| inviato il 01 Aprile 2024 ore 20:58
In italiano, la parola sviluppo significa aumento, accrescimento, incremento, e il procedimento e il modo con cui si attua. Sviluppare indica talvolta anche rilevare, infatti in fotografia, dal vocabolario Treccani: Nella tecnica fotografica [analogica, aggiungo io] , l'operazione mediante la quale si rende visibile l'immagine latente contenuta in un'emulsione sensibile, dopo che il materiale fotografico è stato impressionato dalla luce . Per la fotografia digitale il termine sviluppo si usa nella stessa accezione: rilevare. Partendo dai dati grezzi letti dal sensore (corrente > luminosità per ognuno dei 4 fotodiodi costituenti un singolo pixel, per tutti i pixel del sensore) lo sviluppo permette di rilevare l'immagine. Per i sensori con matrice di bayer, la demosaicitzzazione è uno dei passi dello sviluppo. Doplo tale operazione, 'immagine nascosta è “rilevata”. Quindi per come la vedo, il termine sviluppo è coerente. Faccio notare che in nessuna accezione la reversibilità del processo è parte della definizione. In altri termini, il fatto che nella fotografia analogica il processo di sviluppo può essere fatto una sola volta per ciascuna pellicola, è semplicemente un limite della tecnologia. Noto anche che anche l'operazione di stampa di una pellicola su carta ha la sua fase di sviluppo, quello della carta stessa. Infine faccio notare che Lr e Cr hanno lo stesso processo di sviluppo del RAW, basandosi entrambi sullo stesso motore. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 21:05
“ Infine faccio notare che Lr e Cr hanno lo stesso processo di sviluppo del RAW, basandosi entrambi sullo stesso motore. „ “ Secondo me il problema viene dal fatto che molti usano Camera Raw (che io non ho mai usato) dove mi pare (forse mi sbaglio eh) che l'import coincida con la modifica del Raw. Lightroom (che ha lo stesso motore software sotto il cofano) invece separa le due fasi, rendendo non univoca la modifica „ |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 21:16
Sì, Lorenzo, avevo letto il tuo post, ma francamente non ho capito la parte Lightroom (che ha lo stesso motore software sotto il cofano) invece separa le due fasi, rendendo non univoca la modifica . Hanno lo stesso motore, ovvero tutto ciò che è descritto nel link che ti hanno proposto viene fatto dallo stesso software. Tra l'altro anche molte delle operazioni che puoi effettuare sull'immagine e che non c'entrano nulla con lo sviluppo del RAW, sono simili. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 21:17
Ale.c +1 |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 21:20
L'importante e capirsi non farsi capire... Pero' dai mica avrete il coraggio d imbastire una filippica su che termina usare per " uscire" una foto dal RAW.... |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 21:30
“ Pero' dai mica avrete il coraggio d imbastire una filippica su che termina usare per " uscire" una foto dal RAW.... „ Questa è definitiva. L'adotterò come termine ufficiale…. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 22:20
"....io non sviluppo nessun raw.. Sbaglio qualcosa?" Sì, tutto. Perché, semplicemente, un RAW non è una fotografia, è solo un file di dati, nulla più. Un RAW non lo puoi vedere a monitor e non lo puoi nemmeno stampare, fotograficamente è inutile. Detta in altre parole, fotograficamente parlando, e ciliegina sul dolce, se non sviluppi il RAW in un file immagine, te lo sbatti. Dove, lo lascio a preferenza tua. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 22:37
Se vuoi continuare a porti problemi lessicali, chiediti anche perché quella con cui scatti viene chiamata ancora "camera" nonostante dentro non ci sia più un omino che disegna sulle pareti |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 22:47
Condivido il ragionamento di Pollastrini e integro con dei ragionamenti puramente operativi. Il RAW, come il negativo, lo impressioni cercando di raccogliere più informazioni possibile di quelle presenti sulla scena, laddove ti interessano. In questo modo ottieni RAW/negativo impressionato dalla luce. Affinché il negativo smetta di essere sensibile alla luce, occorre svilupparlo. A questo punto ti ritrovi in entrambi i casi con un supporto che contiene informazioni inutilizzabili a meno che non vengano eseguite ulteriori operazioni: elaborazione digitale per il RAW, stampa per il negativo. Sia l'elaborazione del RAW che la stampa del negativo tirano fuori quella che era l'immagine latente presente nel supporto non elaborato. Da questo ragionamento risulta evidente come RAW e negativi siano accomunati da molti aspetti, pertanto io non trovo così assurdo che venga utilizzato il termine "sviluppo" sia per l'uno che per l'altro. Il senso è tirar fuori quello che non è immediatamente utilizzabile. L'immagine 'finale' di un negativo è la stampa, l'immagine finale di un RAW è la sua versione elaborata, che eventualmente potresti mandare in stampa senza ulteriori interventi (facciamo finta che sia realmente così). Uno lo stampi fisicamente, l'altro lo stampi virtualmente. Aggiungo che, come puoi variare i parametri di sviluppo analogico per gestire la distribuzione tonale, lo stesso fai con l'elaborazione del RAW. Togli che puoi rifarlo mille volte, dovresti sempre sviluppare entrambi i supporti per conservare la maggior parte dell'informazione possibile da poi gestire definitivamente in stampa. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 22:50
Se facessimo un parallelismo... Negativo --> Sviluppo --> Stampa RAW --> Sviluppo* --> Elaborazione raster (eq. stampa) *demosaicizzazione, distribuzione tonale, colori |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 23:13
Oggi è il lunedì di Pasqua. I cantieri stradali ed edilizi sono rimasti chiusi... |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 23:13
"Immagine non è finché RAW non sviluppi." Così parlò Vujadin Boskov. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 23:18
"demosaicizzazione, distribuzione tonale, colori" No. La demosaicizazione è un algoritmo di elaborazione delle immagini digitali utilizzato per ricostruire un'immagine a colori dai campioni di colore incompleti emessi da un sensore di immagine sovrapposto a un array di filtri colorati (CFA) come un filtro Bayer. La distribuzione tonale e dei colori la fai con l'assegnazione dello spazio colore, del profilo di conversione di RAW e la modifica dei parametri fondamentali dell'immagine relativa al file immagine sviluppato da quel RAW. |
| inviato il 01 Aprile 2024 ore 23:41
Si usa il termine sviluppo per creare a livello concettuale un ponte tra due operazioni tecnicamente molto diverse tra loro che portano allo stesso risultato finale, cioè una immagine. Il passaggio dalla fotografia argentica a quella digitale è stata una rivoluzione e l'utilizzo dello stesso termine, magari improprio, serve a facilitare il lavoro alla nostra mente, che ama le analogie per rappresentare gli eventi. Ovviamente si tratta di una semplificazione, un comodo stratagemma, che infatti porta con sé dei fraintendimenti, visto che la tecnologia digitale funziona in maniera molto diversa rispetto a quella argentica |
| inviato il 02 Aprile 2024 ore 0:19
....l'importantte è non dire che HAI VISTO un raw......perchè ogni tanto ci sono i "Prediletti" che li vedono..... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
![](https://img2.juzaphoto.com/001/shared_files/fuji/fuji_giugno2024_01.gif)
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |