando l'esposizione delle ombre) e talora pure in stampa se la calibrazione non è perfetta. Nel caso di Afrikachiara io come prima cosa proverei a riesportare il jpg con qualità massima e magari provando tipi di codifica differenti. Se non va, l'unica è scurire lo sfondo in PP e magari ridurre selettivamente la saturazione. Anche un po' di blur selettivo può aiutare. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:25
Con la posterizzazione è sempre dura, però a volte aggiungere un po' di rumore in post aiuta. Basta creare un livello vuoto in photoshop, riempirlo con rumore monocromatico e mettere il livello in soft light. Se tale livello lo fai con smart object puoi regolare la quantità di rumore in maniera tale da trovare il giusto compromesso tra quantità di rumore aggiunto e riduzione disturbo da banding/posterizzazione. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:48
Sempre ad aggiungere invece di togliere variabili che rendono più complesso un problema iniziale. Filtri, livelli disturbo eccetera non si fa altro che nascondere la polvere sotto al tappeto. Il sensore ha una sua mappatura tonale che è ben precisa, si può spostare e/o correggere, ma se si esagera poi ci si trova con valori che in compressione sono mal interpretati. Sono veramente rarissimi i casi di posterizzazione e generalmente nelle tinte pastello, oggi con sensori che reggono + - 4 stop di esposizione la mappa tonale ha possibilità tali da annullare questo tipo di cose. Per la mia esperienza già con la 7D non sentivo questo problema oggi con la R6 MK II anche scattare in JPG non ci sono poi problemi se si usa esporre correttamente. Ma nemmeno nel rumore ad alti iso. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:50
“ Sono veramente rarissimi i casi di posterizzazione e generalmente nelle tinte pastello, oggi con sensori che reggono + - 4 stop di esposizione la mappa tonale ha possibilità tali da annullare questo tipo di cose. „ Non dipende dal sensore Ivo, quello ormai ha una capacità di rappresentazione del colore più che bastevole. Il problema è sempre la compressione in jpeg, lo step finale della catena per la presentazione web! |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:06
@TheBlackbird difatti come ho detto non mi succedeva nemmeno sulla 7D 12 anni fa, ma se smanetti in post produzione ed alteri i valori di contrasto e ci aggiungi operazioni che sono più dannose che atte allo scopo che vuoi raggiungere poi in compressione escono tutte le magagne. Quindi alla fin fine è quello che si da in pasto alla compressione che determina il risultato. Inoltre se per avere un contrasto sui bordi in una parte dell'immagine lo fai su tutta l'immagine senza mascherare le parti più tenui e/o addirittura sullo sfuocato anche questo incide. Se poi succede nel passaggio da 16 bit a 8 è ovvio che qualcosa non funziona ed è dato da un eccessivo contrasto nelle zone più sfumate. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:09
Il banding, era dall'epoca della eos 5d mk2 che non ne sentivo parlare...non si può fare niente, sviluppando i raw con DxO si attenua un po ma miracoli non ne fà è un problema del sensore in se stesso ma anche, da quello che ho capito perché non sono un tecnico, una questione di regolazione di fabbrica della "corrente di riposo" (non so come dirlo altrimenti) del sensore, così che non tutte le fotocamere anche dello stesso modello hanno lo stesso banding, alcuni fotografi che hanno costatato un banding anormale della loro fotocamera l'hanno inviata all'assistenza per regolazioni, ma è un fenomeno intrinseco al sensore e c'è poco da fare a posteriori. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:09
E' capitato anche a me in condizioni di illuminazione analoghe (notturno con sfondo scuro con leggere variazioni tonali) Anche riducendo o annullando la compressione in fase di salvataggio il problema persisteva. Non ho trovato la soluzione, ma su altri 3D che trattavano argomenti analoghi, forse la soluzione potrebbe essere aggiungere un livello di 'blur' (velatura, nebbia, disturbo) nella zona in questione, che oltretutto non creerebbe alcun fastidio perché siamo in assenza di dettaglio. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:09
@Ivo Concordo. Infatti nel mio esempio credo che su in cima venga un po' fuori in virtù della correzione della vignettatura della lente. Non è un intervento invasivo, così come non ho trattato in modo pesante quella specifica immagine e quello specifico punto dell'immagine, ma tanto basta, con gli 8 bit/canale del jpeg, per manifestare - seppur in minima misura - il fenomeno! |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:17
Giusto per puntualizzare e non per pretendere di avere ragione... Il fenomeno dell'immagine in questione è posterizzazione, dipende dalla compressione, e come specifica Ivo6767 è molto influenzato dalle azioni sul contrasto o sulle ombre fatto in PP sull'originale. Invece, il 'banding' è la comparsa di microscopiche linee parallele ed omogenee nella zone più scure dell'immagine, ed è una diretta conseguenza del modo di elaborare l'immagine del sensore/processore della fotocamera. In sostanza: se c'è... te lo cucchi tutto e subito perché si tratta di un difetto/limite della fotocamera stessa. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 10:28
Nelle ombre specialmente le zone più vicine al nero la mappatura tonale ha poco nulla come informazione e ogni casa costruttrice di fotocamere tende a chiudere le ombre anziché aprirle per non creare problematiche maggiori. Quindi se andate ad aprire le ombre poi escono problematiche inaspettate. Quindi in questi casi se capitano spesso, ma non credo, perché oggi è più facile che succede se si esagera in post-produzione basta esporre leggermente a destra per avere le ombre più aperte. Se poi la cosa persiste ok nascondete la polvere sotto al tappeto e mettete del blur in quella zona. Però fare le cose per bene fin dall'inizio rende la vita più tranquilla www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4806049&l=it Questa immagine è stata post-prodotta ed ho esagerato per avere una densità colore e contrasto sulla foglia, guardate lo sfondo e nella parte destra esiste una striscia che potrebbe essere paragonata a quella della foto in esame di questo 3D ma non esiste posterizzazione. Anche il contrasto sui bordi l'ho accentuato parecchio. Questo perché quando post-produco, per avere un'immagine a 8 bit, prima di fare correzioni pesanti converto a 8 bit e lo vedi subito se stai esagerando, se poi esportato in JPG hai problemi sai dove hai esagerato e puoi porre rimedio. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 12:12
Ivo, tutto vero, ma se ormai l'ha postprodotta così e voleva cercare di recuperarla io le ho dato un possibile metodo per farlo, quindi se mi permetti non mi è piaciuto molto il "Sempre ad aggiungere invece di togliere variabili che rendono più complesso un problema iniziale.". Quando ormai la post è fatta, non sempre si ha voglia/tempo di riprendere da zero, quindi a volte ci si mette una pezza e va bene così. Sicuramente si impara dai propri errori e magari a posteriori, grazie ai consigli di tutti, non sarà più necessaria la pezza. Ricordo anche che non tutti postproducono le immagini a 16 bit, per poi convertire a 8 prima di esportare il jpeg: per prima cosa bisogna essere consci di cosa si sta facendo (e non tutti potrebbero avere questo tipo di conoscenza), in secondo luogo un file a 16bit occupa un delirio rispetto a quello da 8, e le prestazioni del computer potrebbero non starci dietro. Inoltre, non sempre ha senso postprodurre a 16bit (o con spazi colore ampi come ProPhotoRGB): dipende dallo scatto, da cosa si vuole ottenere etc. Io se so che ho dei gradienti importanti (tipo sui fondali dove punto un flash in studio) allora postproduco a 16bit, ma se ho un ritratto all'aperto parto tranquillamente da 8 bit, perchè sarebbe un inutile spreco di risorse lavorarlo a 16. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 12:55
@Stefanotealdi Se ha sbagliato torna indietro e la rifà cosi impara qualcosa, se no come ho detto mette la polvere sotto il tappeto e passa oltre. Per il resto dici tutte cose che ho già detto sopra. Bravo. Di prophotoRGB non ho parlato anche perchè è uno spazio colore così ampio che anche in fine art non è necessario. Se devi avere un'uscita a 8 bit post produrre a 16 bit e poi convertire a 8 bit avrai sempre una perdita e non è che la conversione tiene quello che vuoi tu, tiene quello che può contenere a 8 bit. Poi se parliamo di mappatura colore l'unico metodo colore certo è il LAB e non l'RGB. Quindi se ti basi sui numeri è il LAB l'unico spazio esatto per sapere dove si trova un colore. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 12:58
“ Se devi avere un'uscita a 8 bit post produrre a 16 bit e poi convertire a 8 bit avrai sempre una perdita e non è che la conversione tiene quello che vuoi tu, tiene quello che può contenere a 8 bit. „ Vero, però quanto meno puoi decidere in una qualche misura cosa fargli tenere, come e dove (intervento locale, ad es.). E se ci sono problemi, hai margini di manovra (della serie: nel più ci sta il meno ). Ecco del Lab mi piacerebbe capirne di più, ma ammetto sia la mia pigrizia che la mia ignoranza. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 22:57
Grazie infinite, cari amici, per gli esaustivi nonché vari e apprezzabili suggerimenti! La foto in questione non ha subito alcuna PP… ma ora ho capito che, in effetti, si è trattato di una impropria conversione in jpeg a 8 bit così come riportato nella maschera di esportazione di Lightroom! La cosa strana è che per decenni ho usato lo stesso metodo ma non ho mai avuto problemi di posterizzazione! Ho, con la stessa foto, provato e provveduto a seguire i vostri consigli e… EVVIVA!!! Mi stava prendendo male e mi sentivo già “spacciata “ ma grazie al vostro prontissimo intervento mi si sono aperti nuovi scenari e non esagero perché io di tecniche varie sono proprio 0 (ZERO)! Grazie ancora e buona notte, Chiara |
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